Esteri
Svezia nella Nato, primo sì del Parlamento turco
Ora manca il voto per la ratifica in aula del trattato di adesione, ancora non in calendario
La commissione degli Esteri del Parlamento turco ha detto oggi il primo sì all'adesione della Svezia alla Nato. Il ministro degli Esteri svedese, Tobias Billstrom, ha celebrato sui social questa votazione, ricordando che ora è necessario "il passo seguente", cioè la ratifica in aula del trattato di adesione che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha inviato ad ottobre in Parlamento dopo aver paralizzato il processo per oltre un anno, denunciando la mancata collaborazione della Svezia nella lotta ai gruppi curdi da lui considerati terroristi. Al momento non è ancora stato calendarizzato il voto del Parlamento.
L'ok di Erdogan a luglio
Il via libera del presidente turco Erdogan all'adesione della Svezia alla Nato era arrivato il 10 luglio scorso. Ad annunciarlo era stato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Sono lieto di annunciare che il presidente Erdogan ha accettato di trasmettere il protocollo di adesione per la Svezia alla Grande Assemblea Nazionale il prima possibile. E di lavorare a stretto contatto con l'Assemblea per garantire la ratifica", ha detto Stoltenberg. Ma che cosa ha ottenuto Erdogan per dare il disco verde all'ingresso di Stoccolma nell'Alleanza? La risposta è nelle stesse parole di Stoltenberg.
"Il memorandum concluso un anno fa al vertice di Madrid ha dato i suoi risultati - ha affermato - Ha dato un contributo nella nostra lotta contro il terrorismo. Ha garantito più sicurezza per la Turchia e una Nato più forte. Dal nostro accordo a Madrid, Svezia e Turchia hanno lavorato a stretto contatto per affrontare i temi relativi alla sicurezza posti" da Ankara. "Nell'ambito di tale processo, la Svezia ha modificato la propria Costituzione, ha cambiato le sue leggi, ha notevolmente ampliato la sua cooperazione in materia di antiterrorismo in contrasto al PKK e ha ripreso le esportazioni di armi in Turchia", ha aggiunto il segretario generale della Nato.
"La cooperazione tra la Svezia e la Turchia nella lotta al terrorismo continuerà dopo l'adesione" di Stoccolma alla Nato. "La Turchia e la Svezia hanno concordato di istituire un nuovo accordo bilaterale sulla sicurezza. Anche la Nato intensificherà notevolmente il suo lavoro in questo settore. Il completamento del processo di adesione della Svezia alla Nato è un passo storico che giova alla sicurezza di tutti gli alleati della Nato in questo momento critico. L'adesione della Svezia ci rende tutti più forti e più sicuri".
Il premier svedese Ulf Kristersson, a margine del summit della Nato a Vilnius, aveva quindi sottolineato che Europa e Turchia hanno "legami stretti. Stiamo promuovendo legami più stretti, modernizzando l'Unione doganale, producendo migliori risultati sul regolamento sui visti eccetera. C'è terreno fertile per una cooperazione più stretta". La revisione dell'Unione doganale è una delle contropartite chieste da Erdogan in cambio del via libera all'adesione della Svezia alla Nato.
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Eye, Molinari: “Forlì scelta simbolica ad un anno...
“L’European Youth Event è un brand del Parlamento Europeo che di solito si svolge a Strasburgo, ma che in vista delle elezioni europee si è spostato anche negli Stati membri: in Germania, Lituania, Slovenia e ora in Italia, per discutere di Unione Europea, visto che l’8 e il 9 giugno siamo tutti chiamati a votare. C’è una campagna che si chiama ‘Usa il tuo voto’ che vuole invitare tutti i cittadini dell’Unione, in particolare i giovani, ad andare a votare. In questi tre giorni ci sarà da divertirsi, da stare insieme e da discutere”, ha sottolineato Maurizio Molinari, parlamentare europeo capo dell’Ufficio di Milano, durante l’inaugurazione di EYE Forlì.
“Andare in una città come Forlì, piuttosto che in un grande centro come Milano, soprattutto ad un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito la Romagna, è da un lato molto forte simbolicamente e, dall’altro, vuole avvicinare i cittadini all’istituzione. Per questo l’Unione Europea ha scelto questa città”, conclude Molinari.
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Eye, Laschi: “Un evento organizzato dai giovani per i...
150 associazioni giovanili si sono date appuntamento a Forlì per EYE, previste oltre 200 iniziative
“EYE Forlì nasce da un’idea del Parlamento Europeo che ogni due anni organizza a Strasburgo un grande ritrovo per giovani e, quest’anno, in previsione delle elezioni europee, ha deciso di avvicinarsi di più ai giovani cittadini e ha portato l’evento in 4 città un EYE locale. Per l’Italia, ha scelto l’Università di Bologna e il Campus di Forlì. Un grande evento organizzato dai giovani per i giovani. Ci saranno più di 150 associazioni giovanili che hanno organizzato oltre 200 iniziative che si svolgeranno sabato 18 e domenica 19 maggio. Il tutto si apre con la cerimonia in Piazza Saffi dove ci sarà un spettacolo e i saluti istituzionali”, ha raccontato Giuliana Laschi, dell’Università di Bologna, coordinatrice EYE Forlì, durante la cerimonia di inaugurazione dell’evento.
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Eye, Colla: “Università bacino della Commissione...
La rappresentante della Commissione Europea per il Nord Italia a margine dell’inaugurazione di EYE, l’European Youth Event, a Forlì
“L’Università è un bacino dove la Commissione Europea è contenta di lavorare. È la prima volta che l’EYE si tiene in Italia ed è importante che si faccia in Emilia-Romagna, ad un anno dall’alluvione che l’ha colpita. La Commissione Europea ricorda così l’importanza di questo periodo storico”, ha dichiarato Claudia Colla, rappresentante della Commissione Europea per il Nord Italia, a margine dell’inaugurazione di EYE, l’European Youth Event, a Forlì.
“Il 9 maggio si è celebrata la festa dell’Europa, il primo maggio sono stati festeggiati i 20 anni dall’allargamento, quindi è un momento caldo e pieno di avvenimenti, includendo anche le elezioni che ci saranno tra meno di un mese. È importante far capire la concretezza delle politiche dell’Unione e far vedere alle nuove generazioni la vicinanza delle istituzioni europee”, aggiunge Colla.
“Un programma che in Italia viene chiamato PNRR, ma che noi chiamiamo Next Generation EU, mette al centro le nuove generazioni, quindi quale luogo migliore se non Forlì, con una collaborazione con l’Università”, conclude.