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Spettacolo
Gabriele Salvatores presidente giura d’onore del...
Gabriele Salvatores presidente giura d’onore del Premio Film Impresa
La seconda edizione si terrà dal 9 all’11 aprile presso la Casa del Cinema a Roma
![Gabriele Salvatores presidente giura d'onore del Premio Film Impresa](https://www.adnkronos.com/resources/0289-1a059e7e67f0-52479de6a494-1000/format/big/premio_film_impresa.jpeg)
Il Premio Film Impresa si appresta a tornare con la sua seconda edizione dal 9 all’11 aprile presso la Casa del Cinema a Roma con un nuovo Presidente della Giuria d’Onore: Gabriele Salvatores.
Il regista, vincitore nel 1992 del Premio Oscar per il Miglior film straniero con “Mediterraneo”, sarà a capo del gruppo di giurati che assegneranno un premio alle opere in concorso in ciascuna delle seguenti categorie: Miglior Film d’Impresa Area Narrativa; Miglior Film d’Impresa Area Documentaria; Miglior Film Innovative Image & Sound; Premio Speciale alla Creatività.
Saranno, poi, conferiti premi e menzioni speciali a personalità che nel corso della loro attività abbiano saputo raccontare, esplorare o interpretare il mondo del lavoro e dell’impresa, come avvenuto nell’edizione passata con Giuseppe Tornatore, Paola Cortellesi, Riccardo Milani, il vincitore del Premio Olmi Yuri Ancarani.
"Con grande gioia diamo il benvenuto a Gabriele Salvatores", afferma Giampaolo Letta, Presidente del Premio Film Impresa. "La collaborazione con un regista del suo calibro, riconosciuto a livello internazionale, è per noi un motivo di profondo orgoglio. Lavorare insieme sarà un’occasione di ulteriore arricchimento per il nostro progetto, che si appresta a tornare con tante novità".
"Dopo l’incontro con Tornatore, Premio Film Impresa è onorato della collaborazione di un altro premio Oscar, Gabriele Salvatores, che da più di 30 anni fa del cinema un’impresa creativa e produttiva insostituibile: il suo occhio, sui film d’impresa selezionati, sarà tra i protagonisti della seconda edizione del nostro evento", dichiara Mario Sesti, Direttore artistico.
Premio Film Impresa è un progetto nato nel 2023 su iniziativa del Gruppo Tecnico Cultura, Turismo e Grandi Eventi di Unindustria, presieduta da Angelo Camilli, con il supporto di Confindustria. È presieduto da Giampaolo Letta, con la direzione artistica del regista e critico cinematografico Mario Sesti. L’obiettivo del Premio Film Impresa è valorizzare l’identità e la storia delle imprese italiane, grazie al linguaggio del cinema e a prodotti audiovisivi, tra cui corti e documentari. Tra i temi al centro del Premio: la vita delle aziende di oggi e di chi le vive dall’interno, la passione creativa dell’impresa, il rapporto col territorio di riferimento, la responsabilità sociale, la sfida ambientale, i valori e la storia delle imprese che rendono grande il nostro Paese.
La prima edizione ha avuto il patrocinio di Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, oltre alla collaborazione di Confindustria, Anica, Ice, Una, Archivio Nazionale Cinema Impresa e Fondazione Cinema per Roma. Nella scorsa edizione, infine, il Premio Film Impresa è stato affiancato da partner di rilievo come Almaviva, Edison, Fondazione Eos - Edison Orizzonte Sociale, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Umana, UniCredit. Sponsor tecnici, invece, sono stati Spencer & Lewis, D-Hub Studios, Ega, Anybit, Tecnoconference Europe e media partner Adnkronos.
Il bando di partecipazione 2024 - lanciato dopo il successo del Premio Film Impresa alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in cui è stato conferito uno Special Award al regista giapponese Ryusuke Hamaguchi per il film “Evil Does Not Exist” - è aperto fino al 31 gennaio.
I nuovi lavori in concorso, della durata non superiore a 30 minuti e con titolo preferenziale di film inedito, dovranno adottare la sperimentazione del linguaggio audiovisivo, l’animazione tradizionale e digitale, la testimonianza diretta e la finzione, e pervenire in una specifica sezione del sito www.filmimpresa.it. Il bando prevede, peraltro, l’inclusione nella propria selezione di audiovisivi con obiettivi di sensibilizzazione e informazione culturale, civica e di utilità sociale, realizzati da organizzazioni senza scopo di lucro che promuovono attività di interesse generale.
Intanto, al Premio Film Impresa 2024 prenderà parte anche il vincitore del progetto “Dall’impresa allo schermo. Videoracconti e storie in forma breve”, ideato da Confindustria con il suo Archivio Storico – Biblioteca, dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza con la Biblioteca di cultura e letteratura d’impresa BiblHuB, dalla Liuc con l’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa e da Unindustria con il Premio Film Impresa. Il concorso, che si è svolto nell’ambito di una Masterclass dedicata ai giovani studenti universitari del Corso di Laurea Magistrale in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa, ha avuto l’obiettivo di avvicinare il mondo dell’associazionismo imprenditoriale a quello delle Università e del settore della comunicazione.
La giuria d’onore, presieduta dal regista Luca Lucini, ha assegnato lo scorso dicembre il primo premio a “Una Giacca Rossa” del Gruppo UniCredit 3. Il Premio Film Impresa sta avviando, infine, una collaborazione tra l’Università La Sapienza e un gruppo di giovani imprenditori del Lazio per studiare insieme nuove forme innovative e inedite di film d'impresa.
Spettacolo
Parigi 2024, Céline Dion e Lady Gaga alla cerimonia di...
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Le due artiste avvistate nella capitale, potrebbero duettare sulle note di 'La vie en rose' di Edith Piaf
![Lady Gaga e Céline Dion - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b7638ca7956-ecf9359333ab-1000/format/big/gaga_dion_ftg.jpeg)
E' uno dei momenti più attesi delle Olimpiadi di Parigi e renderà la musica protagonista. La cerimonia di apertura dei Giochi, in programma stasera dalle 19.30 lungo la Senna, vedrà l'esibizione dal vivo di diversi artisti. Manca l'ufficialità ma nei giorni scorsi si sono rincorsi diversi rumor sull'esibizione di Lady Gaga e Céline Dion. Gli indizi, del resto, non mancano. Entrambe sono state avvistate a Parigi e Céline Dion ha pubblicato sui social delle fotografie che la ritraggono davanti alla Piramide del Louvre. "Ogni volta che torno a Parigi, mi ricordo che c'è ancora così tanta bellezza e gioia da sperimentare nel mondo - ha scritto la cantante canadese -. Amo Parigi e sono così felice di essere tornata".
Per l'artista si tratterebbe del gran ritorno sul palco dopo l'annuncio della malattia, la sindrome della persona rigida, una rara malattia neurologica che l'ha costretta ad abbandonare le scene. Il giornalista francese di Rmc, Thierry Moreau, ha rivelato su X che entrambe hanno fatto le prove per un duetto sulle note di 'La vie en rose' di Edith Piaf e che Céline Dion vestirà Dior. Ma l'attesa stasera è anche per i Gojira, la band metal francese più quotata al mondo, che secondo 'Le Parisien' dovrebbe esibirsi assieme al mezzo soprano Marina Viotti. Conosciuti e apprezzati tra il popolo dei metallari, i Gojira sono la band metal francese più popolare, sia in patria sia all'estero. Il gruppo si è formato nel 1996 a Bayonne con il nome Godzilla, poi ribattezzato Gojira, ed è composto dai fratelli Duplantier, Joe alla voce e alla chitarra e Mario alla batteria, Christian Andreu alla chitarra e Jean-Michel Labadie al basso.
Noti soprattutto per i loro testi legati a tematiche ambientaliste e al cambiamento climatico, sono tra i pochi gruppi che in breve tempo sono riusciti a emergere dai circoli di nicchia fino ad essere annoverati come la più importante band heavy metal degli anni 2010. Hanno all'attivo 7 album in studio, tra cui 'L'Enfant sauvage' (2012), 'Magma (2016) con i brani culto 'Stranded' e 'Silvera' e 'Fortitude', pubblicato nel 2021, che li ha consacrati a livello internazionale. Nel 2012 hanno fatto da supporto ai Metallica e in autunno si uniranno al tour dei Korn negli Stati Uniti per il trentennale del loro album di debutto. Se confermata, la performance dei Gojira con la cantante lirica potrebbe rivelarsi un'insolita sorpresa orchestrata dal direttore artistico della cerimonia di apertura, Thomas Jolly e dalla sua squadra.
Spettacolo
Mariella Nava e Matteo Montalto: “Una romanza pop,...
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L'appello dell'inedito duo a Carlo Conti: "Se ci vuoi a Sanremo noi siamo qui"
![Mariella Nava e Matteo Montalto:](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b75f93616d9-262af2f31714-1000/format/big/mariella_nava_matteo_montalto.jpeg)
"Sanremo? Magari. Il festival non può certo essere disdegnato, è sempre un bellissimo campo dove operare. Se Carlo Conti ce lo chiede, è sempre una grande occasione. Anzi, ci proponiamo: noi siamo qui". Mariella Nava e Matteo Montalto, ospiti negli studi di Adnkronos, partono subito col 'botto' e fanno un appello al nuovo direttore artistico del festival di Sanremo Carlo Conti per una partecipazione, magari in coppia, all'edizione 2025 della kermesse. L'inedito duo è su tutte le piattaforme con il progetto 'Italia è il mio nome' (etichetta Suoni dall’Italia, distribuzione Believe), una romanza pop scritta e composta da Mariella Nava, un inno alla storia e alla bellezza del nostro Paese all’insegna della tradizione del bel canto.
Il brano è corredato da un videoclip girato nel suggestivo sito archeologico di Castrum Novum nel territorio laziale di Santa Marinella, con la regia di Saria Cipollitti e le ricostruzioni grafiche di Giorgio Capaci, per contribuire attraverso la musica alla divulgazione e valorizzazione del patrimonio italiano. Su un prezioso arrangiamento scritto e diretto dal maestro Peppe Vessicchio e le note del flauto offerte dal Maestro Andrea Griminelli, si dispiega il canto di Matteo Montalto, giovane interprete della scena musicale lirico leggera e del musical, Serenante nel 'Rugantino' al Teatro Sistina di Roma, accompagnato dal controcanto di Mariella Nava che con il suo timbro così intenso e graffiante interviene a dare colore e immagine all'Italia che si racconta.
"L'Italia è storia, è bellezza, è ricchezza culturale -spiega Mariella Nava- E' rappresentata da mille aspetti, amata nel mondo, cercata, rispettata, stimata, copiata. Noi abbiamo messo in musica questo amore facendola cantare. E' una donna che ha conosciuto l'amore e che ha l'urgenza di ritrovarlo e di risentirlo". Nel brano "è l'Italia stessa a parlare di sé e lo fa incarnando una donna, non più giovane, che si descrive con le sue peculiarità, il suo carattere, i suoi pregi e la sua storia non semplice ma colma di ricordi". Un progetto nato "con la voglia di parlare di identità culturale, di valorizzare del patrimonio culturale -spiega Matteo Montalto - Per la prima volta la musica diventa veicolo di divulgazione culturale, unendo a questo anche le nuove tecnologie che sono al servizio del racconto".
Musicalmente è "una romanza pop, nella quale ho voluto rappresentare la nostra scrittura, che vogliamo non vada persa. Mi piace non considerarla mai desueta, vecchia, dimenticata, perché sono le nostre radici", spiega all'Adnkronos Mariella Nava, indimenticata autrice di brani iconici come 'Spalle al muro', e 'Vecchio' scritto per Renato Zero, solo per citarne due a caso. "Il rischio oggi è di emulare troppo ciò che viene da fuori, il nostro obiettivo è far capire ai giovani che è un patrimonio da conservare perché contiene davvero il nostro passato, presente e futuro".
Il 'bel canto', spiega il giovane Montalto, "viene considerato appannaggio di estimatori attempati, ma non è così. Non è vero che i giovani non amano questo tipo di vocalità, perché quando si tratta di riconoscere il bello, il bello si riconosce. Ci appartiene, siamo noi". La speranza, l'auspicio, è di continuare la divulgazione della nostra cultura attraverso altri video di siti archeologici anche meno conosciuti su cui puntare il faro della musica. "Sarebbe bello che 'Italia è il mio nome' diventasse l'inno della cultura italiana", osa il duo. "Facciamo un appello anche al ministro Sangiuliano". Dopotutto "a Parigi, alle Olimpiadi, le star del momento stanno omaggiando Aznavour, Edith Piaf, i grandi classici francesi e loro radici musicali. Perché noi non dovremmo omaggiare le nostre?".
Spettacolo
Weinstein ricoverato per Covid con polmonite bilaterale
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Il produttore che sta scontando in carcere una condanna a 16 per stupro, soffre già di altre patologie come diabete e ipertensione
![Harvey Weinstein - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b75f2c759e5-3a91fdd8cf5f-1000/format/big/weinstein_processo_2022_afp.jpeg)
Harvey Weinstein, condannato a 16 anni di carcere a Los Angeles per stupro, è stato ricoverato questo venerdì al Bellevue Hospital di Manhattan, a New York, dopo essere risultato positivo al Covid-19 e affetto da polmonite bilaterale. Lo ha confermato il suo rappresentante Craig Rothfeld alla rivista specializzata 'The Hollywood Reporter'. Il produttore hollywoodiano, ha sottolineato Rothfeld, soffre anche di "un'infinità di problemi di salute" che lo colpiscono "quotidianamente" come diabete, ipertensione e una stenosi alla colonna vertebrale.
Rothfeld ha espresso la sua gratitudine al personale sanitario di New York, "che ha fatto sì che che Weinstein fosse immediatamente trasferito nell'ala carceraria del Bellevue Hospital. Continueremo a lavorare con loro", ha detto. Weinstein stava scontando una pena detentiva di 23 anni a New York, dopo essere stato giudicato colpevole di stupro nel 2020. Tuttavia, la giustizia di New York ha annullato la sentenza a causa della "errata ammissione" di testimonianze di donne vittime di una serie di abusi che non rientravano nel processo.
La Corte ha ordinato un nuovo processo, che si terrà a novembre. Anche se la condanna è stata annullata, Weinstein non è stato rilasciato dal carcere perché è stato anche condannato a 16 anni a Los Angeles per un altro caso di stupro che il produttore nega di aver commesso.