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Just Eat si impegna nella lotta contro lo spreco...

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Just Eat si impegna nella lotta contro lo spreco alimentare. La più alta percentuale di spreco avviene in casa: il 66% delle persone dichiara di non consumare tutto il cibo ordinato, ma il 71% dichiara di voler ridurre lo spreco di cibo

Just Eat_Spreco alimentare

In occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, Just Eat rinnova il suo impegno volto ad incrementare l'attenzione di ristoranti e consumatori sulla riduzione dello spreco alimentare, attraverso l'introduzione di comportamenti più sostenibili.

Milano, 1 febbraio 2024. Lo spreco alimentare rappresenta oggi una delle sfide più importanti del nostro tempo, considerato l’impatto che ha sull'ambiente, sull'economia e sulla società. La necessità di affrontare questo problema è diventata sempre più urgente, tanto da diventare un imperativo per la sostenibilità globale. In questo scenario, da dieci anni, il 5 febbraio si celebra la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare e Just Eat (www.justeat.it), parte di Just Eat Takeaway.com, uno dei leader mondiali nel mercato del digital food delivery, rinnova il proprio impegno nella lotta contro lo spreco alimentare.

Dalla ricerca Food Waste Race condotta in UK da Just Eat insieme a Hubbub, un'organizzazione britannica benefica ambientale pluripremiata, emerge in modo molto chiaro il ruolo del delivery nello spreco alimentare e i relativi comportamenti dei consu matori. Il  66% delle persone dichiara di non consumare tutto il cibo ordinato, il 65% ha buttato via tutto o parte del cibo avanzato e il 14% dei pasti viene buttato. Nonostante questi dati, il 71% degli italiani ha dichiarato di voler ridurre lo spreco di cibo.

Una delle ragioni principali per cui le persone buttano via gli avanzi è che non sanno come gestirli. Il 29% delle persone ha dichiarato di non sapere cosa fare degli avanzi e il 24% di non sapere come conservarli in modo sicuro.

Ma dove si spreca più cibo? Il grosso dello spreco avviene in casa (1) e considerando che un terzo del cibo prodotto viene buttato via (2) , Just Eat invita i consumatori a riconsiderare le proprie pratiche per contribuire a un futuro più sostenibile e si impegna nell’aiutare i ristoranti a ridurre lo spreco alimentare.

Per affrontare tale problema, Just Eat ha stilato i 5 consigli che permettono un futuro alimentare più sostenibile, consultabili sulla landing page dedicata:

1.Riflettere sulle quantità prima di ordinare: è importante capire se si vuole ordinare un pasto in più per avere il pranzo pronto il giorno successivo, ma anche se si riuscirà a riutilizzare tutti i piatti ordinati. Interessante notare che oltre il 43% delle persone consumano il cibo ordinato a domicilio anche nei giorni successivi (3) .

2.Conservare correttamente gli avanzi: di fondamentale importanza è la conservazione degli avanzi. Aspettare che il cibo si sia raffreddato, poi sigillarlo in contenitori ben chiusi e conservarlo in frigorifero. In questo contesto, 6 persone su 10 dichiarano di riutilizzare il packaging per la conservazione del cibo (4). 

3.Riscaldare seguendo le regole giuste: riscaldare gli avanzi una sola volta e aspettare che siano ben caldi prima di consumarli. Mescolare bene la pietanza in modo che si scaldi in modo omogeneo.

4.Mettere da parte: non buttare via gli scarti delle verdure (gambi, foglie, ecc.) in quanto possono essere riutilizzati per preparare il brodo. È possibile congelarli e aggiungere un tocco di sapore in più a zuppe, salse o risotti. In Italia, i beni di consumo che finiscono di più nella pattumiera sono soprattutto gli alimenti freschi (5).

5.Se non si può consumare, si può sempre compostare: se non è stato possibile riutilizzare gli avanzi, compostarli è comunque un modo per evitare che vadano sprecati. Buttare negli appositi contenitori domestici o comunali e, se si ha il pollice verde e una buona compostiera, si possono trasformare in concime per il giardino.

Lo smaltimento del packaging è uno dei principali ostacoli per gli italiani: oltre l’80% delle persone ritiene importante la presenza dell’indicazione di dove buttare il pack (6) .

L’impegno concreto di Just Eat Italia

Just Eat lavora costantemente per avviare progetti pilota e soluzioni per migliorare il settore e per promuovere le migliori best practice. Ma non solo, si impegna a ridurre al minimo l'impatto ambientale della propria attività e sensibilizza i consumatori sull'importanza della riduzione degli sprechi alimentari. Inoltre, Just Eat ha la responsabilità di guidare il cambiamento nel settore e aiutare i partner nell’individuare soluzioni per affrontare l'inquinamento da plastica e utilizzare alternative più sostenibili per gli imballaggi in plastica monouso. In questo ambito, il packaging fa parte della più ampia catena del valore e per questo Just Eat ha adottato un approccio proattivo per affrontare questa sfida, concentrandoci su due macro azioni: identificare alternative monouso sostenibili e facilitare l’utilizzo di soluzioni riutilizzabili. Ad ottobre 2023 è stato implementato il nuovo packaging sostenibile, sviluppato con Notpla. Nello specifico, i prodotti non contengono plastica e sono testati per certificare l’assenza di sostanze chimiche nocive, per un servizio di asporto sempre più green. Ciò che rende speciali i contenitori ecologici è il rivestimento, infatti, Notpla utilizza un rivestimento naturale e vegano composto interamente da alghe marine. Si tratta quindi di un packaging naturale, ecologico e che si biodegrada naturalmente in sole sei settimane. Questo packaging ha ottenuto un significativo successo in Italia tanto che sono state acquistate più di 150 mila contenitori e oltre il 44% dei ristoranti partner che lo hanno provato ha continuato ad utilizzarlo.

Ma cosa pensano i consumatori? Secondo la nuova edizione della Mappa del cibo a domicilio in Italia e in accordo con il trend Zero Heroes, per ben il 42% degli italiani un ristorante sostenibili per essere considerato tale deve promuovere iniziative anti-spreco (7), per il 32% deve smaltire i rifiuti in modo corretto e per il 28% deve utilizzare packaging sostenibile. Inoltre, la ricerca di informazioni sulla sostenibilità di un ristorante risulta fondamentale per molte persone, a prova del fatto che questo tema, nell’ambito dell'alimentazione, ha un forte impatto sulle scelte dei consumatori.

A livello sociale, di particolare rilevanza è il progetto Ristorante Solidale, nato nel 2017 in collaborazione con Caritas Ambrosiana e alcuni dei suoi ristoranti partner, che si pone l’obiettivo di mettere in comunicazione chi prepara il cibo con coloro che ne hanno più bisogno, per contribuire insieme a combattere la povertà alimentare.

In linea con l’attenzione alla sostenibilità, responsabilità sociale e inclusione che Just Eat, in Italia e come Gruppo, porta avanti da anni, il progetto mira a contrastare gli sprechi alimentari donando pasti alle persone in difficoltà. Grazie a questa iniziativa, infatti, nel 2023 sono stati oltre 20 i ristoranti partner che hanno preparato circa 3.000 piatti dei loro menù distribuiti alle comunità locali più bisognose, aiutando centinaia di persone in difficoltà.

Ridurre gli sprechi alimentari evitabili è un ottimo modo per affrontare la carbon footprint dei pasti da asporto e avere un impatto positivo sull'ambiente.

  1. Fonte: https://www.wwf.it/pandanews/societa/giornata-nazionale-di-prevenzione-dello-spreco-alimentare/ 
  2. Fonte: Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura
  3. Ricerca condotta da BVA Doxa per Just Eat su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 500 interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing)
  4. Ricerca condotta da BVA Doxa per Just Eat su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 500 interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing)
  5. Fonte: Osservatorio internazionale di Waste Watcher, che ogni anno compie una rilevazione dei comportamenti dei consumatori di alcuni Paesi, tra cui l’Italia.
  6. Ricerca condotta da BVA Doxa per Just Eat su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 500 interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing)
  7. Ricerca condotta da BVA Doxa per Just Eat su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 500 interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing)

A proposito di Just Eat:

Just Eat (www.justeat.it) è parte di Just Eat Takeaway.com, uno dei leader mondiali nel mercato del digital food delivery. È presente in Italia dal 2011 e oggi opera con oltre 28.000 partner in più di 2.000 comuni. Just Eat è disponibile su pc o mobile tramite sito web o l'app dedicata, offrendo ai consumatori un'ampia varietà di cucine e prodotti tra cui scegliere per garantire un’esperienza di delivery completa e accessibile.

Le ultime notizie sono disponibili sulla nostra Newsroom e su LinkedIn.

Just Eat Takeaway.com:

Just Eat Takeaway.com (LSE: JET, AMS: TKWY) è uno dei leader mondiali nel mercato del digital food delivery. Con sede ad Amsterdam, la società mette in contatto clienti e partner attraverso la propria piattaforma. Con oltre 679.000 partner, Just Eat Takeaway.com offre un'ampia varietà di scelta, dai ristoranti al retail. Just Eat e Takeaway.com è rapidamente cresciuto fino ad affermarsi come leader nel mercato dell'online food delivery con attività in Australia, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Stati Uniti.

Per rimanere aggiornati, visitare il nostro sito web aziendale e i canali social LinkedIn e X.

Contatti

Cristina Canale - Brand PR Manager Just Eat Italia

cristina.canale@justeattakeaway.com 

PRESS OFFICE JUST EAT | MSL ITALIA

Eleonora Moretti +39 3663559456

Alessandra Pedrona +39 3473332594

Martina Donida +39 3486166256

justeat-brandpr@mslgroup.com

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Cento Teatri in Cinque Continenti: Fabio Omodei a capo di...

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Omodei

Roma, 26 luglio 2024 - E’ italiano l’artista che guiderà il progetto “100 Teatri in Cinque Continenti”, uno dei più grandi progetti internazionali di teatro. Dopo aver rappresentato il teatro italiano in tutto il mondo e dopo aver ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, Fabio Omodei ha fatto prevalere la sua grande esperienza internazionale come regista e come Maestro di Teatro apprezzato in Italia ed all’Estero.

Da Broadway all’Australia, passando per il Nord Africa, l’Asia e l’Europa; tutti uniti per la produzione e la distribuzione di spettacoli dal vivo.

Questo progetto idealmente è iniziato più di 20 anni fa, durante uno dei primi viaggi di lavoro all’estero di Fabio Omodei. Erano in scena a Praga in un meraviglioso festival internazionale. Rappresentavano l’Italia e portavano con loro una lettera del nostro Presidente della Repubblica, che era orgoglioso per quello che stavano facendo.

Dopo venti anni Omodei ha capito che è giunto il momento di coinvolgere ambasciate, istituti di cultura e consolati per creare una rete fitta e robusta tra 100 teatri, 20 in ogni continente, che approfitteranno di questa incredibile occasione.

Andare in scena a Broadway non deve essere più un sogno per un artista, così come salire su un palcoscenico dall’altro capo del mondo.

Il teatro a livello mondiale deve parlare una sola lingua, deve fare da collante e da connessione tra il pubblico e gli artisti; ma soprattutto il teatro deve essere un luogo di pace, perché la cultura è sinonimo di pace.

Verranno selezionati spettacoli da tutto il mondo, ma soprattutto verranno scelti oltre 50 tra attori e attrici disposti a viaggiare e lavorare. I criteri di selezione sono ovviamente la qualità artistica dei progetti e soprattutto la qualità umana delle persone.

Qualità artistica e qualità umana, trovarle entrambe in una società che sembra insegnare sempre di più l’importanza di una condivisione “social” e distaccata, piuttosto che una condivisione sociale ed umana, è sempre più difficile.

Tutto sta cambiando. Il social è un mezzo importante per la diffusione immediata delle informazioni ma soprattutto è diventato uno strumento fondamentale per gli artisti che vogliono promuovere il loro lavoro. Siamo bombardati quotidianamente da messaggi che si soffermano sull’importanza della propria immagine.

Il “se” ha già sostituito il “noi”. Spesso su un social come Instagram ci troviamo davanti ad attori o attrici con tanta esperienza in Italia ed all’estero, che hanno preferito sostituire il proprio curriculum con la propria immagine.

Delle volte è difficile capire la differenza tra un’artista e una persona senza esperienza. Bisognerebbe chiedere il curriculum a tutti e non sempre è possibile. Tutto questo può essere molto dannoso per tutto il sistema perché provoca un livellamento verso il basso del lavoro, almeno in apparenza.

Sicuramente la propria immagine gioca un ruolo importante nella società di oggi, ma non può essere più importante dello studio, della preparazione e delle esperienze lavorative che man mano si fanno.

Fabio Omodei racconta che quando riceve domande, complimenti o considerazioni su due miei ex allievi, oggi meravigliosi artisti, Marisa Serra e Leonardo Maltese che sono presenti su tutti i giornali per essere due grandi protagonisti del cinema italiano e che “hanno un bel viso per la telecamera”, deve sempre specificare che, al di là della verità oggettiva di questa affermazione, stiamo parlando di due artisti di livello altissimo che hanno studiato tanto e continuano a farlo.

Ridurre tutto all’immagine non è corretto e non è reale, rischiamo di livellare tutto verso il basso, perché dietro il loro successo c’è il loro merito di aver fatto un lavoro molto duro fatto di studio e sacrificio. Quindi si, è difficile trovare le due cose, ma non impossibile; bisogna far capire alle nuove generazioni che sia nel teatro come nel cinema è fondamentale, il sacrificio, lo studio ed il lavoro di squadra perché la crescita professionale avviene proprio attraverso quella umana. L’una è imprescindibile dall’altra;

Fabio Omodei si occupa della Direzione, con Paolo Alessandri e Monica Raponi, dell’Accademia Teatrale di Roma Sofia Amendolea.

Hanno tanti progetti di spettacolo e di formazione da sviluppare in tutto il mondo. Ma Omodei racconta che quando sentirà che sarà il momento giusto si occuperò di avere uno spazio teatrale importante anche per fare grandi produzioni teatrali. Non è lontano questo momento, ma non è oggi.

Tra i progetti futuri c’è anche la realizzazione di uno spettacolo nuovo tratto dall’unione di spettacoli che ha già realizzato. A dire il vero è stato un gruppo di attori che ha proposto a Omodei di prendere due spettacoli recenti che sono collegati fra di loro e portarli in scena in un'unica rappresentazione. Dieci anni fa l’ultima grande produzione di questo tipo in scena al Teatro Quirino di Roma.

Il discorso è sempre lo stesso, c’è bisogno di trovare un numero di artisti dalla doppia qualità. Se dovesse arrivare il numero di persone giuste per questo progetto, Omodei sarebbe disposto a tornare in scena al Teatro Argentina con enorme piacere.

Per maggiori informazioni:

Digital Media Aps

https://www.facebook.com/dmlabnews

presidenzadigitalmedia@gmail.com

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La digitalizzazione nel settore dell’ospitalità: il...

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Milano, 26 Luglio 2024. Nel contesto dell'industria ospitaliera moderna, l'innovazione tecnologica è diventata un elemento cruciale per rispondere efficacemente alle esigenze dei consumatori. L'ultimo studio "Hospitality in Italia" realizzato da Kantar e TeamSystem rivela che il 58% degli italiani valuta positivamente il Wi-Fi gratuito, il 51% apprezza la possibilità di prenotare online, mentre il 45% preferisce il pagamento dell'acconto via web. Questi dati non solo sottolineano un cambio di paradigma nelle preferenze dei viaggiatori ma indicano anche una direzione chiara per gli investimenti futuri nel settore.

TeamSystem, azienda leader nello sviluppo di soluzioni digitali, emerge come un attore fondamentale in questo scenario. Con una gamma di servizi che copre tutto, dalla prenotazione online al check-in e check-out digitalizzati, la compagnia aiuta le strutture ricettive a migliorare l'efficienza e ad aumentare la soddisfazione del cliente. Il valore aggiunto di queste tecnologie si estende oltre la comodità per il consumatore; rappresenta anche un significativo vantaggio competitivo per le aziende che le adottano.

La ricerca ha evidenziato come il 31% degli utenti apprezzi il check-in e check-out online, una funzionalità che non solo velocizza i processi ma riduce anche le interazioni fisiche, un aspetto particolarmente rilevante in un'era post-pandemica. Inoltre, la digitalizzazione facilita una raccolta dati più precisa e accessibile, permettendo alle strutture di adattare i loro servizi in tempo reale alle preferenze dei clienti.

In un mondo sempre più connesso, la digitalizzazione nel settore dell'ospitalità non è più un'opzione, ma una necessità. Le aziende che scelgono di investire in tecnologie avanzate come quelle proposte da TeamSystem non solo rispondono meglio alle attese dei consumatori moderni ma si posizionano anche per capitalizzare sulle tendenze future.

Oltre alla semplice implementazione tecnologica, è cruciale anche l'approccio verso una gestione più integrata e intelligente del cliente. Soluzioni basate sull'intelligenza artificiale, come quelle offerte da TeamSystem, permettono di prevedere le tendenze dei consumatori e di personalizzare l'offerta, elevando così l'esperienza complessiva e garantendo un livello di personalizzazione prima impensabile.

In conclusione, l'industria dell'ospitalità si trova di fronte a una rivoluzione digitale che non solo trasforma le operazioni quotidiane ma ridefinisce anche l'interazione tra ospiti e strutture. Gli operatori del settore devono quindi essere pronti a integrare le nuove tecnologie per rimanere competitivi e garantire una customer experience all'altezza delle aspettative odierne.

Per maggiori informazioni

Andrea Puchetti

info@andreapuchetti.it

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VinFast capitalizes on Europe’s SUV craze with...

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VinFast capitalizes on Europe's SUV craze with diverse lineup

HANOI, VIETNAM - Media OutReach Newswire - 26 July 2024 - Leveraging global growing appetite for SUVs, VinFast is well-positioned to capture market share with its comprehensive product portfolio. Spanning segments A to E, the Vietnamese automaker offers a variety of electric SUVs to cater to diverse needs. VinFast has just introduced the D-segment model VF 8 in Europe, but the B-segment car model VF 6 promises to make waves with its modern design, packed with smart features. Coupled with VinFast's industry-leading warranty and after-sales support, the VF 6 presents an attractive option for cost-conscious young Europeans seeking a seamless transition to electric mobility.

Europe's love affair with SUVs has reached a new peak, with these vehicles surpassing all other categories combined in sales for 2023, according to data from Automotive News Europe. This dominance, foreshadowed by rising SUV popularity in recent years, marks a significant shift in the European automotive landscape.

While the image of hulking SUVs might come to mind, the trend is largely driven by the rise of smaller, more manageable SUVs that have replaced the continent's once-ubiquitous hatchbacks. These compact people movers, accounting for 4.1 million sales in 2023, are the current darlings of European drivers.

This trend presents an opportunity for VinFast, a Vietnamese electric car company with a global outlook. The Nasdaq-listed automaker, known for its diverse product range, sees Europe's embrace of SUVs as a springboard for its electric vehicle ambitions.

Vingroup - VinFast’s parent company, Vietnam’s leading private corporation - is a dominant force in the country’s economy, contributing approximately 1.6% to its 2023 GDP. This diversified conglomerate spans technology-industry, trade & services, and social enterprise.

At the helm of this empire is Vietnam's wealthiest individual, Pham Nhat Vuong, who views VinFast as a “devotion project”. “The electric vehicle market is poised for significant growth,” Vuong asserts, underscoring his unwavering commitment to VinFast as the cornerstone of Vingroup’s future.

Led by its visionary founder, VinFast is determined to be a driving force in the global electric vehicle revolution, navigating a landscape of rising interest rates, a shaky global economy, and potential dips in consumer confidence. To mitigate these headwinds, VinFast has established a competitive edge through a multifaceted approach.

The company offers a comprehensive electric mobility ecosystem, encompassing electric buses, scooters, and cars. Its passenger car segment caters to a wide range of needs and budgets, with offerings spanning from mini e-SUV to full-sized electric SUVs. Notably, VinFast boasts a diverse SUV lineup, including the VF 5, VF e34, VF 6, VF 7, VF 8, and VF 9, spanning from A-SUV to E-SUV segments.

VinFast's VF 6 SUV Aims to Take Electric Mobility Mainstream

VinFast is making a strategic push into global markets with the VF 6, a B-segment SUV that has garnered positive reviews in its domestic market. Analysts see the VF 6 as a key player in VinFast's plan to establish itself in demanding regions like the United States and Europe.

The VF 6 has been praised for its technology and features, which rival those found in more expensive vehicle classes. The spacious interior, with dimensions comparable to C-SUVs, caters to the needs of young families.

The electric drivetrain offers inherent advantages in terms of maintenance costs, as there's no need for frequent oil changes. Industry experts view the VF 6's combination of competitive pricing, stylish design, and advanced technology as a potential game-changer in the electric car market.

The VF 6's design, crafted by Torino Design, features VinFast's signature wing-shaped LED strip and imposing 19-inch alloy wheels, a rarity in the B-segment. The eye-catching aesthetics and unique color options are seen as appealing to style-conscious consumers.

Performance-wise, the VF 6 caters to a range of driving styles. In Vietnam, both the Base and Plus versions come equipped with a 59.6kWh LFP battery, offering a driving range of 399 km and 381 km respectively (based on WLTP standards). Power output varies between the two trims, with the Plus offering a more exhilarating driving experience thanks to its 150 kW electric motor and 310 Nm of torque.

The VF 6 Plus boasts an advanced driver-assistance system that includes traffic jam assistance, highway driving assistance, lane departure warning, and adaptive cruise control. These features, along with lane keeping assist, traffic sign recognition, and automatic emergency braking, are hallmarks of VinFast vehicles and contribute to a safer and more relaxing driving experience.

The VF 6 goes beyond its functional strengths by offering a suite of advanced technology and smart features. This elevates the driving experience, transforming the car into a well-equipped mobile hub that caters to entertainment and relaxation needs for passengers on the go.

Long Warranties and Strategic Partnerships Pave the Way for European Inroads

Following the tradition of VinFast's electric vehicle lineup, the VF 6 will be backed by a comprehensive after-sales program. In Vietnam, this includes a leading 7-year or 160,000 km warranty, whichever comes first. This industry-topping guarantee underscores VinFast's long-term commitment to every market it enters, fostering trust and confidence among consumers.

Particularly in Europe, a region known for its discerning car buyers, VinFast is doubling down on its warranty offerings. This warranty reflects the company's deep belief in the quality and reliability of the VF 6. It also signifies VinFast's commitment to providing European consumers with not just a compelling electric vehicle option, but also the peace of mind and security they expect from a car manufacturer. This strategy positions VinFast as a serious contender in the European electric car market, one that prioritizes not just innovation but also customer satisfaction over the long term.

In a strategic move to address potential customer concerns before delivering cars in the European market, VinFast has established key partnerships to build a robust after-sales and customer care network.

The company secured a cooperation agreement with Mobivia, a leading European car repair and maintenance brand, in April. This partnership grants VinFast customers in France and Germany access to high-quality after-sales services at Mobivia's expansive network of 1,200 service workshops. The agreement ensures warranty services, maintenance consultations, and the supply of new parts and accessories for VinFast electric vehicles, all adhering to Mobivia's rigorous standards.

Further bolstering customer confidence, VinFast announced a partnership with Bosch, a global leader in automotive technology and services. This collaboration grants VinFast customers in Europe access to Bosch's vast network of 700,000 charging points across 30 European countries. This seamless charging infrastructure empowers VinFast owners to navigate Europe with ease and peace of mind.

Building upon their successful two-year collaboration on charging services in North America, the Bosch-VinFast partnership in Europe exemplifies their commitment to providing a smooth and worry-free electric vehicle ownership experience. These pre-emptive actions demonstrate VinFast's understanding of the importance of customer care in the competitive European electric car market.

With a strategic focus on SUVs and a commitment to exceptional customer service, VinFast is poised to capitalize on the European electric vehicle market. The company's diverse product portfolio, including the well-received VF 6, caters to the continent's shift towards smaller, more manageable electric SUVs.

By prioritizing after-sales care through partnerships with established brands like Mobivia and Bosch, VinFast is addressing potential concerns and building trust among European consumers. This multifaceted approach positions VinFast as a serious contender in the electric vehicle landscape, one that is not just delivering innovative vehicles but is also building a reputation for long-term customer satisfaction. As Europe's love affair with SUVs continues to evolve, VinFast is well-positioned to become a household name for those seeking a seamless and stylish electric driving experience./.

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