Spettacolo
Fedez, Luis Sal e Muschio Selvaggio: il giudice decide, ora...
Fedez, Luis Sal e Muschio Selvaggio: il giudice decide, ora che succede?
La battaglia legale è solo all'inizio
Battaglia legale per Muschio Selvaggio, Fedez contro Luis Sal: finisce il primo round preliminare. Il podcast finisce nella mani di Luis Sal in una partita tutta da giocare in tribunale. Oggi è arrivata la decisione del giudice di Milano Amina Simonetti che ha affidato il 50% delle società finora nelle mani del rapper a un custode per scongiurare che possa venderle a un terzo. La decisione è stata presa dopo il ricorso dello scorso 5 febbraio con cui il giovane, socio al 50% come Fedez, chiedeva il sequestro giudiziario dopo la fine della collaborazione con il marito di Chiara Ferragni. Dagli atti, emerge che Fedez ha cercato di acquistare le quote di Luis Sal per 350mila euro alla fine dello scorso anno.
Il provvedimento del giudice
Nel provvedimento del giudice civile si ricostruiscono i dissidi tra i due (ex) soci, già insorti tra il gennaio e il febbraio del 2023 e relativi anche alla conduzione e ai contenuti del programma, che hanno portato Luis Sal a non partecipare più alla creazione e alla conduzione del podcast Muschio Selvaggio.
Situazione con ricadute nell'organizzazione societaria (la gestione ordinaria è stata affidata a Annamaria Berrinzaghi, madre di Fedez) e sfociata nell'attivazione di una clausola dello Statuto sociale e nell'offerta (29 novembre 2023) di acquistare la quota di Luis Sal per 250mila euro poi aumentata, il 15 dicembre del 2023, fino a 350mila. Per preservare la sua quota lo youtuber, difeso dall'avvocato Nicolò Ferrarini, ha chiesto il sequestro giudiziario "al fine di assicurare la gestione della quota oggetto della vendita scaturita dal meccanismo della clausola statutaria cosiddetta 'roulette russa' dello statuto sociale".
Clausola che concede e Luis Sal tre opzioni: accettare la proposta e quindi vendere, rilanciare oppure rifiutare (come ha fatto) diventando a sua volta l'acquirente per l'ultima cifra a lui stesso proposta. Nel provvedimento in cui si sottolinea il contrasto tra gli artisti - e che "ha portato Zdf srl, tramite la co amministratrice Berrinzaghi, ad agire in totale autonomia comportandosi come se la società fosse cosa propria" secondo la controparte - si sottolinea come "il sequestro è idoneo a scongiurare il pericolo di cessione a terzi delle quote sociali".
Il giudice ben ravvisa le ricadute gestorie "con l'effetto del manifestarsi di un dissidio tra i componenti del consiglio di amministrazione e di un concreto problema organizzativo", ma anche una sorta di 'conflitto di interesse': "Se fino ad ora l’interesse di Zdf (Fedez, ndr) è stato quello di sostenere la migliore conduzione dell’attività di impresa per non svalutare il podcast Muschio Selvaggio, adesso, dopo l'esito della proceduta ex articolo 28 Statuto, la prospettiva risulta di fatto differente in quanto ZDF, che ha all'orizzonte la prospettiva di dover trasferire la sua quota, non è più portatrice di un interesse omogeneo a quello della società".
Per questo, scrive la giudice Simonetti "è opportuno che i diritti amministrativi inerenti la partecipazione sociale di cui è titolare Doom (incorporante di Zdf srl, ndr) siano gestiti da un soggetto terzo che possa con equilibrio esercitare poteri di controllo sulla gestione ed esprimere il voto in assemblea. Il sequestro della partecipazione con la nomina di un custode terzo (Michele Centonze, ndr) potrebbe in concreto favorire, fino a che non sarà definita la causa di merito, la soluzione dello stallo in cui versa l’organizzazione societaria, concorrendo a garantire l'effettività alla clausola 28 dello statuto, come voluta dai soci in causa".
Battaglia di comunicati
"Il provvedimento del Tribunale di Milano non ha 'decretato' ancora nulla: non c'è stata alcuna esautorazione di Fedez dalla gestione di Muschio Selvaggio", apprende l'AdnKronos da fonti della Doom, la società proprietaria del podcast.
"In relazione alla recente dichiarazione dell'ufficio stampa di Luis Sal, apparsa su diversi siti di informazione, merita una correzione riguardo alla decisione del Tribunale di Milano sulle quote della società di Fedez - premettono alla Doom - Contrariamente a quanto affermato nella nota, il Tribunale di Milano non ha 'decretato' che le quote appartenenti a Doom debbano essere vendute alla società di Sal. L'ordinanza emessa è di natura cautelare e prevede la nomina di un custode per le quote della società Muschio Selvaggio s.r.l., di proprietà di Doom".
Per la Doom, "è infatti importante sottolineare che la causa che deciderà sul merito della vicenda non è ancora iniziata. Il giudice ha stabilito, sulla base di una valutazione ancora sommaria, propria della fase cautelare, che il custode gestirà le quote di Doom nell'interesse della società Muschio Selvaggio s.r.l. e non nell'interesse della società di Luis Sal, come richiesto dallo stesso nel suo ricorso".
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Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...
"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'"
"Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono 'antisfascista' perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos". Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del concerto del primo maggio di Roma.
"Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia", afferma lo scrittore che grida: "Mai più".
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Concerto primo maggio, Morgan contro la musica “dei...
Il breve discorso del cantante. Poi l'esibizione sfora e viene sfumata
Morgan contro il mercato squalo e la musica "dei rutti" dal palco del Concertone del primo maggio. il set si apre con il brano "Sì, certo l’amore", poi Morgan legge sul palco un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e un appello perché la politica aumenti la sua considerazione della musica. "Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo. Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore", afferma Morgan.
Quindi, aggiunge l'artista: "Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell'Itala che deve essere".
Al termine del monologo, Morgan intona un brano inedito il cui ritornello denuncia "pubblicano i rutti", che è una critica feroce alla qualità della musica che va per la maggiore nelle classifica di questi anni. Infine intona 'Altrove' e poi duetta con Noemi sul finale del brano. L'esibizione viene sfumata sul finale per lasciare la linea al Tg 3.
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Concerto primo maggio, Frankie hi-nrg: “Fanno esibire...
Il rapper e l'attacco alla scaletta
"Al concertone le ragazze le fanno esibire tutte al pomeriggio". Lo scrive su X, il rapper Frankie hi-nrg mc esprimendo il suo disappunto riguardo alla programmazione del concerto, che vede le artiste femminili esibirsi esclusivamente nel pomeriggio, mentre durante la prima serata, dopo le 20, saliranno sul palco solo gli artisti maschi. Una disparità di genere che non è piaciuta al rapper.
La scaletta del concerto:
Bloom
Cor Veleno
Atarde-Giglio-Moonari (Contest)
Maria Antonietta e Colombre
Uzi Lvke
Alda
Anna Castiglia
Tripolare
Vale LP
Caffellatte
Chiamamifaro
Lina Simons
Mille
Ex Otago
DItonellapiaga
Mazzariello
Teseghella
Santi Francesi
Leo Gassmann
Olly
Motta
La Municipal
Piotta
Tropico
Big Mama
Malika Ayane
Morgan
Bella ciao
Negramaro
Rosa Linn
Coez e Frah Quintale
Rose Villain
La Rappresentante Di Lista
Jane Hoodall
Achille Lauro
Geolier
Colapescedimartino
Ermal Meta e Noemi cantano “La guerra di Piero” di Fabrizio De André
Tananai
Mahmood
Ariete
Paolo Jannacci e Stefano Massini
Ultimo
Dargen D’Amico
Noemi
Ermal Meta
Cosmo
Piero Pelù.