Spettacolo
Abbagnato: “Porto in scena all’Opera la giovane...
Abbagnato: “Porto in scena all’Opera la giovane coreografia italiana”
In cartellone dal 31 gennaio al 2 febbraio la 'Serata' con creazioni firmate Bolognino e il duo Repele- Riva
"Dal mio arrivo, nel 2015, ho fortemente voluto che nuovi grandi nomi della coreografia contemporanea entrassero nel repertorio della compagnia. E così è stato per esempio con Millepied, Forsythe, Preljocaj, Inger, Pastor, Wheeldon… Con questa nuova 'Serata' ampliamo lo sguardo sul contemporaneo aprendo le porte del nostro Teatro ai giovani talenti e in particolare italiani". E' quanto ha dichiarato Eleonora Abbagnato, direttrice della compagnia del Teatro dell'Opera di Roma annunciando la Serata Giovani Coreografi in cartellone al Teatro Nazionale dal 31 gennaio al 2 febbraio che vede in scena le nuove creazioni di Adriano Bolognino ('Yellow'), Simone Repele e Sasha Riva ('I died for love'). Lo spettacolo è il frutto del lavoro svolto dai giovani autori con le étoiles Alessandra Amato e Rebecca Bianchi, il solista Simone Agrò (premio Danza&Danza 2023 interprete emergente) e il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma su commissione della direttrice Eleonora Abbagnato.
"Un’occasione per loro di lavorare con un corpo di ballo ma anche per i ballerini dell’Opera di mettersi alla prova con linguaggi completamente nuovi - ha aggiunto - Ho danzato io stessa le creazioni degli autori che ho scelto di accostare. Sembrano simili ma hanno peculiarità completamente differenti. Il linguaggio di Simone Repele e Sasha Riva è teatrale, Bolognino si distingue per precisione e dinamica. Vorrei diventasse anche questo un appuntamento abituale nella stagione, per fare dell’Opera di Roma un luogo di crescita e promozione del futuro della danza".
Serata giovani coreografi si apre con 'Yellow' di Adriano Bolognino. Napoletano, ha all’attivo importanti collaborazioni anche internazionali ma è alla sua prima esperienza con i danzatori del Lirico capitolino. Affascinato dai corpi, che da sempre immagina come danzanti, ha sviluppato un linguaggio dalla gestualità pulsante.
"Da piccolo – racconta il giovane autore – muovevo matite colorate vestite con tutù fatti con tulle per confetti. Erano i corpi delle mie prime coreografie. Immaginavo un’anima gialla, splendente, che sprigionava tutta la sua forza per dare vita alle cose inanimate. Da qui 'Yellow' (giallo). Sarà per quei ricordi da bambino, sarà perché il giallo è il colore preferito di mia madre. Aspettavo l’opportunità di lavorare per un corpo di ballo per dare una chance a questa pièce che ho conservato nel cassetto fino ad oggi". Pensata da Bolognino come una creazione che chiude il percorso fatto e apre una nuova porta sul futuro, 'Yellow' è una presentazione della sua ricerca artistica, di chi è oggi come coreografo e come essere umano.
Completa la Serata 'I died for love' di Simone Repele (1993) e Sasha Riva (1991). I due ballerini e coreografi, torinese il primo e originario della Virginia il secondo, si sono uniti artisticamente a Ginevra nel 2020. Il loro lavoro è radicato in un aspetto teatrale forte e sensibile, che si esprime attraverso un vocabolario neoclassico e contemporaneo e con gesti potenti. Per l’Opera di Roma hanno già firmato le coreografie di Mass di Bernstein, prima italiana a Caracalla nel 2022.
"Siamo felici di poter tornare per una produzione di danza, sicuramente un’esperienza diversa visto che tutto parte da una nostra idea. Per questa creazione – spiegano i due coreografi – ci siamo ispirati alla figura della ragazza abbandonata più conosciuta nella tradizione americana e descritta nella canzone folk The Butcher Boy. Racconta di un’amante che, lasciata dal suo uomo, decide di togliersi la vita e chiede di porre una tortora sul suo petto per mostrare al mondo che è morta per amore. Dalla frase che chiude la canzone è nata l’idea del titolo del nostro balletto".
Spettacolo
Verissimo, ospiti oggi sabato 4 maggio e domani domenica 5
Serena Bortone e Michelle Hunziker tra gli ospiti di Silvia Toffanin
Serena Bortone e Michelle Hunziker tra gli ospiti di Verissimo, il programma che Silvia Toffanin conduce oggi e domani su Canale 5. La trasmissione per iniziare accoglierà da Amici la coppia di professori composta da Anna Pettinelli e Raimondo Todaro. Dal talent di Maria De Filippi, ospite l'ultima eliminata del serale: la ballerina Sofia.
Spazio all'attrice Cinzia Leone, lontana da tempo dal mondo del cinema e della televisione. Quindi, Toffanin accoglie Rebecca Staffelli in compagnia del fidanzato Alessandro e Ludovica Valli, in dolce attesa del terzo figlio.
La puntata di domenica prevede la presenza di Serena Bortone. La giornalista, conduttrice di Che sarà su Raitre, nelle ultime settimane è stata al centro della vicenda relativa al monologo dello scrittore Antonio Scurati, cancellato dalla trasmissione prima del 25 aprile.
In studio, quindi, Michelle Hunziker prossimamente con Canale 5 con Io Canto Family, accompagnata da Anna Tatangelo, tra i capi squadra del talent show.
Nuovo spazio Amici, con Alessandra Celentano e Rudy Zerbi. In studio ecco Alena Seredova in compagnia del secondogenito David Lee Buffon. Infine, per i fan di Terra amara, sarà ospite, Ilayda Çevik, l’attrice che nella serie interpreta Betül.
Spettacolo
David Donatello, Paola Cortellesi e C’è ancora domani...
Valanga di riconoscimenti per l'attrice e regista del film campione d'incassi. Miglior regia di Garrone per Io capitano, che trionfa come miglior film. Riondino e Germano premiati per le interpretazioni in Palazzina Laf
Paola Cortellesi con C'è ancora domani e Matteo Garrone con Io capitano dominano i David di Donatello 2024.
Paola Cortellesi e C'è ancora domani fanno il pieno
Cortellesi ha aperto la serata aggiudicandosi il David dello spettatore per il record di presenze in sala, con 5,5 milioni di spettatori, e ha raggiunto il top con il riconoscimento come miglior attrice protagonista. Emanuela Fanelli è stata premiata come migliore attrice non protagonista. E' arrivato anche il David per la sceneggiatura originale, che Cortellesi condivide con Furio Andreotti e Giulia Calenda, nonché quello per il miglior esordio alla regia.
Io capitano
Matteo Garrone ha vinto il premio per la miglior regia con Io capitano, che ha trionfato come miglior film. Paolo Carnera è stato premiato per la Miglior fotografia. Io Capitano si è imposto anche nella categoria per il miglior produttore e in quelle per gli effetti visivi e il suono.
Riondino miglior attore protagonista, Germano miglior attore non protagonista
Michele Riondino ha vinto il premio come migliore attore protagonista per l'interpretazione in Palazzina Laf. Nello stesso film, Elio Germano si è guadagnato il riconoscimento per miglior attore non Protagonista della 69ma edizione.
"Andando in giro per l'Italia abbiamo capito che questo è un film molto attuale -ha detto l'attore ricevendo il premio dopo aver chiamato sul palco il regista Michele Riondino- E speriamo che questo film arrivi, che parla di lavoro, una cosa che sembra un po' dimenticata. Taranto è una città meravigliosa violentata dal profitto", ha poi aggiunto.
I premi per Rapito
'Rapito' di Marco Bellocchio ha vinto il premio per la miglior scenografia. 'Rapito' si è aggiudicato anche il riconoscimento per i migliori costumi e per la migliore sceneggiatura non originale. "L'età mi rende moderatamente soddisfatto, se non fossi stato premiato sarei stato moderatamente insoddisfatto -scherza Bellocchio- Spero soltanto di avere ancora per qualche anno la mente a posto per fare altri film". Per 'Rapito', premi anche per il miglior trucco e la miglior acconciatura.
La miglior canzone è di Diodato
Diodato con 'La mia terra' ha vinto il premio per la miglior canzone originale. "Lo vorrei dedicare alla mia terra e a Taranto, la mia città, una città che soffre ma che invito tutti a venire a vedere quanto è bella nonostante questo", ha detto il cantante salentino nel ricevere il premio. Ai Subsonica è andato il premio come miglior compositore per la Colonna Sonora di 'Adagio'.
Premio alla carriera per Milena Vukotic
"Quando mi è stato detto che avrei ricevuto questo prestigioso premio, ho pensato a tutto quello che avrei potuto dire per esprimere questo grande emozione. E la cosa che mi è venuta subito spontanea è stata la gratitudine: non solo nei confronti dell'accademia del cinema, che mi ha fatto questo onore ma proprio nei confronti della vita, che qualche volta ci fa qualche dono così eccezionale". Con queste parole Milena Vukotic ha ricevuto il premio alla carriera.
Un premio che l'attrice ha voluto dedicare ai genitori: "A mia madre e a mio padre, che da quando sono piccola hanno sempre fatto vivere il mio sogno, quello di un giorno potere esprimermi sia con la parola che con la danza -ha detto la Vukotic- E volevo dedicarlo anche ad Alfredo Baldi, che è mio marito, e che è anche uno storico del cinema, e tutti i giorni o quasi condividiamo il grande amore per il cinema. E infine non posso fare a meno di volgere il mio pensiero a Federico che proprio in questo studio 5 ha reso immortale il cinema italiano".
Premio alla carriera per Giorgio Moroder
La platea si è alzata in piedi per salutare con una standing ovation Giorgio Moroder, il tre volte premio Oscar vincitore del premio alla Carriera. Il grande compositore di colonne sonore come 'Top Gun', 'Flashdance' viene invitato a scegliere uno tra i tanti brani che ha scritto nella sua lunga carriera.'"Take my breath away' (colonna sonora proprio di 'Top Gun', ndr,)", dice il maestro. Dopo la consegna del premio, Giorgia sale sul palco, per eseguire uno dei brani di Moroder, 'I feel love', portato al successo da Donna Summer.
Premio speciale per Vincenzo Mollica
Una standing ovation della platea del teatro 5 di Cinecittà ha salutato Vincenzo Mollica, vincitore del Premio Speciale. Il grande giornalista emozionato ha ringraziato il pubblico,ricordando prima Fellini ("Aveva l'età della persona con cui parlava, era straordinario"), e poi Lello Bersani ("Mi ha dato la sua agenda: vorrei che tu prendessi il mio posto, mi disse").
E sulla cosa che maggiormente lo ha mosso durante le interviste della sua vita, Mollica non ha avuto dubbi: "Mi sveglio con la curiosità, senza la curiosità sarebbe un casino", ha detto tra gli applausi. E ancora: "Bisogna saper ascoltare". "Se la cecità ti lasciasse per un attimo, cosa vorresti vedere"?, gli ha chiesto Carlo Conti. "Mia moglie e mia figlia", ha detto commosso Mollica. Il giornalista ha poi ringraziato tra gli altri il tg1, la Rai e Lello Bersani, "che mi ha insegnato, con educazione, signorilità e garbo, tante cose che non potrò mai dimenticare".
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David Donatello, Paola Cortellesi e C’è ancora domani...
Valanga di riconoscimenti per l'attrice e regista del film campione d'incassi. Miglior regia di Garrone per Io capitano, che trionfa come miglior film. Riondino e Germano premiati per le interpretazioni in Palazzina Laf
Paola Cortellesi con C'è ancora domani e Matteo Garrone con Io capitano dominano i David di Donatello 2024.
Paola Cortellesi e C'è ancora domani fanno il pieno
Cortellesi ha aperto la serata aggiudicandosi il David dello spettatore per il record di presenze in sala, con 5,5 milioni di spettatori, e ha raggiunto il top con il riconoscimento come miglior attrice protagonista. Emanuela Fanelli è stata premiata come migliore attrice non protagonista. E' arrivato anche il David per la sceneggiatura originale, che Cortellesi condivide con Furio Andreotti e Giulia Calenda, nonché quello per il miglior esordio alla regia.
Io capitano
Matteo Garrone ha vinto il premio per la miglior regia con Io capitano, che ha trionfato come miglior film. Paolo Carnera è stato premiato per la Miglior fotografia. Io Capitano si è imposto anche nella categoria per il miglior produttore e in quelle per gli effetti visivi e il suono.
Riondino miglior attore protagonista, Germano miglior attore non protagonista
Michele Riondino ha vinto il premio come migliore attore protagonista per l'interpretazione in Palazzina Laf. Nello stesso film, Elio Germano si è guadagnato il riconoscimento per miglior attore non Protagonista della 69ma edizione.
"Andando in giro per l'Italia abbiamo capito che questo è un film molto attuale -ha detto l'attore ricevendo il premio dopo aver chiamato sul palco il regista Michele Riondino- E speriamo che questo film arrivi, che parla di lavoro, una cosa che sembra un po' dimenticata. Taranto è una città meravigliosa violentata dal profitto", ha poi aggiunto.
I premi per Rapito
'Rapito' di Marco Bellocchio ha vinto il premio per la miglior scenografia. 'Rapito' si è aggiudicato anche il riconoscimento per i migliori costumi e per la migliore sceneggiatura non originale. "L'età mi rende moderatamente soddisfatto, se non fossi stato premiato sarei stato moderatamente insoddisfatto -scherza Bellocchio- Spero soltanto di avere ancora per qualche anno la mente a posto per fare altri film". Per 'Rapito', premi anche per il miglior trucco e la miglior acconciatura.
La miglior canzone è di Diodato
Diodato con 'La mia terra' ha vinto il premio per la miglior canzone originale. "Lo vorrei dedicare alla mia terra e a Taranto, la mia città, una città che soffre ma che invito tutti a venire a vedere quanto è bella nonostante questo", ha detto il cantante salentino nel ricevere il premio. Ai Subsonica è andato il premio come miglior compositore per la Colonna Sonora di 'Adagio'.
Premio alla carriera per Milena Vukotic
"Quando mi è stato detto che avrei ricevuto questo prestigioso premio, ho pensato a tutto quello che avrei potuto dire per esprimere questo grande emozione. E la cosa che mi è venuta subito spontanea è stata la gratitudine: non solo nei confronti dell'accademia del cinema, che mi ha fatto questo onore ma proprio nei confronti della vita, che qualche volta ci fa qualche dono così eccezionale". Con queste parole Milena Vukotic ha ricevuto il premio alla carriera.
Un premio che l'attrice ha voluto dedicare ai genitori: "A mia madre e a mio padre, che da quando sono piccola hanno sempre fatto vivere il mio sogno, quello di un giorno potere esprimermi sia con la parola che con la danza -ha detto la Vukotic- E volevo dedicarlo anche ad Alfredo Baldi, che è mio marito, e che è anche uno storico del cinema, e tutti i giorni o quasi condividiamo il grande amore per il cinema. E infine non posso fare a meno di volgere il mio pensiero a Federico che proprio in questo studio 5 ha reso immortale il cinema italiano".
Premio alla carriera per Giorgio Moroder
La platea si è alzata in piedi per salutare con una standing ovation Giorgio Moroder, il tre volte premio Oscar vincitore del premio alla Carriera. Il grande compositore di colonne sonore come 'Top Gun', 'Flashdance' viene invitato a scegliere uno tra i tanti brani che ha scritto nella sua lunga carriera.'"Take my breath away' (colonna sonora proprio di 'Top Gun', ndr,)", dice il maestro. Dopo la consegna del premio, Giorgia sale sul palco, per eseguire uno dei brani di Moroder, 'I feel love', portato al successo da Donna Summer.
Premio speciale per Vincenzo Mollica
Una standing ovation della platea del teatro 5 di Cinecittà ha salutato Vincenzo Mollica, vincitore del Premio Speciale. Il grande giornalista emozionato ha ringraziato il pubblico,ricordando prima Fellini ("Aveva l'età della persona con cui parlava, era straordinario"), e poi Lello Bersani ("Mi ha dato la sua agenda: vorrei che tu prendessi il mio posto, mi disse").
E sulla cosa che maggiormente lo ha mosso durante le interviste della sua vita, Mollica non ha avuto dubbi: "Mi sveglio con la curiosità, senza la curiosità sarebbe un casino", ha detto tra gli applausi. E ancora: "Bisogna saper ascoltare". "Se la cecità ti lasciasse per un attimo, cosa vorresti vedere"?, gli ha chiesto Carlo Conti. "Mia moglie e mia figlia", ha detto commosso Mollica. Il giornalista ha poi ringraziato tra gli altri il tg1, la Rai e Lello Bersani, "che mi ha insegnato, con educazione, signorilità e garbo, tante cose che non potrò mai dimenticare".