Cronaca
Torino, baby calciatore muore a 12 anni dopo essere stato...
Torino, baby calciatore muore a 12 anni dopo essere stato dimesso dall’ospedale
La Asl: "Avviate le verifiche ma i protocolli sono stati rispettati". Sarà l'autopsia a stabilire le cause del decesso
Un baby calciatore di 12 anni è morto all'ospedale Regina Margherita di Torino dove era arrivato in gravissime condizioni dopo essere stato visitato e dimesso, qualche ora prima, dall’ospedale di Chivasso.
Nelle ore successive le sue condizioni si sono aggravate tanto che il ragazzo è stato trasportato all'ospedale infantile torinese nella serata di ieri dove è andato in arresto cardiaco. A nulla sono valsi i tentativi, durati oltre un'ora, di rianimarlo. Ora a chiarire le cause del decesso toccherà all’autopsia che è stata chiesta dagli stessi sanitari del Regina Margherita.
Intanto, in una nota l'azienda Asl To4, esprime "grande vicinanza alla famiglia e informa che ha immediatamente attivato le dovute verifiche interne. Anche se tali verifiche prevedono qualche giorno di valutazione, da una prima analisi risulta che siano stati effettuati gli accertamenti necessari e siano stati correttamente seguiti i protocolli previsti".
A lutto la società di calcio Gassino-San Raffaele "nella figura di tutto il consiglio direttivo - si legge sulla pagina Facebook - si stringe con forza intorno ai genitori di A.V. nostro giovanissimo atleta classe 2011 che è prematuramente e improvvisamente scomparso questa notte. La tragedia ci ha colpiti profondamente lasciando in tutti noi un profondo dolore e sgomento. Da da tutto il Gassino-San Raffaele alla nostra Valeria e al papà Roberto le più sentite condoglianze e la vicinanza in questo momento immensamente doloroso per la grave perdita”, conclude il club sportivo.
Cronaca
Legnano, si sdraia sui binari: muore investito dal treno
E' accaduto questa mattina presso la locale stazione ferroviaria
Un uomo, le cui generalità non sono note, è morto questa mattina dopo essere stato investito da un treno a Legnano (Milano). L'incidente si è verificato attorno alle 7.30 presso la locale stazione ferroviaria. Secondo i riscontri effettuati sul posto dalle forze dell'ordine, l'uomo si sarebbe sdraiato sui binari prima dell'arrivo del treno. A intervenire un'automedica, un'ambulanza, e i vigili del fuoco.
Cronaca
“Esercito italiano va potenziato, in fretta”:...
La guerra in Ucraina "ha cambiato i paradigmi sul campo: siamo tornati all’uso di artiglierie, carri armati, perfino alle trincee. Per noi europei è stato dirompente"
"L’Esercito deve essere rivisto sotto diversi profili. Sono cambiati gli scenari, le minacce e, quindi, le esigenze, anche degli altri Paesi Nato. Vanno rivisti soprattutto i principali sistemi d’arma, potenziati gli strumenti, adeguate le strutture e le procedure d’impiego. Bisogna sbrigarsi, perché non sappiamo cosa accadrà. Mentre politica e diplomazia fanno il loro lavoro, noi dobbiamo impegnarci a farci trovare pronti, sperando di non dover mai entrare in azione: l’Italia deve diventare una nazione con una capacità di deterrenza reale e credibile". A dirlo, in un'intervista al 'Corriere della Sera', il generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito in occasione del 163° anniversario della creazione dell’Esercito italiano.
Secondo Masiello la guerra in Ucraina "ha cambiato i paradigmi sul campo: siamo tornati al confronto fra unità meccanizzate e corazzate, all’uso delle artiglierie, carri armati, macchine specializzate per la mobilità e contro-mobilità. Perfino alle trincee. Per noi europei, che veniamo da anni di missioni di pace, è stato dirompente. A ciò si uniscono l’uso massiccio di droni e l’importanza dei nuovi domini, della guerra cibernetica, della disinformazione per orientare le opinioni pubbliche e il morale dei combattenti. Scambiare informazioni con l’Intelligence è fondamentale, bisogna attrezzarsi per i grandi cambiamenti nel modo di combattere". Per troppo tempo, aggiunge il generale, "l’Esercito non è stato considerato una forza armata tecnologica. Bisogna invece stare al passo con i mezzi a disposizione di eventuali avversari. Va recuperato anche un gap con le 'sorelle', la Marina e l’Aeronautica. E occorre accorciare i tempi di individuazione delle tecnologie necessarie, sburocratizzare le procedure di acquisizione, aderire alla velocità del mondo che evolve".
Ad oggi, evidenzia poi Masiello, "l’organico non è sufficiente, i due scenari di guerra -Ucraina e Striscia di Gaza - ci insegnano che serve la massa, perché le forze si logorano e vanno rigenerate: un problema che si affronta con un incremento anche modesto delle consistenze delle singole forze armate - servono almeno 10mila soldati in più, come affermato dall’ammiraglio Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Difesa -, a cui bisogna inevitabilmente affiancare riserve, per aumentare gli organici all’esigenza".
Cronaca
Ultima generazione, blitz polizia in case attivisti a...
Annunciato presidio per manifestare solidarietà contro lo 'Stato di polizia'
"Perquisizioni a Padova nelle case di alcuni attivisti di Ultima generazione". Lo riferisce all'Adnkronos il collettivo ambientalista. Una di loro, spiega il collettivo, sarebbe stata portata in questura. "Alla porta hanno iniziato a bussare intimando 'o aprite o la buttiamo giù': hanno perquisito anche pc e cellulare", il racconto degli studenti.
Ultima generazione ha quindi attivato un presidio a partire dalle 9.30 davanti alla questura di Padova per manifestare solidarietà "contro questi metodi da Stato di polizia, come stigmatizzato e segnalato nel rapporto Frost dell'Onu", fanno sapere gli attivisti per il clima, che aggiungono: "Repressione e intimidazioni devono finire per lasciare spazio all'ascolto delle istanze di Ultima generazione".