Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
L'assemblea conferma il format
La Serie A deve rimanere con 20 squadre. E' la posizione espressa dalla Lega Serie A nell'assemblea di oggi: i club hanno approvato il proprio documento di indirizzo contenente le proposte di riforma del calcio italiano. Nel corso della stessa riunione, "è stata ribadita la assoluta necessità di mantenere nello statuto federale il diritto di intesa, così come nei principali sistemi calcistici europei. E' stato, inoltre, confermato l’attuale format a 20 squadre del campionato di Serie A", rende noto la Lega calcio di Serie A.
La Serie B
"In previsione dell’Assemblea della Lega B di giovedì 15 febbraio, si è riunito in via d'urgenza il Consiglio Direttivo della Lnpb per discutere delle tematiche inerenti gli equilibri tra le competizioni internazionali e nazionali, da valutare anche alla luce dei principi solidaristico e di equa competizione espressi dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, delle riforme di sistema e delle proposte approvate alla unanimità dalla Lnpb, fatte pervenire a tutte le componenti federali". Lo scrive la Lega di Serie B.
"Si è infine discusso dei rapporti con le altre leghe, nell'ottica di riuscire a condividere alcuni principi ispirati a soluzioni che la Lega B ha come obiettivo per il futuro, la valorizzazione e la crescita del calcio italiano".
Lega Dilettanti
"C'è la volontà da parte della Federazione di coinvolgere le leghe in un processo di cambiamento, per questo è stata indetta un'assemblea. Allo stesso tempo viene fatta una riflessione per approfondire i problemi delle strategie future. Ci sono difficoltà a livello di tenuta per alcune società. La Federazione valuterà se fare questa assemblea l'11 marzo. Se dovesse prevalere la logica di approfondire problemi come la sostenibilità, ci potrebbero essere dei tempi più lunghi. Inutile avere situazioni di scontro immotivate". Così il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, al microfono de 'La Politica nel Pallone' su Gr Parlamento. "Quello del numero delle squadre è un falso problema per il calcio italiano. È importante, ma il vero problema è la sostenibilità del sistema. C'è bisogno di una gestione diversa rispetto a quella che c'è stata finora. Non penso che la riforma del campionato sia la madre di tutte le battaglie", aggiunge Abete.
Sport
Sinner-Zverev 6-3 primo set, finale degli Australian Open:...
L'azzurro cerca il secondo titolo consecutivo a Melbourne
Jannik Sinner vince il primo set per 6-3 contro Alex Zverev nella finale degli Australian Open 2025 oggi 26 gennaio. Il break decisivo arriva all'ottavo game e l'azzurro chiude il parziale in 46'. Sinner crea 6 palle break nel primo parziale senza concedere breakpoint all'avversario. Zverev regge per 40 minuti, poi si disunisce: il dritto del tedesco si rivela un punto debole.
Sinner scende in campo da detentore del titolo e va a caccia del terzo trionfo in un major dopo aver vinto gli Australian Open e gli US Open nel 2024. Zverev non ha mai vinto in carriera un torneo dello Slam e cerca di fare centro al terzo tentativo, dopo aver perso in passato all'ultimo atto degli US Open e del Roland Garros.
Sport
Sinner, come cambia il ranking con Australian Open:...
Il tennista azzurro arriva alla finale di Melbourne contro Zverev da campione in carica
Jannik Sinner nella finale degli Australian Open 2025 per difendere il primo posto del ranking. Dopo l'ascesa dello scorso giugno, con la semifinale al Roland Garros che gli ha regalato la corona di numero uno del mondo, il tennista azzurro deve affrontare una stagione con tanti punti da difendere e avversari agguerriti per lanciare l'assalto alla classifica Atp.
E Sinner vuole cominciare da Melbourne, dove si gioca la finale dell'Australian Open, primo Slam della stagione a cui Jannik arrivava da campione in carica, contro Alexander Zverev, tedesco che insegue al secondo posto del ranking. Ma quanti punti deve difendere Sinner e come potrebbe cambiare la classifica dopo la finale di Melbourne?
Sinner, come cambia il ranking in caso di vittoria
Sinner arriva alla finale dell'Australian Open con un totale di 11130 punti, a +2995 proprio sul secondo posto di Zverev, fermo a 8135. Se dovesse vincere e confermarsi campione, il trionfo di Melbourne gli permetterebbe di mettere al sicuro i punti conquistati lo scorso anno e salire a quota 11830, con il divario con Zverev che aumenterebbe fino a toccare -3695. Per non parlare di quello con il terzo posto occupato da Carlos Alcaraz, uscito ai quarti di finale contro Novak Djokovic, e fermo a 7010.
Sinner, come cambia il ranking in caso di sconfitta
Anche in caso di sconfitta, il primo posto nel ranking non è in discussione. Grazie al raggiungimento della finale a Melbourne, Sinner non perderebbe infatti punti, ma vedrebbe assottigliarsi il divario con Zverev, che salirebbe a quota 8835, a -2295 dall'azzurro. Il tedesco, che lo scorso anno fu eliminato in semifinale, grazie alla qualificazione in finale, per il discusso ritiro di Djokovic, ha già guadagnato 500 punti in più rispetto allo scorso anno e una vittoria contro Sinner, che gli varrebbe il primo titolo Slam della carriera, gli permetterebbe di consolidare intanto il secondo posto Atp e poi accorciare, come detto, sulla vetta della classifica, nonostante lo scarto di punti comunque ampio.
Sport
Napoli-Juventus 2-1, Conte vince in rimonta con Anguissa e...
Gli azzurri si portano a 53 punti. +6 sull'Inter che insegue, ma ha due gare da giocare
Il Napoli di Antonio Conte supera 2-1 la Juventus al Maradona, in rimonta, nella gara valida per la 22esima giornata di Serie A, grazie alle reti di Anguissa e al rigore trasformato da Lukaku, dopo il gol del neo bianconero Kuolo Muani, e allunga in classifica. Gli azzurri si portano a 53 punti a +6 sull'Inter che insegue ma ha due gare da giocare, mentre la squadra di Thiago Motta resta ferma a 37 punti al quinto posto. Thiago Motta in avvio punta, infatti, sull'ultimo arrivato, Kolo Muani dal Psg, al posto di Vlahovic che resta in panchina, supportato da Nico Gonzalez sulla destra e Yildiz sulla sinistra. In difesa McKennie preferito a Savona L'ex Conte, invece, opta per Politano e Neres ai lati di Lukaku, Lobotka in regia, e Spinazzola sulla fascia sinistra.
Il match
La Juve è subito reattiva e sfiora il vantaggio al 7': palla dentro di Thuram, velo di Kolo Muani per Yildiz che scarta un difensore e conclude a botta sicura, ma Meret fa un super intervento e salva il Napoli. Al 9' palla persa da Lobotka con Kolo Muani che prova a concludere ma é chiuso da Rrahmani. Il Napoli reagisce al 21'con Politano che conclude dal limite mandando di poco alto. Al 30' ancora Juve pericolosa con Nico Gonzalez, ma il rasoterra dell'ex Fiorentina esce di poco. Al 32' arriva l'errore in impostazione del portiere della Juve, ma Locatelli salva tutto anticipando Lobotka solo in area. Il Napoli cerca di alzare i ritmi nel finale di tempo ma è la squadra di Thiago Motta a trovare la palla del vantaggio. Al 43' è proprio Randal Kolo Muani a portare avanti i suoi grazie ad una grande girata al volo dopo una deviazione involontaria all'indietro di Anguissa. La formazione di casa reagisce e al 47' ci prova Politano con una punizione a giro che però non trova di poco la porta.
Il Napoli parte molto forte nel secondo tempo. Al 50' miracolo di Di Gregorio che toglie dalla porta per pochi centimetri un colpo di testa ravvicinato di Lukaku. La Juventus si abbassa per il forcing del Napoli che al 57' trova il pareggio: Politano controlla in area un pallone toccato da Lukaku, trova lo spazio per il cross sul secondo palo dove Anguissa di testa beffa tutti e fa 1-1.
Il Napoli vuole sfruttare il momento e al 63' è ancora Politano protagonista ma il tiro al volo a botta sicura trova la respinta casuale di Cambiaso in angolo. Al 69' però il Napoli raddoppia. Gran palla di Lukaku per McTominay in area, finta su Locatelli che lo stende, è rigore. Sul dischetto va Lukaku che non sbaglia e fa 2-1. Thiago Motta prova a cambiare la squadra e inserisce prima Savona e Mbangula, poi Douglas Luiz, Conceicao e Vlahovic ma la squadra non riesce comunque a rendersi pericolosa. Mentre il Napoli pressa forte fino alla fine e sfiora anche il terzo gol.