Economia
Energia, Descalzi: “Ue non può dettare stesse regole...
Energia, Descalzi: “Ue non può dettare stesse regole per tutti”
L'Ad Eni: "Senza materie prime nessuno può essere tranquillo, serve progetto di sicurezza energetica"
"L'Europa non può imporre a tutti i Paesi la tecnologia da utilizzare per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica e con la riduzione della C02. Quindi vanno bene gli obiettivi, ma sulle soluzioni dobbiamo essere attenti. Le soluzioni hanno impatto sociale forte e possono essere bombe sociali. Ci vogliono meno ideologie e più obiettivi da raggiungere, ma imporre soluzioni è una follia. Non si può dire a tutti come raggiungerli''. Lo sottolinea l'Ad di Eni, Claudio Descalzi, alla Scuola di formazione politica della Lega.
"Serve progetto di sicurezza energetica"
''L'Europa consuma 400 miliardi di metri cubi gas. Sia noi che la Germania acquistavamo gran parte del gas dalla Russia. E abbiamo dovuto trovare altri Paesi fornitori. E' cambiato radicalmente il modello, In Russia era come comprare in un negozio. Ora il gas che arriva in parte è nostro perché facciamo investimenti. Certo nessuno può essere tranquillo sulle forniture perché non abbiamo la materia prima''.
“Per essere tranquilli - aggiunge Descalzi - bisogna avere un progetto di sicurezza energetica e di diversificazione, e quindi servono le tecnologie. Ora noi invece siamo tranquilli ma perché il clima non è rigido, l’Lg da Nord Europa, Usa, Africa e Medioriente ha sostituito il gas russo, e la Cina ha ridotto la sua crescita”.
“Quando non si possiede una risorsa primaria - e petrolio gas e carbone sono ancora l’80% del fabbisogno energetico - non si è tranquilli”, ha sottolineato l’Ad, facendo presente che infatti “gli Usa sono tranquilli, hanno un grande mercato, superiore a quello Ue, e fanno anche export; la Russia è tranquilla, la Cina no ma negli ultimi 30 anni ha avuto una strategia di sicurezza energetica basata sulla diversificazione”.
Ora il modello nazionale è cambiato: “Gran parte del gas è equity nostro e questo è un sistema molto più robusto, ci dà più sicurezza. L’Algeria ci dà il gas perché abbiamo aumentato gli investimenti e una quota parte di questo gas è nostro”, ha ricordato Descalzi.
Economia
Ita-Lufthansa, decisione Ue slitta di 5 giorni al 13 giugno
Lo ha ufficializzato la Commissione europea indicando che il termine viene prorogato di 5 giorni lavorativi
La decisione della Commissione europea sull'operazione tra le due compagnie aeree Lufthansa e Ita slitta dal 6 al 13 giugno. Lo ha ufficializzato la Commissione europea indicando che il termine viene prorogato di 5 giorni lavorativi.
Lufthansa e Ita Airways sarebbero disposte a cedere 11 coppie di slot al giorno all'aeroporto di Milano Linate che corrispondono a 22 voli nell'ambito del pacchetto di 'rimedi' richiesti dall’Antitrust Ue per dare il via libera alle 'nozze' in alta quota. Le due società sarebbero inoltre in trattative 'avanzate' con easyJet, individuata come 'remedy taker', cioè il soggetto che dovrà subentrare laddove, secondo l’Ue, i due promessi sposi diventerebbero monopolisti. E' quanto risulta al Corriere della Sera, notizia che ha appreso da quattro fonti comunitarie a conoscenza delle discussioni e che sottolineano come spetti ai soggetti coinvolti consegnare il pacchetto definitivo.
Ita, ministero dell’Economia, Lufthansa e Commissione europea non commentano. No comment 'sulle speculazioni' anche da easyJet dove una portavoce conferma che "ci siamo impegnati nel processo che la Commissione normalmente conduce". Gli uffici guidati dalla commissaria Margrethe Vestager hanno chiesto alcune integrazioni al secondo pacchetto di 'rimedi' che Ita e Lufthansa hanno inviato l’11 aprile. Per questo la data ultima del parere Ue sulla proposta di nozze è stata spostata dal 6 al 13 giugno 2024.
Economia
G7, Pichetto: “Clima molto buono, convergenze tra...
“Il nucleare di quarta generazione è l'indirizzo di ricerca e sperimentazione che abbiamo avuto dal Parlamento e di conseguenza lo sto portando avanti"
“Vi sono molte convergenze e limature tra le posizioni dei diversi Paesi, che rispecchiano la realtà rispetto alle condizioni energetiche dei vari Paesi, ma il clima è molto buono”. Lo dice, a margine della sua partecipazione all'incontro 'Bridging tradition and sustainable energy', promosso da Italgas, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, che sulle priorità del G7 aggiunge: “Siamo il Paese che è al centro del Mediterraneo e che proprio per questo soffre più di tutti il cambiamento climatico, il rischio di perdita di biodiversità che è una caratteristica forte del nostro Paese, e naturalmente anche la questione dell’inquinamento, usiamo il termine più comune ma che dà più senso. Quindi le priorità sono le variazioni da realizzare sulla decarbonizzazione: un termine che significa la riduzione in modo forte dell'emissione carbonica, che parte dal primo inquinante, il carbone, poi passa al petrolio e infine alla produzione di energia pulita, utilizzando il gas come transizione al 2050”.
“Il nucleare di quarta generazione è l'indirizzo di ricerca e sperimentazione che abbiamo avuto dal Parlamento – aggiunge Pichetto Fratin – di conseguenza lo sto portando avanti. All'altra parte, rispetto alle varie ipotesi di scenario, tengo conto e riporterò nell'ambito di ciò che mi compete, quelle che sono le risultanze della piattaforma per il nucleare sostenibile". Sul tema della sicurezza energetica il Ministro non si sbilancia: “Ci sarà il confronto durante le Ministeriali sia nella parte plenaria, sia in quella Ambiente che Energia, che sono le due settoriali, sia nelle molte bilaterali che si terranno in questi giorni, a partire da oggi”.
Economia
G7, Pichetto: “Ruolo determinante per accelerare la...
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica a proposito del G7 Ambiente, Clima ed Energia che si svolge in questi giorni a Venaria
"E' un'agenda fittissima perché copre tutti i campi, quello che stiamo vivendo è un momento di forte cambiamento climatico, di rischio di perdita biodiversità, di inquinamento e dobbiamo svolgere azioni prima di tutto di mitigazione che significa di decarbonizzare e ridurre a livello mondiale le emissione di CO2, e il ruolo del G7 che rappresenta i 7 Paesi industrializzati, può essere determinate per le scelte a livello di Cop per accelerare percorsi di decarbonizzazione nel tentativo di evitare che le temperature della Terra superino un grado e mezzo". Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a proposito del G7 Ambiente, Clima ed Energia che si svolge inq questi giorni a Venaria (Torino), del ospite della trasmissione radiofonica 'Non stop News' su Rtl 102,5.