Esteri
Super Tuesday, Biden e la tattica per mandare Trump in tilt
La strategia del presidente per innervosire il rivale
Il presidente Joe Biden sta spingendo con i suoi per un "approccio molto più aggressivo" nella campagna per le elezioni Usa 2024 con "attacchi diretti a Donald Trump". La strategia di Biden, nel giorno in cui 16 stati vanno al voto per le primarie nel Super Tuesday, è rivelata da Axios: il presidente è convinto di poter "innervosire Trump se lo stuzzica quotidianamente". Insomma, una campagna tutta all'attacco per "trigger Trump", cioè tesa a far esplodere Trump, che sarebbe in contrasto con quella tradizionale della rielezione, dai toni moderati e presidenziali.
La strategia di Biden
Parlando con amici, il presidente ha infatti espresso la convinzione che il tycoon sia "instabile sia intellettualmente che emotivamente e che esploderà se Biden lo continuerà a pungolare senza pietà", per esempio continuando a dargli del 'loser', perdente, epiteto che l'ex presidente ama usare per gli altri ma non sopporta per se stesso. "Lo mandiamo in tilt in pubblico", ha sintetizzato un consigliere di Biden.
Altre fonti spiegano che Biden "cerca lo scontro" perché "il suo istinto" gli dice che questa è l'arma migliore per scongiurare "le conseguenze di una nuova vittoria di Trump alla Casa Bianca". "Sono l'unico che lo ha battuto e lo batterò di nuovo", ha detto in un'intervista pubblicata ieri dal The New Yorker in cui il presidente ha avvisato che anche questa volta Trump si rifiuterà di ammettere la sconfitta. "Ha perso in 60 ricorsi, dico 60 - ha aggiunto riferendosi ai ricorsi contro i risultati delle elezioni del 2020 - le vicende giudiziarie lo hanno riportato alla realtà, io ho vinto le elezioni e lui è un loser".
L'appello per il Super Tuesday
Oggi, intanto, 16 stati vanno al voto per le primarie. "Se risiedi in uno stato o territorio dove si svolge il Super Tuesday, si stanno iniziando ad aprire i seggi. Ora è il momento di far sentire la vostra voce", dice Biden su X Biden esortando ad andare a votare in Alabama, American Samoa, Arkansas, California, Colorado, Iowa, Maine, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont e Virginia.
Il presidente, che mette un link con il sito dove gli elettori possono trovare il proprio seggio, ha anche registrato un paio di interviste radiofoniche, con lo stesso messaggio, che saranno trasmesse in giornata.
Esteri
Chico Forti non è più in carcere a Miami, in Italia nelle...
Siglato l'accordo con il giudice federale per scontare il resto della pena nel nostro Paese
Chico Forti non è più detenuto in carcere a Miami e nelle prossime settimane è atteso il rientro in Italia del 65enne trentino, condannato all'ergastolo in Florida per l'omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio del 1998. L'autorizzazione al trasferimento era stata annunciata dalla premier Giorgia Meloni durante la sua visita a Washington il primo marzo scorso. Nella scheda di Forti del Florida Department of Correction, alla data di inizio custodia, il 7 luglio 2000, è stata aggiunta quella di ieri, indicata come data del rilascio.
Nelle ultime ore, infatti, a Miami si è tenuta l'udienza in cui Forti ha siglato l'accordo con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia, dove la corte d'Appello di Trento ha già convertito nelle scorse settimane la sentenza statunitense. È l'ultimo passaggio prima del rientro. Nel frattempo Forti è trattenuto dall'Immigration and Customs Enforcement. Secondo fonti a lui vicine, nel giro di due o tre settimane dovrebbe riuscire a essere trasferito in Italia.
Lo zio: "Forse l'incubo finisce davvero"
"Dopo quasi 25 anni passati sulla porta dell'abisso e dell'inferno, forse stavolta l'incubo finisce davvero", dice all'Adnkronos Gianni Forti, zio di Chico, commentando il trasferimento del nipote dal carcere statale di Miami dove è detenuto per omicidio.
"La situazione al momento è questa, Chico ha lasciato il carcere statale e adesso è in una struttura federale per l'immigrazione, sotto custodia e sempre a Miami. Adesso avrà corso la convenzione di Strasburgo e dovrà rientrare a quelle condizioni".
Esteri
Europee, Ilaria Salis spera in Strasburgo – Ascolta
Le elezioni europee dell’8-9 giugno potrebbero essere decisive non solo per il futuro dell’Ue, ma anche per quello di Ilaria Salis, l’insegnante originaria di Monza che è in carcere da un oltre un anno in Ungheria, accusata di avere aggredito degli estremisti di destra in occasione del Tag der Ehre, il Giorno dell’Onore.
Esteri
L’Egitto accusa Israele, a rischio il trattato –...
Mentre Israele attende l'approvazione del governo israeliano all'ampliamento dell'offensiva su Rafah, le sirene di allarme anti razzi da Gaza hanno risuonando a Kerem Shalom, nel sud di Israele dove si trova l'omonimo valico da cui passano, per le ispezioni, i camion di aiuti umanitari per i civili che devono poi entrare nella Striscia. In merito allo stallo della trattativa su pace e ostaggi, l'Egitto afferma che Israele sta mettendo a rischio il trattato di pace e distorce i fatti riguardo alle responsabilità dei mancati aiuti a Gaza e l'apertura dei valichi.