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Carlo III e le finestre aperte anche in inverno, Buckingham...
Carlo III e le finestre aperte anche in inverno, Buckingham Palace ‘in rivolta’
Una guerra fredda infuria silenziosamente. La regina Camilla preferirebbe stanze "calde e accoglienti"
Una guerra fredda infuria silenziosamente a Buckingham Palace. A re Carlo piace che le sue sontuose suite siano fresche e ha l'abitudine di aprire le finestre in pieno inverno. Ciò sta portando a "non poche battaglie", secondo il biografo reale Robert Hardman. La regina Camilla preferirebbe stanze "calde e accoglienti" e il personale è angosciato per le condizioni gelide. "Se mai vaghi per gli edifici reali e ti chiedi dove sia il re, cerca le tende svolazzanti", scrive Hardman che ha appena pubblicato la nuova biografia 'Charles III: New King. New Court. The Inside Story'.
L'esperto reale, riporta il 'The Standard' - ha elogiato il nuovo stile di governo più informale: "Dopo molti anni passati a scrivere di regalità, non avrei mai pensato di vedere le parole 'prostata ingrossata' in una dichiarazione di palazzo", ha detto. Il re era del parere che avrebbe potuto "fare del bene" essendo sincero riguardo alla sua condizione, e infatti le ricerche online per il trattamento della prostata sono aumentate del 139% la scorsa settimana.
Anche le file di fronte a Buckingham Palace sono diventate un ricordo del passato. "Tutto è un po' caotico", a quanto pare, ma Camilla - afferma Hardman - ha alcuni trucchi per tenere sotto controllo suo marito durante gli incontri. Se le cose vanno male o il re impiega troppo tempo a parlare con la gente, "lei gli tocca la parte bassa della schiena con il bordo affilato della borsa e tutto si muove senza intoppi".
Sport
Sinner sempre più vicino al numero 1 Djokovic ma sorpasso...
Anche se l'azzurro vincesse agli Internazionali e Djoko uscisse al primo turno non ci sarebbe comunque il sorpasso per una manciata di punti
L'azzurro Jannik Sinner si è ritirato dai quarti di finale del torneo Atp di Madrid per problemi all'anca ma ha comunque rosicchiato altri 200 punti al numero uno del mondo Novak Djokovic. Le speranze però per l'altoatesino di diventare n.1 già agli Internazionali di Roma sono svanite. Tutto rimandato al Roland Garros. Anche se Sinner vincesse a Roma e Djoko uscisse al primo turno non ci sarebbe comunque il sorpasso per una manciata di punti.
Discorso differente per Parigi dove il serbo arriverà da testa di serie n.1, mentre Sinner da n.2, con un’eventuale sfida che potrebbe avvenire solo in finale. Djokovic però dovrà difendere il titolo al Roland Garros mentre l'azzurro era uscito al secondo turno contro il tedesco Daniel Altmaier. L'azzurro inoltre con i quarti di finale di Madrid e l'uscita di scena di Alcaraz, che difendeva il titolo, ha allungato la differenza di punti con lo spagnolo che rischia anche di perdere il numero 3 in caso di semifinale a Madrid del russo Daniil Medvedev, che affronterà il ceco Jiri Lehecka nei quarti.
Sport
Giro d’Italia 2024: date, tappe, partecipanti. Vegni:...
Si riparte dal 4 al 26 maggio con un percorso meno complicato e irto del solito. La partenza sarà da Venaria Reale in Piemonte
Tutto pronto per il Giro d'Italia 2024, che riparte dal 4 al 26 maggio con un percorso meno complicato e irto del solito. La partenza sarà da Venaria Reale in Piemonte. Tutti gli occhi sono puntati sul fenomeno di questi anni, Tadej Pogacar, favorito assoluto per la Maglia Rosa anche per l'assenza di altri big come Vingegaard, Evenepoel e il vincitore della scorsa edizione Roglic, mentre saranno 43 i corridori italiani al via -contro i 51 della scorsa edizione- su un totale di 175 corridori.
Come ormai consolidato ci sarà una tappa costellata di strade bianche (Viareggio-Rapolano Terme, sesta tappa), con lo sloveno che si trova più di altri a suo agio sugli sterrati, e due prove a cronometro: Foligno-Perugia già alla settima tappa e Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda nella 14ma. Nella bacheca di Pogacar, che al suo attivo ha due Tour de France vinti, manca il Trofeo Senza Fine e quest'anno sogna in grande: oltre al Giro, parteciperà a Tour e Olimpiadi.
Gli italiani in gara
Pochi italiani ma buoni: da Filippo Ganna, che per le sue caratteristiche fisiche non è un ciclista da gare a tappe ma si impone nei tratti veloci e nelle cronometro, al più quotato degli italiani del momento, Damiano Caruso, insieme a Domenico Pozzovivo e Antonio Tiberi alla Bahrain Victorious, e poi Giacomo Pellizzari, Jonathan Milan, Enrico Zanoncello, Davide Ballerini, Simone Velasco, Lorenzo Fortunato, Alessandro De Marchi e altri uomini da punteggio.
Se qualcuno può impensierire Pogacar in questa Corsa Rosa quasi disegnata per lui è l'uomo di punta della Ineos Grenadiers Geraint Thomas (trionfo al Tour nel 2018), che l'anno scorso si è giocato la vittoria finale per una cronometro sfortunata; o Romain Bardet, secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi di quest'anno proprio dietro allo sloveno pigliatutto.
Un Giro d'Italia con meno chilometri da pedalare e meno dislivello da superare (circa 10.000 metri in meno rispetto all'anno scorso): un percorso disegnato per Tadej Pogacar? "Ma no, mica l'abbiamo disegnato per lui. E' stato pensato dalle risultanze dell'anno scorso e di quelli passati, quando mettendo nell'ultima settimana le salite difficili la corsa, in qualche modo, era 'neutralizzata' fino alle ultime due o tre tappe. Quindi non andava bene per il pubblico in strada e anche per quello in tv", ha detto all'Adnkronos chi il Giro d'Italia lo disegna, ovvero il direttore della Corsa Rosa, Mauro Vegni.
"Abbiamo cercato di dare subito un segnale importante creando classifica dalle prime tappe. Chi sperava nelle salite-monstre dell'ultima settimana adesso dovrà faticare tutti i giorni per recuperare gli svantaggi. E poi le salite sono meglio assortite che in passato, i dislivelli sono distribuiti sulle tre settimane. Se porto i corridori in strada e il pubblico vede che il gruppo passeggia. Aspettando le ultime o l'ultima tappa la gente si è anche un po' stufata. Abbiamo cercato di fare spettacolo". In più si conferma lo sterrato: "Ci sono tre piccoli strappi" nella sesta tappa, Viareggio-Rapolano Terme, "per rendere più succosa anche la parte finale della prima settimana".
Dove seguirlo in tv e streaming
Gli appassionati avranno vari modi di seguire il Giro in tv o su altri schermi: "Come di consueto -scrive oggi Rcs Sport- la Rai racconterà in chiaro al pubblico nazionale ogni giorno di gara. La giornata televisiva in rosa inizierà con un’ora di 'Giro Mattina' su Rai Sport HD dopodiché sempre nello stesso canale ci sarà 'Prima diretta' per seguire il momento della partenza della tappa fino alle 14. Per la parte clou della programmazione il palinsesto della Corsa Rosa si trasferisce su Rai 2, con 'Giro in Diretta' fino alle 16:15 e 'Giro all’Arrivo' immediatamente a seguire, per il racconto delle fasi culminanti di ciascuna frazione fino al traguardo previsto per le 17:15. Subito a ruota, le tradizionali analisi del dopo gara del Processo alla Tappa. Completano il quadro tecnico-sportivo su Rai Sport HD il TGiro, a partire dalle 20:00, e Giro Notte, alle 23:50".
"In Italia la Corsa Rosa potrà essere seguita anche su Eurosport, Eurosport Player, e Discovery+ per un racconto anch’esso integrale e multipiattaforma che coprirà l’intera Europa, il sudest asiatico e il subcontinente indiano. Per completare il quadro del Vecchio Continente, da non dimenticare la copertura dell’evento da parte di SRG in Svizzera, di VRT, VTM e RTL in Belgio, e di EITB nei Paesi Baschi. Negli Usa il Giro andrà in onda su Max Usa, mentre in Canada la corsa verrà trasmessa da Flobikes. In Sud America la Corsa Rosa sarà visibile su DirecTV e su Claro, con l’eccezione della Colombia in cui la diretta verrà assicurata anche da Caracol e RCN Television. I tifosi in Giappone potranno seguire la gara su J Sport, in Cina su Zhibo TV, mentre in Australia tutte le emozioni del Giro andranno in onda su SBS. Staylive trasmetterà la Corsa Rosa in diretta coprendo il continente africano, la regione MENA e la Nuova Zelanda".
Sostenibilità
Sostenibilità e inclusività attraverso lo sport, al via VI...
Il progetto biennale di Gruppo Cap
Sostenibili, diversi e inclusivi. Sono i tre pilastri della sesta edizione di Valori in Campo, il progetto biennale di Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, che ha l’obiettivo di valorizzare lo sport come veicolo per promuovere valori fondamentali nella formazione dei giovani e giovanissimi, accompagnandoli nella loro crescita umana e culturale. Un investimento da 160mila euro destinato a finanziare i migliori progetti delle società sportive presenti nel territorio milanese secondo tre diverse categorie: Sostenibilità, Inclusione, Diversità e Pari Opportunità. È già possibile candidare le proprie proposte, c’è tempo fino al 15 giugno 2024.
“Giunto alla sesta edizione e con oltre dieci anni di storia alle spalle, Valori in Campo è uno dei nostri progetti più longevi e sicuramente uno dei più importanti - spiega Yuri Santagostino, presidente di Gruppo Cap - L’obiettivo è quello di affiancare le tante realtà sportive del territorio nella formazione di giovani atleti in modo che diventino cittadini consapevoli, dotati delle conoscenze necessarie per affrontare le sfide ambientali, culturali e sociali. Per questo abbiamo scelto di indicare tre nuovi ambiti, che si inseriscono nella strategia dell’azienda che cerca di promuovere la parità di genere, l’inclusività e la diversità come valore in ogni ambito, sia all’interno dell’azienda, sia presso i partner e gli stakeholder. La promozione dell'educazione ambientale e civica tra i giovani per noi è un investimento nel futuro sostenibile della Città metropolitana di Milano, e un contributo alla costruzione di una società più inclusiva, aperta e accogliente”.
Il nuovo bando, che avrà come sempre durata biennale (2024-2026), offre la possibilità a tutte le società sportive del territorio della Città metropolitana di Milano di proporre progetti in tre diverse categorie: Sostenibilità, con focus su temi quali l’educazione ambientale, la riduzione dell’impatto ambientale delle attività svolte e nei luoghi in cui si svolgono, e la promozione di pratiche sostenibili; Inclusione, con progetti che attraverso l'attività sportiva si pongono l’obiettivo di creare un ambiente accogliente, sia dal punto di vista sociale, sia culturale, sia dell’accessibilità; Diversità e Pari Opportunità, con focus sulla riduzione del gender gap, sul superamento degli stereotipi di genere e sull’empowerment femminile.
L’obiettivo è promuovere la cultura della diversità e della sostenibilità, condividendo con le nuove generazioni del territorio del milanese i principi dell’Agenda 2030 e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) che si traducono in valori quali rispetto, passione, fiducia, comunità, partecipazione, diversità, inclusione, integrazione, legalità.
Il bando prevede un budget di 160mila euro per il biennio 2024-2026, che sarà suddiviso tra i progetti selezionati. La scadenza per candidare i progetti a Valori in Campo è fissata per il 15 giugno 2024, mentre il 2 agosto 2024 verranno proclamati i vincitori. Per tutte le informazioni, per scaricare i materiali per partecipare al bando e per candidare i propri progetti: https://acquisti.gruppocap.it/web/bandi_avvisi/home.shtml.