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Sanità, microbiologi: “Più efficiente se c’è stretta collaborazione con clinici”

Il messaggio dal Congresso nazionale Amcli: "Migliore presa in carico del paziente di ogni età è obiettivo primario"

Sanità, microbiologi:

Una sanità più efficiente e sostenibile deve passare attraverso una più stretta collaborazione tra i microbiologici e i clinici. Obiettivo: una presa in carico migliore di pazienti di ogni età, dalle donne in gravidanza ai fragili, dai malati cronici ai trapiantati. E' il messaggio che arriva dalla 51esima edizione del Congresso nazionale di Amcli Ets - Associazione microbiologi clinici italiani, in corso a Rimini: un appuntamento che ha richiamato circa 1.800 professionisti che dall'8 marzo si confrontano in seminari e simposi su diverse tematiche di grande rilevanza per la salute pubblica.

Tra questi l'Hiv, passato sotto silenzio durante gli anni della pandemia che ha spostato l'attenzione sui casi di Covid - sottolineano gli esperti Amcli - riducendo di conseguenza le diagnosi di questa infezione. Durante il meeting è stato ricordato il progressivo ed eccezionale calo delle nuove infezioni e delle morti associate, ma parallelamente si è riscontrato un notevole aumento delle persone in trattamento. Le evidenze degli ultimi anni hanno mostrato che una terapia efficace azzera la viremia e questo si ripercuote nella non-infettività dei soggetti infetti attraverso i rapporti sessuali non protetti. Grazie alla massiccia applicazione della terapia, che oggi supera l'80% degli individui in tutto il mondo - Africa inclusa - le prospettive di sopravvivenza e di qualità di vita delle persone che vivono con Hiv sono drasticamente migliorate, al punto che l'Unaids e l'Oms hanno alzato al 95% gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 per quanto riguarda il numero di persone con infezione diagnosticata e in terapia con viremia soppressa.

"Tutto ruota intorno alla diagnosi - evidenzia Maria Rosaria Capobianchi, consulente per la ricerca, ospedale Sacro Cuore Don Calabria Irccs Negrar di Valpolicella (Verona) e componente Gruppo di lavoro Amcli - Oggi disponiamo di metodi diagnostici per misurare la presenza di anticorpi e di antigeni dell'Hiv e di trattamento talmente efficaci da portare al paradigma U=U (Undetectable=Untrasmittable). Le persone che sono in cura hanno raggiunto un'aspettativa di vita che è molto simile a quella delle persone sieronegative. E' però fondamentale comprendere che il virus continua a girare e rappresenta ancora un grande problema, e le infezioni non diagnosticate sono responsabili di un tasso di trasmissione che è due volte e mezzo più alto del tasso di trasmissione di individui consapevoli. Inoltre le infezioni primarie, cioè quelle acquisite da poco, che coincidono quasi sempre con uno stato di inconsapevolezza della propria condizione, sono quelle a loro volta più prone alla trasmissione dell'infezione".

Tra i temi affrontati durante i lavori congressuali anche le infezioni del sistema nervoso centrale, il cui sospetto impone l'inizio immediato di una terapia empirica che sia tempestivamente orientata e mirata in base ai risultati ottenuti dal laboratorio. Nell'approccio diagnostico alle meningiti batteriche, fungine e tubercolari, "la diagnostica tradizionale è ancora fondamentale nella pratica quotidiana nonostante l'introduzione dei test molecolari sindromici - precisa Cristina Giraldi, coordinatore Percorsi diagnostici di Amcli - E' importante integrare i metodi tradizionali con quelli innovativi, rafforzando sempre di più la collaborazione con il clinico".

Liliana Gabrielli, responsabile del settore di Virologia, Uo Microbiologia Irccs Aou di Bologna, segnala "un dato curioso: nel 2020-2021, nell'Area vasta bolognese, non abbiamo avuto nessun caso di infezione del sistema nervoso centrale da enterovirus e questo probabilmente grazie alle misure igieniche implementate per la prevenzione dell'infezione da Sars-CoV-2. Ora invece abbiamo lo stesso numero di casi della fase pre-pandemica e nei pazienti anziani le infezioni virali del sistema nervoso centrale sono causate principalmente dal virus della Varicella zoster che causa delle infezioni nel sistema nervoso centrale sia in pazienti che presentano le tipiche lesioni cutanee, le vescicole, sia in pazienti che non hanno manifestazioni epidermiche. Il virus che predilige il genere femminile è l'Herpes simplex di tipo 2, infatti nella nostra esperienza il 72% dei pazienti che presentano questo tipo di meningite è di sesso femminile".

Infine, sulle infezioni respiratorie in epoca post-Covid è intervenuto Antonio Piralla, virologo del Policlinico San Matteo di Pavia: "Una ricerca dal Gruppo di lavoro Amcli GliViRe, a cui hanno collaborato 8 centri - ha riferito - ha permesso di identificare i virus presenti nelle alte e basse vie respiratorie di pazienti affetti da insufficienza respiratoria, con particolare attenzione ai pazienti intubati. E' stato dimostrato che il virus dell'influenza A è quello maggiormente presente in questi pazienti affetti da polmonite virale".

"L'intervento del clinico per la scelta della giusta terapia anti-infettiva non può prescindere dalla diagnosi microbiologica - conclude Pierangelo Clerici, presidente Amcli - Dobbiamo essere sinergici con le società scientifiche cliniche che sono, insieme al paziente, la nostra interfaccia. Siamo tutti parte del Sistema salute e solo la stretta collaborazione tra microbiologo, clinico e cittadino-paziente consente di essere interlocutori a livello istituzionale nel definire le migliori strategie clinico-assistenziali e di prevenzione per una risposta efficace alle istanze del Servizio sanitario nazionale".

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Cronaca

Ancora 48 ore di tempesta sull’Italia, le previsioni...

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Che tempo farà fino a giovedì 12 dicembre

Maltempo sull'Italia, le previsioni meteo di oggi - Afp

Maltempo sull'Italia con freddo, raffiche di vento e pioggia almeno per altre 48 ore. La 'tempesta dell’Immacolata', infatti, si ferma per altri due giorni sulla Penisola, andando a colpire specialmente Emilia Romagna e Basso Tirreno. E nel weekend in arrivo un altro ciclone guasterà nuovamente il tempo. E' questo il quadro meteo delineato dagli esperti nelle previsioni per la giornata di oggi, martedì 10 dicembre, e per i giorni a venire.

Pioggia e vento sull'Italia, cosa dice l'esperto

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la stazionarietà del vortice, sceso negli scorsi giorni direttamente dalle zone polari: il vortice ha portato abbondanti nevicate su Alpi e Appennino settentrionale, anticipando la stagione sciistica e rendendo bianco e romantico il paesaggio di questi settori.

Adesso il problema è la pioggia che cade ancora insistente e fonde in parte la neve caduta a bassa quota: i fiumi tendono ad ingrossarsi e persiste l’allerta al Nord, mentre anche al Sud vige un livello di attenzione alto a causa di rovesci e temporali, specie sul Basso Tirreno.

In sintesi, la trottola ciclonica della Tempesta dell’Immacolata provoca ancora effetti importanti a distanza di 48 ore, sia a Nord che a Sud; anche il vento resta sostenuto sul Nord-Est e sulle Isole Maggiori, ma tra poco tutto cambierà.

Da mercoledì 11 dicembre fino a venerdì 13 il tempo tornerà in prevalenza asciutto anche se le temperature resteranno sotto la media del periodo e ci saranno anche locali gelate notturne; ma attenzione, dal weekend un altro insidioso ciclone guasterà nuovamente il tempo.

Da sabato sono previste piogge intense specie sul versante tirrenico, con qualche fenomeno anche al Nord; domenica i rovesci più intensi colpiranno ancora il Centro-Sud per un inizio di dicembre decisamente perturbato e piuttosto freddo.

Non va dimenticato, però, che il 2024 finirà tra 3 settimane con la medaglia dell’anno più caldo della storia secondo Copernicus, programma di osservazione della Terra dell'Unione Europea dedicato a monitorare il nostro pianeta e il suo ambiente a beneficio di tutti i cittadini. Secondo gli ultimi dati meteo, il 2024 supererà il 2023: l’anno scorso era stato il più caldo della storia, quest’anno sarà ancora più caldo e ciò confermerà due punti: primo, il Riscaldamento Globale continua la sua folle corsa a velocità estreme e, secondo, non è sufficiente una nevicata anticipata in Pianura Padana per cambiare le sorti termiche del Pianeta.

Dobbiamo tra l’altro ricordare che, come dicono spesso i climatologi, ‘l’anno più caldo sarà il prossimo’; inoltre, dai dati di Copernicus emerge che 16 degli ultimi 17 mesi hanno fatto registrare temperature globali superiori di 1,5°C ai valori pre-industriali 1850-1900: 1,5°C è la famosa soglia degli Accordi di Parigi del 2015 da non superare per non entrare in un tunnel di crisi climatica ancora più buia e senza fine.

Ebbene in 16 mesi su 17 abbiamo superato la soglia di 1,5°C: urge pensare a dei rimedi globali, anche quando nevica e fa freddo nel nostro giardino ad inizio dicembre.

Le previsioni nel dettaglio

Martedì 10. Al Nord: ancora instabile in Emilia Romagna e basso Piemonte. Al Centro: piogge sparse su Umbria, Toscana, Sardegna e Lazio. Al Sud: piogge su Campania, Basilicata e cosentino.

Mercoledì 11. Al Nord: nubi sparse in pianura, soleggiato sulle Alpi. Al Centro: in prevalenza asciutto. Al Sud: piogge sulla Campania.

Giovedì 12. Al Nord: cielo sereno o poco nuvoloso, locali nebbie. Al Centro: nubi sparse. Al Sud: poco nuvoloso. Tendenza: peggiora nel weekend, specie al Centro-Sud.

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Cronaca

Malattia misteriosa in Congo, non si esclude mix di più...

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Iss: "Tra le ipotesi polmonite acuta, influenza, Covid, morbillo e malaria aggravate da malnutrizione"

Analisi in laboratorio (Fotogramma)

Che malattia è e cosa sappiamo dell'infezione misteriosa che sta circolando in Congo e sta provocando vittime? A fare il punto è l'Istituto superiore di sanità, in un approfondimento pubblicato online. "Dato il quadro clinico dei casi e i sintomi riportati - scrive l'Iss - tra le ipotesi considerate al momento come causa figurano polmonite acuta, influenza, Covid-19, morbillo e malaria, con la malnutrizione come fattore concomitante. Sono in corso test di laboratorio per identificare la causa, ma al momento non è escluso che più di una patologia stia contribuendo ai casi e ai decessi".

L'infezione potrebbe diffondersi fino a causare una nuova pandemia?

L'Istituto superiore di sanità sottolinea che, "secondo l'ultimo bollettino dell'Oms, il rischio di diffusione è alto per le comunità colpite. A livello nazionale il rischio è invece considerato moderato per la natura del focolaio che attualmente è localizzato alla zona colpita; c'è tuttavia il potenziale per una diffusione alle zone limitrofe. A livello regionale (regione africana Oms), europeo e globale", invece, "il rischio al momento è basso".

Sintomi

"Tra il 24 ottobre e il 5 dicembre, nella zona di Panzi nella provincia di Kwango in Repubblica Democratica del Congo - riporta l'Iss - sono stati registrati 406 casi di una malattia non diagnosticata con sintomi di febbre, mal di testa, tosse, rinorrea (naso che cola) e dolori muscolari. Dai dati riportati dall'Oms, tutti i casi gravi sono stati registrati in persone con grave malnutrizione e ad oggi sono stati segnalati 31 morti. La maggior parte dei casi si è verificata in bambini, in particolare sotto i 5 anni di età. I sintomi principali associati ai decessi consistono in: febbre, difficoltà respiratorie, anemia e segni di malnutrizione acuta (la zona è colpita da una grave crisi alimentare). L'area è rurale e situata in una zona remota e difficilmente raggiungibile, a circa 48 ore di distanza dalla capitale Kinshasa. L'accesso all'area interessata è reso ulteriormente difficoltoso dalla stagione delle piogge attualmente in corso. Questo, insieme alla limitata capacità diagnostica nel Paese, alla scarsa copertura vaccinale e al limitato accesso a farmaci e dispositivi di protezione, sta ritardando l'identificazione della causa e il controllo del focolaio". L'Iss ricorda che "l'Oms ha inviato sul posto un team di risposta rapida per identificare le cause del focolaio e rafforzare la risposta".

Il caso sospetto di Lucca

Quanto al caso sospetto di Lucca, "l'Istituto superiore di sanità si è attivato immediatamente una volta ricevuta la segnalazione che presso l'Ospedale San Luca di Lucca è stato ricoverato un paziente di rientro dal Congo con sintomatologia simile a quella descritta nel Paese africano, allertando il ministero della Salute. La persona, ricoverata dal 22 novembre, è stata dimessa il 3 dicembre perché guarita, ma al momento non è stata effettuata una diagnosi. Alcuni campioni di siero prelevati dal paziente nella fase acuta e dopo la guarigione sono stati inviati all'Iss per le analisi" che attualmente sono ancora in corso, spiega l'Istituto superiore di sanità.

"In assenza di una ipotesi verificata sull'origine dei casi - riferisce l'Iss - verranno ripetuti i test già effettuati durante il ricovero e, compatibilmente con la quantità di campione ricevuto, ne verranno effettuati altri su possibili cause della malattia. Al momento non siamo in grado di definire i giorni necessari al completamento delle analisi, in quanto richiederanno le opportune verifiche di qualità del campione", precisano gli esperti dell'istituto. Una volta disponibile, "l'esito degli esami verrà comunicato al ministero della Salute e alle autorità internazionali".

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Cronaca

Simone Cristicchi: “Da bambino ho rischiato di...

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"L'arte mi ha salvato dopo la morte di mio padre. Mi preoccupa l'aumento del consumo di antidepressivi tra i giovani sempre alla ricerca di un consenso a tutti i costi"

Cristicchi con Eleonora Daniele alla presentazione a Roma del libro della conduttrice - Adnkronos

"Il tema della salute psichica mi tocca molto perché io stesso ho rischiato da bambino e da ragazzo di scivolare nella malattia mentale. Quando è morto mio papà avevo solo 10 anni. In quel momento ho avuto un lungo periodo di silenzio, di chiusura, disegnavo in maniera compulsiva, però ecco in quel caso l'arte, la creatività mi ha permesso di trasformare poi quella ferita, quella chiusura in un'apertura al mondo". Così all'Adnkronos Salute il cantautore romano Simone Cristicchi in occasione della presentazione del libro di Eleonora Daniele. "Ma siamo tutti matti? - Storie di malati mentali, delle loro famiglie e di un sistema che è rimasto a guardare' oggi a Roma e di cui Cristicchi firma la prefazione.

Dopo quel lutto "ci sono stati altri episodi che mi hanno avvicinato ai cosiddetti malati di mente - racconta Cristicchi - Nel mio stesso quartiere ce ne erano alcuni con cui mi rapportavo, da queste figure subivo un fascino. Poi molti anni dopo poi visitai per la prima volta un ex manicomio in Calabria. Ne rimasi talmente colpito che da quel'esperienza ho poi prodotto un documentario con le testimonianze di centinaia tra infermieri che lavoravano all'interno degli istituti psichiatri e anche ex degenti". Nel 2007 sale sul palco di Sanremo vincendo il Festival di Sanremo con il brano 'Ti regalerò una rosa' sul tea degli ospedali psichiatrici. "Da allora molto è cambiato - spiega l'artista - c'è stata come un'esplosione intorno al tema, purtroppo ancora oggi un tabù. Ma per debellare il virus dell'indifferenza, l'arte è uno strumento potentissimo, soprattutto la canzone è un'arma per riuscire a veicolare dei messaggi molto potenti. L'arte può mettersi a disposizione per cause sociali".

Infine sul disagio psichico che colpisce in particolare i giovani. "Secondo le ultime statistiche che ho letto aumenta il consumo di antidepressivi tra i ragazzi. Un allarme drammatico sul quale dovrebbero interrogarsi anche le Istituzioni, chi ci governa e non solo. Dobbiamo capire quali sono le cause che portano poi i ragazzi alla depressione oggi. Io una risposta non te la so dare ovviamente, però in parte credo contribuisca questa società dell'apparire che ti porta a ricercare un consenso esterno, il consenso degli altri a tutti i costi".

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