Inverno e freddo, gli occhi lacrimano di più: 10 consigli per proteggersi
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Freddo, gelo e vento. In Italia la morsa del 'generale' inverno oltre ad accentuare i malanni di stagione porta anche a una eccessiva lacrimazione. "Gli occhi sono esposti a temperature più basse che possono provocare secchezza e fargli perdere umidità. Quando il film lacrimale si secca, l’occhio come meccanismo di difesa è portato a secernere: produce più lacrime per idratarsi, arrivando anche a una lacrimazione costante che può essere molto fastidiosa. Inoltre - sottolineano gli esperti dell'Istituto Oftalmico europeo-Clinica Baviera - queste lacrime possono essere di scarsa qualità, con conseguenze anche sulla secchezza oculare".
Ma è possibile evitare l’eccessiva lacrimazione in inverno? "Esistono molti modi per prevenire o trattare la lacrimazione, partendo da piccoli cambiamenti nello stile di vita, arrivando a trattamenti che richiedono la prescrizione del medico", rispondono gli oftalmologi.
Ecco il vademecum:
- 1) Proteggere il viso con cappelli o berretti aiuta a ridurre l'esposizione diretta al freddo, mentre gli occhiali da sole proteggono gli occhi dal vento e dalle basse temperature. È importante che gli occhiali da sole indossati abbiano una protezione Uv e che siano grandi e avvolgenti per evitare che il vento entri dai lati delle lenti. Inoltre, se possibile, è bene cercare di evitare le situazioni in cui si è direttamente esposti alle correnti d'aria fredda, trovando un luogo riparato
- 2) Mantenere un ambiente fresco e umido è essenziale per mantenere gli occhi idratati. L'uso di umidificatori aiuta a prevenire la secchezza oculare causata dall'aria secca dell'inverno
- 3) Costringere gli occhi a sbattere volontariamente le palpebre aiuta a prevenire l'irritazione e la secchezza oculare, consentendo all'occhio di idratarsi naturalmente.
- 4) Le lacrime artificiali o le gocce lubrificanti possono aiutare a mantenere idratata la superficie dell'occhio, riducendo la sensazione di secchezza e irritazione. Possono essere applicate durante il giorno, quando necessario, e anche prima di uscire per prevenire le conseguenze del freddo
- 5) Se si soffre di allergie, è importante stare lontani dagli allergeni ed evitare il contatto con essi. A tal fine, è consigliabile sottoporsi a un test in un centro medico per scoprire esattamente il tipo di allergia di cui si soffre. Esistono alcuni accorgimenti che si possono adottare per ridurre al minimo l'esposizione agli allergeni e alleviare i sintomi, come ad esempio: tenere la casa pulita per ridurre la presenza di acari e polvere. Se i sintomi persistono, possono essere alleviati con colliri, antistaminici, corticosteroidi o addirittura vaccini. Consultare sempre uno specialista per determinare l'opzione migliore a seconda dell'allergia che si ha.
- 6) Per evitare la lacrimazione degli occhi quando si indossano le lenti a contatto, è importante usarle correttamente. Prima di maneggiare le lenti, è essenziale lavarsi le mani con acqua e sapone. Le lenti a contatto devono essere pulite e conservate correttamente, in un apposito astuccio pulito con una soluzione specifica. È consigliabile cambiare regolarmente il liquido e l'astuccio e rispettare l'ora e la data di scadenza. Inoltre, non bisogna farne un uso eccessivo, toglierle prima di fare la doccia per evitare l'ingresso di microrganismi e non addormentarsi con le lenti ancora indossate
- 7) Non strofinare gli occhi perché può essere dannoso per la loro salute, in quanto può facilitare l’introduzione di germi e batteri che aumentano il rischio di infezioni oculari e possono causare piccole lesioni agli occhi. È consigliabile sopportare il prurito e lavare accuratamente gli occhi con una soluzione fisiologica. Se si deve rimuovere un corpo estraneo, bisogna farlo con molta attenzione.
- 8) Evitare l’affaticamento oculare. E' necessario osservare periodi di riposo regolari, soprattutto se gli occhi lacrimano a causa dell'uso prolungato di schermi di computer o telefoni cellulari. Una buona opzione è la regola del 20-20-20, che consiste nel far riposare gli occhi per 20 secondi ogni 20 minuti, guardando un oggetto a una distanza di 6 metri
- 9) Mantenersi idratati: bere acqua è molto utile; quando il corpo dispone di acqua in modo adeguato, è difficile che gli occhi soffrano di secchezza oculare e lacrimazione.
- 10) Consultare regolarmente uno specialista è il modo migliore per prevenire e curare la lacrimazione; il medico darà le indicazioni più appropriate, analizzando le cause e garantendo un trattamento personalizzato.
Salute e Benessere
Sanità: anestesisti, Giacomo Grasselli eletto presidente...
In occasione del 78esimo Congresso nazionale della Società scientifica a Napoli
"Sono contento per il risultato, è importante andare avanti su quello che si è fatto dando nuova attrattiva a questa disciplina un po' in difficoltà". Cosi Giacomo Grasselli presidente Siaarti per il triennio 2028/30, eletto a Napoli nel corso dell’Assemblea dei soci, nell’ambito del 78esimo Congresso nazionale Icare della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione, terapia intensiva e terapia del dolore che si chiude oggi a Napoli.
Per Grasselli, direttore di Struttura complessa di Anestesia e Terapia intensiva adulti presso Irccs Ca’ Granda Policlinico di Milano e professore ordinario di Anestesiologia dell’Università degli Studi di Milano, "bisogna far capire quale è l’importanza del ruolo della categoria all’interno del Sistema sanitario nazionale, e poi continueremo il lavoro sulla formazione e potenzieremo l’attività di ricerca".
Salute e Benessere
Mirone (Siu): “L’urologia è tra le discipline...
"A Sorrento il Congresso nazionale 2025"
"Abbiamo toccato tutti gli aggiornamenti tecnologici nella chirurgia robotica, nella calcolosi, nella prostata. Sempre più l'urologia è senz'altro, tra le discipline chirurgiche, quella che dà più spazio a queste nuove tecnologie, grazie alla robotica, grazie al laser. Nella calcolosi certamente abbiamo oggi la possibilità di utilizzare strumenti sempre meno invasivi che ci permettono di andare dalla vescica, all'uretere, al rene, con minuscoli strumenti che hanno energie, quasi sempre laser, che ci permettono di aprire le ostruzioni, le stenosi, di rompere i calcoli con trattamenti pressoché ambulatoriali. Le patologie della prostata in una popolazione che invecchia, dove gli 84-85 anni vengono raggiunti da tanta parte della popolazione maschile, richiedono ovviamente tecnologie molto avanzate". Lo ha detto Vincenzo Mirone, responsabile comunicazione Società italiana di urologia (Siu), in occasione del 97esimo Congresso nazionale Siu che si conclude domenica Bari.
"Abbiamo già in programma nel novembre del 2025 un congresso che si sposta in Campania. Lo faremo a Sorrento - annuncia lo specialista - L'edizione 2024 nel capoluogo pugliese è andata molto bene: 1.500-1.600 iscritti, veramente un congresso importante. Molti i giovani specializzanti coinvolti. Molti gli ospiti stranieri, amici della Società italiana di urologia da tutta Europa, anche dagli Stati Uniti: penso che questa sia la strada giusta", conclude.
Salute e Benessere
Chirurgia, Ficarra (Siu): “Con robotica si risolvono...
"In ambito oncologico le terapie farmacologiche efficaci per tempi più lunghi"
"Oggi abbiamo la fortuna di poter offrire ai nostri pazienti delle terapie innovative, delle terapie che dal punto di vista chirurgico vanno sempre nella direzione della mini-invasività". Questo significa poter "risolvere anche patologie importanti, preservando gli organi e offrendo una invasività minore. Il tempo della chirurgia a cielo aperto con i tagli è probabilmente, non dico scomparso, ma fortemente diminuito. Oggi la maggior parte dei nostri trattamenti si fanno con la laparoscopia, con la chirurgia robotica". Lo ha detto Vincenzo Ficarra, responsabile Ufficio scientifico della Società italiana di urologia (Siu), in occasione del Congresso nazionale Siu in corso a Bari.
"In urologia esiste il grande capitolo della endourologia - continua Ficarra - cioè la possibilità di trattare patologie dell'apparato urinario utilizzando le vie naturali, quindi risalendo all'interno degli ureteri e andando a raggiungere, ad esempio, questi calcoli che un tempo richiedevano trattamenti invasivi. Oggi riusciamo per via endoscopica a trattarli in maniera efficace". Il congresso è occasione però anche di aggiornamento su terapie farmacologiche. "Nuovi trattamenti, soprattutto nell'ambito oncologico - conclude lo specialista - allungano la vita dei pazienti che non hanno la possibilità di guarire dalle loro patologie, ma che possono essere trattati con farmaci molto efficaci per un tempo sempre più lungo".