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Infortuni: Inail, come prevenire scottature e incendi a...
Infortuni: Inail, come prevenire scottature e incendi a casa. 31 gennaio scade rinnovo assicurazione obbligatoria
Più sicuri dopo un infortunio a casa grazie all’Assicurazione obbligatoria Inail contro gli infortuni in ambito domestico 2024. La casa, ricorda l’Inail, viene di solito considerata il luogo dove le persone si sentono più sicure ma le insidie e i pericoli possono nascondersi anche tra le sue mura. L’incidente è definito infortunio quando comporta la compromissione, temporanea o definitiva, delle condizioni di salute di una persona, a causa di lesioni di vario tipo. L’infortunio è domestico quando si verifica all’interno della propria abitazione, o delle sue eventuali estensioni esterne (balconi, giardino, garage, cantina, scala, ecc.), nello svolgimento di attività di cura della casa o dei componenti del nucleo familiare.
Gli infortuni possono essere provocati da una vasta tipologia di cause, come scottature e incendi. Questi rischi possono essere presenti in tutti gli ambienti della casa, in particolare in cucina. Ci sono diversi elementi che possono causare un incendio: utilizzo non corretto delle stufe; impianti elettrici difettosi; troppe spine attaccate alla stessa presa elettrica; mozziconi di sigarette non spenti gettati nel cestino della carta o nella pattumiera.
L’Inail suggerisce alcune misure preventive, per salvaguardarsi da questo tipo di infortuni:
- 1. non tenere materiali infiammabili come carta, legno, fiammiferi, giornali, alcol vicino ai fornelli accesi;
- 2. non lasciare manici delle padelle sporgenti dal piano cottura;
- 3. non indossare abiti svolazzanti o infiammabili mentre si cucina o ci si avvicina alle fiamme;
- 4. utilizzare protezioni per le mani quando si toccano oggetti surriscaldati;
- 5. raccogliere i capelli lunghi in prossimità di fiamme libere;
- 6. non schermare la luce delle lampade con carta o stracci;
- 7. lasciare sempre gli spazi liberi previsti intorno a elettrodomestici o apparecchi riscaldanti.
L’assicurazione Inail contro gli infortuni domestici è obbligatoria per tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 67 anni che si prendono cura della casa e dei propri familiari in maniera abituale, esclusiva e gratuita.
Il 31 gennaio è il termine per il rinnovo dell’assicurazione. Il pagamento effettuato entro questa data consente la prosecuzione della copertura assicurativa senza soluzione di continuità. Invece, se il versamento è effettuato dopo la scadenza, l’assicurazione decorre dal giorno successivo. Per chi si iscrive per la prima volta, nel momento in cui matura i requisiti assicurativi, la polizza ha validità dal giorno seguente al pagamento del premio.
Il costo della polizza assicurativa è pari a soli 24 euro all’anno ed è deducibile fiscalmente. Per perfezionare l’iscrizione o il rinnovo, è necessario pagare il premio unicamente con l’avviso di pagamento PagoPA.
Per le famiglie con redditi bassi, il premio assicurativo è a carico dello Stato.
La polizza prevede una rendita diretta in caso di inabilità permanente, un assegno per assistenza personale continuativa, una rendita ai superstiti e un assegno una tantum in caso di infortunio mortale.
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Festival lavoro: oltre 21mila euro donati per famiglie...
26.350,23 per le donne e minori vittime di violenza e maltrattamento
Un totale di 21.651,75 euro donati per le famiglie delle vittime del crollo di via Mariti a Firenze e 26.350,23 per le donne e minori vittime di violenza e maltrattamento. Sono le somme donate dai partecipanti al Festival del lavoro a Firenze organizzato dai consulenti del lavoro. I fondi sono stati consegnati rispettivamente tramite la Misericordia di Firenze e l'associazione Artemisia-Centro Antiviolenza Firenze.
"E' un gesto di solidarietà e vicinanza -ha spiegato Rosario De Luca, presidente del Cno dei consulenti del lavoro- un segnale dei valori che i consulenti del lavoro portano avanti, noi portiamo avanti i valori della sicurezza e siamo attivissimi anche sul contrasto alla violenza di genere. Siamo una categoria concreta, a noi piace fare i fatti", ha concluso.
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Al Festival del Lavoro il ministro Bernini premia i...
Il videogame che promuove il lavoro etico promosso dai consulenti del lavoro
"Grazie a Rosario De Luca per questo bellissimo lavoro. Questi ragazzi hanno saputo trasferire nel modo giusto le informazioni giuste, giocando, apparentemente giocando, hanno passato informazioni importanti sulla diffusione della legalità. Non è mai abbastanza forte la voce con cui si contrasta l'illegalità". Così Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, premiando al Festival del lavoro a Firenze i ragazzi vincitori del progetto 'GenL', il videogame ideato dai consulenti del lavoro già nel 2019 per sensibilizzare i più giovani ai temi della legalità e del lavoro etico.
A ricevere il premio Manuel Messina, del Centro italiano opere femminili salesiane (Ciofs) di Livorno, e Lorenzo Bormino, dell'Iis 'Leonardo Da Vinci' di Villafranca Lunigiana (Massa Carrara).
"Grazie a tutti e al ministro Bernini per testimoniare con la sua presenza l'impegno che portiamo avanti con i nostri giovani di categoria nella diffusione della legalità e dell'etica nelle scuole e nelle università. Con questo progetto andiamo a spiegare che il lavoro deve essere regolare, etico, dicendo no a violazioni e allo sfruttamento, con il rispetto totale di tutto quello che la norma prevede. Abbiamo sviluppato questo gioco che è partito in modo cartaceo e oggi è appunto un videogioco, contattando 700mila studenti. I due vincitori di oggi verranno anche con noi a Bruxelles in visita alle istituzioni europee, che sono fondamentali. Senza regole e senza limiti c'è anarchia e l'anarchia non fa bene a nessuno", ha commentato Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, alla premiazione di questo progetto attraverso il quale i professionisti portano la cultura della legalità nelle scuole e nelle università su e giù per l'Italia.
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Festival Lavoro: Zanetti: “In questa nuova fase della...
Videomessaggio del vicepresidente dell'Inter intervistato da Rosario De Luca
"Quando l'Inter mi ha detto che dovevo essere vicepresidente, grandissima felicità da parte mia: ma allo stesso tempo mi sono reso conto che era una grandissima responsabilità. Era finito un percorso calcistico molto importante dopo 25 anni, si chiudeva una parentesi e se ne apriva un'altra: iniziare completamente da zero, sempre legato al calcio però come manager. Tanti miei ex colleghi fanno l'allenatore, io volevo fare il manager, e soprattutto non il manager solo del lato sportivo: volevo avere una visione più ampia, a 360 gradi. Mi dovevo preparare: per questo ho iniziato un percorso di formazione all'università Bocconi, dove continuo a studiare, dove sto imparando tanto". Lo ha detto Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, in un videomessaggio inviato alla giornata conclusiva del Festival del Lavoro, organizzato a Firenze dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro.
"Devo dire che mi trovo in una fase della mia vita molto importante, perché mi sto rendendo utile per il mio club, non soltanto nella parte sportiva: nelle diverse aree che il nostro club ha e dove può crescere - ha aggiunto Zanetti - Dare il mio contributo in diverse aree che io quando giocavo non conoscevo, questo di sicuro mi arricchisce".
"Studiare è fondamentale, imparare anche dalle persone che hanno più esperienza di te - ha concluso Zanetti - Di sicuro il calcio insegna: io sono membro della Fifa, della Uefa e della Conmebol, conosco tantissime persone dalle quali io posso tranquillamente imparare, ascoltare e poi mettere in pratica durante la mia vita quotidiana".
"Bisogna dare l'esempio: io lo dimostravo ai miei compagni con i fatti, non con le parole, il cammino che dovevamo seguire. I miei compagni credevano in me perché sapevano che tutto quello che io facevo era in funzione del bene del gruppo, e non per interesse personale. Con esempio, rispetto, senso di appartenenza, responsabilità, spirito di sacrificio, generosità: quando tu fai parte del gruppo devi cercare tutte queste componenti per poter arrivare agli obiettivi".
"La correttezza prima di tutto, il rispetto anche per gli avversari, per i colleghi, sempre - ha aggiunto Zanetti - Sono i valori che mi hanno trasmesso i miei genitori fin da bambino, li ho portati durante la mia carriera calcistica e li continuo a portare adesso come dirigente. Io credo che il rispetto sia fondamentale. La cosa che mi piace di più è che dopo aver smesso di giocare a calcio vengo riconosciuto per questi valori, al di là della maglia. Il mondo del calcio è talmente ampio, e ha una risonanza importante a livello mondiale: il fatto che mi riconoscano per questo, per me è un motivo d'orgoglio".
"Ogni volta che sollevavo un trofeo, che per fortuna sono stati tanti, e tanti mi fanno i complimenti per quello che ho vinto, a me piaceva sempre ricordare il percorso che avevo fatto fin da bambino per arrivare lì - ha concluso Zanetti - Ogni volta che io sollevavo un trofeo la mia mente, il mio cuore, tornava a quel bambino che sognava di diventare calciatore. Piedi per terra sempre, grandissima umiltà e spirito di sacrificio, perché senza sacrificio non si ottiene nulla".
"Bisogna adeguarsi -continua- e bisogna capire il momento che uno sta vivendo. La tecnologia sta avanzando molto velocemente: allora uno si adatta, si adegua, e mette a disposizione il suo talento, perché ognuno di noi ha un talento. Basta metterlo a disposizione, però sempre con la cultura del lavoro".