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Napoli, giocatori in ginocchio per dire no al razzismo
Prima del match con l'Atalanta dopo la mancata squalifica del difensore dell'Inter Francesco Acerbi
I giocatori del Napoli si sono inginocchiati, durante l'inno della Serie A prima del match con l'Atalanta allo stadio Maradona, nel gesto ormai noto per dire "no al razzismo". Un'iniziativa decisa dopo la mancata squalifica del difensore dell'Inter Francesco Acerbi per il presunto insulto razzista al difensore azzurro Juan Jesus.
Cosa è successo
Francesco Acerbi ha negato di aver pronunciato insulti razzisti durante Inter-Napoli. Juan Jesus, dopo le lamentele in campo e le dichiarazioni soft nel post-partita, ha affermato: "Mi ha detto negro". Durante il match giocato domenica a Milano, ha denunciato l'episodio all'arbitro Federico La Penna. Acerbi: "Juan Jesus ha capito male"
"Non ho detto nessuna frase razzista, questo è sicuro. Non ho sentito Juan Jesus, secondo me ha capito anche male", la versione di Acerbi rispondendo ai cronisti sul caso che lo coinvolge. "Perché avrei dovuto chiedere scusa? Io so che non ho detto frasi razziste, gioco a calcio da vent'anni e so ciò che dico", dice il difensore dell'Inter ai cronisti che lo aspettano alla stazione di Milano. "Sul tema del razzismo spero che la lotta vada avanti in ogni parte del mondo - ha aggiunto Acerbi - In campo succedono tante cose, è normale. Si gioca a calcio, si dicono certe cose ma quando si fischia ci si dà la mano e tutto torna come prima". Dispiace aver lasciato il ritiro della Nazionale? "Sì, però è giusto che sia andata così".
Dopo le dichiarazioni di Acerbi, Juan Jesus è sbottato: "Per me la questione si era chiusa in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Ora leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono", dice Juan Jesus su Instagram. "Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto 'vai via nero, sei solo un negro'. In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: 'Per me negro è un insulto come un altro'. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c’è stato alcun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere", si legge nel post del giocatore del Napoli.
Nessun provvedimento è stato poi preso nei confronti di Francesco Acerbi: niente squalifica dunque per l'insulto a Juan Jesus. Per il giudice, "non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata". Acerbi avrebbe offeso Juan Jesus ma non ci sono certezze sulla natura dell'insulto: quindi, non si può adottare una sanzione drastica come richiederebbe una condotta razzista pienamente provata. Secondo Juan Jesus, Acerbi avrebbe pronunciato la parola "negro". Il difensore brasiliano, attorno al 58' del match, ha segnalato l'episodio all'arbitro Federico La Penna.
L'ex del Napoli Fusi: "Non è un mondo razzista, è sbagliato generalizzare"
"Il razzismo è un problema che non riguarda solo il mondo del calcio, dove secondo me è meno presente che nel resto della società" dice all'Adnkronos l'ex centrocampista del Napoli Luca Fusi. "Di sicuro esiste anche nel nostro mondo ma le cose vanno meglio rispetto ad altri ambiti. Si sta facendo molto per debellarlo ma ci vorrà del tempo visto che è un problema culturale. Si può fare sempre di più ma non si può generalizzare definendo il mondo del calcio razzista". "Penso che i giocatori del Napoli siano stati scottati dal caso che ha riguardato il proprio compagno di squadra Juan Jesus e se si sono sentiti di fare quel gesto è giusto che l'abbiamo fatto" conclude Fusi.
Incocciati: "Nostro mondo non razzista, sbagliato dividerci su un tema così importante"
"Secondo me c'è stato troppo clamore intorno al caso Acerbi, i fatti di campo a mio avviso devono finire in campo. Il nostro mondo non è affatto razzista e lo voglio urlare a tutti quelli che lo infangano. Lo dice la nostra storia di cui possiamo andare fieri". E' quanto ha detto all'Adnkronos l'ex attaccante del Napoli Giuseppe Incocciati, in merito al problema del razzismo nel mondo del calcio. "Non sono d'accordo con la decisione del Napoli di non seguire la Lega Serie A sul tema del razzismo. Io credo che le divisioni non facciano bene a nessuno. Dobbiamo esser uniti su un tema così importante", conclude Incocciati.
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Parigi 2024, programma oggi 27 luglio: orari, finali e...
Si assegnano i primi titoli ai Giochi
Azzurri a caccia di medaglie per l'Italia oggi, sabato 27 luglio 2024, alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il programma ricchissimo prevede l'assegnazione dei primi titoli, con gli azzurri in corsa in quasi tutti gli sport.
Nel calendario fitto di appuntamenti, Chiara Pellacani e Elena Bertocchi accendono la giornata nei tuffi nella finale del trampolino sincro dai tre metri. Riflettori puntati sul ciclismo: Elisa Longo Borghini, Alberto Bettiol e Filippo Ganna a caccia di gloria nelle prove a cronometro di ciclismo su strada. Comincia la scherma e l'Italia punta al podio con la spada femminile (con Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio e Giulia Rizzi) e la sciabola maschile (con Luca Curatoli, Luigi Samele e Michele Gallo). Nel judo, si comincia con le categorie -60 kg e -48 kg: sul tatami Andrea Carlino e Assunta Scutto.
Barbara Gambaro e Danilo Dennis Sollazzo cercheranno un posto nella finale nel mixed team di carabina. In serata, si tifa per il nuoto: Marco De Tullio e Matteo Lamberti sognano la finale dei 400 metri stile libero, occhi puntati sulle due staffette azzurre 4x100 stile libero.
Le finali, gli orari e gli azzurri in gara
10.30 - Tiro a segno: finale carabina 10 m squadre miste (Italia nelle qualificazioni con Barbara Gambaro e Danilo Dennis Sollazzo)
11 - Tuffi: finale trampolino 3 m sincro donne (Chiara Pellacani/Elena Bertocchi)
14.30 - Ciclismo: cronometro individuale donne (Elisa Longo Borghini)
16 - Judo: finali -48 kg donne (Assunta Scutto in gara dagli ottavi)
16 - Judo: finali -60 kg uomini (Andrea Carlino in gara dai 16esimi)
16.32 - Ciclismo: cronometro individuale uomini (Alberto Bettiol, Filippo Ganna)
17 - Skateboard: finale street uomini
19 - Rugby a 7: finale bronzo
19 - Rugby a 7: finale oro
20.40 - Scherma: finale bronzo spada donne (Italia in gara dai 16esimi con Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio)
20.42 - Nuoto: finale 400 uomini (in batteria Marco De Tullio, Matteo Lamberti)
20.52 - Nuoto: finale 400 donne
21.05 - Scherma: finale bronzo sciabola uomini (Italia in gara dai 16esimi con Luigi Samele, Michele Gallo, Luca Curatoli)
21.30 - Scherma: finale oro spada donne (Italia in gara dai 16esimi con Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio)
21.34 - Nuoto: finale 4x100 sl donne (Italia in batteria)
21.44 - Nuoto: finale 4x100 sl uomini (Italia in batteria)
21.55 - Scherma: finale oro sciabola uomini (Italia in gara dai 16esimi con Luigi Samele, Michele Gallo, Luca Curatoli).
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Parigi 2024, Perec e Riner ultimi tedofori: chi sono
Le leggende dello sport francese accendono il braciere
La regina della pista e il judoka imbattibile. Marie José Perec e Teddy Riner sono gli ultimi due tedofori che accendono il braciere delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il mistero viene svelato alla fine della lunghissima cerimonia inaugurale dei Giochi. Le due leggende dello sport francese ricevono la fiaccola al termine di una staffetta speciale, che parte con Zinedine Zidane e si snoda attraverso i nomi di altri 'grandi': da Rafa Nadal a Amelie Mauresmo, da Nadia Comaneci a Tony Parker. Alla fine, tocca a Perec e Riner, due nomi che fanno rima con trionfo alle Olimpiadi.
Perec, 56 anni, alle Olimpiadi di Barcellona 1992 conquistò la medaglia d'oro nei 400 metri. L'atleta originaria della Guadalupa segnò un'epoca con la sua meravigliosa falcata ampia e armonica. Ad Atlanta, nel 1996, si regalò una doppietta epocale: oro nei 400 e nei 200.
Riner, 35 anni, è salito sul podio olimpico per la prima volta a Pechino 2008 conquistando il bronzo. A Londra 2012 si è messo al collo la medaglia d'oro nella categoria +100 kg e ha bissato il trionfo a Rio de Janeiro 2016. Il dominio del transalpino è testimoniato da 8 titoli mondiali, compresi 6 consecutivi, e una striscia senza sconfitte dal 2010 al 2020: 154 match senza perdere mai.
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Parigi 2024, Tamberi perde la fede nella Senna
Disavventura per il portabandiera azzurro nella cerimonia inaugurale
Disavventura per il portabandiera azzurro Gianmarco Tamberi che durante la sfilata nella cerimonia inaugurale delle Olimpiadi 2024 ha perso la fede nuziale nella Senna. Sul battello dell'Italia alcuni atleti, in particolare gli azzurri della pallanuoto, se ne sono accorti: "Perso un oro ne trovi un altro". Tamberi è sposato dal settembre del 2022 con Chiara Bontempi che assisteva dalle rive della Senna alla cerimonia.
L'incidente non rovina del tutto la memorabile giornata per il campione olimpico di salto in alto. "E' stata una figata pazzesca e poi il finale è stato bellissimo con la Tour Eiffel e i cinque cerchi. Che squadra, c'è un entusiasmo unico, invidiato da tutte le altre imbarcazioni", dice l'atleta marchigiano.
"Che sia un'Olimpiade indimenticabile per il nostro splendido Paese!", aggiunge sui social. "In bocca al lupo a tutti gli atleti di questa squadra pazzesca, spacchiamo tutto", scrive ancora. Poi altra foto con tutta la delegazione azzurra sulla barca: "Abbiamo appena fatto la foto dell'anno. Carichi".