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Sanremo 2024, Amadeus: “Dispiaciuto per fischi a...
Sanremo 2024, Amadeus: “Dispiaciuto per fischi a Geolier”. Stasera Fiorello coconduttore
Fiorello, co conduttore, scherza: "Visti i risultati, viva il Ballo del Qua Qua". Superospiti Bolle, Argentero e Cinquetti
"A me dispiace sempre quando sento dei fischi contro qualcuno. Geolier è un ragazzo molto amato, ha talento, evidentemente nella somma ei voti di ieri se è risultato il primo vuol dire che è stato votato". Amadeus, nella conferenza stampa a poche ore dalla serata finale del Festival di Sanremo 2024, risponde così alle domande sul tema del giorno: il pubblico dell'Ariston ha accolto con fischi e buuu di disapprovazione il primo posto di Geolier nella serata delle cover e dei duetti. "Ci sta nella storia del festival il disappunto, fa parte del gioco. I fischi li ho trovati non giusti nei confronti di un ragazzo di poco più di vent'anni -duce Amadeus- Si vedeva dall'espressione che ci è rimasto male, quella per lui è una serata che non dimenticherà mai".
"Non dimentichiamo che c'era Guè, Luché, Gigi D'Alessio, e la performance è stata confezionata bene - scandisce il conduttore -. Sono dell'idea che le persone non vadano fischiate, ha fatto il suo mestiere e va rispettato il pensiero di chi lo ha votato". Amadeus rivela di non aver ancora parlato con il rapper napoletano dopo la serata: "Non l'ho potuto incontrare dopo, ma è un ragazzo forte e questo amore credo che lo fortifichi ancora di più".
"Mi ha fatto male vedere le persone andare via - insiste Amadeus - . Mi è capitato vedere la mia squadra perdere ma non sono mai andato via. È una forma di rispetto. Cerchiamo di avere rispetto di tutti. Geolier è un ragazzo, diamo il buon esempio".
Ma contestazioni a parte Amadeus è soddisfatto del suo festival e soprattutto del tandem con Fiorello che stasera lo affiancherà anche in veste di coconduttore. "Sono strafelice per questa settimana che non dimenticherò mai. Fiorello, con cui sono amico da 38 anni, è risultato fondamentale in tantissimi momenti. Non avrei mai potuto fare un Sanremo così senza di lui", dice il direttore artistico. "Mi piace che abbia una cura nei dettagli altissima, credetemi. Conosce lo spettacolo come pochi e la sua genialità è al servizio del programma. Ha sempre trovato qualcosa di nuovo ogni anno", aggiunge Amadeus.
Ansia per la serata finale? Stasera alle 18 "scatta l'ansia vera: io e Fiorello interisti da una parte, chi tifa Roma da un'altra parte", dice scherzando in attesa dell'imporante partita di campionato che con Fiorello non hanno nessuna intenzione di perdersi. Chiusi in una stanza a parte, dato che l'ad Rai Roberto Sergio e il dg Giampaolo Rossi sono romanisti.
Tornando poi ancora sulle polemiche legate a John Travolta rivela che in un primo momento "avevo detto di no, lo ammetto. Avevo detto 'c'è già stato, e io non ho serate vuote, quindi purtroppo non è possibile'. Mi è stato risposto da qualcuno che lo rappresenta 'scegli tu la serata'", spiega il conduttore.
"L'idea -prosegue Ama- avendo 30 canzoni in gara e volendo dare risalto alla musica, era che le uniche due serate per un ospite fossero mercoledì e giovedì. E dato che con Russell Crowe, con il quale c'era stato uno scambio personale con delle mail, avevo concordato giovedì e per Bolle l'unica serata disponibile era sabato perché era impegnato a Londra, rimaneva mercoledì. A quel punto, vedendo la disponibilità e il costo di 'rimborso spese' ho detto mercoledì, e lui ha accettato. Questa la mia unica trattativa con Travolta, da un punto di vista artistico. Il resto non mi riguarda".
Quanto a un possibile arrivo oggi sul palco dell'Ariston anche di Umberto Smaila per parlare di foibe, come richiesto dal presidente del Senato Ignazio La Russa, Amadeus ammette che "in questo momento non abbiamo ragionato sull'argomento, proveremo a capire dopo la conferenza".
Fiorello: "Per me serata speciale, la dedico a Bibi Ballandi"
Nella sua prima conferenza stampa da coconduttore ufficiale della serata finale di Sanremo, Fiorello ironizza: "Visti i risultati del festival, io il Ballo del Qua Qua lo rifarei. È stato un bel festival e siccome non era successo niente di grave ci siamo attaccati a quello. Sono molto onorato - aggiunge - di aver fatto parte di queste cinque edizioni, anche se l'anno scorso eravamo in smart working. Stasera sarò sul palco, ci divertiremo e per me sarà una serata speciale perché ci saranno entrambe le mie figlie, oltre a mia moglie, in platea. Questo renderà tutto ancora più emozionante, dovrò stare attento a non strafare", sottolinea.
"Stasera per me la verà novità e che farò anche le presentazioni. Per me è la cosa più difficile. Sembra facile ma non lo è", aggiunge. Quanto alla performance di venerdì, quando si è calato nei panni di Manuel Franjo per ballare con Lorella Cuccarini: "Lorella quasi non mi riconosceva, poi nel balletto abbiamo perso il tempo per le risate. Ma gli imprevisti rendono bello questo mestiere, non mi piace preparare tutto al 100%".
"A chi dedico questa serata? Naturalmente alla mia famiglia d'origine e alla mia famiglia con Susanna. Più che la serata gli dedico proprio la mia carriera, perché ormai ho quasi 64 anni, a tutte le persone che ho incontrato e che mi hanno dato qualcosa, a partire dai villaggi turistici. Poi Claudio Cecchetto, Maurizio Costanzo, Giampiero Solari. Ma se dovessi fare un nome in particolare, direi Bibi Ballandi".
Quindi per sdrammatizzare, una volta per tutte, sulle polemiche relative alla gag con John Travolta che hanno tenuto banco per giorni su social e media usa una metafora tennistica: "Sinner ha vinto gli Australian Open ma durante la partita ha steccato tre volte, però alla fine ha vinto. Stiamo parlando di una gag, è venuta male, sarebbe potuta venire meglio, ma è una gag su cinque serate", aggiunge lo showman. E con un giornalista americano che faceva i complimenti al festival e invitava lui e Amadeus a New York, ha scherzato: "Don't worry, be happy", dice Fiore riportando lo slogan della marca di scarpe indossate a Sanremo da John Travolta.
Ironia anche sull'amico Amadeus: "Non farà il sesto festival consecutivo. Giurin giurello, anzi giurin Amarello. Amadeus ha capito, è giusto così. Con il quinto si chiude, il sesto non si può fare. Però - avverte - la svolta è ad agosto, il ripensamento potrebbe essere lì. Perché ogni anno ad agosto, quando siamo in vacanza insieme, tra un vinello e un'anguria, mi dice: 'Ciuri, sai mi ha chiamato, mi ha chiamato quello...' e comincia tipo goccia cinese. Quindi fino ad agosto non avremo certezze", dice Fiorello tra le risate.
Sfida finale a 30
Stasera il gran finale di Sanremo 2024 vedrà protagonisti soprattutto i 30 cantanti che si contenderanno la vittoria. Ad inizio serata, per la prima volta dopo 4 serate verrà svelata per intero la classifica provvisoria. Lo spettacolo si aprirà con la Banda dell'Esercito che eseguirà l'Inno di Mameli. Poi si esibiranno i 30 Big. Alla fine Amadeus darà la classifica. E i primi cinque si sfideranno di nuovo con il voto di tutte le giurie. Ospiti della serata saranno Roberto Bolle, Luca Argentero e Gigliola Cinquetti, che torna a Sanremo per celebrare i 60 anni di 'Non ho l'età'. Ci sarà anche un momento dedicato ai 70 anni della Rai e ai 100 anni della radio. Per il collegamento con Piazza Colombo ci sarà Tananai, mentre sulla Costa Smeralda tornerà Tedua.
La serata si concluderà con le premiazioni. "Finiremo in tempo per passare la linea a 'Unomattina Weekend'", ironizza Federica Lentini, vicedirettore Intrattenimento Prime Time.
La scaletta
Ad apriore la quinta e ultima serata del festival di Sanremo Renga e Nek. Seguono: Big Mama, Gazzelle, Dargen D'amico, Il Volo, Loredana Bertè, Negramaro, Mahmood, Santi Francesi, Diodato, Fiorella Mannoia, Alessandra Amoroso, Alfa, Irama, Ghali. E la gara continua: Annalisa, Angelina Mango, Geolier, Emma, Il Tre, Ricchi e Poveri, The Kolors, Maninni, La Sad, Mr Rain, Fred de Palma, Sangiovanni, Clara, Bunker 44, Chiude Rose Villain.
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David Donatello 2024, tutto pronto per 69esima edizione:...
Conti e Marcuzzi conducono la cerimonia di premiazione, in onda oggi in diretta in prima serata su Rai 1 dalle 20.35
Tutto pronto per la 69esima edizione dei Premi David di Donatello 2024. Saranno Carlo Conti e Alessia Marcuzzi a condurre la cerimonia di premiazione, in onda oggi, venerdì 3 maggio, in diretta in prima serata su Rai 1 dalle 20.35, e trasmessa per la prima volta in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat). Sul red carpet Fabrizio Biggio. Quest’anno la premiazione sarà anche in diretta radiofonica su Rai Radio 2, condotta da Andrea Delogu e Stefano Fresi. L’evento si svolgerà negli iconici studi di Cinecittà, sempre di più punto di riferimento per le produzioni nazionali e internazionali grazie a un rilancio industriale e creativo che la rende leader a livello globale. Nel corso della cerimonia saranno assegnati venticinque Premi David di Donatello e i David Speciali.
Candidati, nomination e ospiti
Due i David alla Carriera di questa edizione: a Milena Vukotic, attrice di grande eleganza per autori come Federico Fellini, Mario Monicelli, Luis Buñuel ed Ettore Scola, e al premio Oscar Giorgio Moroder, compositore e produttore discografico, una delle grandi eccellenze italiane nel mondo. Il David Speciale 2024 andrà a Vincenzo Mollica, giornalista, scrittore, autore, conduttore televisivo e radiofonico, che ha raccontato per oltre quarant’anni il mondo dello spettacolo in Italia. 'Anatomie d’une chute' (Anatomia di una caduta) di Justine Triet si aggiudica il David come Miglior Film Internazionale. 'C’è ancora domani' di Paola Cortellesi è il film vincitore del David dello Spettatore, mentre il miglior cortometraggio è 'The Meatseller' di Margherita Giusti.
Tra gli ospiti della serata, i registi premio Oscar Justine Triet e Paolo Sorrentino, le attrici Claudia Gerini, Eleonora Giorgi, Elena Sofia Ricci e Isabella Rossellini, gli attori Federico Ielapi, Nicolas Maupas e Josh O’Connor, le cantanti Malika Ayane e Giorgia, i cantanti Irama e Mahmood. Ad ospitare la diretta sarà il leggendario Teatro 5 di Cinecittà, 'tempio' della grande cinematografia nazionale e internazionale, che diventerà per una notte la casa dei David. Una narrazione diffusa della nuova storia degli iconici studi, che includerà il residential stage del Teatro 14, un unico set che racchiude cinque ambientazioni, e il Teatro 18, il Volume Stage per la produzione virtuale, tra i più grandi d’Europa, che ospiteranno diversi momenti della cerimonia. Cinecittà si racconterà come casa del talento e dell’ecosistema produttivo, cantiere sul futuro in continua evoluzione, simbolo della magia creativa del cinema e della sua capacità di rinnovamento.
La Giuria dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello assegna 20 riconoscimenti ai film usciti in Italia dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023 nelle sale cinematografiche, 1 Premio David per il cinema internazionale e 1 Premio David per il Miglior Documentario. Sono 20 i Premi David per il cinema italiano: film, regia, esordio alla regia, sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale (adattamento), produttore, attrice protagonista, attore protagonista, attrice non protagonista, attore non protagonista, autore della fotografia, compositore, canzone originale, scenografia, costumi, trucco, acconciatura, montaggio, suono, effetti visivi VFX.
Ancora, 1 Premio David per il cinema internazionale, destinato a una delle opere straniere distribuite in Italia. 1 Premio Cecilia Mangini per il miglior documentario di lungometraggio: una commissione formata da otto esperti in carica per due anni – Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Elisabetta Lodoli, Pinangelo Marino e Giacomo Ravesi – ha il compito di preselezionare le quindici opere da sottoporre al voto della giuria per poi arrivare alla cinquina. Si intende in questo modo favorire una visione più sostenibile, informata e attenta del 'cinema del reale' da parte della giuria. Il Premio David di Donatello per il Miglior Documentario è dedicato a Cecilia Mangini.
Una giuria nazionale di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di II grado vota, in una selezione di film stabilita in sinergia tra Agiscuola, Accademia del Cinema Italiano, Anec e Alice nella Città 1 Premio David Giovani, destinato al miglior film italiano con temi vicini alle nuove generazioni. Un’apposita commissione, nominata dal Presidente e composta da Domenico Dinoia, Mauro Donzelli, Marzia Gandolfi, Francesco Giai Via, Paola Jacobbi, Maria Grazia Mattei, Claudia Panzica, Marina Sanna, Maria Carolina Terzi, assegna 1 Premio David di Donatello per il Miglior cortometraggio. Il David dello Spettatore è un premio che intende manifestare l’attenzione e il ringraziamento dell’Accademia ai film e agli autori che hanno fortemente contribuito al successo industriale dell’intera filiera cinematografica. 1 David dello Spettatore viene assegnato al film italiano uscito entro il 31 dicembre 2023, che ha totalizzato il maggior numero di spettatori nelle sale cinematografiche calcolato entro la fine di febbraio 2024. I David Speciali, designati da Presidenza e Consiglio Direttivo, saranno assegnati a personalità del mondo del cinema.
Tutti i numeri di questa edizione
Ed ecco i numeri della 69esima edizione. 171 film italiani di lungometraggio di finzione iscritti al David di Donatello 2024, 26 film diretti da registe donne, 61 opere prime iscritte al David di Donatello 2024, 138 documentari in concorso, 495 cortometraggi in concorso. Sono invece 21 film italiani hanno ricevuto candidature. C'è ancora domani 19 | Esordio, Io capitano 15, La chimera 13, Rapito 11, Comandante 10, Il sol dell'avvenire 7, Adagio 5, Palazzina Laf 5 | Esordio, L'ultima notte di amore 4, Disco Boy 2 | esordio, Felicità 2 | esordio, Mixed by Erry 2, Stranizza d'amuri 2 | esordio, Cento domeniche 1, Come pecore in mezzo ai lupi 1 | esordio, Denti da squalo 1 | esordio, Il più bel secolo della mia vita 1 | esordio, L'ultima volta che siamo stati bambini 1 | esordio, Le vele scarlatte 1, Lubo 1, Misericordia 1.
I Premi David di Donatello sono organizzati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e dalla Rai, in collaborazione con Cinecittà S.p.A. Piera Detassis è Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia, il Consiglio Direttivo è composto da Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Francesco Giambrone, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti, Francesco Rutelli. I Premi David di Donatello si svolgono sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del MiC Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e audiovisivo, d’intesa con Agis e Anica, con la partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di Siae e Nuovo Imaie.
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Marcello Cesena e il monologo virale a Le Iene: “Ecco...
Catastrofi come chiavi per il successo nelle parole del regista e attore: "Quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato"
"A vent’anni provo ad entrare in una scuola di recitazione e alla fine del provino sento qualcuno che dal buio dalla platea mi dice ‘ma dove vuoi andare con quella voce assurda!’. È come se mi avessero sparato: torno a casa e crollo in depressione. Tre giorni dopo mi telefonano: sono ammesso alla scuola. Giuro non ho mai capito cosa è successo". L’attore e regista Marcello Cesena ieri a Le Iene ha offerto un monologo sulla resilienza, raccontando alcuni aneddoti della sua carriera cominciati come catastrofi e poi diventati la chiave per il suo successo. Il motivo? La capacità di volgere a suo favore aspetti che sembravano svantaggiosi.
"Alla fine del secondo anno - racconta Cesena - mi chiama il mio insegnante, dice che la mia voce in teatro non funziona, che io non funziono. Seconda fucilata. Una settimana dopo, sempre lui, inspiegabilmente mi scrittura in un suo spettacolo".
Ed ecco la svolta: “Debuttiamo, ma la mia parte è piccola e capisco subito che sul palcoscenico sono praticamente invisibile -ricorda l’attore- Così, visto che interpreto il ruolo di un tisico, decido che i tisici sono verdi e comincia a truccarmi la faccia color verde mela con la solita voce assurda. Giorgio Albertazzi una sera vede lo spettacolo e chiede chi sia quel pazzo che recita truccato come Kermit la rana, mi fa un provino e mi sceglie per fare il co protagonista di Enrico IV di Pirandello, che è uno dei suoi maggiori successi”.
Da allora, “è sempre andata così: sei troppo alto, sei troppo magro, hai la voce troppo assurda e poi mi davano un ruolo”, spiega il ‘Jean Claude’ della serie comica ’Sensualità a corte’. Che conclude in modo eloquente con un consiglio: "Se davvero ho capito una cosa del mio lavoro è questa: quando ti dicono che hai qualcosa di sbagliato non spaventarti, vuol dire soltanto che ti hanno notato".