Politica
Scontri Pisa, Mattarella sente Piantedosi: “Forze...
Scontri Pisa, Mattarella sente Piantedosi: “Forze Ordine siano autorevoli non con i manganelli”
Il Capo dello Stato interviene dopo le cariche contro gli studenti: "Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento. Assicurare sicurezza tutelando al contempo la libertà di manifestare pubblicamente opinioni"
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "ha fatto presente al ministro dell’Interno", Matteo Piantedosi, "trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento". È quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa del Quirinale.
Le reazioni della politica
"Parole chiare e necessarie. Grazie Presidente", scrive sui social il leader di Azione, Carlo Calenda. Di un Mattarella "da incorniciare" parla Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva. Mentre per il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni "Le parole del Presidente della Repubblica a cui va il nostro grazie, tolgono ogni dubbio, semmai ce ne fosse stato bisogno, su quello che è successo anche ieri nelle piazze italiane. Ora - afferma - il ministro Piantedosi chieda scusa a quei ragazzi e a quelle ragazze. E non si vedano più le scene di manganelli sulla testa e sulla faccia di chi manifesta liberamente la propria opinione".
"Bene il richiamo del Presidente della Repubblica" per il portavoce nazionale di Europa Verde-Verdi e deputato di alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. "Spiace constatare - attacca però Bonelli - che di fronte alle drammatiche immagini di violenza di ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni stia ancora in silenzio e non abbia condannato la violenza. Torniamo a chiedere al ministro Piantedosi la rimozione del questore di Pisa".
Lunedì incontro Piantedosi-sindacati
Intanto il ministro Piantedosi vedrà lunedì alle 12 i leader dei sindacati confederali. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, aveva infatti chiesto "un incontro in tempi rapidi a seguito delle cariche violente di cui sono state oggetto le studentesse e gli studenti a Pisa ed anche in altre città e su cui vogliamo esprimere fin d’ora la nostra disapprovazione e preoccupazione democratica".
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Giorgia Meloni, Mantovano: “Mai a rischio la sua...
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio riferisce in merito a notizie giornalistiche sulla presenza di due uomini vicino all'auto dell'ex compagno della premier, Andrea Giambruno
"La sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio". Lo sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, in riferimento a notizie giornalistiche che parlavano della presenza di due uomini nei pressi dell'auto dell'ex compagno della presidente del Consiglio, Andrea Giambruno.
"Dell'episodio accaduto sotto l'abitazione del presidente del Consiglio nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre, mentre il presidente Meloni era impegnata in una missione all'estero, ho puntualmente riferito - quale Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica - nella mia ultima audizione al Copasir il 4 aprile scorso. Non ho difficoltà a ribadire quanto già chiarito nella sede parlamentare propria, e cioè che gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell'intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento nell'episodio di appartenenti ai Servizi".
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Europee, Calenda si candida: “La scelta di Meloni...
"In tutte le circoscrizioni"
Il leader di Azione Carlo Calenda si candida alle elezioni Europee. "Dopo aver consultato il Direttivo del partito, i o ed Elena Bonetti abbiamo deciso di accettare la sfida e candidarci insieme in tutte le circoscrizioni - annuncia - per dare ancora più forza alla squadra di straordinaria qualità che abbiamo messo in campo da settimane, con un programma netto e chiaro e l'obbligo per tutti i candidati di aderire al gruppo Renew. Siamo europei e lo dimostreremo l'8 e il 9 giugno" aggiunge.
"Dobbiamo opporci al progetto di Giorgia Meloni"
"Nei mesi scorsi ho più volte sollecitato pubblicamente tutti i leader politici a firmare un accordo per non candidarsi alle Europee" dice. "Schlein e Tajani hanno già scelto la strada della candidatura diretta. Ma la discesa in campo della presidente del Consiglio e la sua piattaforma antieuropea e sovranista, cambiano completamente lo scenario. Dobbiamo opporci con tutti i mezzi al progetto di 'una piccola Italia in una piccola Europa' di Giorgia Meloni. È necessario rispondere a questa sfida antieuropea mettendosi direttamente in gioco".
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Europee, ecco perché si potrà votare Meloni scrivendo solo...
Le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno valide
"Chiedo agli italiani di scrivere sulla scheda il mio nome, ma il mio nome di battesimo, scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi". Dal palco di Pescara, dove ha annunciato la sua candidatura alle Europee come capolista in tutte le circoscrizioni, Giorgia Meloni ha invitato gli elettori a scrivere sulla scheda solo 'Giorgia'. A spiegare il perché e a fugare ogni dubbio sulla scelta è stato poco dopo il ministro per le Politiche agricole Francesco Lollobrigida, che, al termine dei lavori della kermesse Fdi, ha spiegato che, sulla scheda per le Europee, "ci sarà scritto 'Giorgia Meloni detta Giorgia'", chiarendo quindi che le schede che riporteranno solo il nome di battesimo della premier saranno perfettamente valide.
"È una possibilità che la norma dà proprio per semplificare il concetto", ha chiarito il ministro. Una possibilità, quella dello pseudonimo elettorale, usata più volte anche in passato. L'esempio più noto è quello dello scomparso leader dei Radicali, che sulla scheda elettorale compariva come "Giacinto Pannella detto Marco". Più di recente, nell'elezione che lo ha incoronato sindaco di Milano, Sala ha usato sulla scheda "Giuseppe Sala detto Beppe". Ha aggiunto invece il solo nome di battesimo proprio come farà la premier una candidata delle liste di Carlo Calenda alle comunali di Roma del 2021, "Cecilia Frielingsdorf detta Cecilia".