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Sostenibilità, Poste si conferma leader in indice Cdp (ex Carbon disclosure project)
Registrato un ulteriore miglioramento nella disclosure relativa a rischi e opportunità, alla gestione dei rischi e alle iniziative di riduzione delle emissioni

Poste Italiane mantiene la valutazione “A-“ emessa da Cdp (ex Carbon disclosure project) nella sezione Climate change e si conferma per il quarto anno consecutivo leader globale per le politiche di sostenibilità e inclusione tra le società del settore assicurativo nell’edizione 2024 del Sustainability Yearbook di Standard&Poor’s Global. Cdp ha valutato positivamente le performance del Gruppo, che ha fatto registrare un ulteriore miglioramento nella disclosure relativa a rischi e opportunità, alla gestione dei rischi e alle iniziative di riduzione delle emissioni verso un modello low-carbon. Il punteggio di “A-”, su una scala da “D-” ad “A”, è inoltre superiore alla media regionale europea e alla media del settore “Trasporto intermodale e Logistica”.
Cdp, ente non profit riconosciuto “gold standard” internazionale in materia di reporting ambientale, gestisce il sistema globale di disclosure nella rendicontazione e valutazione delle performance e delle strategie contro il cambiamento climatico. La sua valutazione giudica con particolare attenzione l’accuratezza dei dati pubblicati, la conoscenza degli effetti del business sul cambiamento climatico e i progressi conseguiti dalle imprese in questa direzione, anche in relazione agli obiettivi e ai target fissati in ambito Esg.
“Anche Cdp sottolinea i costanti miglioramenti delle performance di Poste Italiane nelle politiche di sostenibilità ambientale – ha commentato l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – Oltre al prestigio per il riconoscimento, la conferma della valutazione e l’inserimento nel Sustainability Yearbook di S&P Global consolidano così la leadership di Poste Italiane per aver adottato un modello di business sostenibile che pone al centro la creazione di valore condiviso, con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente, rafforzando il nostro impegno nell’integrazione degli aspetti Esg nella strategia di business”.
“I giudizi attestano ancora una volta l’efficacia della strategia di sostenibilità del Gruppo, con particolare riferimento alle politiche e alle azioni compiute per il contrasto al cambiamento climatico – ha dichiarato il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco – La valutazione di Cdp ribadisce la capacità dell’Azienda di individuare e gestire in modo efficace i rischi e le opportunità in un contesto di natura complessa. Dimostra inoltre la validità del nostro percorso di transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, in linea con l’obiettivo di carbon neutrality al 2030, e irrobustisce la reputazione del Gruppo come leader globale per la sostenibilità".
Il Sustainability Yearbook, basato sui risultati ottenuti dalle aziende nel Corporate Sustainability Assessment (Csa) di S&P Global, include e classifica a livello internazionale quelle più meritevoli in termini di performance Esg (Environmental, Social & Governance). Grazie al punteggio conseguito nel Csa 2023, Poste Italiane fa parte delle 759 aziende sulle oltre 9.400 valutate dal Csa ad essere state inserite all’interno del Sustainability Yearbook 2024. Rispetto al settore assicurativo, il Gruppo - già riconosciuto come sector leader nell’ambito del Csa - è l’unica azienda che rientra nel top 1% tra le 212 valutate dall’agenzia di rating, figurando tra le 29 società selezionate per la presenza all’interno del documento.
Il nuovo riconoscimento si inserisce tra i numerosi attestati ricevuti dal Gruppo Poste Italiane per le sue pratiche di sostenibilità. A questo risultato si aggiungono l’ottenimento della medaglia di platino ricevuta da EcoVadis, il mantenimento della valutazione di “AA” nel rating Msci e il miglioramento del punteggio ottenuto da parte di Moody’s, oltre all’inclusione di Poste Italiane all’interno dei più prestigiosi indici di sostenibilità internazionali, come Dow Jones Sustainability Index World e Europe, Integrated Governance Index (Igi), Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100, Ftse4Good, Bloomberg Gender-Equality Index e Stoxx Global Esg Leaders. Le valutazioni positive ottenute da parte di agenzie come S&P Global, Cdp e Sustainalytics confermano l'impegno dell’Azienda per la sostenibilità. Inoltre, il Gruppo ha mantenuto il proprio primato tra i leader della sostenibilità nell’ambito dell'indice Mib® Esg lanciato nel 2021 da Euronext e Borsa Italiana, dimostrando l'impegno continuo verso una gestione responsabile e sostenibile.

Economia
Satispay, da aprile arrivano commissioni su pagamenti: cosa...

Commissioni dell'1% anche per transazioni sotto i 10 euro

Satispay ha annunciato nuove commissioni sui pagamenti digitali dal 7 aprile 2025. La società ha avvisato i propri clienti dell'introduzione di una commissione dell'1% anche per i pagamenti nei negozi fisici al di sotto dei 10 euro, soglia fino a oggi esentata da balzelli.
“Si tratta di una decisione che penalizza sia i consumatori che i piccoli esercenti - dichiara il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso - Uno dei punti di forza di Satispay era proprio l’assenza di costi fissi per i pagamenti di piccola entità, un fattore che ha favorito la diffusione del servizio tra i cittadini e le attività di vicinato. Ora, con l’introduzione delle commissioni anche per i pagamenti sotto i 10 euro, si rischia di colpire proprio quei soggetti che più hanno bisogno di strumenti di pagamento digitali accessibili ed economici".
Secondo Assoutenti, questa scelta rappresenta un passo indietro nella promozione dei pagamenti elettronici e rischia di disincentivare l’uso del cashless, andando in contrasto con le politiche di digitalizzazione e tracciabilità dei pagamenti sostenute dalle istituzioni. “Chiediamo a Satispay di rivedere questa decisione e di valutare soluzioni alternative che non gravino sui consumatori e sulle piccole attività commerciali. Se necessario, siamo pronti a coinvolgere le autorità competenti affinché venga garantita la tutela degli utenti e la concorrenza nel mercato dei pagamenti digitali”, conclude Melluso.
Economia
Assegno unico 2025 e Isee, occhio alla scadenza di...

Non è necessario rinnovare la domanda per chi l'ha già presentata ma serve una nuova Dsu entro il 28 altrimenti l’importo sarà calcolato con riferimento a quelli minimi previsti dalla normativa

Novità in arrivo per l'Assegno unico, come già annunciato dall'Inps, ma occhio a una scadenza fondamentale. Entro il 28 febbraio è infatti necessario rinnovare l’Isee ai fini del calcolo dell’importo di questo sostegno, sulla base della propria condizione economica. I beneficiari della prestazione devono comunicare all’Inps eventuali variazioni nelle informazioni indicate in precedenza, tramite la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) aggiornata. Senza questo aggiornamento, dall'1 marzo sarà erogato l’importo minimo dell’assegno unico, pari a circa 57 euro. Gli arretrati potranno essere recuperati anche successivamente al termine del 28 febbraio, provvedendo all’aggiornamento dell’Isee entro il 30 giugno prossimo.
Aumento degli importi
A partire dal 1 gennaio 2025, l’importo dell’Auu e le relative soglie Isee saranno adeguati in base all’aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024). Tra le novità, si segnalano: genitori con figli sotto 1 anno (aumento del 50% dell’Auu fino al primo anno di vita), famiglie con almeno 3 figli e Isee fino a 45.939,56 euro (aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni); famiglie con almeno 4 figli (aumento fisso di 150 euro al mese); maggiorazione transitoria (gennaio-febbraio 2025) per chi ha un Isee fino a 25.000 euro e ha ricevuto l’Assegno per il nucleo familiare (Anf) nel 2021. L’Auu di febbraio 2025 sarà calcolato con i nuovi importi, mentre gli arretrati per gennaio 2025 saranno erogati a partire da marzo 2025.
Rinnovo Automatico delle Domande
Chi ha già una domanda di Auu approvata non dovrà presentare una nuova richiesta, a meno che non abbia ricevuto comunicazione di decadenza, revoca o rifiuto della domanda. È fondamentale, però, segnalare eventuali variazioni come la nascita di un nuovo figlio o il raggiungimento della maggiore età di un figlio. L’Inps invierà apposite notifiche per gestire queste situazioni.
Aggiornamento Isee
Per garantire il corretto calcolo dell’importo, è necessario presentare un nuovo Indicatore della Situazione economica equivalente (Isee) per il 2025. Senza un Isee aggiornato, a partire da marzo 2025, verrà erogato solo l’importo minimo. Tuttavia, presentando un nuovo Indicatore entro il 30 giugno 2025, gli importi saranno ricalcolati e verranno corrisposti eventuali arretrati. La richiesta può essere effettuata tramite il Portale unico Isee, l’app Inps Mobile o attraverso un Patronato.
Economia
Rottamazione cartelle, Fratelli d’Italia apre a...

Il viceministro dell'Economia ed esponente di Fdi, Maurizio Leo, all'Adnkronos: "Se si trovano le risorse va bene. Coperta corta, valuteremo il da farsi con Ragioneria dello Stato"

Fratelli d'Italia apre alla proposta di Matteo Salvini in materia di pace fiscale, a patto però che vengano trovate le coperture necessarie. "Se si trovano le risorse, d'accordo col ministro (Giorgetti, ndr), va bene. C'è solo un problema di risorse", dice all'Adnkronos il viceministro dell'Economia ed esponente di Fdi, Maurizio Leo, commentando l'idea di Salvini, il quale ha ipotizzato una rottamazione di tutte le cartelle esattoriali: "120 rate tutte uguali in dieci anni, senza sanzioni e interessi, per aiutare milioni di italiani onesti in difficoltà", le parole del vicepremier leghista.
Da parte di Fdi nulla osta, ma il nodo è rappresentato dalle risorse. La coperta è corta? "E' questo il problema", osserva il viceministro Leo, che aggiunge: "Si valuterà il da farsi con la Ragioneria dello Stato. Da parte mia, per carità: a suo tempo, quando si insediò il governo e c'erano 28 milioni di cartelle, fui tra quelli che spinsero per trovare una soluzione: togliere sanzioni e interessi e approvare la rateizzazione. Problemi non ce ne sono, dal mio punto di vista, se si trovano le risorse...".
Interpellato sulle prossime norme in arrivo in materia di fisco, Leo ha aggiunto: "Vediamo se riusciamo a portare a casa un correttivo di tutti i provvedimenti. C'è il provvedimento - che stiamo concertando con la Conferenza unificata - sui tributi locali. Queste sono le cose su cui si sta lavorando".