![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/02/12/174855084486_224.png)
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/02/12/174855084486_224.png)
Salute e Benessere
Contro lo stigma sull’epilessia film per le scuole,...
Contro lo stigma sull’epilessia film per le scuole, panchine e monumenti viola
![Contro lo stigma sull'epilessia film per le scuole, panchine e monumenti viola](https://www.adnkronos.com/resources/028a-1a2a3dbdb729-c8fde817ac64-1000/format/big/clipboard.png)
Matinée al cinema per gli studenti e panchine viola negli spazi verdi delle città, per dire basta allo stigma che ancora oggi discrimina le persone che soffrono di epilessia. In occasione della Giornata internazionale dedicata alla malattia neurologica, che si celebra oggi 12 febbraio, Lice (Lega italiana contro l'epilessia) e Fondazione Lice lanciano le campagne 'Epilessia al cinema: racconti di storie reali. Incontri con le scuole' e 'Metti in panchina l'epilessia', perché i i riflettori sull'epilessia rimangano accesi non solo in questa giornata, ma 365 giorni all'anno. Stasera, inoltre, il viola - colore simbolo dell'International Epilepsy Day - tornerà a illuminare i principali monumenti italiani.
"L'epilessia è una malattia cronica che impatta inevitabilmente sulla vita quotidiana di chi ne soffre, anche nei rapporti con le persone, i compagni di scuola, gli amici", afferma Laura Tassi, presidente Lice e neurologo del Centro di chirurgia dell'epilessia e del Parkinson 'Claudio Munari' dell'ospedale Niguarda di Milano. "Vogliamo ribadire il nostro impegno contro lo stigma sociale nei confronti delle persone con epilessia - aggiunge - rivolgendoci ancora una volta ai giovani". Da qui l'iniziativa promossa in collaborazione con Anec (Associazione nazionale esercenti cinema), dedicata agli alunni degli istituti secondari. In 10 città lungo tutta la Penisola, ognuna sede di un coordinatore Lice, gli studenti e i loro insegnanti potranno assistere alla proiezione di 'Fuori dall'acqua', cortometraggio tratto dalla storia di un ragazzo con epilessia, presentato l'anno scorso al Giffoni Film Festival e alla Mostra internazionale del cinema di Venezia. Seguirà il docufilm Lice 'Dissonanze', che racconta l'esperienza di vita con l'epilessia di due giovani adulti. In chiusura un dibattito animato dal coordinatore regionale Lice.
Non solo. Nelle principali città italiane viene promossa l'installazione di panchine viola in giardini rionali, parchi, viali e all'interno degli ospedali: un progetto di lungo respiro che potrà proseguire negli anni. Le panchine recheranno una targa con il logo della Fondazione Lice e una frase speciale. Insieme alla Fondazione Big Bench Community Project, la Lice realizzerà una panchina viola progettata ad hoc dal designer statunitense Christopher Edward Bangle. "Le panchine viola rappresenteranno una testimonianza duratura del fatto che l'epilessia è una malattia molto impattante a livello sociale, ma poco conosciuta e fonte di discriminazione", sottolinea Oriano Mecarelli, past president Lice. "Sulle nostre panchine sarà bello sedersi per favorire l'inclusione delle persone con epilessia e il claim 'Metti in panchina l'epilessia' ha anche un particolare significato metaforico: facciamo in modo di riuscire a sconfiggere l'epilessia e lo stigma che comporta", è il messaggio.
"E' davvero un onore per noi poter coinvolgere quest'anno i ragazzi e gli studenti italiani per sensibilizzarli sul tema dell'epilessia, evidenziando quanto l'inclusione sociale sia importante per chi convive con le epilessie. Vogliamo costruire con loro un percorso di educazione e divulgazione affinché l'epilessia non faccia più paura e chi ne soffre non debba più nascondersi", commenta Antonio Gambardella, presidente di Fondazione Lice.
"Da sempre in prima fila nel sostegno a campagne informative e formative su argomenti di primaria importanza, l'Anec - dichiara il presidente dell'associazione, Mario Lorini - ha già in passato favorito la più ampia diffusione di spot su temi di rilevanza sociale ed è lieta di accogliere il mondo scolastico nell'iniziativa, in una fase di mercato caratterizzata dalla piena ripresa della frequentazione delle sale cinematografiche. Una ripresa avviata proprio grazie al pubblico giovane e che sta inoltre vivendo in questi mesi il gran ritorno delle scolaresche al cinema".
Salute e Benessere
Covid, con il caldo aumenta rischio per il cuore: cosa fare
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/07/26/223537501394_215.jpeg)
L'analisi e le raccomandazioni del cardiologo Trimarco
![Medici in reparto Covid - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/0288-19af443095f8-e228ff6708b3-1000/format/big/covid_ospedale_nuova_fg.jpeg)
Fuoco incrociato sulla salute degli italiani, in particolare dei più fragili. A minacciarli c'è il mix tra caldo e Covid: "L'uno amplifica gli effetti dell'altro e viceversa, con un impatto immediato sui sintomi come mal di testa, fatigue e affanno, e sulla funzionalità del cuore". Lo spiega Bruno Trimarco, docente emerito di Cardiologia all'università Federico II di Napoli. "Il caldo - avverte - ha sicuramente un impatto importante sui pazienti colpiti dal Covid, sia in fase acuta che nel post-infezione, sul cosiddetto Long Covid. Infatti, da un lato le temperature alte amplificano i sintomi dell'infezione, dall'altro possono aumentare lo stress sul cuore, colpito contemporaneamente da un doppio fuoco, il virus e il caldo insieme". Come proteggersi? No agli integratori 'fai te te', sì a docce fresche e bere acqua anche se non si ha sete, ricorda lo specialista.
Chi rischia di più
Le persone più a rischio sono i fragili, come anziani, bambini e malati cronici, già vulnerabili a caldo e Covid singolarmente. "La letteratura scientifica - analizza Trimarco - ha già documentato che il caldo estremo rappresenta un rischio per il cuore, causando dolore al petto, infarti e morte improvvisa. Quando fa troppo caldo, si può assistere a una riduzione dei valori della pressione arteriosa per la dilatazione dei vasi sanguigni e alla perdita di liquidi con una profusa sudorazione che aumenta il pericolo disidratazione. In alcuni pazienti, tuttavia, si verifica un effetto opposto e la pressione arteriosa può aumentare in modo improvviso e incontrollato. Tra i sintomi più comuni possono comparire tachicardie, palpitazioni, vertigini e affanno".
Dal canto suo, anche Covid ai associa a sintomi comuni a quelli scatenati dal caldo, come astenia, nebbia cerebrale, affanno e mal di testa. "Inoltre - evidenzia il cardiologo - sappiamo che Covid-19 innesca una serie di processi infiammatori che colpiscono le cellule endoteliali, cioè le cellule che rivestono l'interno del cuore e dei vasi sanguigni. Tra gli effetti prodotti ci sono stress ossidativo, infiammazione, alterazione dei battiti, compromissione della capacità di pompare il sangue e l'ossigeno agli altri tessuti. Gli studi suggeriscono che le persone con Covid, rispetto ai non infettati, corrono un rischio del 55% maggiore di subire un evento cardiovascolare grave come infarto, ictus o morte. Hanno anche più probabilità di manifestare altri problemi al cuore come aritmie o miocardite, ossia infiammazione del muscolo cardiaco".
I rimedi
Per scongiurare gli effetti della combo caldo-Covid servono contromisure. Quali? "No a integratori 'fai da te', sì a docce o bagni freschi e al consumo 'programmato' di acqua: impegnarsi cioè a bere almeno un litro e mezzo d'acqua durante la giornata anche se non si ha la sensazione di sete", raccomanda Trimarco.
"Stanchezza e debolezza, sintomi comuni al Covid e a un eccesso di caldo - osserva il cardiologo - possono indurre a fare incetta di integratori. Ma la stragrande maggioranza sono inutili, almeno contro il Covid. Uno studio che abbiamo pubblicato sulla rivista 'eClinicalMedicine' promuove un mix di sostanze naturali, composto da arginina e vitamina C. L'arginina è un aminoacido prodotto naturalmente dall'organismo, che stimola la produzione di ossido nitrico, sostanza chiave per una corretta funzione vascolare. La vitamina C, invece, grazie a una nanotecnologia che ne ottimizza l'assorbimento senza effetti collaterali, antagonizza lo stress ossidativo e migliora il rimodellamento vascolare con effetti benefici sulla funzionalità cardiaca e a cascata su tutto l'organismo".
Altri consigli: evitare di uscire se positivi al Covid, sia per evitare di contagiare gli altri sia per tenersi al riparo dal caldo esterno; mantenere la casa fresca, sfruttando l'aria notturna per rinfrescarla, e durante il giorno usando tapparelle o persiane e spegnendo quanti più dispositivi elettrici possibile; usare abiti e lenzuola leggeri e larghi; evitare bevande zuccherate, alcoliche o contenenti caffeina che possono peggiorare i sintomi e interagire con i farmaci in uso.
Salute e Benessere
Caldo africano, nuova ondata sull’Italia: oggi 12...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/07/26/223538052869_217.jpeg)
Nelle prossime ore allerta super caldo ai massimi livelli: le città interessate
![Super caldo a Roma - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b76948389d7-928a70d280ca-1000/format/big/caldo_roma_fontana_fg.jpeg)
L'allerta super caldo tornerà nelle prossime ore ai livelli massimi. Se oggi, sabato 27 luglio, nessuna città è ancora da bollino rosso, per domani - domenica 27 - saranno di nuovo sei i capoluoghi interessati dal gradino più alto dell'allerta.
Dodici, intanto, le città con bollino arancione di oggi, segnalate nel bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute: si tratta di Firenze, Frosinone, Palermo, Perugia, Rieti e Roma, Bologna, Bolzano, Brescia, Latina, Pescara e Viterbo.
Domenica bollente, tornano i bollini rossi
Domenica 28 luglio saranno quindi 6 le città italiane da bollino rosso per il rischio di ondate di calore: massima allerta su Firenze, Frosinone, Palermo, Perugia, Rieti e Roma.
La giornata di domani si annuncia dunque la più 'bollente' di una settimana che non ha fatto registrare prima città da bollino rosso. Fra i 27 capoluoghi monitorati dal sistema di sorveglianza ministeriale, oltre ai 6 con allerta 3, il livello massimo di rischio, il 28 luglio si contano 13 bollini arancioni (livello 2): a Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Latina, Milano, Napoli, Pescara, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. Bollino giallo (rischio 1) per Ancona, Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Genova, Messina e Reggio Calabria. Nessun bollino verde (rischio 0).
Salute e Benessere
Alzheimer, Ema blocca farmaco Lecanemab: “Rischio di...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2024/07/26/153553022151_145.jpeg)
"In particolare il frequente verificarsi di anomalie nell'imaging correlate all'amiloide (Aria), che comportano gonfiore e potenziali sanguinamenti nel cervello dei pazienti che lo hanno ricevuto"
![Riproduzioni del cervello - FOTOGRAMMA](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b75fb877550-e313388a5cd3-1000/format/big/germany_parti_del_cervello_di_albert_einstein_in_mostra_al_westphalian_museum_of_natural_history_.jpeg)
No dell'Agenzia europea del farmaco Ema a una terapia anti Alzheimer. Il Comitato tecnico per i medicinali a uso umano dell'ente regolatorio Ue, "Chmp, ha raccomandato di non concedere l'autorizzazione all'immissione in commercio per Leqembi* (lecanemab), un farmaco destinato al trattamento della malattia di Alzheimer", informa l'Ema nel resoconto dell'ultima riunione del Chmp (22-25 luglio).
"Il comitato - si legge - ha ritenuto che l'effetto osservato di Leqembi sul ritardo del declino cognitivo non controbilancia il rischio di eventi collaterali gravi associati al medicinale, in particolare il frequente verificarsi di anomalie nell'imaging correlate all'amiloide (Aria), che comportano gonfiore e potenziali sanguinamenti nel cervello dei pazienti che hanno ricevuto Leqembi".
Alzheimer Europe esprime "rammarico" e "profonda delusione" per il parere negativo formulato dal Comitato tecnico Chmp dell'Agenzia europea del farmaco Ema . Il no dell'Ema, che riguarda Ue, Islanda, Liechtenstein e Norvegia, sottolinea l'associazione in una nota, "significa che gli europei con malattia di Alzheimer in fase iniziale non avranno accesso alle opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti negli Stati Uniti e in altri Paesi".
"Le persone che vivono con la malattia di Alzheimer e le loro famiglie nutrivano grandi speranze e aspettative riguardo all'introduzione di nuove opzioni terapeutiche in Europa", scrive Alzheimer Europe, ricordando che la Fda statunitense ha concesso l'approvazione a lecanemab un anno fa, nel luglio 2023, dopo che un comitato consultivo ha riconosciuto in modo unanime l'efficacia clinica del farmaco per il quale le principali assicurazioni Usa, fra cui Medicare, hanno garantito "un'ampia copertura" nei pazienti idonei a riceverlo. Hanno dato il via libera al trattamento anche le autorità regolatorie di Giappone (25 settembre 2023), Cina (3 gennaio), Corea del Sud (27 maggio), Hong Kong (11 luglio) e Israele (12 luglio), elenca l'associazione, mentre in Europa si attendono ancora i pronunciamenti degli enti regolatori svizzero e britannico, che Alzheimer Europe auspica positivi.
"Le persone affette da malattia di Alzheimer in Europa saranno escluse dall'accesso a lecanemab senza poter compiere scelte individuali basate su un'analisi personale del profilo rischi-benefici", rimarca l'associazione. La speranza di Alzheimer Europe è che "i risultati dal mondo reale raccolti dal registro imposto dalla Fda, o dagli studi in corso su lecanemab forniranno le evidenze scientifiche necessarie affinché i regolatori Ue riconsiderino la loro posizione".