Cronaca
Anticiclone e bel tempo sull’Italia, ma occhio alle...
Anticiclone e bel tempo sull’Italia, ma occhio alle insidie: previsioni meteo di oggi
Che tempo farà fino a sabato 16 marzo
Bel tempo sull'Italia grazie all'anticiclone nordafricano che sta portando al rialzo delle temperature e presto a una fase gradevole e soleggiata. Occhio, però, alle insidie, con piovaschi veloci e temporali su alcune regioni. E' questo il quadro meteo delineato dagli esperti nelle previsioni di oggi, 14 marzo 2024.
Le previsioni degli esperti
Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma la decisa spinta di un campo di alta pressione dal nordafrica fino alla Germania e temporaneamente fino alla Polonia e alle Repubbliche Baltiche.
Questo anticiclone nordafricano in Estate avrebbe portato 35°C all’ombra in Italia: in questo periodo dell’anno arriveremo al massimo a 25°C al Sud, comunque vivremo una fase gradevole, soleggiata e mite.
Ma non mancheranno delle insidie: l’alta pressione infatti sarà disturbata, già domani, da un ciclone inglese che penetrerà nel cuore dell’anticiclone tra Germania e Polonia scivolando poi verso i Balcani; marginalmente, causerà un aumento dell’instabilità in Italia nella giornata di sabato.
Nel dettaglio, è previsto il solleone nelle prossime ore con tempo stabile e mite da Nord a Sud. Un 14 marzo decisamente bello anche se al mattino ci sarà la nebbia, localmente fitta, a limitare la visibilità sulla Pianura Padana.
Metà marzo segnerà invece un temporaneo indebolimento dell’anticiclone nordafricano: venerdì 15 è infatti previsto un blando aumento della nuvolosità su Liguria, val Padana e coste tirreniche. Al più avremo pioviggine intorno al Golfo Ligure, mentre un piccolo cambiamento avverrà sabato.
Sabato 16 marzo, con il passaggio di una debole perturbazione inglese sopra i Balcani, avremo infatti un deciso ma temporaneo aumento dell’instabilità: sono attesi piovaschi veloci al mattino sul Nord-Est e sulle regioni centrali, in seguito verso il settore meridionale peninsulare, specie verso sera. Si tratterà comunque di rapidi momenti di instabilità, mentre sulla Sardegna il vento diventerà teso di Maestrale e spingerà via il temporaneo maltempo.
Domenica la spinta anticiclonica tornerà prepotente, con un deciso e repentino miglioramento: il sole sarà prevalente al Centro-Nord, qualche addensamento resterà confinato all’estremo Sud con piovaschi specie tra Calabria e Sicilia.
Questo anticipo di Primavera continuerà anche nella nuova settimana salvo una possibile antipatica mancanza di rispetto per i Papà: martedì 19 marzo infatti è previsto il ritorno di temporali in spostamento dalla Toscana alla Puglia. Fulminazioni e scrosci veloci potrebbero guastare la festa del Papà, ovviamente se la proiezione meteo a 4-5 giorni verrà confermata.
Godiamoci intanto il primo periodo soleggiato e mite dal sapore primaverile, in anticipo di una settimana rispetto all’Equinozio che arriverà mercoledì prossimo 20 marzo alle ore 4:06, per essere precisi.
Le previsioni nel dettaglio
Giovedì 14. Al nord: bel tempo e clima mite salvo nebbie in pianura. Al centro: sole prevalente. Al sud: bel tempo.
Venerdì 15. Al nord: nuvole in aumento, pioviggine in Liguria. Al centro: cielo via via più nuvoloso, piovaschi specie in serata in Toscana. Al sud: bel tempo.
Sabato 16. Al nord: qualche pioggia sul Triveneto. Al centro: piovaschi intermittenti. Al sud: verso sera piogge sugli Appennini.
Tendenza: atmosfera piuttosto stabile da domenica a lunedì, qualche temporale per la Festa del Papà.
Cronaca
Aviaria prossima pandemia, il timore dei virologi:...
Il presidente Arnaldo Caruso: "Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"
L'aviaria sarà la prossima pandemia? "E' fortemente possibile" secondo Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), che in un'intervista all'Adnkronos Salute non usa mezzi termini sui timori suscitati dall'epidemia che cresce tra i bovini da latte negli Usa, a causa di un ceppo altamente patogeno di virus H5N1 ritrovato in frammenti anche nel latte pastorizzato in commercio Oltreoceano. Nella comunità scientifica "la preoccupazione è grande", spiega l'esperto appena rientrato da Barcellona, dove ha partecipato al Congresso della Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive (Escmid). "Il passaggio dell'aviaria nei mammiferi e la circolazione in questi animali - avverte - è un passo avanti verso l'uomo".
"Quadro pessimistico"
Lo specialista, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all'università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell'Asst Spedali Civili, traccia un quadro "forse pessimistico - ammette - ma purtroppo non dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia. Bisogna invece essere realisti e prepararsi", ammonisce Caruso. Pensando a una futura emergenza pandemica, sottolinea, "il virus aviario è l'unico che preoccupa realmente" per più di una ragione. Innanzitutto perché "è un virus influenzale che in quanto tale si trasmette per via aerea, la più efficace in termini di contagio". Il patogeno, poi, è estremamente diffuso: "Lo stanno portando dappertutto le anatre selvatiche, che ormai vediamo anche nelle nostre città, nei nostri stagni, nei nostri corsi d'acqua". E sta mutando: "Non solo l'H5N1 - precisa l'esperto - ma diversi ceppi di virus aviario si stanno modificando, a livello di più recettori di superficie, per potersi adattare all'uomo. Un salto sempre più facile, dopo che è passato ai mammiferi e tra i mammiferi circola".
Siamo dunque di fronte "non a una aviaria, ma a più aviarie - puntualizza Caruso - che hanno fatto il loro ingresso nel mammifero e sono tutte potenzialmente pericolose per l'uomo. Preoccupano perché la circolazione nei mammiferi indica che il virus sta evolvendo in una direzione chiara: ha imboccato una strada che inevitabilmente, prima o poi - prospetta il presidente dei virologi italiani - porterà all'arrivo nell'uomo il quale potrà diventarne serbatoio e diffusore".
Trasmissione del virus da uomo a uomo?
Arriveremo alla trasmissione del virus dell'influenza aviaria da uomo a uomo? "E' inevitabile - risponde Caruso - che quando il virus entrerà più e più volte nell'uomo potrà assumere quella 'fitness', cioè quella capacità di adattamento alle cellule umane, che permetterà all'uomo di fare da reservoir e quindi da diffusore per altri uomini".
Al di là dei casi noti per esposizione, professionale o meno, ad animali infetti, "chissà quante volte l'uomo è già stato infettato, magari senza presentare sintomi importanti - ragiona il presidente Siv-Isv - Chissà quanti virus aviari stanno cercando di entrare nell'uomo e quante volte ci sono riusciti". Pertanto, se è vero che ad oggi per il virus aviario il contagio uomo-uomo non è mai stato confermato, "non è detto che una trasmissione uomo-uomo non sia già possibile - osserva Caruso - o che quantomeno qualche ceppo non si sia già stabilizzato nell'uomo".
Insomma, "la situazione è veramente preoccupante - è il messaggio - ed esige una sorveglianza stringente sugli animali, non soltanto i volatili, sugli alimenti di origine animale consumati dall'uomo e sugli uomini stessi. E' indispensabile farci trovare pronti, preparati a una nuova possibile futura pandemia".
Cronaca
Prove invalsi 2024, al via a maggio per scuola primaria e...
Si parte il 7 maggio con la prova di Italiano, ma il 9 con la protesta Cobas potrebbe saltare quella di matematica
Prove invalsi 2024 al via a maggio per le scuole primarie e secondarie. Il calendario prevede:
II primaria (prova cartacea)
- Italiano: martedì 7 maggio
- Prova di lettura solo Classi Campione: martedì 7 maggio 2024
Matematica: giovedì 9 maggio
V primaria (prova cartacea)
- Inglese: lunedì 6 maggio 2024
- Italiano: martedì 7 maggio 2024
- Matematica: giovedì 9 maggio 2024
II secondaria di secondo grado (prova al computer – CBT)
Sessione ordinaria Classi Campione, prove di Italiano e Matematica: lunedì 13, martedì 14, mercoledì 15 maggio 2024
In questa finestra la scuola sceglie due giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica. Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano e Matematica: da lunedì 13 maggio 2024 a venerdì 31 maggio 2024.
Sciopero Cobas contro le prove Invalsi
Il Cobas ha però indetto uno sciopero generale della scuola il 9 maggio, "scegliendo una giornata durante la quale nella scuola Primaria si svolgeranno i dannosi, oltre che inutili, quiz Invalsi, che abbiamo contestato fin dalla loro prima introduzione anche negli altri ordini di scuola. La puntuale analisi delle prove ci ha via via confermato quanto già affermavamo nel 2004, anno della loro istituzione. I rapporti Invalsi ogni anno ci restituiscono risultati sostanzialmente invariati e i divari tra il Nord e il Sud del Paese rimangono rilevanti. Ciò significa che vent’anni di rilevazioni non sono serviti a migliorare la didattica, a fronte di una spesa dello Stato di circa 300 milioni di euro (negli ultimi tempi circa 30 milioni l’anno). Riteniamo che il processo di valutazione vada ben al di là di prove standardizzate, decontestualizzate e pensate per risposte in velocità. Inoltre, le prove Invalsi hanno un potente effetto retroattivo: alle prove “ci si prepara” e ore di buona didattica vengono sostituite da allenamenti ai test su libri venduti dalle case editrici per le quali le prove sono diventate un affare. E, forti di queste convinzioni, riteniamo vieppiù inaccettabile la volontà del ministro Valditara di inserire i risultati di tali prove nel curriculum degli studenti."
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Nanotecnologie, a Zuccalà il ‘Premio Palazzo...
“Le nanotecnologie sono un campo di ricerca in continua evoluzione che ha rivoluzionato molteplici settori, tra cui anche quello della conservazione dei beni culturali. Grazie alle loro proprietà e al loro potenziale, infatti, i nanomateriali possono essere utilizzati per preservare e proteggere opere d'arte, monumenti e altri beni culturali dalla degradazione e dall'invecchiamento. Noi siamo stati i primi in Italia e all’estero ad utilizzarli, e questo premio oggi è il giusto riconoscimento per anni di ricerca in questo campo”. Così Sabrina Zuccalà dopo aver ricevuto il ‘Premio Palazzo Spinelli Edizione 2024’ organizzato da Emanuele Amodei presidente dell’associazione che gestisce il premio presso la Fortezza da Basso di Firenze, presente anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “In quest' occasione, - spiega Zuccalà - a seguito delle valutazioni del Comitato Scientifico del Premio, il laboratorio internazionale ‘4Ward360’, è stato premiato per la categoria "Attività di Ricerca e Sviluppo di Nuove Tecnologie Applicate nei Beni Culturali". Tra le prime volte in Italia è anche una donna, che grazie alla sua abnegazione e alle sue ricerche, rappresenta il Paese per la scienza, la ricerca e l’innovazione. Nella motivazione del premio a Zuccalà si legge: “Il continuo investimento nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni ed applicazioni sempre più all'avanguardia, anche in forza delle esperienze maturate in attività di laboratorio e di cantiere, ha portato allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie in grado di rispondere concretamente alle più diffuse criticità nell'ambito della protezione e preservazione dal degrado delle superfici materiche, con un'attenzione particolare all'ambito del Beni Culturali”.
“Inoltre, - prosegue Zuccalà - le nanotecnologie oggi permettono anche di sviluppare sensori altamente sensibili in grado di monitorare costantemente lo stato di conservazione dei beni culturali e di segnalare eventuali cambiamenti che potrebbero essere dannosi. In questo modo, è possibile intervenire tempestivamente per prevenire e ridurre i danni causati dall'umidità, dalla luce, dall'inquinamento atmosferico e da altri agenti esterni. L'utilizzo delle nanomateriali per la conservazione dei beni culturali non solo aiuta a preservare il patrimonio storico e artistico, ma contribuisce anche a rendere accessibili e fruibili queste opere per le generazioni future”.
Istituito nel 2014, il "Premio Palazzo Spinelli" ha l'obiettivo di offrire un riconoscimento per l'impegno di tutti coloro - enti, Istituzioni, aziende, associazioni, restauratori, docenti, esperti - che, nel corso della loro vita, hanno operato ed operano tutt'ora nei settori delle attività di conservazione e restauro, della gestione e valorizzazione dei beni culturali e della formazione, nella ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie e del trasferimento di competenze e conoscenze specialistiche nell'ambito della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio universale, sia a livello nazionale che internazionale.