Cronaca
Virus respiratori, ‘La sanità che vorrei’ con...
Virus respiratori, ‘La sanità che vorrei’ con le novità per bimbi e fragili
Al via terza edizione incontri scientifico-istituzionali promossi da Simit
C'è una vera e propria fame di conoscenza per i nuovi vaccini. E' quanto emerso nell'incontro scientifico 'Infezioni respiratorie: strategie di prevenzione vaccinale e corretto uso degli antibiotici', con cui ha preso il via la terza edizione del progetto 'La sanità che vorrei...', promosso dalla Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) in collaborazione con altre società scientifiche, associazioni di pazienti, rappresentanze della società civile, imprese, decisori politici, istituzioni, con il ministero della Salute parte attiva nell'affrontare le prossime sfide del Servizio sanitari nazionali. L'evento, curato da Aristea International, si è tenuto presso l'Auditorium Cosimo Piccinno del ministero della Salute.
I recenti casi di influenza B - si legge in una nota - hanno riportato alta l'attenzione sul ruolo della vaccinazione contro l'influenza, ma nell'appuntamento al ministero sono stati sottolineati i rischi anche di altre infezioni prevenibili con i vaccini, non legati direttamente alla stagionalità: virus respiratorio sinciziale (Rsv), ma anche Covid, pneumococco, Herpes zoster, meningococco. Queste infezioni comportano gravi rischi di morbilità e mortalità, soprattutto per i pazienti fragili, gli anziani e i bambini, ma possono essere prevenute con i vaccini.
"Le infezioni respiratorie rappresentano la principale causa di morbilità e mortalità per i pazienti fragili come anziani, soggetti immunocompromessi, malati cronici e bambini - spiega Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit - le cui difese immunitarie sono più deboli, su cui determinano un alto numero di ospedalizzazioni, perdita di giornate lavoro e un significativo numero di decessi. Gli ultimi due inverni hanno visto la concomitanza di tre virus: influenza, SarsCov-2 e Rsv, con code fino alla primavera. Per alleviare gli effetti di queste infezioni è fondamentale raccomandare sorveglianza e vaccinazione. La prima è guidata da RespiVirNet, il Sistema di sorveglianza integrata coordinata dall'Istituto superiore di sanità con il sostegno del ministero. Servono poi massicce campagne di prevenzione, dalle vaccinazioni stagionali contro l'influenza alle vaccinazioni contro Covid-19, pneumococco, Herpes zoster, meningococco e Rsv. Lo pneumococco può provocare polmoniti ed essere causa di mortalità nell'anziano. Il Covid oggi fa meno paura, ma nel 2023 ha provocato 10.500 decessi, per cui occorre proteggere i pazienti fragili con i vaccini aggiornati e con anticorpi monoclonali e farmaci antivirali nei casi indicati. I vaccini offrono importanti soluzioni anche contro l'Herpes zoster, che genera una grave compromissione della qualità della vita con la nevralgia post-erpetica; nel paziente oncologico può anche ritardare la cura della patologia di base. Le vaccinazioni, inoltre, hanno anche una funzione contro l'antibiotico-resistenza, in quanto limitano l'uso inappropriato della terapia antibiotica".
L'Rsv - proseguono gli esperti - in Europa provoca più del 60% delle infezioni respiratorie acute in bambini inferiori ai 5 anni e l'80% sotto l'anno di vita, mentre negli adulti over 60 vengono stimati circa 3 milioni di casi di sindromi respiratorie acute, con più di 465mila ospedalizzazioni e oltre 33mila decessi. Ogni anno, nella popolazione italiana di età superiore ai 60 anni, si stima che il Rsv provochi circa 290mila casi di infezione respiratoria acuta, 26mila ospedalizzazione e 1.800 decessi in ospedale. Inoltre, l'infezione non conferisce una robusta immunità a lungo termine. Ad oggi, il virus sinciziale è la terza causa più frequente di malattia del tratto respiratorio negli adulti, insieme al virus influenzale e al Sars-CoV-2. "Rsv - sottolinea Roberto Parrella, presidente Simit - può esacerbare condizioni come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) e l'asma e può portare a conseguenze gravi come polmonite, ospedalizzazione e, a volte, anche al decesso. Con i nuovi vaccini abbiamo strumenti prima impensabili: sono indicati per l'immunizzazione passiva contro la malattia da Rsv nei neonati dalla nascita fino a 6 mesi di vita mediante la somministrazione alle madri in gravidanza e sono utilizzabili anche per proteggere gli adulti di età pari o superiore a 60 anni mediante immunizzazione attiva. Questi vaccini hanno dimostrato efficacia notevole e sicurezza".
"Contro l'Rsv - ricorda Andreoni - è da poco disponibile in Italia il primo vaccino per gli adulti, con straordinaria efficacia nei soggetti con più di 60 anni di età e in coloro che siano affetti da comorbosità quali malattie respiratorie croniche, cardiopatie, diabete, insufficienza renale e tutti i quadri di immunodepressione". Si tratta di "un importante passo avanti per la prevenzione delle malattie respiratorie nel paziente adulto fragile. E' pertanto auspicabile che questa vaccinazione entri presto nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale e che possa diventare uno strumento diffuso su tutto il territorio nazionale".
Con l'iniziativa 'La sanità che vorrei' si intende "stimolare una concreta riflessione sulle attuali sfide infettivologiche - afferma Claudio Mastroianni, past presidenti Simit - In questo primo incontro ci siamo soffermati sulla prevenzione vaccinale e sull’antibiotico-resistenza. A maggio affronteremo la tutela della salute umana in un mondo che cambia, con le conseguenze di cambiamenti climatici, conflitti, migrazioni, mentre già oggi dobbiamo fronteggiare il grave problema dei microrganismi multiresistenti. A luglio concentreremo l'attenzione su aspetti clinici e sociali, con la lotta a infezioni come Hiv ed epatiti. In autunno ci impegneremo sul rapporto ospedale-territorio per favorire la gestione di malattie croniche e acute in setting appropriati".
Cronaca
Ucraina, Crosetto: “Escluso nostro intervento...
L'intervista al 'Corriere della Sera' al ministro della Difesa
''La nostra posizione non cambia: abbiamo sempre detto che l’Ucraina andava aiutata in ogni modo possibile, e lo stiamo facendo, ma abbiamo anche sempre escluso un intervento diretto nel conflitto dei nostri militari''. Lo dice in un'intervista al 'Corriere della Sera' il ministro della Difesa Guido Crosetto.
''A differenza di altri, noi abbiamo nel nostro ordinamento il divieto esplicito di interventi militari diretti, al di fuori di quanto previsto dalle leggi e dalla Costituzione. Possiamo prevedere interventi armati solo su mandato internazionale, ad esempio in attuazione di una risoluzione dell’Onu. Quello ipotizzato in Ucraina non solo non rientrerebbe in questo caso, ma innescherebbe una ulteriore spiralizzazione del conflitto che non gioverebbe soprattutto agli stessi ucraini. Insomma, non esistono le condizioni per un nostro coinvolgimento diretto''. Quanto alle parole del presidente francese Macron, "non giudico un presidente di un paese amico come la Francia, ma non comprendo la finalità e l’utilità di queste dichiarazioni, che oggettivamente innalzano la tensione''. Per Crosetto ''se i Russi arrivassero a Kiev, se conquistassero un paese sovrano, se dessimo per scontato, come alcuni sedicenti esperti e professori compiacenti verso la Russia, e mi chiedo come si faccia a esserlo gratis... , che si può invadere un altro paese solo perché si è più forti, sarebbe un disastro per tutti''. Quindi l'Italia continuerà a ''fornire aiuti, come abbiamo fatto finora, finché sarà utile e finché potremo farlo''.
''Tutti i paesi possono fare qualcosa in più in termini di aiuti, ma soprattutto dobbiamo credere e insistere con la diplomazia. Bisogna tornare a forzare la mano all’Onu, a Putin, alla conferenza di Ginevra; anche il Vaticano può riprendere la sua mediazione. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato per arrivare a una tregua: anche un solo giorno senza bombe è un risultato, perché poi possono diventare due, o tre, o quattro...''.
Cronaca
Sciopero treni oggi 4 maggio, viaggi a rischio cancellazione
Lo stop a partire dalle 21.00 fino alle 20.59 di domenica 5 maggio. La nota del Gruppo FS, Trenord: "Trattandosi di una giornata festiva, non sono previste fasce di garanzia"
Sciopero nazionale dei treni oggi 4 maggio e domani, domenica 5, per lo stop del personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. La protesta inizierà dalle ore 21.00 di oggi e andrà avanti fino alle ore 20.59 di domenica. Viaggi a rischio per i passeggeri: i treni, spiega infatti il sito di Trenitalia, possono subire cancellazioni o variazioni.
Cosa dicono Gruppo FS e Trenord
In questo caso, viene spiegato dal Gruppo FS, "l’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. I viaggiatori potranno richiedere il rimborso del biglietto secondo quanto previsto dalle Condizioni Generali di Trasporto di ciascun vettore, consultabili sul sito delle singole Imprese Ferroviarie. Informazioni su collegamenti e servizi anche attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito del gruppo, sito trenitaliatper.it, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e presso il personale di assistenza clienti".
"Trattandosi di una giornata festiva, non sono previste fasce di garanzia", scrive quindi sul proprio sito Trenord che allo stesso tempo aggiunge: "I treni potranno subire cancellazioni. Tuttavia, si segnala che la sigla CAT (organizzazione che ha proclamato lo sciopero, ndr) non è rappresentata in Trenord: in circostanze analoghe non si sono verificate significative ripercussioni sul servizio. Eventuali variazioni saranno comunicate sul sito e sulla App di Trenord".
"Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra: Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1. Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio. Busto Arsizio FS e Malpensa Aeroporto. Maggiori dettagli saranno disponibili sul sito www.trenord.it o seguendo gli aggiornamenti sulla circolazione dei treni in “real-time” tramite la nostra App", conclude.
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 3 maggio...
Nessun '6' né '5+' al concorso del Superenalotto di oggi
Nessun '6' né '5+' al concorso del Superenalotto di oggi, nell'estrazione del 3 maggio 2024. Si torna a giocare domani, per l'ultimo concorso della settimana in programma sabato 4 maggio.
Con quali punteggi si vince
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
La combinazione vincente di oggi
Ecco la combinazione vincente: 17, 23, 43, 48, 52, 66, Numero Jolly 88, Superstar 3. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei 6 è di 99.100.000.