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Dani Alves e gli altri, quando i calciatori vanno in...
Dani Alves e gli altri, quando i calciatori vanno in cronaca per violenza sessuale
Il fenomeno arriva anche nelle fasce giovanili delle grandi squadre
Non solo Dani Alves. E' lunga la lista di accuse per violenza o molestia sessuale a carico dei calciatori. Il calciatore brasiliano è stato condannato oggi in primo grado a 4 anni e mezzo per un'accusa di violenza consumata nel bagno di un locale di Barcellona. Achraf Hakimi, esterno del Paris Saint Germain e della nazionale marocchina, è stato accusato nel gennaio dell'anno scorso da una ragazza di 23 anni, a suo dire contattata su Instagram e invitata a casa mentre moglie e figli erano in vacanza. C'è anche un altro brasiliano, Antony, accusato sempre l'anno scorso dalla sua ex di violenza, minacce e lesioni personali.
Il fenomeno arriva anche nelle fasce giovanili delle grandi squadre. A settembre 2023 nel settore giovanile del Real Madrid sono emerse accuse di violenza a carico di quattro giovani del Castiglia (la squadra B) e del Real C, indagati per la diffusione di un video a sfondo erotico ai danni di una minorenne. In Italia, a Verona, fece scalpore la condanna di cinque ex calciatori della Virtus per violenza sessuale di gruppo su una studentessa ventenne quando erano in attività, nel 2020. Un'altra studentessa, secondo le accuse, venne abusata in gruppo dai giocatori del Livorno, Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, insieme ad altri 3 coetanei.
Tornando nelle fasce alte del gioco del calcio, l'argentino Thiago Almada insieme al suo compagno di squadra Miguel Brizuela vennero accusati di stupro da una 28enne conosciuta a una festa e contestualmente aggredita, caso che portò in prigione però una terza persona, l'allenatore Juan Jose Acuna. Sul caso intervenne anche Lautaro Martinez, dribblando una domanda in conferenza stampa in Argentina: "Oggi dobbiamo soltanto divertirci con la gente, non è una domanda a cui penso di dover rispondere".
Finora a pagare le conseguenze più pesanti per violenza sessuale è l'ex Milan Robinho: 9 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 23 anni nel 2013. L'ex calciatore, rimasto in Brasile, non può lasciare il Paese, che ne ha negato l'estradizione nel 2022, epoca Bolsonaro. Risale infine al 2011 l'accusa di stupro a carico di Chad Evans e Clayton McDonald dello Sheffield United, il secondo prosciolto e il primo condannato, per aver abusato una ragazza di 19 anni.
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Giro d’Italia 2024, oggi dodicesima tappa: orario,...
Martinsicuro-Fano di 193 km con strappi e muri
Il Giro d'Italia 2024 affronta oggi la tappa numero 12, Martinsicuro-Fano di 193 km. La frazione di oggi, in diretta tv e streaming, porta il gruppo dall'Abruzzo alle Marche con un percorso insidioso che potrebbe creare qualche grattacapo alla maglia rosa Tadej Pogacar.
Percorso e altimetria
I primi 50 km abbondanti sono totalmente pianeggianti. Quindi, per 140 km si assiste ad una sequenza di muri, strappi e discese destinati a vivacizzare la giornata. Tra gli strappi e le salite spiccano 4 Gran premi della montagna di quarta categoria in un percorso che si presta a fughe anche a lunga gittata. L'ultima chance per una spallata alla tappa e in caso alla classifica arriva a 9 km dal traguardo, quando si sale con pendenze superiori al 10%.
La tappa in tv e streaming
La dodicesima tappa del Giro d'Italia sarà trasmessa in diretta in tv in chiaro e in streaming. La Rai racconterà la giornata della seconda tappa in chiaro ogni giorno di gara. La giornata televisiva comincerà con un'ora di 'Giro Mattina' su Rai Sport HD, che proporrà poi 'Prima diretta' per seguire il momento della partenza della tappa, in programma oggi alle 12.30. L'arrivo è atteso tra le 17 e le 17.30.
Per la parte clou della programmazione il palinsesto della Corsa Rosa si trasferisce su Rai 2, con 'Giro in Diretta' fino alle 16:15 e 'Giro all’Arrivo'. Subito a ruota, le tradizionali analisi del dopo gara del Processo alla Tappa. Il Giro può essere visto anche su Eurosport 1 HD e in streaming su Rai Play, discovery+, Sky Go, NOW e DAZN.
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Allegri, addio alla Juve? “Lascio una squadra...
Le parole dell'allenatore dopo la Coppa Italia
"Mi danno fuori dalla Juventus, lascio una Juventus forte". Massimiliano Allegri si lascia scappare una frase che somiglia ad un addio. L'allenatore della Juventus parla così ai microfoni di Mediaset dopo la conquista della Coppa Italia con la vittoria in finale per 1-0 contro l'Atalanta. "E' diritto della società decidere se tenere un giocatore o un allenatore. Sono molto contento per i ragazzi, hanno regalato una gioia alla società, ai tifosi e a me. Vincere non è mai facile ma è nel dna della Juventus", dice l'allenatore.
In tv vengono sezionate le immagini del post-partita, con un gesto che Allegri sembra rivolgere a Cristiano Giuntoli, il responsabile dell'area sportiva. "Stavo festeggiando con la squadra, rispetto molto la società, rispetto gli uomini. Volevo festeggiare con i miei ragazzi che hanno fatto una stagione straordinaria pur non avendo lottato fino alla fine per lo scudetto", dice Allegri.
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Juve vince Coppa Italia, Atalanta battuta 1-0 in finale
Gol di Vlahovic, trofeo ai bianconeri
La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull'Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa.
Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l'Atalanta di Gasperini. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.
La partita
Allegri parte dal 1' con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti.
La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4' servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l'1-0. L'Atalanta accusa il colpo e all'8' nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L'Atalanta prova la reazione al 10' su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13' Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l'uscita di Perin.
I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34' ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44' Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata.
Ad inizio ripresa l'Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50' su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51' ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58' Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta. Al 64' altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell'intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L'olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói.
L'Atalanta continua a pressare e al 71' su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74' ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l'attaccante che aveva devia di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l'Atalanta sfiora il pari: al 79' Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all'83' Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all'arrembaggio: al 94' Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95', ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.