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Candidosi invasiva, in Campania poste le basi per creare un network tra infettivologi, farmacisti, società scientifiche e medici di famiglia per garantire accesso alle nuove terapie e fare emergere il sommerso

• In Campania si stima una prevalenza annua della malattia del 2%, ma il dato è sottostimato; i clinici confermano un incremento progressivo delle infezioni fungine durante la pandemia.

• Strategie di contenimento, tra cui adozione di linee di indirizzo per l’attuazione dei programmi di antimicrobial stewardship e potenziamento della raccolta di dati epidemiologici attraverso le piattaforme esistenti.

• Una nuova opportunità di cura: farmaco da somministrare una volta a settimana, invece che tutti i giorni, consentendo un risparmio dei costi diretti e indiretti, dei giorni di degenza ospedaliera e di vite umane.

Napoli, 20 marzo 2024La candidosi invasiva è una malattia severa sottostimata e sottovalutata causata dai funghi del genere candida. Colpisce soprattutto persone immunodepresse per malattie ematologiche, Aids, tumori solidi, ma anche individui precedentemente sani sottoposti ad interventi di chirurgia addominale, oppure in coloro che necessitano di somministrare farmaci o nutrizione attraverso una vena centrale. La fascia di età più colpita è quindi quella oltre i 65 anni, dove l'invecchiamento del sistema immunitario e la maggiore incidenza di patologie a rischio sono maggiormente presenti. Nel mondo si stimano circa 250.000-700.000 casi ogni anno con una letalità molto alta, attorno al 50%. Nel recente documento “Fungal priority pathogens list to guide research, development and public health action”, pubblicato a ottobre 2022 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), gli agenti patogeni fungini sono definiti come un serio pericolo per la salute pubblica. In Campania si stima una prevalenza annuale della candidosi invasiva di circa il 2%, un dato sottostimato secondo gli infettivologi che hanno registrato durante il periodo pandemico un incremento progressivo delle infezioni fungine con resistenza ad alcuni farmaci che precedentemente non presentavano. Il costo per curare un paziente affetto da candidosi invasiva va dai 40 ai 50mila euro; secondo i clinici un’accurata gestione delle terapie e la raccolta puntuale e sistematica dei dati epidemiologici e di monitoraggio, da condividere con i vari stakeholders regionali, può contribuire ad abbassare i costi della malattia. Oggi si presentano nuove opportunità di cura, tra cui il Rezafungina, farmaco che può essere somministrato una volta a settimana, invece che ogni giorno come accade per le terapie “tradizionali” consentendo un risparmio dei costi diretti e indiretti, dei giorni di degenza in ospedale e di vite umane.

Se n’è parlato a Napoli, alla Winter School 2024 organizzata da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Mundipharma. L’incontro ha posto le basi per creare un network tra infettivologi, microbiologi, medici di famiglia, società scientifiche e decisori regionali della spesa che garantisca accesso alle nuove terapie e faccia emergere il sommerso. A questo si aggiunge la volontà di istituire un Building Information Modeling (BIM) che esprima i costi diretti e indiretti della patologia.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE E LA RISPOSTA DELLA CAMPANIA

A livello regionale, il documento “Linee di indirizzo per l’attuazione dei programmi di Antimicrobial Stewardship e per l’implementazione locale dei protocolli di terapia antibiotica e antifungine rivolte alle ASL, alle AO, alle AOU e agli IRCCS del sistema sanitario regionale della Campania” - Adempimenti ai sensi del Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobicoresistenza (PNCAR 2022-2025) - delinea delle procedure basate su evidenze scientifiche per la diagnosi microbiologica di infezioni del torrente circolatorio sostenute da batteri (esclusi i micobatteri) e da funghi.

Secondo Vincenzo Giordano, Dirigente UOD Prevenzione e igiene sanitaria - prevenzione e tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e lavoro - O.E.R., Regione Campania, “le misure di prevenzione e controllo delle infezioni costituiscono la base per la prevenzione della trasmissione di qualsiasi agente patogeno e dunque anche le infezioni da funghi in contesti sanitari”.

“Purtroppo le infezioni da funghi ricevono poca attenzione e l’investimento di scarse risorse – spiega il Dottor Giordano -. Sono, infatti, esigui i dati di qualità sull’epidemiologia e sui modelli di resistenza antimicotica; questo rende difficile stimare il loro carico esatto e non favorisce una risposta efficace. Per aumentare la consapevolezza rispetto alla malattia e potenziare le attività di prevenzione sono necessarie strategie che mirano a generare prove e migliorare la risposta e, in particolare: rafforzare la capacità e la sorveglianza del laboratorio; sostenere gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione; potenziare gli interventi di salute pubblica per la prevenzione e il controllo delle infezioni micotiche attraverso un approccio One Health”.

UNA NUOVA OPPORTUNITA’ DI CURA CHE RIDUCE I COSTI DIRETTI E INDIRETTI

Come spiega Ivan Gentile, Professore Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università Federico II e Direttore UOC Malattie Infettive dell’AOU Federico II Napoli “Il Rezafungina è un farmaco antifungino derivato dell'anidulafungina a lunga emivita, che ha il vantaggio della somministrazione endovenosa settimanale. Questo consente di unire l'efficacia delle echinocandine sulle candidasi invasive, il superamento di molte resistenze agli antifungini orali, con la possibilita di somministrazione al di fuori del regime di ricovero ordinario, riducendo la durata di degenza e le complicanze legate all'ospedalizzazione. Nella unità operativa che dirigo alla AOU Federico II, siamo stati tra i primi ad utilizzare rezafungina tramite programma di uso compassionevole per gestire due casi molto complessi con opzioni terapeutiche limitate e necessità di terapia prolungata oltre le 4 settimane”.

“Le infezioni, tra le quali le candidosi e un sottoinsieme delle varie infezioni, rappresentano un problema a livello mondiale, nazionale e del nostro ospedale” ha rimarcato Gaspare Guglielmi, Direttore della Farmacia ospedaliera del Cardarelli di Napoli. “Il nostro team combatte ogni giorno con queste infezioni e la farmacia è a supporto del clinico sotto vari aspetti: dal punto di vista farmaco-terapeutico, attraverso la valutazione delle schede di monitoraggio d’uso degli antibiotici e degli antifungini in generale, valutando l’appropriatezza d’uso in termini di indicazioni e posologia, e rendendo disponibili le nuove terapie per curare al meglio i pazienti del nostro ospedale, tra queste il Rezafungina che dal punto di vista della farmacocinetica quindi della posologia e modalià di somministrazione è molto più innovativa rispetto alle altre terapie. Essa potrebbe rappresentare un’ulteriore arma per combattere queste infezioni ed essere utile dal punto di vista della gestione infermieristica e della compliance del paziente”.

PER FARE EMERGERE IL SOMMERSO APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA E CONDIVISIONE DEI DATI

Luigi Sparano, Segretario provinciale FIMMG di Napoli ne è convinto: il ruolo di “sentinella epidemiologica” della medicina generale per fare emergere il sommerso è fondamentale. “Il nostro compito è intercettare quelle condizioni a maggiore impatto di rischio” spiega il medico, ricordando che tra gli assistiti i pazienti con candidosi invasiva sono casi molto limitati ma di altissima importanza e che l’impatto economico della malattia è decisamente importante: “Un caso singolo può anche costare al sistema sanitario regionale dai 40 ai 50 mila euro. Serve una revisione dei trattamenti, che sono spesso inadeguati e partono da una mancata comunicazione di tutti gli operatori che, molto spesso, intervengono sui pazienti non conoscendo la storia clinica ed erogano prestazioni quali duplicati di interventi, a cui si aggiunge l’uso improprio di terapie antibiotiche e antimicotiche prescritte su base empirica. Tutto questo determina una saturazione delle risorse, mentre un utilizzo appropriato su larga scala di contenuti prescrittivi minori possono liberare risorse per trattare casi di alta specificità. Pertanto è fondamentale che i vari soggetti responsabili comincino maggiormente a comnunicare fra loro utilizzando gli stessi sistemi digitali, come per esempio l’adozione della prescrizione dematerializzata per tutti i medici che inervengono nell’uso di risorse del Ssn”.

La condivisione dei dati è un’azione chiave per Maria Rosaria Catania, Professore Ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’Università Federico II di Napoli e Alessandro Perrella, Direttore U.O.C di Malattie infettive emergenti ad alta contagiosità del Dipartimento Malattie infettive ed Urgenze infettivologiche dell’Ospedale Cotugno di Napoli.

“La Regione Campania sta potenziando enormemente la copertura del territorio per quanto riguarda la raccolta dei dati, perché disporre di un dato aggiornato e completo è sicuramente il primo strumento per ottenere una foto della situazione, utile per intervenire e per decidere le iniziative da intraprendere” come ha spiegato Maria Rosaria Catania, sottolineando la pericolosità delle malattie infettive batteriche e fungine, causa di patologie e mortalità in continuo aumento.

Avere un dato preciso significa riuscire a gestire meglio la malattia - ha proseguito Alessandro Perrella -. I dati che stiamo raccogliendo dal 2018 al 2023, grazie ad una rete capillare di tutti i laboratori di microbiologia regionali che convergono su un data base informatizzato, che a sua volta converge sulla piattaforma Sinfonia, ci fornisce lo scenario attuale in modo da essere a conoscenza del dato epidemologico in maniera puntuale, utilissimo per programmare gli approcci terapeutici. La raccolta dati e il confronto multidisciplinare su esami microbiologici sono anche la base per future strategie basate su Intelligenza artificiale e con algoritmi di machine learning, come già sperimentato in Regione Campania e come testimoniano diversi lavori scientifici pubblicati. Si potranno avere elementi ancora più significativi per una migliore gestione nell'ambito dell'antifungalstewrdship”.

Formazione, monitoraggio e controllo delle infezioni sono il tema portato all’attenzione di Paola Saturnino, Dirigente Farmacista della Direzione Sanitaria AORN A. Cardarelli Napoli. “Il problema di fondo è che molto spesso le metodiche di prevenzione non sono sempre applicate, a cominciare proprio da quelle di base, quindi è importante la formazione e il controllo dell’applicazione delle stesse per ridurre la trasmissione e l’insorgenza di infezioni multiresistenti. Tutti gli operatori sanitari sono particolarmente sensibili al problema”.

LA FORZA DELLA RETE TRA SOCIETA’ SCIENTIFICHE

Sottolineando che da dieci anni non escono molecole in questo campo, Antonio Lalli, Consigliere Regionlae SIFO - Società italiana di Farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie ha spiegato che “è importante collaborare in network con le altre società scientifiche. L’obiettivo è creare un percorso che permetta di avere un’idea attuale di questo tipo di patologia, ma soprattutto di individuare percorsi di accesso ai nuovi farmaci per migliorare la qualità di vita dei pazienti”.

CITTADINANZATTIVA: “SERVONO PERCORSI DI FORMAZIONE PER UNA RESPONSABILITA’ DI SALUTE”

Attorno a questa malattia c’è ancora molto stigma e poca consapevolezza rispetto alle sue conseguenze e a questo si aggiunge anche il problema del sommerso – spiega Lorenzo Latella, Segretario di Cittadinanzattiva di Regione Campania -. Parlare di problemi femminili infatti crea sempre molto imbarazzo e considerando che si è creata una frattura nel rapporto tra pazienti e ginecologi, ci sono meno controlli e quindi meno possibilità di prevenire la malattia. La sfida clinica educativa è quella di fare emergere il sommerso attraverso: campagne pubblicitarie di sensibilizzazione che normalizzino il ricorso ai controlli preventivi da parte delle donne, il coinvolgimento delle associazioni e la creazione di percorsi strutturati di formazione nelle scuole che creino le condizioni di una responsabilià di salute, perché l’obiettivo è formare quelli che saranno i pazienti di domani”.

Ufficio stampa Motore Sanità

Laura Avalle - 320 098 1950

Liliana Carbone - 347 264 2114

comunicazione@motoresanita.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Cento Teatri in Cinque Continenti: Fabio Omodei a capo di...

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Omodei

Roma, 26 luglio 2024 - E’ italiano l’artista che guiderà il progetto “100 Teatri in Cinque Continenti”, uno dei più grandi progetti internazionali di teatro. Dopo aver rappresentato il teatro italiano in tutto il mondo e dopo aver ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, Fabio Omodei ha fatto prevalere la sua grande esperienza internazionale come regista e come Maestro di Teatro apprezzato in Italia ed all’Estero.

Da Broadway all’Australia, passando per il Nord Africa, l’Asia e l’Europa; tutti uniti per la produzione e la distribuzione di spettacoli dal vivo.

Questo progetto idealmente è iniziato più di 20 anni fa, durante uno dei primi viaggi di lavoro all’estero di Fabio Omodei. Erano in scena a Praga in un meraviglioso festival internazionale. Rappresentavano l’Italia e portavano con loro una lettera del nostro Presidente della Repubblica, che era orgoglioso per quello che stavano facendo.

Dopo venti anni Omodei ha capito che è giunto il momento di coinvolgere ambasciate, istituti di cultura e consolati per creare una rete fitta e robusta tra 100 teatri, 20 in ogni continente, che approfitteranno di questa incredibile occasione.

Andare in scena a Broadway non deve essere più un sogno per un artista, così come salire su un palcoscenico dall’altro capo del mondo.

Il teatro a livello mondiale deve parlare una sola lingua, deve fare da collante e da connessione tra il pubblico e gli artisti; ma soprattutto il teatro deve essere un luogo di pace, perché la cultura è sinonimo di pace.

Verranno selezionati spettacoli da tutto il mondo, ma soprattutto verranno scelti oltre 50 tra attori e attrici disposti a viaggiare e lavorare. I criteri di selezione sono ovviamente la qualità artistica dei progetti e soprattutto la qualità umana delle persone.

Qualità artistica e qualità umana, trovarle entrambe in una società che sembra insegnare sempre di più l’importanza di una condivisione “social” e distaccata, piuttosto che una condivisione sociale ed umana, è sempre più difficile.

Tutto sta cambiando. Il social è un mezzo importante per la diffusione immediata delle informazioni ma soprattutto è diventato uno strumento fondamentale per gli artisti che vogliono promuovere il loro lavoro. Siamo bombardati quotidianamente da messaggi che si soffermano sull’importanza della propria immagine.

Il “se” ha già sostituito il “noi”. Spesso su un social come Instagram ci troviamo davanti ad attori o attrici con tanta esperienza in Italia ed all’estero, che hanno preferito sostituire il proprio curriculum con la propria immagine.

Delle volte è difficile capire la differenza tra un’artista e una persona senza esperienza. Bisognerebbe chiedere il curriculum a tutti e non sempre è possibile. Tutto questo può essere molto dannoso per tutto il sistema perché provoca un livellamento verso il basso del lavoro, almeno in apparenza.

Sicuramente la propria immagine gioca un ruolo importante nella società di oggi, ma non può essere più importante dello studio, della preparazione e delle esperienze lavorative che man mano si fanno.

Fabio Omodei racconta che quando riceve domande, complimenti o considerazioni su due miei ex allievi, oggi meravigliosi artisti, Marisa Serra e Leonardo Maltese che sono presenti su tutti i giornali per essere due grandi protagonisti del cinema italiano e che “hanno un bel viso per la telecamera”, deve sempre specificare che, al di là della verità oggettiva di questa affermazione, stiamo parlando di due artisti di livello altissimo che hanno studiato tanto e continuano a farlo.

Ridurre tutto all’immagine non è corretto e non è reale, rischiamo di livellare tutto verso il basso, perché dietro il loro successo c’è il loro merito di aver fatto un lavoro molto duro fatto di studio e sacrificio. Quindi si, è difficile trovare le due cose, ma non impossibile; bisogna far capire alle nuove generazioni che sia nel teatro come nel cinema è fondamentale, il sacrificio, lo studio ed il lavoro di squadra perché la crescita professionale avviene proprio attraverso quella umana. L’una è imprescindibile dall’altra;

Fabio Omodei si occupa della Direzione, con Paolo Alessandri e Monica Raponi, dell’Accademia Teatrale di Roma Sofia Amendolea.

Hanno tanti progetti di spettacolo e di formazione da sviluppare in tutto il mondo. Ma Omodei racconta che quando sentirà che sarà il momento giusto si occuperò di avere uno spazio teatrale importante anche per fare grandi produzioni teatrali. Non è lontano questo momento, ma non è oggi.

Tra i progetti futuri c’è anche la realizzazione di uno spettacolo nuovo tratto dall’unione di spettacoli che ha già realizzato. A dire il vero è stato un gruppo di attori che ha proposto a Omodei di prendere due spettacoli recenti che sono collegati fra di loro e portarli in scena in un'unica rappresentazione. Dieci anni fa l’ultima grande produzione di questo tipo in scena al Teatro Quirino di Roma.

Il discorso è sempre lo stesso, c’è bisogno di trovare un numero di artisti dalla doppia qualità. Se dovesse arrivare il numero di persone giuste per questo progetto, Omodei sarebbe disposto a tornare in scena al Teatro Argentina con enorme piacere.

Per maggiori informazioni:

Digital Media Aps

https://www.facebook.com/dmlabnews

presidenzadigitalmedia@gmail.com

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La digitalizzazione nel settore dell’ospitalità: il...

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Milano, 26 Luglio 2024. Nel contesto dell'industria ospitaliera moderna, l'innovazione tecnologica è diventata un elemento cruciale per rispondere efficacemente alle esigenze dei consumatori. L'ultimo studio "Hospitality in Italia" realizzato da Kantar e TeamSystem rivela che il 58% degli italiani valuta positivamente il Wi-Fi gratuito, il 51% apprezza la possibilità di prenotare online, mentre il 45% preferisce il pagamento dell'acconto via web. Questi dati non solo sottolineano un cambio di paradigma nelle preferenze dei viaggiatori ma indicano anche una direzione chiara per gli investimenti futuri nel settore.

TeamSystem, azienda leader nello sviluppo di soluzioni digitali, emerge come un attore fondamentale in questo scenario. Con una gamma di servizi che copre tutto, dalla prenotazione online al check-in e check-out digitalizzati, la compagnia aiuta le strutture ricettive a migliorare l'efficienza e ad aumentare la soddisfazione del cliente. Il valore aggiunto di queste tecnologie si estende oltre la comodità per il consumatore; rappresenta anche un significativo vantaggio competitivo per le aziende che le adottano.

La ricerca ha evidenziato come il 31% degli utenti apprezzi il check-in e check-out online, una funzionalità che non solo velocizza i processi ma riduce anche le interazioni fisiche, un aspetto particolarmente rilevante in un'era post-pandemica. Inoltre, la digitalizzazione facilita una raccolta dati più precisa e accessibile, permettendo alle strutture di adattare i loro servizi in tempo reale alle preferenze dei clienti.

In un mondo sempre più connesso, la digitalizzazione nel settore dell'ospitalità non è più un'opzione, ma una necessità. Le aziende che scelgono di investire in tecnologie avanzate come quelle proposte da TeamSystem non solo rispondono meglio alle attese dei consumatori moderni ma si posizionano anche per capitalizzare sulle tendenze future.

Oltre alla semplice implementazione tecnologica, è cruciale anche l'approccio verso una gestione più integrata e intelligente del cliente. Soluzioni basate sull'intelligenza artificiale, come quelle offerte da TeamSystem, permettono di prevedere le tendenze dei consumatori e di personalizzare l'offerta, elevando così l'esperienza complessiva e garantendo un livello di personalizzazione prima impensabile.

In conclusione, l'industria dell'ospitalità si trova di fronte a una rivoluzione digitale che non solo trasforma le operazioni quotidiane ma ridefinisce anche l'interazione tra ospiti e strutture. Gli operatori del settore devono quindi essere pronti a integrare le nuove tecnologie per rimanere competitivi e garantire una customer experience all'altezza delle aspettative odierne.

Per maggiori informazioni

Andrea Puchetti

info@andreapuchetti.it

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VinFast capitalizes on Europe’s SUV craze with...

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VinFast capitalizes on Europe's SUV craze with diverse lineup

HANOI, VIETNAM - Media OutReach Newswire - 26 July 2024 - Leveraging global growing appetite for SUVs, VinFast is well-positioned to capture market share with its comprehensive product portfolio. Spanning segments A to E, the Vietnamese automaker offers a variety of electric SUVs to cater to diverse needs. VinFast has just introduced the D-segment model VF 8 in Europe, but the B-segment car model VF 6 promises to make waves with its modern design, packed with smart features. Coupled with VinFast's industry-leading warranty and after-sales support, the VF 6 presents an attractive option for cost-conscious young Europeans seeking a seamless transition to electric mobility.

Europe's love affair with SUVs has reached a new peak, with these vehicles surpassing all other categories combined in sales for 2023, according to data from Automotive News Europe. This dominance, foreshadowed by rising SUV popularity in recent years, marks a significant shift in the European automotive landscape.

While the image of hulking SUVs might come to mind, the trend is largely driven by the rise of smaller, more manageable SUVs that have replaced the continent's once-ubiquitous hatchbacks. These compact people movers, accounting for 4.1 million sales in 2023, are the current darlings of European drivers.

This trend presents an opportunity for VinFast, a Vietnamese electric car company with a global outlook. The Nasdaq-listed automaker, known for its diverse product range, sees Europe's embrace of SUVs as a springboard for its electric vehicle ambitions.

Vingroup - VinFast’s parent company, Vietnam’s leading private corporation - is a dominant force in the country’s economy, contributing approximately 1.6% to its 2023 GDP. This diversified conglomerate spans technology-industry, trade & services, and social enterprise.

At the helm of this empire is Vietnam's wealthiest individual, Pham Nhat Vuong, who views VinFast as a “devotion project”. “The electric vehicle market is poised for significant growth,” Vuong asserts, underscoring his unwavering commitment to VinFast as the cornerstone of Vingroup’s future.

Led by its visionary founder, VinFast is determined to be a driving force in the global electric vehicle revolution, navigating a landscape of rising interest rates, a shaky global economy, and potential dips in consumer confidence. To mitigate these headwinds, VinFast has established a competitive edge through a multifaceted approach.

The company offers a comprehensive electric mobility ecosystem, encompassing electric buses, scooters, and cars. Its passenger car segment caters to a wide range of needs and budgets, with offerings spanning from mini e-SUV to full-sized electric SUVs. Notably, VinFast boasts a diverse SUV lineup, including the VF 5, VF e34, VF 6, VF 7, VF 8, and VF 9, spanning from A-SUV to E-SUV segments.

VinFast's VF 6 SUV Aims to Take Electric Mobility Mainstream

VinFast is making a strategic push into global markets with the VF 6, a B-segment SUV that has garnered positive reviews in its domestic market. Analysts see the VF 6 as a key player in VinFast's plan to establish itself in demanding regions like the United States and Europe.

The VF 6 has been praised for its technology and features, which rival those found in more expensive vehicle classes. The spacious interior, with dimensions comparable to C-SUVs, caters to the needs of young families.

The electric drivetrain offers inherent advantages in terms of maintenance costs, as there's no need for frequent oil changes. Industry experts view the VF 6's combination of competitive pricing, stylish design, and advanced technology as a potential game-changer in the electric car market.

The VF 6's design, crafted by Torino Design, features VinFast's signature wing-shaped LED strip and imposing 19-inch alloy wheels, a rarity in the B-segment. The eye-catching aesthetics and unique color options are seen as appealing to style-conscious consumers.

Performance-wise, the VF 6 caters to a range of driving styles. In Vietnam, both the Base and Plus versions come equipped with a 59.6kWh LFP battery, offering a driving range of 399 km and 381 km respectively (based on WLTP standards). Power output varies between the two trims, with the Plus offering a more exhilarating driving experience thanks to its 150 kW electric motor and 310 Nm of torque.

The VF 6 Plus boasts an advanced driver-assistance system that includes traffic jam assistance, highway driving assistance, lane departure warning, and adaptive cruise control. These features, along with lane keeping assist, traffic sign recognition, and automatic emergency braking, are hallmarks of VinFast vehicles and contribute to a safer and more relaxing driving experience.

The VF 6 goes beyond its functional strengths by offering a suite of advanced technology and smart features. This elevates the driving experience, transforming the car into a well-equipped mobile hub that caters to entertainment and relaxation needs for passengers on the go.

Long Warranties and Strategic Partnerships Pave the Way for European Inroads

Following the tradition of VinFast's electric vehicle lineup, the VF 6 will be backed by a comprehensive after-sales program. In Vietnam, this includes a leading 7-year or 160,000 km warranty, whichever comes first. This industry-topping guarantee underscores VinFast's long-term commitment to every market it enters, fostering trust and confidence among consumers.

Particularly in Europe, a region known for its discerning car buyers, VinFast is doubling down on its warranty offerings. This warranty reflects the company's deep belief in the quality and reliability of the VF 6. It also signifies VinFast's commitment to providing European consumers with not just a compelling electric vehicle option, but also the peace of mind and security they expect from a car manufacturer. This strategy positions VinFast as a serious contender in the European electric car market, one that prioritizes not just innovation but also customer satisfaction over the long term.

In a strategic move to address potential customer concerns before delivering cars in the European market, VinFast has established key partnerships to build a robust after-sales and customer care network.

The company secured a cooperation agreement with Mobivia, a leading European car repair and maintenance brand, in April. This partnership grants VinFast customers in France and Germany access to high-quality after-sales services at Mobivia's expansive network of 1,200 service workshops. The agreement ensures warranty services, maintenance consultations, and the supply of new parts and accessories for VinFast electric vehicles, all adhering to Mobivia's rigorous standards.

Further bolstering customer confidence, VinFast announced a partnership with Bosch, a global leader in automotive technology and services. This collaboration grants VinFast customers in Europe access to Bosch's vast network of 700,000 charging points across 30 European countries. This seamless charging infrastructure empowers VinFast owners to navigate Europe with ease and peace of mind.

Building upon their successful two-year collaboration on charging services in North America, the Bosch-VinFast partnership in Europe exemplifies their commitment to providing a smooth and worry-free electric vehicle ownership experience. These pre-emptive actions demonstrate VinFast's understanding of the importance of customer care in the competitive European electric car market.

With a strategic focus on SUVs and a commitment to exceptional customer service, VinFast is poised to capitalize on the European electric vehicle market. The company's diverse product portfolio, including the well-received VF 6, caters to the continent's shift towards smaller, more manageable electric SUVs.

By prioritizing after-sales care through partnerships with established brands like Mobivia and Bosch, VinFast is addressing potential concerns and building trust among European consumers. This multifaceted approach positions VinFast as a serious contender in the electric vehicle landscape, one that is not just delivering innovative vehicles but is also building a reputation for long-term customer satisfaction. As Europe's love affair with SUVs continues to evolve, VinFast is well-positioned to become a household name for those seeking a seamless and stylish electric driving experience./.

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