Lavoro
Cida, il 28 febbraio open day per petizione ‘Salviamo...
Cida, il 28 febbraio open day per petizione ‘Salviamo il ceto medio’
L'evento si terrà presso le 11 sedi territoriali di tutte le Federazioni aderenti
Per sostenere il potere d’acquisto delle pensioni, promuovere una maggiore equità fiscale, incrementare le risorse disponibili a famiglie e imprese, e rafforzare il welfare pubblico, mercoledì 28 febbraio, Cida la Confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità, organizza una giornata di mobilitazione nazionale invitando tutta la cittadinanza, oltre ai propri iscritti, a partecipare all’open day dedicato alla firma della petizione 'Salviamo il ceto medio'. L'evento si terrà presso le 11 sedi territoriali di tutte le Federazioni aderenti, con l'obiettivo di portare all'attenzione dei decisori politici il problema dell’erosione del ceto medio, un fenomeno che sta plasmando in modo pericoloso la struttura sociale del nostro Paese.
A partire dalle ore 10.00 sarà possibile seguire in streaming sul sito www.cida.it gli interventi del presidente Cida, Stefano Cuzzilla, dei vicepresidenti Cida Antonello Giannelli (presidente Anp), Mario Mantovani (presidente Manageritalia) e Guido Quici (presidente Federazione Cimo-Fesmed) e di rappresentanti del Governo e del Parlamento.
“La categoria dirigenziale - afferma Stefano Cuzzilla, presidente Cida - si fa portavoce di tutte le forze produttive e intraprendenti del nostro Paese che, pur essendo essenziali per la generazione del Pil, la creazione di posti di lavoro e il dinamismo dell'economia, sono da troppo tempo trascurate dalla politica. Ci riferiamo a tutti i contribuenti da lavoro o da pensione da 35 mila euro lordi in su che pagano il 63% di tutta l’Irpef e che anche in quest’ultima legge di bilancio vengono penalizzati e demoralizzati. Vi chiediamo di unirvi a noi firmando la petizione per tutelare non solo la classe media, continuamente vessata da provvedimenti falsamente redistributivi che minacciano seriamente i valori della professionalità e del merito ma anche il Paese. Insieme vogliamo costruire un sistema più equo e giusto, orientato al lavoro, alla crescita, alle imprese, a stipendi più elevati e a pari opportunità. In un'economia alterata e inquinata dall'evasione perdere il ceto medio significherebbe compromettere l'equilibrio di tutto il sistema economico e sociale e ipotecare il nostro futuro. È il momento di agire e difendere insieme la stabilità e la vitalità della classe media, il cuore pulsante della nostra società".
“Si direbbe che siamo un Paese di poveri se quasi la metà degli italiani (il 47%) non dichiara redditi e dunque vive a carico di qualcuno. I soli pensionati hanno pagato 50,03 miliardi di euro di Irpef, pari al 31,87% del totale. Il Centro Italia contribuisce con 38,2 miliardi pari al 21,83% del totale, di cui il 11,49% nel solo Lazio. La nostra regione è anche tristemente in testa nella classifica relativa al versamento pro capite per contribuente con i suoi 6.867 euro, contro una media di 5.932 euro per le regioni del Centro e di 5.585 euro a livello nazionale. Si tratta di un sistema iniquo ed insostenibile, che sta erodendo progressivamente e ingiustamente le condizioni economiche del ceto medio. Firmiamo la petizione Cida per un sistema più giusto!”, spiega Licia Cianfriglia segretario Cida Lazio.
La petizione 'Salviamo il ceto medio', indirizzata alla Presidenza del Consiglio, al ministro dell'Economia e al ministro del Lavoro, che in pochi mesi ha quasi raggiunto le 50mila firme, si pone 7 obiettivi.
1) Sostenere il potere d’acquisto delle pensioni: applicare la perequazione per scaglioni in base all’art. 34 comma 1 legge 448/98 e all’art. 69, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388.
2) Dare trasparenza e consentire la reale sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico: separare in maniera contabile la previdenza dall’assistenza.
3) Dare maggiori opportunità di crescita retributiva: abolire il divieto di cumulo fra redditi e pensioni di qualsiasi tipo in applicazione dell’art. 19 del decreto-legge 112/2008.
4) Valorizzare i contributi previdenziali versati dai lavoratori: eliminare i tetti sulle prestazioni pensionistiche anticipate (Legge 92/2012 e art. 24 comma 11 DL 6 dicembre 2011 n.214).
5) Una maggiore equità fiscale: eliminare il meccanismo di riduzione progressiva delle detrazioni fiscali in relazione al reddito, individuato dall’art.1 comma 629 Legge 27 dicembre 2019, n.160.
6) Aumentare le risorse disponibili a famiglie e imprese: ridurre la progressività delle aliquote Irpef evitando disparità di trattamento fra le diverse categorie di lavoratori.
7) Rafforzare il welfare pubblico a sostegno di chi ha effettivamente bisogno: attivare una vera lotta all’evasione fiscale, utilizzando tutti i dati disponibili ed evitando i condoni.
Lavoro
Ict: alla Sapienza a confronto sul supercomputer contro il...
L’annuncio è stato fatto ad apertura dell’evento che ha visto la partecipazione di numerosi esperti e ricercatori
Durante la recente scuola su Supercalcolo alla Sapienza, è stata evidenziata una sfida globale urgente: il declino della biodiversità, causato dalle azioni dell'uomo che distruggono e depauperano gli ambienti naturali. Il contrasto di tale declino richiede una profonda comprensione delle interazioni tra evoluzione biologica, dinamiche degli ecosistemi, sviluppo socioeconomico e conservazione.
"In questo contesto -ha sottolineato il professor Carlo Rondinini, referente scientifico Sapienza per il National Biodiversity Future Centre finanziato da Next Generation EU- risulta fondamentale disporre di strumenti di supercalcolo per lo sviluppo di modelli e simulazioni che ci permettano di definire strategie efficaci e priorità precise per la conservazione della biodiversità, soprattutto nel contesto italiano, motivo per il quale il nostro progetto investe nella realizzazione del supercomputer TeraStat 3”.
L’annuncio è stato fatto ad apertura dell’evento che ha visto la partecipazione di numerosi esperti e ricercatori, sia in presenza che collegati da tutta Italia ed ha fornito l’occasione per esplorare ed approfondire le opportunità offerte dal supercalcolo in vari ambiti della ricerca scientifica. Il professor Umberto Ferraro Petrillo, organizzatore dell’evento, ha poi rivelato come il nascente supercomputer sarà presto impiegato anche nel campo dell'astrofisica. Il professor Pierpaolo Brutti, responsabile del progetto Pnrr-Stiles presso la Sapienza, ha infine aggiunto: “Il nostro progetto finanzierà lo sviluppo di TeraStat 3, come strumento essenziale per la sperimentazione delle tecniche di analisi di immagini astronomiche basate su intelligenza artificiale che stiamo sviluppando in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico di Roma", ha concluso.
Lavoro
Calabria, Errigo (Sin): “Futuro sul mare con isole...
Il commissario straordinario: "Gli ampi spazi della superficie del mare ancora liberi da piattaforme marittime di esplorazione, ricerca ed estrazione degli idrocarburi e altre ingenti risorse minerarie saranno in un futuro non lontano interessati da presenze di numerosi investitori e gruppi di origine bancaria, nazionali ed esteri"
Il futuro sul mare della Calabria con le isole artificiali green nella zona economica esclusiva italiana. A dirlo Emilio Errigo, commissario straordinario del Sito di interesse nazionale (Sin) Crotone-Cassano e Cerchiara di Calabria. "Le energie alternative agli idrocarburi ed alle altre risorse ambientali, denominate energie rinnovabili verdi, bianche e blu, - fa notare - attraggono sempre più numerosi ricercatori e gruppi di investitori nazionali e fondi di investimento stranieri, verso la valorizzazione delle considerate fonti energetiche inesauribili, rinnovabili o, per dirla in sintesi più comprensibile, risorse libere presenti nella superficie delle acque del Mare Mediterraneo e degli spazi ancora disponibili della sottostante 'Piattaforma continentale Internazionale' sottoposta alla sovranità nazionale italiana".
"Acqua, aria e sole - spiega - sono stati e rimarranno per sempre le prime e più potenti energie delle quali gli esseri viventi possono godere liberamente, fermo restando l'obbligo giudico di stretta osservanza del diritto internazionale pattizio e convenzionale. Fino a quando il buon Dio lo vorrà, dunque, potremo beneficiare delle risorse acquee marine e del sottostante suolo del sottofondo marittimo nazionale per scopi di esclusivo interesse economico nazionale, in una vastissima area marittima, denominata convenzionalmente 'Zona economica esclusiva', già istituita e in attesa della prevista proclamazione in Italia, in attuazione delle legge 14 giugno 2021, n.91, (G.U. n.148 del 23 giugno 2021), titolata: 'Istituzione di una zona economica esclusiva (Zee) oltre il limite esterno del mare territoriale'".
"L'acqua - osserva Emilio Errigo - che per sua stessa naturale composizione potrebbe essere denominata anche il 'carbone bianco', ha costituito e rappresentato per tutti la prima risorsa energetica per la produzione di energia, poi venne il sole, che opportunamente valorizzato tecnologicamente, ci donò in grandi quantità l'energia termica-solare, infine l'aria, non rimase ferma alle sole pale a vela dei mulini a vento, tanto che oggi non è raro vedere in ogni collina o alture montagnose, in brutta mostra ambientale, milioni di cosiddette pale eoliche, girare e girare senza alcuna tregua pacifica pur di produrre la tanto utile, desiderata, costosa e necessaria energia elettrica. Gli ampi spazi della superficie del mare della Calabria, ancora liberi (non è dato sapere sino a quando) da piattaforme marittime di esplorazione, ricerca ed estrazione degli idrocarburi e altre ingenti risorse minerarie, presenti nella sottostante piattaforma continentale calabra, saranno in un futuro non lontano interessati da presenze di numerosi investitori e gruppi di origine bancaria, nazionali ed esteri".
"L'interesse per le aree marine - commenta - caratterizzate da bassi fondali tipiche dei numerosi banchi sottomarini situati nella Piattaforma continentale italiana, con batimetriche livellate omogenee e le coste del mare della nostra amata Calabria, trova fondamento negli istituti giuridici di diritto internazionale del mare, della Zona economica esclusiva e piattaforma continentale, disciplinati dalla Unclos. La convenzione di Montego Bay, firmata in Giamaica, dai rappresentanti plenipotenziari degli Stati partecipanti e aderenti alla convenzione, il 10 dicembre 1982, ratificata successivamente anche dall'Italia, con legge 2 dicembre 1994, numero 689, titolata: "ratifica ed esecuzione della convenzione delle nazioni unite sul diritto del mare, con allegati e atto finale, fatta a Montego Bay il 10 dicembre 1982, nonché dell'accordo di applicazione della parte XI della convenzione stessa, con allegati, fatto a New York il 29 luglio 1994".
"In futuro - avverte - si vedranno qui e là, in ordine sparso in mezzo al mare, non molto distanti dalla fascia costiera marittima della Calabria, apparire delle isole artificiali green, infrastrutture abitabili e dotate di tutte le risorse energetiche e servizi necessari per vivere nel totale benessere psicofisico lontani dal caos e dall’inquinamento da monossidi di carbonio cittadino. Già le agenzie immobiliari internazionali hanno teso i padiglioni auricolari prima di arrivare all’appuntamento con ingiustificati ritardi rispetto ai prevedibili crescenti interessi dei fondi di investimento nazionali ed esteri".
"La Calabria marittima e costiera dunque - sottolinea Emilio Arrigo - sempre più attraente per il suo indiscutibile fascino ambientale unico al mondo, con la prevista possibilità offerta dal diritto internazionale convenzionale di autorizzare la realizzazione di isole artificiali, posizionati in mezzo al mare nelle aree più congeniali, si renderà appetibile dai mercati internazionali e mercanti stranieri".
Lavoro
Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...
"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’
“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.
Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.
Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.
“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.
Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.