Spettacolo
50 anni di carriera e tanti progetti per Patrizia Pozzi
Traguardo importantissimo da festeggiare per Patrizia Pozzi: oltre ad avere raggiunto in cinquant’anni di carriera, grazie all’impegno in teatro cominciato nel 1972, l’attrice Patrizia Pozzi è tornata di recente a far parte del cast di Un Posto al Sole, dove interpreta la caposala Iolanda. Un ruolo portato in scena dall’attrice da oltre vent’anni, motivo per il quale è entrato nel cuore dei telespettatori, che si sono detti felici all’idea di rivederla nelle vicende ambientate a Palazzo Palladini e dintorni.
Ad ogni modo, il ritorno nella soap è soltanto l’ultimo dei tanti lavori che hanno visto e vedono ancora impegnata Patrizia Pozzi in quest’ultimo periodo: lo scorso novembre, l’attrice è stata nel cast di “Ferdinando” di Annibale Ruccello spettacolo diretto da Guglielmo Marino che aveva tra gli interpreti anche Roberta Amoroso, Massimo Ardito e Antonello Gargiulo. Il prossimo 23 marzo sarà impegnata nello spettacolo “E ti cambia la vita” scritto e diretto da Antonio Nardiello con la compagnia stabile del Teatro Gelsomino di Afragola/NA. Inoltre, negli scorsi anni è stata tra gli interpreti di diversi film di successo: da 7 ore per farti innamorare, diretto da Giampaolo Morelli, a In Fila Per Due, passando per i recenti Dobbiamo Stare Vicini e La Casa di Ninetta, opera di Lina Sastri dove ha prestato il suo volto al personaggio di Nonna Emilia.
Spettacolo
Eurovision 2024, protesta contro Israele: migliaia in...
Manifestazioni e concerti nella città svedese
Il conflitto in Medio Oriente continua ad essere protagonista dell'Eurovision Song Contest 2024. Quest’anno, la partecipazione di Israele ha suscitato diverse polemiche e oggi a Malmo, in Svezia, dove si svolge la kermesse canora, sono attese migliaia di persone per diverse manifestazioni. La protesta più significativa è quella pro-Palestina, che è partita dalla centrale Stora Torget. Circa 25.000 persone provenienti da tutta la Svezia, Danimarca e altri Paesi sprendono al corteo, che attraversa le vie del centro di Malmo fino a un palco dove gli artisti si esibiranno in un concerto di protesta.
Prima della kermesse si svolgerà l’evento di benvenuto per la delegazione israeliana all’Eurovision, organizzato dall’Associazione di Amicizia Svezia-Israele. La polizia ha predisposto un piano di sicurezza completo per tutta la durata della settimana dell’Eurovision. Questa sera la seconda semifinale dell'Eurovision dove si esibirà anche Angelina Mango e la giovane cantante israeliana, Eden Golan, la cui partecipazione è stata molto contestata.
Spettacolo
Vincent Macaigne: “Quando Italia ha aiutato settore...
Intervista de La Ragione all'attore nelle sale con 'Ritratto di un amore' protagonista del XIV Festival Rendez-vous
Tra i film più apprezzati dell’ultimo Festival di Cannes, 'Ritratto di un amore' di Martin Provost arriverà nelle nostre sale il 16 maggio distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm, interpretato dall'attore francese Vincent Macaigne che veste i panni del post impressionista amico di Degas e Renoir, Pierre Bonnard. Tra i migliori attori del panorama internazionale e grande protagonista della XIV edizione del Rendez-vous, il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese.
Classe 1978, l’artista parigino ha dimostrato ancora una volta la sua incredibile versatilità. "Di Pierre Bonnard avevamo soltanto qualche fotografia, non esistono video e quindi non sapevamo come parlasse o si muovesse. Ho dovuto imparare a dipingere come lui. Mi sono anche dovuto depilare", ammette sorridendo a La Ragione. "Io sono molto peloso ma il regista voleva mostrare la mano e il braccio del pittore. È stato un lavoro estremamente interessante", racconta a La Ragione.
"Quello che è piaciuto di 'Ritratto di un amore' è che Bonnard ha cercato di dipingere Marthe due o tremila volte, senza mai riuscirci. Non è mai stato in grado di catturare il suo sguardo, il suo viso. Questa è stata la molla che ha fatto scattare la voglia a Martin Provost di fare questo film. E' come se tutta la carriera di Bonnard fosse stata dedicata a cercare di capire questa donna misteriosa".
'Amo Moretti, Bellocchio, Sorrentino, Alice Rohrwacher...'
Il cinema italiano rappresenta una grande fonte di ispirazione per Macaigne. "Penso a Federico Fellini e alla sua maniera di portare sullo schermo Roma. A Pier Paolo Pasolini e al modo in cui dipinge la tragedia e il reale. E ancora ad Antonioni, a Visconti, a 'C’eravamo tanto amati' di Ettore Scola, a 'Il caso Mattei' di Francesco Rosi", afferma con grande trasporto. "Amo anche il cinema contemporaneo: Nanni Moretti, Bellocchio, Sorrentino, Alice Rohrwacher… Sono sempre rimasto colpito dalla capacità del cinema italiano di mischiare il grande senso della tragedia con il quotidiano".
Purtroppo, la collaborazione fra il cinema italiano e quello francese ha subìto una battuta d’arresto, ma Macaigne è pronto a riprendere il filo del discorso: "Il cinema italiano è sempre stato molto più internazionale e potente di quello francese: ha saputo catturare, impossessarsi di alcune storie e renderle universali. Quando lo Stato ha aiutato il movimento, il vostro cinema ha cambiato il mondo, influenzando anche gli altri Paesi", conclude Macaigne.
Spettacolo
‘Non dirmi che hai paura’ unico film italiano...
Il film 'Non dirmi che hai paura', il secondo lungometraggio cinematografico diretto da Yasemin Şamdereli, in collaborazione con Deka Mohamed Osman, è l’unico film a rappresentare l’Italia al festival in Concorso al Tribeca Film Festival 2024 nella sezione International Narrative Competition. La kermesse è in programma si terrà a New York dal 5 al 16 giugno 2024. Tratto dall’omonimo bestseller internazionale di Giuseppe Catozzella (edito in Italia da Feltrinelli), il film è prodotto da Indyca con Rai Cinema, Neue Bioskop Film, Tarantula, Bim Produzione, in coproduzione con Momento Film, Voo, Be tv e Shelter Prod, Film I Väst, in collaborazione con The Piranesi Experience e Cinepost. Il film è inoltre realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura MiC, con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020, Film Commission Torino Piemonte, Eurimage – Council of Europe e Europa Creativa Programma Media.
Il film racconta la storia di Samia, una bambina nata a Mogadiscio, in Somalia, durante una terribile guerra civile. All'età di 9 anni scopre di avere un grande talento: corre più veloce di tutti gli altri. Con l'aiuto del suo migliore amico Ali, Samia trasforma questo talento in un sogno: rappresentare la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2008. Samia arriva ultima nella gara dei 200m femminili, ma il mondo intero ha fatto il tifo per lei in un momento davvero magico. Al ritorno in Somalia, Samia diventa bersaglio delle rappresaglie dei governanti islamici del Paese perché ha corso senza velo, un peccato mortale imperdonabile. Rischiando la vita, la ragazza decide di intraprendere il viaggio per raggiungere l'Europa. La storia di Samia racconta il coraggio di una giovane donna che sfida un regime brutale e lotta per la sua libertà e per il suo futuro.