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Empoli-Lazio 0-2, gol di Guendouzi e Zaccagni
I biancocelesti salgono a 24 punti in nona piazza
La Lazio torna alla vittoria dopo due giornate imponendosi per 2-0 al 'Castellani' contro l'Empoli, grazie a un gol per tempo di Guendouzi e Zaccagni. Un successo fondamentale per i capitolini che restano agganciati al gruppo in lotta per i posti nelle Coppe Europee. I biancocelesti salgono a 24 punti in nona piazza, a 4 lunghezze dal Bologna 4°. A rovinare la serata di Sarri gli infortuni che lo costringono a rinunciare intorno alla metà del primo tempo, prima a Immobile e poi a Luis Alberto, sostituiti da Castellanos e Kamada. I padroni di casa disputano una buona gara ma peccano di concretezza sotto porta e restano fermi a quota 12 in 18/a posizione.
La partita
Partono meglio i padroni di casa che ci provano due volte con tiri da fuori area, al 2' con Maldini e al 4' con Cambiaghi ma le due conclusioni terminano alte. Al 9' alla prima occasione passano invece gli ospiti con il primo gol in Serie A di Guendouzi. Luis Alberto avvia l'azione e chiude un bellissimo uno-due con Zaccagni in area. Finta e tiro col destro, ma Luperto salva sulla linea. Sulla ribattuta ci provano prima Immobile e poi Zaccagni, ma i giocatori dell'Empoli respingono ancora. Alla fine ci prova il francese di sinistro dentro l'area e al quarto tentativo la Lazio sblocca. Al quarto d'ora reazione dei toscani con un sinistro a giro di Cambiaghi di prima intenzione: Provedel blocca. Al 20' biancocelesti vicini al bis: Gila recupera palla e lancia Immobile. Il centravanti passa il pallone con i tempi giusti per l'inserimento di Guendouzi, fermato però in uscita da Caprile.
Un minuto dopo il capitano della Lazio si ferma ed è costretto a lasciare il campo, al suo posto Castellanos. Al 25' anche Luis Alberto, come Immobile, si arrende a un problema muscolare, dentro Kamada. Alla mezz'ora gran punizione di Bastoni da quasi 30 metri con palla alta di un soffio. Al 34' doppia chance per gli azzurri: tiro senza velleità di Grassi dalla distanza, ma una deviazione di Guendouzi lo rende pericolosissimo. Provedel, preso in controtempo, riesce in tuffo a togliere il pallone dall'angolino. Sul corner seguente, altro grande riflesso del portiere su un sinistro insidioso di Maldini. Al 41' azione personale di Kamada, chiuso in angolo al momento del tiro. Prima del doppio fischio dell'arbitro slalom in area di Maldini con Rovella che lo ferma prima della conclusione.
Al 5' della ripresa Empoli vicino al pari, spunto di Maldini a sinistra, che crossa in mezzo. La palla vagante è raccolta da Cambiaghi, che calcia di mancino a botta sicura. Provedel in tuffo a mano aperta manda il pallone in calcio d'angolo. Al quarto d'ora ancora Maldini protagonista, il figlio d'arte si gira in area e calcia di sinistro: Provedel si rifugia in angolo. Al 18' l'Empoli chiede rigore per fallo di mano di Felipe Anderson. Il brasiliano però colpisce prima il pallone di testa schiacciandoselo sul braccio destro. Marchetti non fischia e anche dal Var non viene segnalato nulla.
Al 22' il raddoppio della Lazio: Guendouzi sradica palla a Baldanzi e avvia il contropiede allargando per Zaccagni. L'ex Verona si accentra, calcia e trova la respinta di Caprile. Il portiere dell'Empoli si supera anche sulla ribattuta, ma non può nulla da terra sul terzo tiro del laziale. Al 28' potrebbe arrivare anche il tris in contropiede: Zaccagni serve Kamada, il giapponese cerca Castellanos in area, ma la difesa dell'Empoli si salva.
Al 34' Isaksen, entrato da pochi minuti, è subito intraprendente con una gran giocata e una richiesta di uno-due a Kamada in area: Ebuehi lo chiude all'ultimo. Al 37' ancora ospiti in contropiede: Isaksen porta avanti il pallone e serve Pedro, che di prima intenzione mette Castellanos solo davanti al portiere, il tiro dello spagnolo trova la grande respinta di Caprile in uscita. Al 42' torna a farsi vedere l'Empoli. Un cross di Bastoni verso il secondo palo trova la girata al volo di Destro ma Provedel con i piedi fa buona guardia sul suo palo e respinge il pallone.
Cronaca
Covid, Bassetti al ministero: “Basta bollettino, oggi...
L'appello a un anno dalla dichiarazione di fine emergenza. Gismondo è con lui
"Il bollettino Covid settimanale è oggi anacronistico, fuorviante e inutile. Basta bollettini Covid. Occorre girare pagina". Lo scrive su X Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, a un anno dalla dichiarazione di fine emergenza da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità, il 5 maggio 2023. Il report sull'andamento di Covid-19 in Italia, diffuso ogni venerdì dal ministero della Salute, è inutile e anche "dannoso", rincara l'esperto che attraverso l'Adnkronos Salute lancia un appello al ministero: "Bisogna smettere di fare questo bollettino, questi report" che ormai sono "assurdi e fanno male al sistema - avverte - perché è come se non si volesse uscire dalla logica che esiste solo il Covid. Già un anno fa era il momento di voltare pagina. Adesso dobbiamo girare pagina tutti, compresi i report Covid che non hanno più senso di esistere".
"Non si può vedere un bollettino Covid - ragiona Bassetti - in cui si parla di un aumento del 30% dei decessi" in una settimana, "da 7 a 9 morti: è anacronistico, sbagliato, errato", incalza. "Andiamo a vedere cosa succede con Covid-19 e sembra non importarci niente di cosa accade con l'influenza, con lo pneumococco, con l'infezione da klebsiella, da emofilo, di cosa succede con il metapneumovirus. Allora dovremmo fare un report per ogni cosa, sennò continuiamo nell'errore. Un conto era il 2020, il 2021, il 2022, un altro conto è andare avanti ancora oggi con questi report. E' assurdo - ripete l'infettivologo - che oggi, con questi numeri, ci siano ancora titoli che parlano del Covid. Il bollettino settimanale va stoppato, è senza senso e alimenta soltanto il complottismo".
Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, si dice "assolutamente d'accodo" con Matteo Bassetti. "Basta bollettini settimanali sul Covid, non so a chi servano", afferma.
"Avremmo dovuto farlo anche prima", concorda Gismondo che già in passato aveva osservato: "Il bollettino non ha mai avuto senso. Non lo aveva quando si comunicava con dati imprecisi durante la pandemia, non lo ha adesso che la pandemia è finita". Inoltre, faceva notare l'esperta, "il bollettino non è la fotografia di quanto accaduto nella settimana, a causa di gap dovuti alla raccolta dati". Oggi più che mai "direi basta report settimanali", ripete. Bollettini che "fra l'altro - sottolinea - non abbiamo mai fatto in passato per altre infezioni respiratorie che comunque sono state di una certa gravità. Ora basta".
Lavoro
Professioni, Ordini in prima linea per un uso etico...
Le proposte di ProfessionItaliane alla Presidenza del Consiglio dei ministri su sviluppo e possibili applicazioni
Promuovere un uso responsabile dell’intelligenza artificiale, preservando i principi dell’etica e della deontologia professionale e introducendo un sistema sanzionatorio per chi non rispetta tali valori. Incentivare il ruolo di terzietà dei professionisti ordinistici nei confronti della Pubblica amministrazione, dei committenti pubblici e privati e dei cittadini riguardo all’adozione dei nuovi sistemi di Ia, anche con riferimento agli appalti realizzati con l’ausilio delle nuove tecnologie. E ancora: incoraggiare una formazione mirata e rivolta agli stessi professionisti sul corretto utilizzo degli strumenti digitali e sui processi decisionali degli algoritmi, analizzandone le potenzialità e i limiti. Sono alcune delle proposte avanzate da ProfessionItaliane, l’Associazione costituita dal Comitato unitario delle professioni (Cup) e dalla Rete delle professioni tecniche (Rpt) in rappresentanza di 23 Consigli nazionali degli Ordini e oltre 2,3 milioni di professionisti, in un primo documento di discussione presentato alla presidenza del Consiglio dei ministri sul tema dello sviluppo dell’intelligenza artificiale e delle sue possibili applicazioni.
Trasparenza e conoscenza dei processi decisionali, tutela di utenti e professionisti, integrazione del codice deontologico e competenze digitali sono le parole chiave su cui vertono le proposte dell’Associazione, anche alla luce del quadro regolatorio dell’intelligenza artificiale già approvato dal Parlamento europeo (Ai Act), che entrerà gradualmente in vigore in Europa, e in vista di successivi provvedimenti attuativi.
Nel dettaglio, per ProfessionItaliane, è essenziale che l'impiego dell'Ia e il ruolo della mediazione siano guidati dai principi etici e deontologici cui ogni professionista è tenuto ad aderire. A tal proposito, risulta fondamentale promuovere l'uso dell'intelligenza artificiale per amplificare le capacità umane e migliorare i servizi erogati, mantenendo un solido impegno verso la trasparenza, l'algoretica e il supporto alle decisioni umane. Presupposti cruciali per costruire sistemi di Ia responsabili ed efficaci, che contribuiscano positivamente al progresso tecnologico senza compromettere i valori etici fondamentali.
Tra gli altri aspetti emersi, la necessità di assicurare l’equità nell’accesso agli strumenti digitali e la promozione di percorsi formativi sullo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, sul loro utilizzo, valutazione, validazione e certificazione. ProfessionItaliane, infatti, ritiene che i professionisti debbano essere consapevoli, tra gli altri, del funzionamento degli algoritmi, del ruolo delle emozioni nei processi decisionali e dei principi etici e filosofici delle nuove tecnologie.
"Siamo lieti di aver offerto il nostro contributo alla presidenza del Consiglio dei ministri per l’elaborazione di linee guida che definiscano un uso etico e responsabile dell’intelligenza artificiale. Crediamo che questo strumento, che sta già rivoluzionando l’assetto lavoristico e sociale, debba essere normato per garantire il rispetto della deontologia che governa ogni attività professionale, nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza”, ha dichiarato il presidente di ProfessionItaliane, Armando Zambrano.
“È necessario che l’intelligenza artificiale venga adeguatamente regolamentata per non inficiare le tutele di lavoratori e professionisti. E permettere, così, alle aziende e agli studi professionali di lavorare meglio e in sicurezza”, ha affermato il vicepresidente dell’Associazione, Rosario De Luca. “Per questo motivo, riteniamo di fondamentale importanza avere un approccio costruttivo e positivo, ma nella consapevolezza che sarà una rivoluzione del mondo del lavoro e non solo. Rivoluzione da affrontare con la disponibilità a formarsi e rimettersi in gioco”, ha concluso De Luca.
Sport
Continental Top Sponsor del Giro d’Italia. Cattaneo,...
Continental, azienda leader nella produzione di pneumatici e tecnologie per l'automotive, partecipa come Top Sponsor e pneumatico ufficiale alla 107ª edizione del Giro d'Italia.Oltre alla manifestazione competitiva, Continental, per il secondo anno supporta anche il Giro-E, gara non competitiva riservata alle bici elettriche. "Non ci limitiamo a questo - osserva Cattaneo - "I nostri prodotti equipaggiano anche la flotta di vetture elettrificate Toyota con il nostro prodotto di punta che è l'AllSeasonContact2, un prodotto studiato appositamente e ottimizzati per veicoli elettrici e ibridi".