Lavoro
Würth Italia, 60 anni di successi e innovazione con il...
Würth Italia, 60 anni di successi e innovazione con il podcast UnoNoveSeiTre
Con questo racconto si è puntato sulla varietà, sia in termini di argomenti, sia in termini di punti di vista
UnoNoveSeiTre è un podcast che esplora due mondi: il lato umano delle storie di successo e il racconto di Würth Italia e degli ultimi 60 anni, il tutto condito in salsa pop e con le sfide che la vita presenta. Con questo racconto si è puntato sulla varietà, sia in termini di argomenti, sia in termini di punti di vista. Si intraprende un viaggio insieme dalle Alpi a Roma, passando dal cinema, all’industria e ai videogames.
Würth Italia ha spento nel 2023 le sue 60 candeline, non si tratta di ripetere cliché o narrazioni familiari, ma piuttosto di esplorare storie particolari e spesso sorprendenti. Come si sottolinea all’interno del podcast: “Viviamo intensamente il presente, impariamo ogni giorno dal passato e costruiamo con orgoglio il nostro futuro. Siamo Würth Italia e in questo podcast raccontiamo la nostra storia: 60 anni di cambiamenti, innovazioni e progressi. Una storia fatta per i sognatori, per gli inventori e per tutte quelle persone che non si arrendono. Perché la vita è una sfida e il futuro appartiene ai coraggiosi”.
"Anche nel B2B - spiega Evelyn Dallapiazza, head of digital marketing in Würth Italia - stiamo accelerando il passo della comunicazione digitale con nuovi progetti come questo. Da ormai nove anni noi del team Digital Marketing abbiamo un obiettivo comune: innovare. Il podcast fa parte proprio di questo percorso in costante crescita. Lo scorso anno abbiamo realizzato il nostro primo podcast e con UnoNoveSeiTre vogliamo continuare a coltivare una nuova modalità di racconto. Stiamo già progettando nuovi podcast anche per il 2024 che andranno sempre più nella direzione dell’intrattenimento e della divulgazione culturale. Niente spoiler per ora”.
Perché un podcast? 1) Flessibilità nell’ascolto. I podcast sono disponibili 24/7 e possono essere ascoltati quando e dove si vuole, consentendo a tutti di adattare la fruizione dei contenuti al proprio programma quotidiano.
2) Intimità e immersività. La volontà è quella di creare un ascolto condiviso, un incontro più vicino di quello che si può avere tramite un semplice testo scritto.
3) Ispirazione e apprendimento. Molte persone scelgono i podcast per imparare qualcosa di nuovo o trovare ispirazione. In più, non parliamo solo di Würth Italia, ma del panorama culturale di ogni decennio dagli anni 60 a oggi. Con tanti ospiti e colleghi.
4) Costo zero. Si tratta di un prodotto culturale di divulgazione senza scopi commerciali e privo di qualsiasi pubblicità.
5) Comunità e condivisione. L’intento è di creare una comunità di ascoltatori che condividono interessi e valori simili, forse gli stessi ricordi. Questo può portare a discussioni e alla possibilità di connettersi con persone che condividono le stesse passioni.
Tante cose sono cambiate dal 1963 a oggi, anche noi siamo cambiati, ma mai da soli. Nel podcast il microfono passa direttamente anche ad alcune delle aziende che ci hanno accompagnato in questa avventura. Curiosi di scoprire quali? Non resta che ascoltare UnoNoveSeiTre.
Lavoro
Maggio, Confsal: “Più dignità, sicurezza, equità e...
"Presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità"’
“È necessario varare un piano straordinario per la sicurezza sui luoghi lavoro affinché il lavoro sia un progetto di vita e non di morte. C’è bisogno di fare scelte coraggiose e dare attuazione alle proposte Confsal che compongono il decalogo della sicurezza per la prevenzione partecipata”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal-Confederazione Generale Sindacati Autonomi Lavoratori, in occasione della settima edizione della ‘Giornata del Lavoro’ che si è tenuta stamattina a Napoli.
Più dignità al lavoro, più salute e sicurezza, più equità retributiva e più sviluppo e occupazione i temi principali della manifestazione. “L’occupazione giovanile passa attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno rendendo urgente un cambio di passo da parte delle amministrazioni dal punto di vista strutturale, procedurale e burocratico per attirare investimenti dal punto di vista sociale-legale”, ha ricordato Margiotta che ha aggiunto: “È necessario creare un fronte comune, affinché i nostri giovani non abbandonino i loro territori e anche le strade della legalità”.
Strettamente legato al tema dello sviluppo occupazionale è quello della formazione - e in particolare del sistema della formazione professionale - che deve essere rivisto ed aggiornato poiché, come ha evidenziato il segretario Confsal “Oltre al capitale finanziario occorre il capitale umano: i giovani devono diventare un fattore di sviluppo acquisendo le competenze che servono al mercato del lavoro, soprattutto nei settori emergenti”.
Focus anche sull’equità retributiva. “Con due contratti innovativi abbiamo recentemente stabilito un minimo tabellare di 9 euro lordi orari in tutti i settori economici del manifatturiero e in tutti i settori del terziario, dimostrando che la minima dignità economica che deve derivare dal lavoro, cioè il cosiddetto salario minimo può essere stabilito con una contrattazione collettiva di qualità senza bisogno della legge”, ha osservato Margiotta.
“Dare dignità al lavoro significa anche dare dignità a quei lavoratori in difficoltà perché fragili o disabili. Fragilità e disabilità non sono la stessa cosa ma hanno in comune uno stato di difficoltà che la società, sorda e insensibile, trasforma in un vero e proprio handicap perché impedisce loro di superarlo. Ecco perché presenteremo un ‘Decalogo per la disabilità e la fragilità’ dal quale deve discendere un protocollo attuativo della normativa sulla disabilità nei luoghi di lavoro, al fine di eliminare ogni discriminazione”, ha aggiunto.
Margiotta ha poi colto l’occasione per ribadire l'impegno di Confsal per le pari opportunità: “La questione sindacale e culturale da affrontare è quella delle pari opportunità di progresso durante la vita lavorativa. La riduzione delle disuguaglianze di genere e la partecipazione delle donne ai ruoli decisionali porterebbe sicuramente benefici non solo in termini di equità ed eguaglianza ma anche di crescita economica e renderebbe l’Italia un Paese competitivo anche a misura di donna. Confsal è impegnata a promuovere modelli organizzativi innovativi che garantiscano a tutti opportunità di crescita e formazione, con orari di lavoro flessibili e l’introduzione di fringe benefit pensati per il benessere del lavoratore e delle lavoratrici”, ha sottolineato il segretario. Un pensiero, infine, al tema della pace: “In questo dilagare di scenari di guerra in tanti parti del mondo occorre ascoltare l’invito del Papa che a parlare non siano più le armi ma la diplomazia e i negoziati affinché si possa di nuovo ascoltare la parola Pace”, ha concluso.
Lavoro
1 maggio, Margiotta (Confsal): “Occupazione,...
Così il segretario generale di Confsal aprendo la giornata del lavoro di Confsal in piazza del Plebiscito a Napoli
"Nel contesto attuale, aggravato dalle frequenti morti sul lavoro, dalla disparità retributiva e da una occupazione giovanile che fatica a decollare, il primo maggio assume un valore ancor più denso di significato”. Lo ha dichiarato il segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta, aprendo la giornata del lavoro di Confsal in piazza del Plebiscito a Napoli.
"Da questa piazza e da tutte le piazze delle Regioni d’Italia - ha continuato Margiotta - rivendichiamo con forza il valore e la dignità del lavoro pubblico e privato ribadendo le priorità fondamentali: occupazione giovanile attraverso lo sviluppo del Mezzogiorno; equità retributiva, un piano straordinario per la sicurezza nei luoghi di lavoro".
Lavoro
Inps: Valeria Vittimberga direttore generale, al via nuovo...
La Dg sarà a capo di una macchina complessa, pilastro del welfare del Paese
Con la nomina di Valeria Vittimberga a direttore generale prende il via definitivamente il nuovo corso dell’Inps presieduto da Gabriele Fava. Valeria Vittimberga, già direttore centrale risorse strumentali e centrale acquisti, fonda le basi della sua azione manageriale su un solido curriculum di studi e su una lunga carriera nei ruoli dirigenziali. La Dg sarà a capo di una macchina complessa, pilastro del welfare del Paese, chiamata ad alimentare e sostenere una rete di protezione sociale fatta di più di 400 prestazioni erogate a 42milioni di cittadini-utenti. Questa nomina avviene in un momento importante, in una fase di ricambio generazionale dell'Istituto e di definizione di nuovi equilibri tra il centro e il territorio. E' quanto annuncia una nota dell'Inps.
“L’Inps è attivamente ingaggiato nell'attuazione del Pnrr ed è protagonista della digitalizzazione della Pa. In questo senso, tra gli indirizzi del mio mandato -ha affermato Valeria Vittimberga- ci saranno la trasparenza e il rigore morale come riferimento di una rinnovata azione amministrativa. Per ampliare ancor più il suo ruolo di presidio di legalità, l’Inps dovrà presentarsi come una casa di vetro, dove proprio la trasparenza nei confronti dei cittadini, degli stakeholder e dell’ecosistema comunicativo non deve essere solo uno slogan o un dettato normativo, ma una prassi interiorizzata”.
Commentando la nomina il presidente Gabriele Fava ha affermato: “La tempestività della decisione tra l’insediamento del nuovo Cda, la proposta del nome del nuovo Direttore generale e l'effettiva nomina rappresenta un segnale forte che vogliamo dare al Paese e di cui ringrazio il ministro Elvira Calderone e il Governo tutto. Ringrazio, inoltre, Antonio Pone (dg facente funzioni) e tutti i dirigenti e funzionari che con spirito di servizio hanno guidato questa delicata fase di passaggio. Con il nuovo assetto organizzativo prende il via quel progetto di Inps su cui il Parlamento mi ha dato fiducia e che ha l’obiettivo di supportare l'evoluzione del nostro sistema di welfare da difensivo a generativo, puntando sulla effettiva centralità delle persone, che sarà connotato da concretezza, efficienza e semplificazione su obiettivi definiti”.