Politica
Meloni al Cairo, bilaterale con Al Sisi poi summit...
Meloni al Cairo, bilaterale con Al Sisi poi summit Ue-Egitto: “Gaza in cima a preoccupazioni”
La presidente del Consiglio al Cairo per l'avvio del partenariato strategico Ue-Egitto
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è recata oggi, 17 marzo, al Cairo insieme alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e ad altri quattro leader europei (il presidente di turno del Consiglio Ue e primo ministro belga Alexander De Croo, il premier greco Kyriakos Mitsotakis, il Cancelliere austriaco Karl Nehammer e il presidente cipriota, Nikos Christodoulidīs) per avviare l'accordo di partenariato strategico Ue-Egitto che prevede un piano di aiuti per l’Egitto di 7,4 miliardi di euro, tra prestiti e sovvenzioni per il periodo 2024-2027.
La missione è stata anche occasione per uno scambio di intese bilaterali riconducibili alla realizzazione del Piano Mattei per l’Africa, in particolare, i sei pilastri del Piano: istruzione/formazione; sanità; acqua e igiene; agricoltura; energia; infrastrutture.
"Orgogliosa del ruolo dell'Italia"
"Presidente al-Sisi, cari colleghi, questo è un meeting storico per i rapporti tra Egitto e Unione Europea: sono orgogliosa del ruolo svolto dall’Italia nel raggiungimento di questo obiettivo. Il partenariato globale e strategico tra Egitto e Unione Europea si inserisce nel contesto attuale in cui ci troviamo ad affrontare molte crisi che potrebbero destabilizzare la regione del Mediterraneo a un livello inimmaginabile", ha detto Meloni al vertice.
Tra le "sfide comuni da affrontare insieme" Meloni cita "la sicurezza alimentare e idrica, la sicurezza energetica, lo sviluppo e la migrazione". "Questa iniziativa - ha aggiunto - dimostra la nostra disponibilità a rafforzare e incoraggiare un nuovo metodo strutturale di cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo".
Guerra Israele-Hamas
"Stiamo fronteggiando una situazione internazionale molto complessa: la crisi di Gaza è in cima alle nostre preoccupazioni". Bisogna puntare a raggiungere un "cessate il fuoco, corridoi umanitari per garantire assistenza umanitaria e aiuti, arrivare alla liberazioni degli ostaggi". In tal senso, "l'Italia sostiene gli sforzi di Egitto e altri Paesi" dell'area, e "fin dall'inizio ha garantito gli aiuti umanitari", ha affermato Meloni.
Nel bilaterale, riferisce una nota della presidenza egiziana, Meloni e al Sisi "hanno esaminato gli sforzi incessanti dell'Egitto per raggiungere un cessate il fuoco urgente e immediato e garantire la fornitura senza restrizioni di aiuti umanitari e di soccorso tanto necessari per proteggere il settore dalla grave catastrofe umanitaria che soffre il popolo palestinese".
"L'Egitto sulla vicenda di Gaza è un attore di primo piano, un attore prezioso. Il lavoro che Usa, Egitto e Qatar stanno facendo per portare a una de-escalation, a un cessate il fuoco, all’aiuto umanitario: l'accordo che abbiamo firmato per i malati a Gaza lo dimostra”, ha detto la premier, a margine del vertice del Cairo.
“Io penso che occorra continuare a dialogare soprattutto con questi Paesi, con gli attori regionali e continuare anche noi a fare la nostra parte. Io sto parlando con tutti per arrivare a una de-escalation, alla cessazione delle ostilità, al rilascio degli ostaggi. Sono cose molto complesse che si costruiscono con il contributo di tutti quanti, per questo è importante essere qui”.
“Sono orgogliosa di poter annunciare che c'è un memorandum con il ministero della sanità egiziana per rafforzare la cooperazione in ambito sanitario" e aiutare "i civili in arrivo da Gaza”, un impegno che “fa parte dello sforzo che l'Italia sta profondendo dall'inizio del conflitto", ha detto poi Meloni.
Migranti
"Questa iniziativa è il modo migliore per far fronte al flusso migratorio e apprezziamo gli sforzi dell'Egitto in questo senso, aspiriamo a lavorare insieme più di prima per aiutare gli Stati di origine e quelli di transito” attraverso “investimenti e assistenza per prevenire l'immigrazione illegale, per aiutare questi Stati a fronteggiare i trafficanti di migranti”.
"Intesa affronta sfida dei nostri tempi"
L’accordo firmato al Cairo, ha poi ribadito Meloni al termine del vertice, “è un passo importante verso lo sviluppo di un vero partenariato in grado di affrontare in modo integrato tutte le sfide complesse che abbiamo davanti, da quelle regionali dello sviluppo alla migrazione illegale”.
Il memorandum d'intesa tra Italia e Tunisia sulla gestione dei flussi migratori illegali "sta funzionando", rivendica Meloni esprimendo "soddisfazione per il ruolo che l'Italia sta giocando nella nuova relazione tra Europa e sponda Sud del Mediterraneo", un "modello inaugurato dall'accordo con la Tunisia, che sta funzionando", ha rivendicato.
"Dobbiamo continuare a lavorare duro per un memorandum d'intesa che ponga le basi per una nuova storica pagina nelle nostre relazioni, lavorando insieme per le rispettive economie e, come hanno detto tutti i colleghi, il miglior modo per affrontare il problema della migrazione illegale è combattere i trafficanti di esseri umani riaffermando il diritto dei cittadini del continente africano a non emigrare in Europa”. Per la premier, “possiamo farlo solo attraverso lo sviluppo ed è esattamente quello che stiamo facendo ora".
Il caso Regeni
Meloni rispondendo poi a chi le chiedeva se avesse sollevato il caso di Giulio Regeni durante il bilaterale col Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha chiarito che "l’Italia pone tendenzialmente sempre questa questione, dopodiché, come sapete, c'è un processo in Italia in cui noi siamo andati avanti a fare quello che dobbiamo fare, e il lavoro che stiamo facendo non cambia la nostra posizione sulla materia".
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Giorgia Meloni, Mantovano: “Mai a rischio la sua...
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio riferisce in merito a notizie giornalistiche sulla presenza di due uomini vicino all'auto dell'ex compagno della premier, Andrea Giambruno
"La sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio". Lo sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, in riferimento a notizie giornalistiche che parlavano della presenza di due uomini nei pressi dell'auto dell'ex compagno della presidente del Consiglio, Andrea Giambruno.
"Dell'episodio accaduto sotto l'abitazione del presidente del Consiglio nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre, mentre il presidente Meloni era impegnata in una missione all'estero, ho puntualmente riferito - quale Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica - nella mia ultima audizione al Copasir il 4 aprile scorso. Non ho difficoltà a ribadire quanto già chiarito nella sede parlamentare propria, e cioè che gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell'intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento nell'episodio di appartenenti ai Servizi".
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Europee, Calenda si candida: “La scelta di Meloni...
"In tutte le circoscrizioni"
Il leader di Azione Carlo Calenda si candida alle elezioni Europee. "Dopo aver consultato il Direttivo del partito, i o ed Elena Bonetti abbiamo deciso di accettare la sfida e candidarci insieme in tutte le circoscrizioni - annuncia - per dare ancora più forza alla squadra di straordinaria qualità che abbiamo messo in campo da settimane, con un programma netto e chiaro e l'obbligo per tutti i candidati di aderire al gruppo Renew. Siamo europei e lo dimostreremo l'8 e il 9 giugno" aggiunge.
"Dobbiamo opporci al progetto di Giorgia Meloni"
"Nei mesi scorsi ho più volte sollecitato pubblicamente tutti i leader politici a firmare un accordo per non candidarsi alle Europee" dice. "Schlein e Tajani hanno già scelto la strada della candidatura diretta. Ma la discesa in campo della presidente del Consiglio e la sua piattaforma antieuropea e sovranista, cambiano completamente lo scenario. Dobbiamo opporci con tutti i mezzi al progetto di 'una piccola Italia in una piccola Europa' di Giorgia Meloni. È necessario rispondere a questa sfida antieuropea mettendosi direttamente in gioco".
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Europee, ecco perché si potrà votare Meloni scrivendo solo...
Le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno valide
"Chiedo agli italiani di scrivere sulla scheda il mio nome, ma il mio nome di battesimo, scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi". Dal palco di Pescara, dove ha annunciato la sua candidatura alle Europee come capolista in tutte le circoscrizioni, Giorgia Meloni ha invitato gli elettori a scrivere sulla scheda solo 'Giorgia'. A spiegare il perché e a fugare ogni dubbio sulla scelta è stato poco dopo il ministro per le Politiche agricole Francesco Lollobrigida, che, al termine dei lavori della kermesse Fdi, ha spiegato che, sulla scheda per le Europee, "ci sarà scritto 'Giorgia Meloni detta Giorgia'", chiarendo quindi che le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno perfettamente valide.
"È una possibilità che la norma dà proprio per semplificare il concetto", ha chiarito il ministro. Una possibilità, quella dello pseudonimo elettorale, usata più volte anche in passato. L'esempio più noto è quello dello scomparso leader dei Radicali, che sulla scheda elettorale compariva come "Giacinto Pannella detto Marco". Più di recente, nell'elezione che lo ha incoronato sindaco di Milano, Sala ha usato sulla scheda "Giuseppe Sala detto Beppe". Ha aggiunto invece il solo nome di battesimo proprio come farà la premier una candidata delle liste di Carlo Calenda alle comunali di Roma del 2021, "Cecilia Frielingsdorf detta Cecilia".