Fiere, Casaidea: “Artigianato di qualità innovazione e tante idee per abitare l’esterno”
Massimo Prete (presidente di Moa società cooperativa): "Il format della manifestazione fa dialogare con intelligenza, al suo interno, industria e artigianato di alto livello, promuovendo i marchi più significativi del settore"
Aria di primavera, voglia di vivere e abitare la bella stagione: tante idee per arredare l’esterno tornano in mostra quest’anno a Casaidea 2024, la manifestazione organizzata da Moa società cooperativa, che dal 16 al 24 marzo alla Fiera di Roma propone le soluzioni delle oltre 150 aziende presenti per la 48a edizione dell’expo.
Un appuntamento fieristico - con ingresso aperto al pubblico e gratuito per tutta la durata della manifestazione - atteso dalle migliaia di visitatori che potranno scoprire in nove giorni anteprime e novità per l’abitare altamente qualificate e specializzate, soluzioni all’insegna di stile in un mix tra innovazione e tradizione. A Casaidea 2024 ampio spazio è dedicato all’artigianato di alta qualità che rappresenta le maestrie del territorio negli stand di Camera di Commercio di Roma e Regione Lazio, presenti con una collettiva di 71 imprese partecipanti.
“Negli anni Casaidea - spiega Massimo Prete, presidente di Moa società cooperativa - ha assunto rilevanza nazionale sia per la qualità dell’offerta proposta che per l’opportunità economica che rappresenta, anche per l’indotto ad essa collegato. Il format della manifestazione fa dialogare con intelligenza, al suo interno, industria e artigianato di alto livello, promuovendo i marchi più significativi del settore, in un concept espositivo che conduce il visitatore in un percorso libero tra gli stand, stimolando interesse, attenzione e gusto attraverso contaminazioni estetiche continue”.
Dopo un inverno freddo, la tentazione di riscoprire gli spazi aperti è irresistibile. In Italia, complice un clima solitamente mite, la scelta della sistemazione outdoor è sempre stata molto curata, ancora più negli ultimi tempi in cui il mercato si è consolidato: se le case sono sempre più piccole maggiore attenzione si riserva infatti a spazi come giardini, balconi, terrazze e porticati, sia di pertinenza diretta che condominiali. Tali aree diventano fondamentali per recuperare spazio da adibire a nuove funzioni, quasi come una stanza aggiuntiva. Si sono trasformati i luoghi di aggregazione e di convivialità, il “salotto” si trasferisce nella bella stagione all’aperto e il confine tra indoor e outdoor si fa sempre più sottile.
Questa tendenza ad abitare sempre di più le aree esterne, accentuata negli ultimi anni dalla pandemia, ha portato a un aumentare della cura nella scelta degli elementi compositivi così come della progettazione di giardini e balconi. Per esaudire queste esigenze, a Casaidea 2024 si possono trovare le soluzioni più moderne e innovative, dagli arredi ai caminetti o ai forni per la cottura di cibi, dall'illuminazione per esterni alle piscine, sia nello stile contemporaneo internazionale, sia nelle espressioni nazionali più tradizionali. Uno dei focus principali riguarda i materiali utilizzati, tutti all’avanguardia e rispettosi dell’ambiente. Sono gli stessi designer a mixare diversi tipi di elementi dalle diverse consistenze: il legno è uno dei protagonisti e viene abbinato a tutte le forme di alluminio, ferro battuto, acciaio inossidabile e altri metalli.
L’accostamento di superfici materiche, così comuni in natura, diventa sempre più presente negli arredi: è il caso delle soluzioni da esterni (e da interni) realizzati in pietra vulcanica e lavica, materiale pressoché indistruttibile, che viene dipinta per dare un tocco di colore e di personalizzazione davvero originale sotto forma di tavoli, pannelli decorativi, specchiere, lavandini, pareti doccia, pavimenti, dal sapore classico al contemporaneo. Una soluzione di arredo, quella presente a Casaidea 2024 con Domiziani, dalla componente artistica, quasi pittorica, che dona carattere all’ambiente.
Regalarsi dei momenti di puro relax a fine giornata, dopo il lavoro e i molti impegni quotidiani, è sicuramente un modo per avere benefici su corpo e mente. Ma se non sempre è possibile regalarsi una fuga in un centro benessere, perché non portare la Spa in casa? In mostra a Casaidea 2024 sono presenti le poltrone massaggianti, soluzioni futuristiche proposte da Komoder, che grazie alle moltissime funzioni di cui sono dotate promettono di sciogliere e rilassare i muscoli in tensione, alleviare i dolori alla schiena, distendere i nervi e facilitare la circolazione, direttamente e comodamente in casa propria. I tipi di massaggi da potersi godere in poltrona sono diversi – shiatsu, a scorrimento, pressione, vibrazione e compressione d’aria – una nuova soluzione di benessere indoor, senza rinunciare al design e allo stile della propria abitazione, con modelli eleganti e confortevoli, da posizionare in salotto, in camera da letto o in ufficio.
La ricerca di materiali innovativi porta il relax nelle proprie abitazioni anche con la spa idromassaggio portatile che può essere istallata ovunque, senza alcuna preparazione preventiva, anche in casa, dalla sala wellness al terrazzo. La struttura interna delle mini piscine Softub è realizzata in PolyBond, un materiale molto leggero e ad alto potere isolante che mantiene il calore all'interno della vasca, abbattendo il consumo di energia elettrica, mentre il rivestimento è in LeatherTex, un vinile estremamente resistente a prova di intemperie. A completare il senso di benessere, l’illuminazione a led che crea giochi di luce e atmosfera e il nuovo bordo realizzato in alluminio e teak.
Fertilizzare il terreno in modo completamente naturale senza utilizzare additivi chimici e senza irrigare eccessivamente è un bel vantaggio nella cura del giardino, nel rispetto dell'ecosistema: il taglio senza raccolta infatti, oltre a fare ottimizzare i tempi, è un alleato dell’ambiente perché l’erba, polverizzata finemente, entra a contatto diretto con il terreno, diventando un fertilizzante che si assorbe in pochissimo tempo. Per la prima volta a Casaidea i prodotti dell’azienda italiana Grin che propone una manutenzione ecosostenibile degli spazi verdi dove si raggiunge l’indipendenza dalle isole ecologiche, riciclando e riutilizzando gli scarti.
Il riciclo dell’erba polverizzata con il sistema di taglio brevettato permette la trasformazione di uno 'scarto' in prezioso concime, in grado di aumentare la presenza di sostanza organica nel terreno: si tratta dell’humus, uno dei fattori chiave per creare un suolo stabile e fertile, capace di cedere facilmente nutrimenti ed equilibrare la presenza di aria e acqua. La polverizzazione del prato evita il trasporto dell’erba nell’isola ecologica, che oltre a essere noioso e faticoso, necessita dell’utilizzo di un mezzo su ruote spesso inquinante e causa una gestione del rifiuto onerosa per la comunità̀, risparmiando così tempo e fatica. Con i biotrituratori è poi possibile triturare siepi, alberi e arbusti, ottenendo un cippato che può essere riutilizzato per la pacciamatura o per essere miscelato al terreno. Il cippato decomponendosi diventa ottimo concime naturale, funge da riserva idrica e aiuta a proteggere dalla siccità, con una conseguente diminuzione del fabbisogno idrico e risparmio di acqua. Inoltre, limita la crescita delle erbe infestanti, di conseguenza diminuisce le azioni di diserbo, protegge il terreno dagli agenti atmosferici, dagli stress termici e dall’erosione.
Per gli amanti del minimal non manca mai il classico bianco e nero, mentre per chi vuole osare abitano la casa nuove combinazioni cromatiche dagli effetti suggestivi, con tonalità metalliche e iridescenti che regalano agli ambienti un tocco di contemporaneità. Di ispirazione industrial è la presenza di componenti semplici ed essenziali in ferro, che donano carattere all’ambiente con strutture geometriche e funzionali. La geometria è presente anche nei tessuti e carte da parati, come nel design di complementi d’arredo. Sempre di tendenza sono proposte e soluzioni salva spazio e trasformabili, per ambienti leggeri e luminosi, con punti luce che pongono l’attenzione sugli arredi più originali, pochi pezzi selezionati che donano carattere a tutta la casa. Vince il contrasto, di materiali e stili.
Le sedute, espressione di un nomadismo contemporaneo, calcano la scena come protagoniste: sedie, divani e poltrone sono trasformabili e al centro dell’armonia dello slow-living, un’atmosfera che deve essere polifunzionale per vivere insieme i momenti informali così come adattarsi a nido privato per abbandonarsi alla lettura e all’ascolto di buona musica. Una sedia, un pouf o una lounge chair sono elementi di arredo ricercati che donano alla casa tocchi di design dal forte impatto visivo.
Lavoro
Manovra, Cuzzilla (Cida): “Valorizzare ceto medio,...
L'intervista al presidente della Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, in occasione dell’assemblea nazionale.
"La nostra battaglia è la valorizzazione del ceto medio del Paese. Non solo una battaglia della Cida, ma lo è sicuramente per il Paese intero. Una battaglia importante perché il ceto medio è rappresentato da tutte le persone che producono in questo Paese. Lo vediamo nelle categorie che rappresentiamo: dirigenti industriali, dirigenti del commercio, i presidi, i medici, tutti i dirigenti pubblici. Servono dei provvedimenti seri e su questo abbiamo preparato una serie di emendamenti. Vediamo che fine faranno in questa finanziaria, ma chiaramente non ci fermeremo di fronte a questo perché vogliamo essere premianti per chi lavora: la logica del merito, la logica di chi crede in questo Paese". Così, con Adnkronos/Labitalia, Stefano Cuzzilla, presidente della Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità, in occasione dell’assemblea nazionale.
Ceto medio che, ricorda Cuzzilla, "secondo dati inconfutabili, fa parte di quel 5% della popolazione che sta sopra i 55 mila euro di reddito, perciò non parliamo di ricchi, ma paga quasi il 50% dell'Irpef e su questo non c'è nessun ritorno; anzi, tutte le manovre economiche, sia quelle precedenti che questa, non vedono la valorizzazione di queste persone", sottolinea Cuzzilla. Una condizione che, secondo il presidente di Cida, richiede "una riflessione importante, su questo sicuramente siamo contenti per quello che abbiamo sentito sull'Ires premiale in manovra, però non basta". "Serve un grande lavoro sul capitale umano, sulle persone, far capire la valenza e la necessità del reskilling", aggiunge ancora.
Secondo Cuzzilla, infatti, è necessario essere pronti a 'cavalcare' le innovazioni e in particolare l'intelligenza artificiale, senza lasciare nessuno indietro. "Secondo diversi studi, mancano un milione e ottocentomila profili lavorativi nel digitale e su altre competenze come l'intelligenza artificiale. Dall'altra parte, si parla di due milioni di persone che potrebbero cambiare lavoro o perderlo per l'avvento dell'intelligenza artificiale. A noi preoccupano i due milioni di persone produttive in questo momento ma che, se non riconvertite, sono a rischio della perdita del posto di lavoro e il milione e ottocentomila profili sui quali non abbiamo le competenze specifiche. E quindi va fatto un lavoro importante di formazione sul capitale umano", sottolinea Cuzzilla.
Ma non basta. "Va fatto un intervento importante sull'introduzione delle donne al lavoro, con la spinta decisiva sul welfare. Ma per adesso ci sono solo annunci da tutte le parti ma non vediamo fatti sostanziali", ripete Cuzzilla. Serve sostenere la crescita delle competenze, ribadisce Cuzzilla. "Poi ci lamentiamo, come dico sempre io, dei giovani che vanno all'estero, dopo che vi abbiamo investito come sistema Paese e come famiglie. Ecco, noi non abbiamo più un problema di rischio di fuga di cervelli ma abbiamo anche una fuga delle persone normali. Questo non ce lo possiamo permettere in un Paese in cui abbiamo bisogno di giovani e di competenze", avverte.
E gli obiettivi di Cida per il 2025 sono chiari. "Innanzitutto, stare vicino a tutte le nostre federazioni associate nel rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, far capire il valore di essi. Sicuramente un'attenzione forte sarà data a un potenziamento del welfare. E nello stesso tempo cercheremo di far capire al legislatore sempre l'importanza del ceto medio di questo Paese. E lo faremo con le nostre persone, con le nostre commissioni, con i nostri gruppi di lavoro, cercando di portare le competenze giuste laddove il legislatore deve prendere provvedimenti nelle varie situazioni", sottolinea. "Faremo capire -insiste Cuzzilla- l'importanza dei nostri medici, dei nostri presidi, ma faremo capire anche l'importanza della sanità integrativa, della previdenza integrativa, cercando di aprire dei tavoli per aiutare questo paese anche nell'equity, nel capitale. Se riusciamo a sostenere queste cose e a valorizzare una sinergia forte tra pubblico e privato, potremmo uscire da questo impasse", sottolinea Cuzzilla.
Tutto questo, spiega Cuzzilla, in un momento in cui "il nostro governo è un governo, a differenza dell'Europa, più stabile ma deve dare delle risposte, al ceto medio, alla classe produttiva". "E su questo noi saremo pronti a dare sostegno con informazioni e aiuto, anche nei gruppi di lavoro che possono dare competenze e far capire qual è la direzione giusta per una politica industriale che manca in questo Paese e una valorizzazione delle risorse", conclude.
Lavoro
Ia, Cocco (Clessidra Pe): “Sta trasformando...
L'intervento sul futuro dell'intelligenza artificiale e dei suoi effetti sulle competenze.
"L'intelligenza artificiale (IA) sta trasformando profondamente il panorama delle competenze, ridefinendo sia il modo in cui apprendiamo sia le abilità che consideriamo essenziali. Oggi, strumenti come i tutor virtuali e le piattaforme di apprendimento personalizzate permettono agli studenti di accedere a contenuti didattici su misura, adattati al loro ritmo e livello di conoscenza. Questo approccio migliora il rendimento, offrendo un supporto immediato e mirato, soprattutto in ambiti complessi come matematica e scienze". Così, con Adnkronos/Labitalia, Roberta Cocco, senior advisor it/digital industry di Clessidra private equity sgr, sul futuro dell'intelligenza artificiale e dei suoi effetti sulle competenze.
Secondo Cocco, "tuttavia, il futuro richiederà di bilanciare due dimensioni fondamentali: la capacità dell'Ia di potenziare l'apprendimento e il rischio di dipendenza tecnologica. Se da un lato l'Ia può stimolare nuove forme di creatività e problem-solving, dall'altro potrebbe ridurre l'impegno umano nella comprensione profonda e nello sviluppo del pensiero se usata in modo acritico". Per l'esperta, "in prospettiva, l'Ia non solo ridefinirà le competenze tecniche e digitali necessarie nel mercato del lavoro, ma diventerà un acceleratore per l'acquisizione di competenze trasversali, come l'analisi, la gestione delle informazioni e la capacità di collaborare in ambienti ibridi. L'importante sarà non confondere la tecnologia con il fine: essa è uno strumento, non un sostituto della creatività e dell'intelligenza umana".
E, secondo l'esperta, "per sfruttare il potenziale positivo dell'Ia nella scuola, è necessario adottare un approccio strategico e consapevole, che includa tre dimensioni principali". "I docenti - spiega - devono essere messi nelle condizioni di comprendere e integrare l'Ia in modo efficace. Questo implica percorsi di formazione specifici non solo sugli strumenti tecnologici, ma anche sulle implicazioni etiche e metodologiche del loro utilizzo. È fondamentale stabilire regole chiare -continua- sull'uso dell'Ia in ambito scolastico, orientate a promuovere la crescita cognitiva e creativa degli studenti, evitando che la tecnologia diventi un'alternativa ai processi di apprendimento".
Per Cocco, "l'Ia dovrebbe essere integrata nei programmi educativi come supporto, non come sostituto". "È essenziale - sottolinea - un uso consapevole che valorizzi sia le competenze tecnologiche sia quelle tradizionali, come il pensiero critico, la capacità di lavoro in team, l’apertura alla collaborazione. Questo approccio aiuterà gli studenti a usare l'Ia non solo per ottenere risposte, ma per generare nuove domande e valutare diverse prospettive". Secondo l'esperta, "queste misure sono alla base di un cambiamento culturale che promuova l'Ia come alleato, non come limite, per la creatività e l'apprendimento".
Ma quale è la conoscenza dell'Ia che si ha nel sistema dell'istruzione italiano? "Nel sistema educativo italiano, la conoscenza dell'Ia -risponde Cocco- è ancora frammentaria e disomogenea. Se da un lato ci sono progetti che iniziano a integrare l'Ia nei percorsi didattici, dall'altro molti insegnanti e istituzioni si trovano impreparati ad affrontare l'ampiezza delle sue implicazioni. Il Rapporto Unesco 2023 evidenzia come l'uso della tecnologia nelle scuole italiane sia spesso limitato agli strumenti tradizionali, senza una piena consapevolezza delle potenzialità dell'Ia. Inoltre, l'assenza di un quadro normativo chiaro sull'integrazione di queste tecnologie amplifica il divario tra chi riesce a sperimentare e chi rimane escluso".
"Per colmare questa lacuna, è necessario promuovere una conoscenza diffusa delle opportunità e dei rischi legati all'Ia, tra i docenti e tra gli studenti. Questo include l'introduzione di moduli specifici sulla tecnologia e sul pensiero computazionale nei curriculum oltre alla creazione di reti di condivisione tra scuole, università e centri di ricerca. Il futuro richiede un sistema educativo più dinamico e inclusivo, capace di accompagnare la trasformazione digitale senza perdere di vista l'importanza del pensiero critico e della dimensione umana nell'apprendimento", conclude Cocco.
Lavoro
Natale, Aidit: lungo raggio e crociere in crescita, per...
L'indagine dell’associazione delle agenzie di viaggio aderenti a Confindustria, pesa inflazione
Bilancio moderatamente positivo, ma condizionato dall’inflazione, per le vendite natalizie delle agenzie di viaggio. Le destinazioni preferite dai clienti? Lungo raggio, con le crociere in crescita. E' quanto spiegano ad Adnkronos/Labitalia dall'osservatorio di Aidit Federturismo, l’associazione delle agenzie di viaggio aderenti a Confindustria, che ha condotto un’indagine su un campione delle agenzie di viaggio iscritte, equamente distribuito a livello nazionale, per analizzare le vendite relative alle festività natalizie 2024/25. Si tratta di un’analisi che indaga direttamente nella rete di distribuzione, reale front office del mercato, dove si possono misurare gli umori e le tendenze della clientela.
L’indagine rivela che il 44,2% delle agenzie valuta l’andamento del mercato natalizio come poco esaltante, mentre solo il 10,3% lo considera “buono” o “ottimo”. In termini di soddisfazione rispetto ai livelli pre-pandemia, la media complessiva si attesta su una valutazione sufficiente, con il 50% delle agenzie che esprime una soddisfazione pari o superiore a 6/10.
L’aumento dei costi dei prodotti turistici ha inciso significativamente sulle vendite, influenzando maggiormente i pacchetti di intermediazione (73,3%) rispetto a quelli organizzati direttamente dalle agenzie, che il 26,6% del campione utilizza prevalentemente per cercare soluzioni economiche più vicine alle esigenze della propria clientela. Tra i fattori determinanti nelle scelte dei clienti, infatti, proprio il prezzo di vendita è risultato il principale elemento (59%), seguito dalla destinazione (18%) e dai servizi offerti (13%). I viaggi verso il lungo raggio dominano le richieste, rappresentando il 41% del totale, seguiti da medio raggio (23%) e capitali europee (19%). La montagna e le città d’arte italiane risultano marginali nella distribuzione organizzata, confermando la tendenza della clientela a rivolgersi alle agenzie per pacchetti di maggiore complessità, difficili da organizzare in autonomia.
Gli Stati Uniti sono la meta natalizia più venduta, per oltre il 60% del campione, seguiti da Tanzania-Zanzibar, Maldive e Thailandia. Medio raggio: L’Egitto si conferma la destinazione più gettonata per quasi l’80% del campione, seguito a distanza da Canarie ed Emirati Arabi. Crociere: il Mediterraneo è la destinazione più venduta per il 70% delle agenzie, grazie all’aumento dell’offerta di navi e alle campagne promozionali. Tuttavia, le crociere verso Usa & Caraibi ed Emirati Arabi rappresentano insieme il 53% del totale, con un impatto significativo sul fatturato complessivo.
La maggior parte delle prenotazioni è avvenuta tra settembre (34%) e ottobre (27%), con un’anticipazione che supera i 100 giorni, mentre solo l’11% si è affidato al last minute. La tendenza a prenotare in anticipo è in crescita, consolidando la centralità delle agenzie nella pianificazione delle vacanze natalizie. La maggioranza delle agenzie (84%) si è affidata ai tour operator, specialmente per i pacchetti lungo raggio e charterizzati. Tuttavia, cresce l’utilizzo di banche letti e voli low cost per oltre 40% delle agenzie, una pratica particolarmente diffusa tra i punti vendita del Sud, dove le opportunità di charter sono più limitate.
Per il 40% delle agenzie, le vendite natalizie rappresentano fino al 10% del fatturato totale, mentre per il 20% incidono fino al 20%. Questo dato evidenzia l’importanza strategica di questo periodo festivo per il settore. “Questa indagine conferma il ruolo centrale delle agenzie di viaggio nel rispondere alla domanda di prodotti turistici complessi, nonostante un contesto economico sfidante. - ha dichiarato Domenico Pellegrino, presidente Aidit- è evidente che il Natale rappresenti ancora un’occasione importante per il settore, grazie alla capacità di offrire soluzioni personalizzate e pacchetti di valore. Aidit continuerà a lavorare al fianco delle agenzie per promuovere innovazione, qualità e competitività nel mercato”.