Premio Strega 2024, prima respinto ora in gara: libro Fulvio Abbate è candidato
E' stato segnalato dalla scrittrice Sandra Petrignani. L'autore: "Ma il mio livello di partecipazione emotiva è pari allo zero"
Prima era stato respinto perché autocandidato e quindi non presentabile in base al regolamento, ora è in gara perché è stato segnalato ufficialmente: 'Lo Stemma' (La nave di Teseo) dello scrittore Fulvio Abbate è stato presentato alla 74esima edizione del Premio Strega dalla scrittrice Sandra Petrignani, uno dei 400 Amici della domenica, come si chiamano i giurati del riconoscimento letterario romano.
"Ho accolto la disponibilità di Sandra Petrignani a presentare 'Lo Stemma' al Premio Strega; l'avventura ricomincia. Deciso, si va", ha annunciato Abbate sul suo profilo Facebook. Qualche ora dopo lo scrittore, impegnato anche sui social nella sua battaglia contro l'"amichettismo" di sinistra (è riconosciuto come l'autore del neologismo), ha scritto una considerazione sotto il post: "Quella che mi sembrava inizialmente un'avventura da affrontare con leggerezza gioiosa pensandoci bene mi appare come qualcosa di spettrale, così come il paesaggio letterario odierno, assente a ogni semplice respiro umano, ciò che percepisco è soprattutto un insieme di ambizioni tristi, ora consolatorie ora meschinamente insignificanti, assenti al senso stesso che la letteratura dovrebbe esprimere. Inutile ogni ironia, inutile ogni senso dialettico rispetto alla realtà e alle possibilità di restituirla con un sentimento di alterità. Questo non è il mio luogo".
Ad un'amica che su Facebook gli chiedeva se questa sua riflessione equivalga a una rinuncia a correre per lo Strega, Abbate ha risposto: "No, ma il mio livello di partecipazione emotiva è pari allo zero".
Il 5 febbraio scorso Fulvio Abbate aveva annunciato di autocandidare il suo nuovo romanzo 'Lo Stemma' al Premio Strega "fuori d'ogni amichettismo". "In quanto 'Amico della domenica', ne ho piena facoltà". "E' una scelta politica, ancor prima che d'ogni altro segno", spiegava Abbate sui social.
Tre giorni dopo, l'8 febbraio, "in merito alla proposta del libro di Fulvio avanzata dallo stesso autore in quanto Amico della domenica", il Comitato di gestione del Premio Strega ne aveva "valutato negativamente l'ammissibilità". Secondo il Comitato di gestione del riconoscimento, "l'articolo 1 del Regolamento di partecipazione - 'Ciascun Amico della domenica potrà segnalare, con il consenso dell’autore, un’opera che ritiene meritevole di partecipare al premio. Ciascuna segnalazione dovrà essere corredata da un breve giudizio critico' - implica che: il soggetto segnalante sia diverso dall'autore; il giudizio qualitativo richiesto non possa essere demandato all'autore dell’opera; la segnalazione di un'opera da parte di un Amico costituisca il primo livello di selezione previsto dal premio, il quale non può essere affidato all'autore (nemo judex in causa propria)'. Il libro di Fulvio Abbate potrà essere inserito tra le opere proposte qualora venga presentato secondo le modalità prescritte dal Regolamento entro il termine stabilito del prossimo 29 febbraio". E così è stato con la presentazione avanzata da Sandra Petrignani.
La casa editrice La nave di Teseo presenta 'Lo Stemma' come "l'anti-Gattopardo del XXI secolo: un ritratto impietoso della mediocrità che ci circonda; una storia di vizi irrefrenabili e desideri mai repressi, in una Sicilia che è specchio di tutti i nostri peggiori difetti e delle nostre migliori ambizioni".
Nella Palermo degli anni Duemila, Costanza Redondo di Cosseria, principessa sontuosamente mediocre, è oggetto di misteriosi messaggi e puzzle ingiuriosi che compaiono sui muri della città e ne mettono in discussione la moralità sessuale. Si mette allora in cerca degli autori delle offese, accompagnata da figure non meno risibili, tuttavia certe di brillare come lei in un malinteso ombelico del mondo. Tra loro, Vittoria, stentata dama letteraria, intenta a compilare un insignificante seguito del Gattopardo; un monsignore aspirante artista d'avanguardia in cerca di un antico allievo scomparso; Blanche, fanciulla francese, che sembra ritrovare in Sicilia il proprio zenit erotico. Tutto ciò in attesa dell’avvento del memorabile Sergio 'Brando' Sucato, dell'irreale amica del tempo del liceo Fulvia Anello, del pierre cocainomane Barraco, della mafiosa dalle lunghe gambe Penny Capizzi. Sullo sfondo, una città in cui le pizzerie cambiano continuamente nome per nascondere l'abisso e il carro glamour del Festino di santa Rosalia viene assaltato. Unica voce critica nel deserto, Carlo, barone e cugino di Costanza, che prova comunque a restituirle inutilmente una coscienza storica. Ma si arrenderà e morirà suicida. Un romanzo dal forte sapore etico, il cui bersaglio manifesto è la mediocrità come unico vero talento possibile, vincente nella società in cui viviamo. (di Paolo Martini)
Cultura
Roma, con ‘Aventino for Future’ torna Openbox
Progetto espositivo dell’Associazione Amici dell’Aventino Ets, promosso con il Municipio I Roma Centro, che persegue le finalità statutarie di AdA, di custodia e valorizzazione dei luoghi del colle
Con 'Aventino for Future' si giunge alla quinta edizione di Openbox, progetto espositivo dell’Associazione Amici dell’Aventino Ets, promosso con il Municipio I Roma Centro, che persegue le finalità statutarie di AdA, di custodia e valorizzazione dei luoghi del colle. Un progetto pilota incentrato sul dialogo tra la scultura contemporanea e i giardini dell’Aventino, che vuole dare la possibilità agli artisti di esporre le proprie opere in un contesto paesaggistico e storico unico. La mostra di arte contemporanea aprirà domenica 8 dicembre alle 10.30 presso i giardini di piazza Albina e a seguire in via di Sant’Alessio e sarà visibile fino al 7 febbraio 2025, con ingresso gratuito dalle 9.30 al tramonto.
L’evento di quest’anno porta l’attenzione sul tema della sostenibilità, delle trasformazioni ambientali e climatiche, la transizione ecologica con i relativi risvolti economici, politici e sociali, perché davanti alla catastrofe climatica, l’ecologia si interroga sulla possibilità della conservazione degli ecosistemi al collasso e sulla necessità di sopravvivere, accanto ad altri umani e non-umani, nelle rovine di un mondo che, forse, abbiamo già modificato in modo irreversibile. Con queste premesse l’edizione di OpenBox5 di quest’anno 2024 intende contribuire, attraverso le opere collocate in piazza Albina e nel giardino di Sant’Alessio, alla consapevolezza della responsabilità individuale guardando agli esempi virtuosi del passato.
Sara visibile il pannello con l’Anfora di terracotta di Elisa Majnoni nel Giardino di Sant’Alessio può essere assunto come modello positivo ispirato al Monte dei Cocci; le installazioni 'Molti molta molte – Il luogo del delitto' di Paola Romoli Venturi che si articola nella piazza, dove un nastro segnaletico delimita l’impronta di una grande balena, che si intuisce morta e rimossa, e L’Isola dell’Aventino – l’arma del delitto', nel giardino, dove giace lo stomaco del cetaceo, pieno di bottiglie di plastica la cui consistenza lattiginosa inganna e condanna gli animali del mare che la confondono con quella delle meduse. La scultura sarà realizzata con plastica endogena raccolta sul territorio dell’Aventino in collaborazione con gli allievi della scuola Giacomo Badini attraverso il laboratorio 'Salva la tua balena'. L’arma di difesa contro il pervasivo dominio dell’innaturale è il ritorno alla natura, alle forme e ai materiali primigeni suggerito da Pino Genovese con la sua 'Costellazione' di pietre levigate scure e chiare racchiuse a una a una entro nodi di corda e appese contro il muro della chiesa di Sant’Alessio.
Cultura
‘Celebrating Picasso’ in mostra a Palazzo Reale...
Apertura al pubblico da giovedì 12 dicembre
Sarà dedicata a Pablo Picasso, uno dei massimi artisti del XX secolo e tra i più grandi di tutti i tempi, la nuova mostra della Fondazione Federico II, presieduta da Gaetano Galvagno. La mostra è intitolata 'Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster' e sarà allestita a Palazzo Reale di Palermo (Sale Duca di Montalto), e aperta al pubblico da giovedì 12 dicembre.
La Fondazione Federico II porta in Sicilia un importante corpus di opere, grazie principalmente alla collaborazione col Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster e ai preziosi prestiti di tre enti altrettanto prestigiosi: il Museo Picasso di Antibes, il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e la Galleria La Nuova Pesa di Roma, oltre ai prestiti di collezioni private. La mostra è un viaggio tra dipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche, puntesecche, opere straordinarie nelle tematiche più vicine al maestro. Inoltre, in mostra, una serie di fotografie rappresentative della sua vita intima e lavorativa, realizzate da David Douglas Duncan, il principale fotografo del Maestro.
Mercoledì 11 dicembre, alle 10.30, è prevista un'anteprima e una conferenza stampa alla presenza, oltre che del presidente della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno,, in collegamento video, Olivier Widmaier Picasso, presidente del Kunstmuseum, nonché figlio di Maya Picasso e nipote del Maestro, Markus Müller, direttore del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster e curatore della mostra. Interverrà in presenza Jean Louis Andral, Direttore del Museo Picasso di Antibes e parteciperanno alla presentazione anche Alain Tapié, Conservateur dei Musei di Francia e Pierluigi Carofano, docente dell’Università di Siena.
Cultura
‘Le porte aperte della vita’, il nuovo romanzo...
Edito da Besa, sarà presentato mercoledì 4 dicembre alle 18,10 alla sala Margana, Piazza Margana 12, a Roma
Le vite di una donna, l'amante, un marito, una moglie e una figlia 'lesbica', si intrecciano in una storia che parla di laicità e cattolicesimo, di libertà e incapacità di scegliere, di dipendenza affettiva, di ossessione. Il nuovo romanzo di Luciana D'Aleo, 'Le porte aperte della vita', si snoda nell'arco di 20 anni, quando Michela, l'amante, e Guido, il marito, ambedue sposati, si conoscono e iniziano una relazione clandestina , vissuta più sul filo del telefono che degli incontri.
Una relazione che porterà Michela al divorzio e Guido a condurre una doppia vita gestita con continui abbandoni e reincontri che avviluppano Michela trasformandolo in un oscuro oggetto del desiderio, in un'ossessione e che la porterà a scandagliare con coraggio il rapporto con Guido.
Guido 'il clericale', come lo definirà un religioso, continua una vita il cui scopo è salvaguardare se stesso e la sua religiosità combattendo quella laicità, libertà di scelta di cui si sente ammantato ma che in realtà combatte. Quando la figlia gli svela di essere lesbica la prima cosa che pensa mentre la scaccia è 'in cosa ho sbagliato'. E rifugiandosi nel senso di colpa si chiede perché Dio abbia voluto punirlo in quel modo. Così sceglie la moglie, 'una vittima', il senso del dovere, la responsabilità e la sofferenza'.
Ma sarà proprio Così? E Michela avrà il coraggio di dire 'Basta' e rifarsi una Vita? Un romanzo scorrevole, quello di Luciana D'Aleo, che si legge di corsa. Salvo riprenderlo per capire, riflettere e approfondire i temi scottanti che tocca come la religione, la diversità di genere, l'amore, la sessualità, la fedeltà coniugale, la laicità, la libertà di essere se stessi. Strutture e sovrastrutture etiche e morali che possono essere vissute con integralismo o laicamente. Le tante porte della vita che possiamo aprire.
'Le tante porte aperte della vita' di Luciana D'Aleo, edito da Besa sarà presentato mercoledì 4 dicembre alle 18,10 alla sala Margana, Piazza Margana 12.