Cronaca
Due microtelefoni sequestrati in carcere, arrivati nel...
Due microtelefoni sequestrati in carcere, arrivati nel pacco di Natale
Due telefoni cellulari sequestrati dalla polizia penitenziaria nel carcere di Teramo. Erano destinati ad un detenuto pugliese del circuito Alta sicurezza. Lo comunica, in una nota, Giuseppe Pallini, della segreteria Provinciale Teramo del Sappe. Alla vigilia di Natale, durante le operazioni di consegna di un pacco postale destinato a un detenuto da parte di un familiare, il personale, ha trovato all’interno di un incavo abilmente ricavato in un plico di atti giudiziari, due micro telefoni cellulari. Dopo le attività di rito il familiare e il detenuto sono stati denunciati.
“Non sappiamo più in quale lingua del mondo dire - viene affermato - che le carceri devono essere tutte schermate all’uso di telefoni cellulari e qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni. Le donne e gli uomini del Corpo sono quotidianamente impegnati nel l’attività di contrasto al l’introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. E nonostante portare e detenere illecitamente telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Vanno adottate soluzioni drastiche, come la schermatura delle sezioni detentive e degli spazi nei quali sono presenti detenuti all’uso dei telefoni cellulari".
Cronaca
Arresto Miami, madre di Falcinelli: “Revocato il suo...
Il giovane era stato fermato in maniera violenta dalla polizia americana lo scorso febbraio
Gli Stati Uniti hanno revocato il visto a Matteo Falcinelli, il 25enne italiano arrestato in modo violento dalla polizia di Miami nello scorso febbraio. A darne notizia è stata la mamma, la signora Vlasta. "Matteo è stato contattato dall’Ambasciata americana a Roma per comunicargli che il Dipartimento di Stato Americano gli ha revocato il visto e, pertanto, se lui dovesse uscire dagli Stati Uniti non potrebbe più rientrare". Matteo e la madre stavano per imbarcarsi in aereo per rientrare in Italia quando hanno appreso la notizia.
La polizia di Miami: "Legato a quel modo per la sua sicurezza"
"La decisione di legarlo è stata presa per la sua sicurezza" si sono giustificati dalla City of North Miami Beach. In una dichiarazione, ripresa dai media americani, sostiene che Matteo Falcinelli è stato 'incaprettato' con il metodo, vietato da decine di dipartimenti di polizia americani, del cosiddetto 'hogtie', dichiarato potenzialmente letale dal dipartimento di Giustizia dagli anni '90, perché il giovane continuava a battere la testa contro la porta della cella.
"La North Miami Beach Police ha agito in accordo con gli standard dello Stato e le regole del dipartimento", prosegue la dichiarazione della città della Florida, che afferma che i video delle bodycam mostrano che Falcinelli si sarebbe "comportato in modo aggressivo" durante l'arresto e mentre veniva trasportato in cella. Nel comunicato si sottolinea che l'arrestato è stato tenuto legato per 13 minuti e che durante questo tempo è stato sempre monitorato. E, infine, si afferma che gli agenti hanno tentato di fargli prestare cure mediche per il taglio al volto che si sarebbe provocato colpendo con la testa le sbarre all'interno dell'auto della polizia dopo l'arresto.
Procura di Roma apre inchiesta
La procura di Roma ha aperto un'inchiesta in relazione al caso. Il fascicolo, al momento senza indagati né ipotesi di reato, è stato avviato in seguito alla segnalazione del Consolato. I pubblici ministeri capitolini, coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi, in attesa di ricevere la denuncia da parte del giovane, in cui si potrebbero ipotizzare i reati di lesioni o tortura, dovranno valutare anche le questioni in merito alla competenza e alla giurisdizione.
La protesta ufficiale del console italiano
Sulla vicenda del nostro connazionale, "il console generale ha presentato una nota di protesta ufficiale", ha annunciato nei giorni scorsi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "La nota - indirizzata al Dipartimento di Stato e al capo della polizia di Miami - ha evidenziato l'inaccettabilità di quanto accaduto".
Cronaca
Rissa Fedez-Iovino, cosa rischia il rapper indagato: parla...
"Si tratta di un reato che per quanto grave non può andare a inficiare la capacità genitoriale" dice all'Adnkronos il matrimonialista Gassani
''Un eventuale rinvio a giudizio e condanna in primo grado potrebbero scalfire l'immagine di Fedez ma dubito possano avere un'incidenza fondamentale sul piano delle capacità genitoriali e, dunque, comportare conseguenze sull'affidamento dei figli". Così, interpellato dall'Adnkronos, l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Ami, Associazione Matrimonialisti italiani, commenta l'inchiesta della procura di Milano che vede indagato il rapper per rissa e lesioni in concorso in relazione all'aggressione, subita dal personal trainer Cristiano Iovino.
"Premettendo che non sappiamo se Fedez sia o no colpevole, stiamo parlando comunque di un reato che non è avvenuto in un contesto intra familiare, cioè contro familiari – sottolinea Gassani –. Si tratta di un reato che per quanto grave non può andare a inficiare la capacità genitoriale, salvo che la perizia del giudice civile non sancisca un grado di aggressività".
"In caso di condanna, l'immagine e la credibilità di Fedez ne risentirebbero, ma non si può considerare automaticamente una condanna per rissa rispetto alla capacità genitoriale – spiega il matrimonialista – che andrebbe comunque verificata in sede civile con una consulenza tecnica d'ufficio".
Cronaca
Sfida tra un artista e l’IA
Un noto artista e l’intelligenza artificiale si sfideranno per la prima volta in Sicilia, fino all’ultima sfumatura di colore, per decretare chi realizzerà l’opera d’arte più creativa ed innovativa, partendo entrambi da uno stesso tema comune. Palcoscenico del ‘singolar tenzone’, giovedì 16 maggio alle 19.30, sarà l’Auditorium Santa Maria Alemanna a Messina, che ospiterà un nuovo appuntamento del ‘Coffe Talk: Intelligenza ARTificiale - dialoghi creativi e arti visive’, con la partecipazione del noto maestro Dimitri Salonia, fondatore della Scuola Coloristica Siciliana, che aiutato dalla sua allieva Lidia Monachino, gareggerà con l’AI generativa di Chat GPT guidata da Gaia Roccaforte ingegnere Biomedico del CNR IRIB di Messina. A fine serata sarà il pubblico presente a scegliere l’opera ritenuta più emozionante. Durante l’incontro ci sarà un interessante intervento di Alfredo Ferro, professore emerito di Informatica dell’Università di Catania che discuterà di Intelligenza artificiale e delle sue applicazioni future. L’evento è gestito come un format, moderato dal dirigente tecnologo del CNR Marco Ferrazzoli, e favorisce un approccio inclusivo e multidisciplinare e una discussione, in un contesto di dialogo aperto e informale, dove l’arte e le scienze si intrecciano.
“Da tempo – spiega Dimitri Salonia - si dibatte delle novità introdotte dall’Ai generativa nel campo delle arti visive. L’impatto dell’intelligenza artificiale sull’arte va intesa in senso più ampio, in quanto coinvolge non solo il comparto dell’arte contemporanea, ma impatta nel ben più vasto ambito delle arti visive. Da una parte l’intelligenza artificiale è da tempo utilizzata da alcuni artisti contemporanei per sperimentazioni concettuali, ricerche che indagano i nuovi confini dell’arte, dall’altra amplia il perimetro delle arti visive, in quanto ne possono far uso anche altre figure finora esterne alla disciplina della creazione di immagini. La facilità nella produzione rischia di creare velocemente un fenomeno di svalutazione con la quale gli artisti dovranno misurarsi ed essere distintivi. Se parliamo di arte, pubblicità, fiction, spettacolo, satira, l’AI generativa può funzionare. In altri contesti, dove vige il principio di realtà e le tecnologie del reale, potrebbe provocare più problemi che opportunità. Tuttavia, questa dicotomia tra reale e artificiale infatti nell’arte non esiste. L’arte è un ambito applicativo molto interessante per l’Ai generativa, in quanto per sua natura un’opera d’arte è costituita da un immaginario “artificiale”, non è mai mera riproduzione della realtà, non risponde al principio di realtà”.
Durante l’evento si parlerà di “ADAPT-MI - Automatic Diagnosis, Assessment, Prognosis and Treatment of Motor Illness”, un progetto innovativo finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in ITaly (MIMIT), finalizzato allo sviluppo di nuovi algoritmi in ambito diagnostico e riabilitativo basati su AI generativa. “L’obiettivo principale del progetto - spiegano Giovanni Pioggia, responsabile CNR IRIB di Messina, e Marco Ferlazzo, Presidente di COT - è migliorare la gestione diagnostica, prognostica e terapeutica di soggetti con traumi e deficit motori, mediante nuovi algoritmi di supporto alla decisione clinica basati su AI generativa, scevri dalle criticità attuali dei sistemi AI e proposti come PoC in piattaforme di Open-AI Innovation. Le aree di intervento del progetto includono la diagnosi e valutazione pre- e post-chirurgica in ortopedia ed il trattamento neuro-robotico in soggetti post-chirurgici e in pazienti con deficit sensori-motori”. “Il partenariato è composto da soggetti privati e pubblici di eccellenza nella ricerca e sviluppo, nella innovazione aperta e nella produzione di piattaforme, prodotti e servizi tecnologicamente avanzati”, ha aggiunto Flavio Corpina, Amministratore delegato del Consorzio Mediterranean Health Innovation Hub (M.H.I.H.)”. I soggetti proponenti del progetto sono: C.O.T. Cure Ortopediche Traumatologiche s.p.a., l’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRIB) e Cedel Cooperativa Sociale Educativa ELIS, in collaborazione con eccellenze nella ricerca clinica italiana (Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e Fondazione Don Carlo Gnocchi), nonché con PMI innovative attive nel settore dell’intelligenza artificiale (DeepTrace Technologies S.r.l) e delle tecnologie di IT (Medilink S.r.l.).