Ricerca Cnr: guida le cellule staminali muscolari a differenziarsi o ad autorinnovarsi
Una ricerca internazionale, coordinata dall’Istituto di genetica e biofisica “A. Buzzati-Traverso” del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli, condotta in collaborazione con l’Istituto Sanford Burnham di La Jolla (California), l’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma, ha individuato in una piccola proteina la chiave che guida le cellule staminali adulte, presenti nelle fibre muscolari, a differenziarsi, rigenerando così il tessuto muscolare danneggiato o ad autorinnovarsi, mantenendo una riserva pronta per futuri cicli rigenerativi.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Developmental Cell, aggiunge un importante tassello alla comprensione dei processi di rigenerazione muscolare, che risultano particolarmente compromessi durante l’invecchiamento o in presenza di patologie degenerative, come la distrofia di Duchenne. La ricerca si focalizza sul ruolo delle cosiddette “cellule satellite”, cioè cellule staminali adulte posizionate sulla superficie esterna delle fibre muscolari che svolgono un ruolo chiave nel mantenimento dell'integrità muscolare.
“I muscoli forniscono sostegno strutturale al corpo, consentono il movimento e contribuiscono attivamente al metabolismo basale. Il tessuto muscolare scheletrico costituisce circa il 40% del peso corporeo di un individuo adulto: comprendere i meccanismi alla base dei processi di rigenerazione dei tessuti in condizioni fisiologiche e nella patologia è di fondamentale importanza”, spiega Gabriella Minchiotti (Cnr-Igb), coordinatrice dello studio. “Il mantenimento dell'integrità muscolare dipende principalmente da un gruppo di cellule staminali dette cellule satellite: quando il muscolo è a riposo, esse si trovano in uno stato inattivo/dormiente, denominato 'quiescenza'. Viceversa, in risposta a danni muscolari, si attivano e manifestano la straordinaria capacità di compiere due azioni cruciali: sono in grado di differenziarsi, cioè trasformarsi in nuove cellule muscolari (mioblasti) che contribuiscono a rigenerare il tessuto danneggiato e, parallelamente, hanno la capacità di auto-rinnovarsi, cioè dare origine a nuove cellule quiescenti, assicurando il mantenimento di una 'riserva' di cellule staminali pronta per i successivi cicli rigenerativi”. Ciò che consente questa plasticità dipende, appunto, da una particolare proteina, denominata Cripto.
“Abbiamo scoperto che le cellule satellite attivate non sono tutte uguali: si distinguono, infatti, per la presenza di quantità diverse sulla loro superficie di una piccola proteina che si chiama Cripto - prosegue Minchiotti - In seguito a un danno muscolare, le cellule staminali si 'svegliano' rivestendo la loro superficie con la proteina Cripto. Quando il rivestimento diventa sufficiente, le cellule Cripto positive vanno incontro a differenziamento. Al contrario, le cellule con livelli più bassi o assenti di Cripto ritornano allo stato quiescente e ripopolano la 'riserva' di cellule satellite. Quantità diverse di Cripto sulla superficie delle cellule creano una micro-eterogeneità, cioè una sorta di 'mappa' che cambia rapidamente sulla loro superficie”.
"Le cellule Cripto-positive diventano Cripto-negative e viceversa e questo avviene eliminando la proteina in eccesso dalla superficie cellulare o rivestendo la superficie con la proteina che è immagazzinata internamente alla cellula - evidenzia Ombretta Guardiola (Cnr-Igb) autrice principale del lavoro - Questa plasticità consente alle cellule satellite di adattarsi rapidamente ai cambiamenti dell’ambiente circostante che avvengono durante la rigenerazione muscolare. Infatti, Cripto agisce sulla superficie cellulare come 'sensore' molecolare che 'legge' le variazioni dell’ambiente, inclusa la presenza di molecole infiammatorie che si accumulano in seguito ad un danno muscolare”.
"Le perturbazioni di questo equilibrio sono state associate alla degenerazione muscolare legata all'età, e il nostro studio identifica un nuovo meccanismo in grado di controllare questo equilibrio - conclude Minchiotti - In futuro, riuscire a controllare l’espressione e la localizzazione della proteina Cripto nelle cellule staminali muscolari delle persone anziane potrebbe migliorare l’efficienza della rigenerazione muscolare”.
Cronaca
Morte Hanna Herasimchyk, svolta nelle indagini: compagno...
Secondo gli inquirenti è stato l'uomo a soffocare la 46enne bielorussa, nella notte tra l'11 e il 12 giugno, al culmine di una violenta lite
Svolta nelle indagini sulla morte di Hanna Herasimchyk, la 46enne bielorussa, trovata morta lo scorso 13 giugno nel suo appartamento a Pozzuolo Martesana, nel Milanese. A sei mesi esatti dal ritrovamento del corpo senza vita, i carabinieri del comando provinciale di Milano hanno arrestato per omicidio aggravato il compagno della donna, un 43enne polacco.
Il corpo Herasimchyk - ricordano i carabinieri in una nota - presentava "vistose ecchimosi provocate in periodo prossimo alla morte e segni di asfissia meccanica provocata da terzi". Secondo gli inquirenti è stato il compagno a soffocare la donna, nella notte tra l'11 e il 12 giugno, al culmine di una violenta lite. Poi avrebbe simulato di ritrovare il corpo senza vita solo la mattina del 13 giugno.
Durante i sei mesi di indagini, i carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dai magistrati del VII dipartimento della procura di Milano, hanno incrociato i dati raccolti da intercettazioni e copie forensi dei telefoni con gli esiti dell'autopsia e con le tracce biologiche trovate sulla scena del crimine, raccogliendo "gravissimi indizi" di colpevolezza a carico del 43enne.
Il rapporto tra i due - viene evidenziato nella nota dei carabinieri - sarebbe stato "burrascoso e ormai logoro", con "frequenti litigi e aggressioni reciproche". L'ultima, la notte tra l'11 e il 12 giugno, ha portato alla morte di Hanna Herasimchyk.
Cronaca
Torino, tensioni davanti al Politecnico: lanci di pietre...
“Boicottiamo la guerra. Scuole e università con i popoli in rivolta” lo striscione del corteo degli studenti
Momenti di tensione davanti al Politecnico di Torino dove gli studenti sono arrivati dopo aver manifestato davanti alle Ogr. Lanci di pietre e pigne contro le forze dell’ordine poste a protezione della struttura che hanno risposto con qualche carica di alleggerimento per allontanare i manifestanti che cercavano di entrare nell’ateneo.
A quanto si apprende durante le tensioni sarebbe stato bloccato un giovane manifestante appartenente all’organizzazione CambiareRotta. Lasciato il Politecnico, il corteo si è diretto all’incubatore I3P.
“Boicottiamo la guerra. Scuole e università con i popoli in rivolta” è lo striscione dietro il quale è partito il corteo degli studenti a Torino scesi in piazza. “Oggi scendiamo in piazza per la terza volta in questo mese con l’ultimo corteo dell’anno - hanno spiegato dal megafono - siamo qui per riprenderci tutto e contro un governo che non si cura dei bisogni dei giovani. Sarà un inverno caldo, ci mobiliteremo in tutte le scuole con presidi e autogestione per far sentire la nostra voce”. Al grido di “le scuole sanno da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare” e "Palestina libera” il corteo a cui partecipano alcune centinaia di persone ha quindi iniziato a sfilare da piazza XVIII Dicembre.
Cronaca
Focus sulla dieta fito-chetogenica per la sindrome...
Esperti a confronto a Roma presso il Consiglio regionale del Lazio
Dopo il grande successo delle prime 3 edizioni, ospitate in sedi prestigiose come l'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati, la Pontificia Accademia delle Scienze in Vaticano e i Cavalieri di Malta a Roma, Gianluca Mech, guru di Tisanoreica, prosegue il suo impegno nella promozione della salute e della prevenzione con l'appuntamento 'Alimentazione corretta e salute: un approccio globale alla prevenzione delle malattie metaboliche', tenutosi giovedì 12 dicembre presso il Consiglio regionale del Lazio. L'evento, organizzato dall'Associazione Lateranensis Aps e dalla Gianluca Mech Spa e moderato dalla giornalista Carmela De Rose, è stato promosso dal consigliere regionale del Lazio Maria Chiara Iannarelli e si è focalizzato sull'importanza di una corretta alimentazione nella prevenzione e gestione delle malattie metaboliche, con un focus specifico sulla sindrome dell'ovaio policistico (Pcos) e la menopausa.
Tra i relatori - riporta una nota - Antonio Paoli, professore ordinario di Scienze dell'esercizio fisico all'Università di Padova e responsabile scientifico del convegno, ha illustrato i risultati della dieta fito-chetogenica, evidenziandone i benefici concreti per patologie come diabete di tipo 2, sindrome metabolica e Pcos, rispetto alle diete tradizionali. Marco De Vincentiis, professore ordinario di Otorinolaringoiatria all'Università La Sapienza di Roma, ha evidenziato come gli ultimi studi indichino una connessione tra la sindrome metabolica e gli acufeni, mentre Violante Di Donato, professore associato di Ginecologia e Ostetricia all'Università La Sapienza di Roma, ha approfondito il legame tra obesità e Pcos, proponendo la dieta fito-chetogenica come opzione terapeutica per le donne affette.
L'intervento di Mech, imprenditore e divulgatore scientifico, ha posto l'attenzione sulle caratteristiche innovative dei nuovi prodotti alimentari a basso carico glicemico, evidenziandone il ruolo fondamentale nel promuovere una chetosi sana. Fra gli altri contributi di rilievo - prosegue la nota - quelli di Lorenzo Pompei, esperto assicurativo, che ha analizzato l'incidenza delle patologie legate all'insulino-resistenza sui costi assicurativi, e Carlo Novi, direttore vendite globali di FedEx Europa, che ha esaminato le soluzioni logistiche per la distribuzione dei prodotti per la salute metabolica. Un ulteriore arricchimento del convegno è stato portato da Maria Rosaria Sammarco, specialista in oftalmologia presso l'Università Cattolica Policlinico Agostino Gemelli di Roma, che ha evidenziato l'importanza degli screening per la prevenzione della retinopatia.
Un momento di inclusione sociale e culturale ha ulteriormente arricchito il convegno - si legge ancora nella nota - con la partecipazione della Cooperativa sociale H-Anno zero di Roma, un ente del Terzo settore che da oltre 40 anni si occupa di servizi di assistenza per persone con disabilità e di progetti di inclusione attraverso l'arte. Giuseppe Salis e Andrea Curatolo, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore del progetto musicale 'Scooppiati Diversamente Band', erano presenti con alcuni dei ragazzi del laboratorio di musica, una band che unisce ragazzi con disabilità a musicisti professionisti. Questa rappresentanza ha dato ulteriore significato all'incontro, sottolineando come l'inclusione sociale, unita alla musica, possa rappresentare un potente strumento per migliorare la qualità della vita e promuovere il benessere psicofisico.
A conclusione dell'incontro i partecipanti hanno assistito al Concerto di Natale a cura di Giovanna Cirelli dell'Associazione Lateranensis Aps, che ha visto protagonisti il coro Centonote, diretto dal Maestro Rino Andolfi, il soprano Monica Cucca, il tenore Delfo Paone e il pianista Tei Kim.
L'evento - conclude la nota - ha ribadito l'importanza della prevenzione attraverso stili di vita sani e consapevoli, mostrando come alimentazione, cultura e musica possano essere strumenti complementari per migliorare la qualità della vita e affrontare le sfide della salute metabolica.