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Onu approva risoluzione per Gaza, Guterres: “Aiuti?...
Onu approva risoluzione per Gaza, Guterres: “Aiuti? Israele crea enormi ostacoli”
Iran minaccia: "Chiuderemo accesso a Mar Mediterraneo". Onu: "150mila sfollati in ultime evacuazioni, nessun posto è sicuro". Guterres: "Aiuti? Israele crea enormi ostacoli"
![Macerie a Gaza - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/0287-1984f7b3a5e2-39a9d611105f-1000/format/big/gaza_macerie_afp.jpeg)
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso a Gaza Hassan Al Atrash, responsabile delle forniture militari per il braccio armato di Hamas, Brigate Ezzeldin al Qassam, nel corso di un raid effettuato ieri a Rafah. I militari israeliani identificano Al Atrash come "responsabile delle forniture e della produzione di armi per Hamas, oltre che del contrabbando di armi da vari paesi verso la Striscia di Gaza" e della "fornitura di armi a terroristi" in Cisgiordania.
Il braccio armato di Hamas afferma di ritenere che siano morti cinque ostaggi israeliani trattenuti nella Striscia di Gaza. Secondo il portavoce delle Brigate al-Qassam, Abu Obeida, "come conseguenza di un barbarico bombardamento" israeliano "si sono persi i contatti con un gruppo responsabile di cinque prigionieri", ostaggi israeliani. Stando a un messaggio riportato dal sito 'Palestine On Line', "riteniamo che i prigionieri siano morti in uno di questi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza". Hamas identifica tre degli ostaggi "Haim Perry, Yoram Metzger e Amiram Cooper" di età compresa tra gli 80 e gli 84 anni, comparsi nel video diffuso lunedì scorso dal gruppo.
Onu: "150mila sfollati in ultime evacuazioni"
Oltre 150.000 persone sono state colpite dagli ultimi ordini di evacuazione israeliani di trasferirsi dal centro di Gaza a Deir al-Balah, "per estendere l'operazione militare in corso". Lo ha scritto su X il direttore degli Affari dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) Thomas White, aggiungendo che l'area di destinazione "è già sopraffatta, inclusi i rifugi dell’Unrwa".
"Le persone a Gaza sono Persone. Non sono pedine su una scacchiera, molti sono già stati sfollati diverse volte. L'Esercito israeliano ordina alle persone di spostarsi verso aree dove sono in corso raid aerei. Nessun posto è sicuro", ha poi scritto White dopo aver contestato le autorità israeliane sugli sgomberi a Gaza.
Intanto l'Idf avrebbe informato l'Egitto della sua intenzione di occupare la zona di confine di Rafah e avrebbe chiesto ai soldati egiziani di evacuare l'area. Lo riferiscono i media arabi, aggiungendo che l'esercito israeliano ha sottolineato con Il Cairo che non sarebbe stato responsabile della sicurezza delle sue forze durante il tentativo di controllare l'area di confine di Rafah. L'Idf ha sottolineato anche che l'operazione militare nella zona continuerà sia che l'Egitto sia d'accordo sia che la respinga.
I media arabi hanno inoltre reso noto che l'esercito israeliano sta sparando proiettili contro un'area nel sud di Rafah. Ci sono anche segnalazioni di carri armati che operano a ovest del valico di Kerem Shalom.
Protezione civile Gaza: "76 membri stessa famiglia morti in un raid"
Settantasei membri di una famiglia palestinese allargata sarebbero stati uccisi in un raid israeliano contro un edificio di Gaza City. A renderlo noto il dipartimento della Protezione civile di Gaza. Il raid, avvenuto venerdì, è ritenuto tra i più sanguinosi dall'inizio della guerra nell'enclave. Tra le vittime, secondo la fonte, figurano numerosi membri della famiglia al-Mughrabi, inclusi donne e bambini oltre ad Issam al-Mughrabi, da tempo impiegato nel Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, insieme a sua moglie ed ai loro cinque figli.
E almeno 11 palestinesi disarmati sarebbero stati uccisi a Gaza City davanti ai loro familiari lo scorso 19 dicembre, ha denunciato l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, precisando che la notizia non è stata ancora verificata e che, tuttavia, l'episodio potrebbe ritenersi un crimine di guerra. In una nota l'Onu sottolinea di aver "ricevuto informazioni inquietanti secondo cui le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ucciso sommariamente" gli 11 nel quartiere di al-Remal tra le 20 e le 23 di quattro giorni fa. Propaganda di Hamas", sostiene Mark Regev, consigliere del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyhu. In un'intervista a Sky News, Regev, si è rivolto alla popolazione di Gaza dicendo che un cessate il fuoco potrebbe essere concesso "domani" se Hamas acconsentisse a rilasciare i più di 100 ostaggi ancora nelle sue mani. "Siamo pronti per un'altra pausa umanitaria, come abbiamo fatto a novembre", ha precisato il consigliere di Netanyahu.
Almeno 18 persone sarebbero morte in raid israeliani sulla parte centrale di Gaza. Stando alle denunce di Daqran alla Cnn, si tratta di vittime di bombardamenti israeliani che hanno colpito le aree di Deir al-Balah e del campo profughi di Al Nusairat. L'agenzia palestinese Wafa ha denunciato il bombardamento da parte di caccia israeliani di un'abitazione lungo la Al-Eshrin Street, a est del campo, con un bilancio di almeno 18 morti e decine di feriti.
Media: "Pesanti bombardamenti a Jabalia"
Le forze israeliane starebbero cercando di avanzare nella città di Jabalia, a Gaza, da ovest e da est e hanno interrotto tutte le linee di comunicazione nella regione. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che ci sono stati pesanti bombardamenti israeliani sulla zona di al-Jarn dell'insediamento.
Decine di miliziani di Hamas sarebbero intanto stati uccisi in un'imboscata condotta dalle truppe della brigata di riserva Yiftah durante le operazioni di terra nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf), precisando in una nota che i militari dello Stato ebraico hanno aperto il fuoco in modo ingannevole attirando decine di uomini armati in un edificio utilizzato da Hamas come centro di comando. L'edificio è stato poi bombardato da un jet.
Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari ha dichiarato inoltre che le forze israeliane hanno attaccato questa mattina e nella notte le infrastrutture militari appartenenti a Hezbollah in Libano, compreso un complesso militare.
Guterres: "Aiuti a Gaza? Israele crea enormi ostacoli"
In un breve post sui social media nelle ore successive all'approvazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un aumento dei flussi di aiuti umanitari a Gaza, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato che l’esercito israeliano rappresenta l’ostacolo al raggiungimento di tale richiesta. Secondo Guterres, infatti, il modo in cui Israele sta conducendo la guerra a Gaza ha creato “enormi ostacoli” alla consegna di aiuti umanitari nel territorio devastato dove le persone stanno affrontando una carestia.
“Un’operazione di aiuto efficace a Gaza richiede sicurezza; personale in grado di lavorare in sicurezza; capacità logistica; e la ripresa dell’attività commerciale”, ha affermato. In un post precedente, Guterres ha osservato che 136 membri del personale delle Nazioni Unite sono stati uccisi a Gaza in soli 75 giorni, “qualcosa che non abbiamo mai visto nella storia delle Nazioni Unite”.
"Nulla può giustificare gli orribili attacchi terroristici lanciati da Hamas il 7 ottobre o il brutale rapimento di circa 250 ostaggi", ha scritto ancora su X il segretario generale delle Nazioni Unite, chiedendo che "tutti gli ostaggi rimanenti vengano rilasciati immediatamente e incondizionatamente”.
La risoluzione Onu
Dopo giorni di negoziati, un veto posto dagli Stati Uniti e il timore di un secondo stop il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha quindi approvato una risoluzione che chiede maggiori aiuti per la popolazione della Striscia di Gaza. Di fatto però non chiede un cessate il fuoco immediato. Il testo è passato con il voto favorevole di 13 Paesi membri, mentre gli Stati Uniti e la Russia si sono astenuti. E se Israele ringrazia gli Usa per aver mostrato il suo sostegno, per Hamas la risoluzione votata dal Consiglio di Sicurezza ''non è una misura sufficiente''.
Colloquio al-Sisi-Raisi
Colloquio telefonico intanto tra i presidenti di Iran ed Egitto. La situazione nella Striscia di Gaza è stata al centro della conversazione tra Ebrahim Raisi e Abdel Fattah al-Sisi, appena confermato per un terzo mandato al potere. "Nella prima conversazione telefonica (tra i leader dei due Paesi, con gli attriti che possono essere fatti risalire alla Rivoluzione Islamica del 1979), Raisi si è congratulato con al-Sisi per il nuovo mandato", ha scritto in un post su X il vice capo di gabinetto dell'ufficio di Raisi, Mohammad Jamshidi. "Hanno parlato degli sviluppi a a Gaza dell'importanza dell'unità islamica - ha aggiunto - I due presidenti hanno concordato passi tangibili per una soluzione definitiva delle questioni tra i due Paesi". Raisi "ha assicurato che l'Iran farà tutto il possibile per fermare il genocidio del regime sionista e fornire aiuti ai palestinesi oppressi, ma forti, di Gaza", riporta l'agenzia ufficiale iraniana Irna. La Repubblica Islamica afferma di "aspettarsi che l'Egitto utilizzi le sue leve per contribuire a fermare gli attacchi, fornire aiuti e rispondere ai diritti del popolo palestinese".
La minaccia dei pasdaran: "Chiuderemo accesso a Mediterraneo"
I Guardiani della Rivoluzione dell'Iran hanno intanto minacciato di chiudere lo Stretto di Gibilterra e l'accesso al Mediterraneo in risposta ai "crimini" commessi dagli Stati Uniti e Israele a Gaza. "Questa non è solo retorica. Si aspettino presto la chiusura del Mar Mediterraneo, dello Stretto di Gibilterra e di altre vie d'acqua", ha affermato il generale di brigata Mohammad Reza Naqdi, citato dai media della Repubblica islamica. Le minacce dei Pasdaran seguono gli attacchi nel Mar Rosso condotti dallo Yemen dai loro alleati Houthi contro le navi legate a Israele.
Drone contro nave cisterna "legata a Israele" in Oceano indiano
Un attacco nell'Oceano indiano di un sospetto drone ha causato un'esplosione su una nave cisterna adibita al trasporto di prodotti chimici battente bandiera della Liberia e "affiliata a Israele". Lo ha reso noto la Uk Marine Trade Operations (Ukmto), precisando che la nave è stata colpita a 200 miglia nautiche dalla città indiana di Veraval. "Sono stati segnalati alcuni danni strutturali ed è stata imbarcata acqua, ma non si registrano vittime - si aggiunge nella nota - Si consiglia alle navi di transitare con cautela e di segnalare qualsiasi attività sospetta".
L'attacco è avvenuto a centinaia di chilometri dall'area del Mar Rosso e dello Stretto di Bab al-Mandab, presa di mira dagli Houthi, che in risposta alla guerra a Gaza bersagliano le navi collegate a Israele o destinate a porti israeliani.
Delegazione Jihad palestinese in arrivo al Cairo
Una delegazione della Jihad islamica palestinese dovrebbe arrivare oggi al Cairo. Lo riferisce l'Autorità israeliana per le telecomunicazioni. All'inizio della settimana, un funzionario del gruppo aveva spiegato che la visita era stata pianificata per discutere le modalità per fermare la guerra a Gaza e un nuovo accordo per liberare i restanti prigionieri all'interno della Striscia.
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh è arrivato mercoledì nella capitale egiziana per intrattenere colloqui con le autorità egiziane. Funzionari di Hamas hanno ripetutamente affermato che non ci sarà alcun accordo senza un cessate il fuoco permanente, condizione che Israele ha escluso.
Oms: "Cessate il fuoco requisito più urgente"
Il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, pur accogliendo con favore la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha affermato che un “cessate il fuoco immediato” è il “requisito più urgente”.
"Il bilancio devastante della guerra finora non può essere ignorato, inclusa la perdita di oltre 20.000 vite umane, soprattutto donne e bambini, e oltre 53.000 feriti", ha scritto su X. “Incombe in maniera enorme la minaccia della fame, della carestia e della diffusione delle malattie”.
Sport
Parigi 2024, programma oggi 27 luglio: orari, finali e...
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Si assegnano i primi titoli ai Giochi
![Filippo Ganna](https://www.adnkronos.com/resources/0284-18b606538e9a-20cacb37f680-1000/format/big/776015517.jpeg)
Azzurri a caccia di medaglie per l'Italia oggi, sabato 27 luglio 2024, alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il programma ricchissimo prevede l'assegnazione dei primi titoli, con gli azzurri in corsa in quasi tutti gli sport.
Nel calendario fitto di appuntamenti, Chiara Pellacani e Elena Bertocchi accendono la giornata nei tuffi nella finale del trampolino sincro dai tre metri. Riflettori puntati sul ciclismo: Elisa Longo Borghini, Alberto Bettiol e Filippo Ganna a caccia di gloria nelle prove a cronometro di ciclismo su strada. Comincia la scherma e l'Italia punta al podio con la spada femminile (con Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio e Giulia Rizzi) e la sciabola maschile (con Luca Curatoli, Luigi Samele e Michele Gallo). Nel judo, si comincia con le categorie -60 kg e -48 kg: sul tatami Andrea Carlino e Assunta Scutto.
Barbara Gambaro e Danilo Dennis Sollazzo cercheranno un posto nella finale nel mixed team di carabina. In serata, si tifa per il nuoto: Marco De Tullio e Matteo Lamberti sognano la finale dei 400 metri stile libero, occhi puntati sulle due staffette azzurre 4x100 stile libero.
Le finali, gli orari e gli azzurri in gara
10.30 - Tiro a segno: finale carabina 10 m squadre miste (Italia nelle qualificazioni con Barbara Gambaro e Danilo Dennis Sollazzo)
11 - Tuffi: finale trampolino 3 m sincro donne (Chiara Pellacani/Elena Bertocchi)
14.30 - Ciclismo: cronometro individuale donne (Elisa Longo Borghini)
16 - Judo: finali -48 kg donne (Assunta Scutto in gara dagli ottavi)
16 - Judo: finali -60 kg uomini (Andrea Carlino in gara dai 16esimi)
16.32 - Ciclismo: cronometro individuale uomini (Alberto Bettiol, Filippo Ganna)
17 - Skateboard: finale street uomini
19 - Rugby a 7: finale bronzo
19 - Rugby a 7: finale oro
20.40 - Scherma: finale bronzo spada donne (Italia in gara dai 16esimi con Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio)
20.42 - Nuoto: finale 400 uomini (in batteria Marco De Tullio, Matteo Lamberti)
20.52 - Nuoto: finale 400 donne
21.05 - Scherma: finale bronzo sciabola uomini (Italia in gara dai 16esimi con Luigi Samele, Michele Gallo, Luca Curatoli)
21.30 - Scherma: finale oro spada donne (Italia in gara dai 16esimi con Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio)
21.34 - Nuoto: finale 4x100 sl donne (Italia in batteria)
21.44 - Nuoto: finale 4x100 sl uomini (Italia in batteria)
21.55 - Scherma: finale oro sciabola uomini (Italia in gara dai 16esimi con Luigi Samele, Michele Gallo, Luca Curatoli).
Esteri
Ostaggi Israele, vertice domenica a Roma e nuove condizioni...
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Il summit per cercare di chiudere l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Parteciperanno Cia e Mossad
![Soldati israeliani - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b76968dc962-aa691a0d703a-1000/format/big/israele_soldati_esercito_afp.jpeg)
Vertice a Roma, domenica 28 luglio, per cercare di chiudere l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza e far tornare gli ostaggi israeliani a casa. E' quanto rivelano Axios e Walla, che citano fonti israeliane e americane. A partecipare saranno il direttore della Cia Bill Burns, il capo del Mossad Dedi Barnea, il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal.
Il nuovo round di negoziati avviene in un momento cruciale, sottolinea Axios, ricordando che venerdì Benjamin Netanyahu ha incontrato Joe Biden che considera l'accordo fondamentale per la sua "legacy". Alle famiglie degli ostaggi ha infatti ribadito che continuerà a spingere verso questo obiettivo fino alla fine del suo mandato, e queste, dopo l'incontro, a cui ha partecipato anche Bibi, si sono dette più ottimiste.
Le nuove richieste di Netanyahu
L'incontro di venerdì è stato anche l'occasione per discutere le nuove richieste, più severe, di Netanyahu: l'istituzione di un meccanismo di monitoraggio di armi e militanti dal sud al nord di Gaza e il mantenimento del controllo israeliano del confine tra Gaza e l'Egitto. Bibi si è impegnato a far avere entro due giorni una proposta aggiornata ai mediatori degli Usa, Qatar e Egitto per passarla ad Hamas. Le fonti di Axios, però, sottolineano come, anche dopo 3 ore di colloqui, Biden e i suoi consiglieri non sanno ancora se Bibi voglia veramente l'accordo o stia solo guadagnando tempo per evitare il collasso del suo governo.
Riguardo all'incontro di Roma, fonti informate spiegano che non si ritiene che vi saranno negoziati dettagliati sui punti ancora aperti, ma si concentrerà ad individuare una strategia per procedere. Negoziatori israeliani non sperano quindi che a Roma si possa arrivare a una svolta, dubitando che la pressione di Biden abbia convinto il premier ad alleggerire alcune delle sue nuove, severe richieste. "Netanyahu vuole un accordo impossibile, al momento non è disposto a muoversi e quindi potremo andare incontro a una crisi dei negoziati piuttosto che ad un accordo", conclude una fonte israeliana di Axios.
Il team negoziale israeliano dal canto suo è preoccupato che le condizioni aggiuntive recentemente aggiunte dal primo ministro israeliano all'attuale bozza di accordo siano "destinate a causare una crisi", affermano l'emittente Kan e il sito di notizie Ynet citando fonti ben informate. "Lui pensa che se indurisce le posizioni di Hamas le spezzerà, ma sta facendo una scommessa pericolosa sulle vite degli ostaggi. Non c'è più tempo", hanno detto le fonti.
Netanyahu, hanno proseguito le fonti, aveva ''creato aspettative prima del suo viaggio negli Stati Uniti in modo che potessimo migliorare la nostra posizione in seguito''. Il discorso del premier israeliano al Congresso ha deluso i parenti degli ostaggi tenuti in ostaggio da Hamas a Gaza dal 7 ottobre, che speravano si impegnasse a raggiungere un accordo di cessate il fuoco per gli ostaggi.
Esteri
Israele, Netanyahu ospite a casa Trump. Il tycoon attacca...
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L'ex presidente Usa: “Non sono stati molto gentili nei confronti di Israele. In realtà non so come una persona ebrea possa votare per lei, ma questo dipende da loro”
![Benjamin Netanyahu e Donald Trmp - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b7696233d26-889db122d3ca-1000/format/big/trump_netanyahu_1_fg.jpeg)
"Irrispettosa". Così Donald Trump ha definito la dichiarazione di Kamala Harris sulla guerra di Gaza prima di un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in Florida per discutere del conflitto. Per la vicepresidente degli Stati Uniti e presunta candidata democratica alla presidenza è "tempo che la guerra finisca": "Non possiamo permetterci di restare insensibili di fronte alla sofferenza e non resterò in silenzio", le parole di Harris nella conferenza stampa dopo l'incontro con il primo ministro israeliano.
Cosa ha detto Trump
Il tycoon ha criticato Harris prima dell'incontro nella sua casa di Mar-a-Lago, definendo le sue osservazioni “irrispettose” e prendendola di mira su una questione che ha diviso il partito democratico si legge sul Guardian. “Non sono stati molto gentili nei confronti di Israele”, ha detto Trump. “In realtà non so come una persona ebrea possa votare per lei, ma questo dipende da loro”, ha aggiunto.
Le fotografie hanno mostrato Trump che salutava calorosamente Netanyahu, che sta concludendo una visita di una settimana negli Stati Uniti. Prima dell'incontro, il premier israeliano ha dichiarato di ritenere che la pressione militare su Hamas abbia creato un “movimento” nei colloqui per il cessate il fuoco e che invierà una squadra a un prossimo round di negoziati a Roma. “Il tempo ci dirà se siamo più vicini a un accordo per il cessate il fuoco”, ha dichiarato.
L'incontro è il primo da quando Trump ha lasciato la Casa Bianca nel 2020. I due uomini hanno avuto rapporti tesi in passato dopo che Netanyahu si è congratulato con Joe Biden per la sua vittoria alle elezioni del 2020, un voto che Trump ha sostenuto, senza prove, essere stato manipolato. “Bibi avrebbe potuto rimanere in silenzio. Ha commesso un terribile errore”, aveva detto Trump all'epoca. “Che si fotta”. I due sembrano essersi riconciliati ora. “Abbiamo sempre avuto un buon rapporto”, ha detto l'ex presidente Usa ai giornalisti prima dell'incontro.
I due erano alleati politici in passato. Trump ha dato ampiamente carta bianca a Netanyahu durante il suo primo mandato. Questa settimana ha detto a Fox News che Israele dovrebbe finire la guerra e riportare indietro gli ostaggi “velocemente”. “Stanno venendo decimati da questa pubblicità, e sapete che Israele non è molto bravo nelle relazioni pubbliche”, ha detto Trump all'emittente.
Cosa ha detto Harris
Harris dal canto suo ha cercato di portare avanti la politica di sostegno a Israele dell'amministrazione Biden e al contempo di placare la crescente rabbia dei democratici per il bilancio umanitario del conflitto che ha ucciso 39.000 palestinesi. Quasi la metà dei Democratici al Congresso ha saltato il discorso di Netanyahu alla Camera dei Rappresentanti e decine di persone hanno dichiarato apertamente di volerlo boicottare a causa della guerra.
Harris ha incontrato Netanyahu giovedì alla Casa Bianca, poco dopo che il primo ministro aveva visto Joe Biden. Gli incontri separati hanno evidenziato come la presunta candidata democratica sia diventata sempre più indipendente da quando ha lanciato la sua campagna presidenziale. Allo stesso tempo, gli assistenti hanno cercato di minimizzare il potenziale di cambiamento tra Biden e Harris su Israele. “Il messaggio di Biden e di Harris al premier Netanyahu è stato lo stesso: è ora di concludere l'accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco”, ha scritto Phil Gordon, consigliere per la sicurezza nazionale di Harris.
Harris ha definito l'incontro “franco e costruttivo” e ha affermato che “Israele ha il diritto di difendersi e il modo in cui lo fa è importante”. Ha dichiarato che non interromperà gli aiuti militari a Israele perché “farà sempre in modo che Israele sia in grado di difendersi”. “Quello che è successo a Gaza negli ultimi nove mesi è devastante: le immagini di bambini morti e di persone disperate e affamate che fuggono per salvarsi, a volte sfollate per la seconda, terza o quarta volta. Non possiamo distogliere lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza. E io non resterò in silenzio”, ha detto.
Harris non ha detto come Netanyahu abbia risposto all'offerta dell'amministrazione Biden di un cessate il fuoco in tre parti che inizierebbe con il ritiro delle Forze di Difesa Israeliane dai centri abitati e con il rilascio di alcuni ostaggi. Non ha risposto alle domande dei giornalisti dopo le osservazioni.
“C'è stato un movimento di speranza nei colloqui per assicurare un accordo su questo accordo”, ha detto Harris. “E come ho appena detto al Primo Ministro Netanyahu, è ora di concludere questo accordo. Quindi, a tutti coloro che hanno chiesto un cessate il fuoco e a tutti coloro che desiderano la pace, vi vedo e vi sento”. Ha detto di aver espresso la sua “seria preoccupazione per l'entità delle sofferenze umane a Gaza, compresa la morte di troppi civili innocenti, e ho espresso chiaramente la mia seria preoccupazione per la terribile situazione umanitaria”.