Cronaca
Roma, Sir La Farnesina inaugura le aree tecniche della...
Roma, Sir La Farnesina inaugura le aree tecniche della scuola d’equitazione
All'evento hanno preso parte volti noti dello sport e della tv, da Alberto Matano a Gigi Marzullo, dal Presidente della Sir Pierluca Improntaal Presidente del Coni Giovanni Malagò
Un centro sportivo all'avanguardia e nel pieno rispetto del benessere dei cavalli. Sir La Farnesina, storica società ippica nel cuore di Roma, ha inaugurato oggi le sue nuove aree tecniche. Un progetto di riqualificazione e ristrutturazione edilizia iniziato nel 2020 - con 3 campi esterni ed un campo coperto da 1800 mq, 113 box ospitati all’interno delle scuderie, 6 lavaggi cavallo, una giostra coperta, 5 sellerie, armadietti per gli atleti e magazzino per bauli di gara - che si è tradotto in un’ampia attività di demolizione e ricostruzione delle volumetrie esistenti, nel rispetto dei caratteri identitari del luogo e della loro forte riconoscibilità.
All'evento sono intervenuti il Presidente della Sir La Farnesina Pierluca Impronta, il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato, il Presidente Fise Marco Di Paola, il Presidente Banca del Fucino Mauro Masi e il Direttore Tecnico Sir La Farnesina, Luca Marziani. La Cerimonia è stata presentata dal giornalista Rai Alessandro Antinelli. Alla cerimonia, inoltre, hanno preso parte volti noti del mondo della tv e dello sport, da Alberto Matano a Gigi Marzullo a Franco Carraro, la Consigliera di amministrazione della Rai Simona Agnes, moglie di Pierluca Impronta, e la loro figlia, la nota amazzone Angelica Impronta.
"Il nostro è uno dei centri ippici storici italiani", ha detto all'Adnkronos Pierluca Impronta. "Qui sono nati i grandi campioni dell'equitazione, da Piero e Raimondo d’Inzeo, a Graziano Mancinelli e tanti altri. Nello specifico noi siamo intervenuti abbattendo le vecchie strutture e ricostruendo con criteri moderni e di ecosostenibilità, nonché di rispetto per il cavallo. Credo che questa struttura sia un valore per l'equitazione italiana", ha aggiunto. "Vogliamo far crescere campioni e portare avanti la cultura di questo sport. Speriamo di riuscire a realizzare questo nostro sogno". (segue)
Madrina dell'evento è stata l'attrice Matilde Gioli, che all'Adnkronos ha spiegato: "Il mondo dell'equitazione, che ho scoperto pochi anni fa, mi ha letteralmente cambiato la vita. Ho avuto in questi anni la fortuna di incontrare anche le personalità importanti che fanno parte del mondo dell'equitazione che hanno capito che anche una persona che non fa parte del mondo dell'equitazione ma dello spettacolo, della recitazione - come nel mio caso - possa in qualche modo trasversalmente integrarsi al mondo dei cavalli. Sono molto felice di vedere come questo posto sia stato ricostruito in maniera incredibile. E' un orgoglio per Roma avere un luogo del genere, che ha ospitato atleti e campioni del salto a ostacoli e racchiude tantissimi valori. E' un nuovo inizio, una rinascita, e spero di vedere questo posto popolato da tanti giovani nuovi atleti che daranno senza dubbio orgoglio a Roma e a tutta l'Italia".
"Questo centro è un valore aggiunto per tutti noi", ha detto il presidente Malagò. "Qualità dell'impianto, tecnologia, nuovi materiali, condizioni eccellenti per preparare i campioni di oggi e di domani: il centro è tutto questo e molto di più. Oggi il problema principale del Paese - ha aggiunto Malagò - sotto il profilo sportivo è legato all'infrastrutturazione. Quindi quando vediamo una struttura del genere, nel cuore di Roma, ci rendiamo conto dell'incredibile opportunità che dà questo luogo, Sir La Farnesina", ha concluso il presidente del Coni durante la cerimonia, terminata poi con il taglio del nastro e il battesimo della scuderia, a cui ha fatto seguito l'ingresso del primo cavallo, accompagnato da Matilde Gioli.
Gli interventi di riqualificazione sono stati indirizzati da un principio guida: attualizzare un centro sportivo all’avanguardia per l’equitazione sportiva nel pieno rispetto del benessere dei cavalli, salvaguardando l’equilibrio tra innovazione e tradizione e gli aspetti formali e costruttivi sia degli edifici esistenti sia del contesto ambientale. Il tutto privilegiando scelte orientate al risparmio energetico e all’utilizzo di materiali riciclabili o rinnovabili a basso impatto ambientale. All'interno della nuova Club House, attualmente in fase di realizzazione, gli utenti potranno godere di una palestra di ultima generazione progettata per garantire una preparazione atletica di livello superiore, contribuendo così a ottimizzare le performance sia degli amatori che degli atleti professionisti.
I servizi offerti includeranno un bar esclusivo e un ristorante che si affaccia su entrambi i campi, esterno e coperto, offrendo la possibilità di godere di una vista panoramica unica. Particolare attenzione sarà riservata alle esigenze dei soci, con aree dedicate e studiate per favorire l'interazione sociale e creare un ambiente inclusivo. La nuova Club House rappresenterà un nuovo capitolo nella storia della Sir, consolidando la sua posizione come punto di riferimento per gli amanti del mondo equestre in Italia.
"Siamo di fronte a un gioiello degli sport equestri nazionale e internazionale e ad un elemento di pregio per la città. Questa struttura rappresenta la consacrazione della collaborazione pubblico-privato ovvero un privato che investe su un patrimonio pubblico per quanto in concessione e lo trasforma, senza far perdere lo spirito e l'atmosfera di ciò che è stato per tanti anni", ha commentato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi che ha visitato in anteprima, domenica 10 dicembre, i nuovi spazi.
Cronaca
Covid Italia, contagi e morti in aumento nell’ultima...
Tra il 25 aprile e il primo maggio si registrano 618 nuovi positivi e 9 deceduti, ricoveri stabili. Tasso di positività in lieve aumento a fronte di un calo dei tamponi effettuati
Casi e morti Covid in aumento in Italia nell'ultima settimana. Tra il 25 aprile e il primo maggio si registrano 618 nuovi positivi, con una variazione di +17% rispetto alla settimana precedente (528), e 9 deceduti con una variazione di +28,6% rispetto alla settimana precedente (7). Lo riporta il bollettino settimanale del ministero della Salute.
A fronte di 76.553 tamponi effettuati, con una variazione di -23,9% rispetto alla settimana precedente (100.622), il tasso di positività è dello 0,8%, +0,3 punti percentuali rispetto alla settimana precedente (0,5%).
Stabili i ricoveri. Il tasso di occupazione in area medica al 1 maggio è pari allo 0,9% (542 ricoverati), rispetto allo 0,9% (570 ricoverati) del 24 aprile; il tasso di occupazione in terapia intensiva al 1 maggio è pari allo 0,2% (18 ricoverati), rispetto allo 0,2% (19 ricoverati) del 24 aprile.
Cronaca
Legnano, si sdraia sui binari: muore investito dal treno
E' accaduto questa mattina presso la locale stazione ferroviaria
Un uomo, le cui generalità non sono note, è morto questa mattina dopo essere stato investito da un treno a Legnano (Milano). L'incidente si è verificato attorno alle 7.30 presso la locale stazione ferroviaria. Secondo i riscontri effettuati sul posto dalle forze dell'ordine, l'uomo si sarebbe sdraiato sui binari prima dell'arrivo del treno. A intervenire un'automedica, un'ambulanza, e i vigili del fuoco.
Cronaca
“Esercito italiano va potenziato, in fretta”:...
La guerra in Ucraina "ha cambiato i paradigmi sul campo: siamo tornati all’uso di artiglierie, carri armati, perfino alle trincee. Per noi europei è stato dirompente"
"L’Esercito deve essere rivisto sotto diversi profili. Sono cambiati gli scenari, le minacce e, quindi, le esigenze, anche degli altri Paesi Nato. Vanno rivisti soprattutto i principali sistemi d’arma, potenziati gli strumenti, adeguate le strutture e le procedure d’impiego. Bisogna sbrigarsi, perché non sappiamo cosa accadrà. Mentre politica e diplomazia fanno il loro lavoro, noi dobbiamo impegnarci a farci trovare pronti, sperando di non dover mai entrare in azione: l’Italia deve diventare una nazione con una capacità di deterrenza reale e credibile". A dirlo, in un'intervista al 'Corriere della Sera', il generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito in occasione del 163° anniversario della creazione dell’Esercito italiano.
Secondo Masiello la guerra in Ucraina "ha cambiato i paradigmi sul campo: siamo tornati al confronto fra unità meccanizzate e corazzate, all’uso delle artiglierie, carri armati, macchine specializzate per la mobilità e contro-mobilità. Perfino alle trincee. Per noi europei, che veniamo da anni di missioni di pace, è stato dirompente. A ciò si uniscono l’uso massiccio di droni e l’importanza dei nuovi domini, della guerra cibernetica, della disinformazione per orientare le opinioni pubbliche e il morale dei combattenti. Scambiare informazioni con l’Intelligence è fondamentale, bisogna attrezzarsi per i grandi cambiamenti nel modo di combattere". Per troppo tempo, aggiunge il generale, "l’Esercito non è stato considerato una forza armata tecnologica. Bisogna invece stare al passo con i mezzi a disposizione di eventuali avversari. Va recuperato anche un gap con le 'sorelle', la Marina e l’Aeronautica. E occorre accorciare i tempi di individuazione delle tecnologie necessarie, sburocratizzare le procedure di acquisizione, aderire alla velocità del mondo che evolve".
Ad oggi, evidenzia poi Masiello, "l’organico non è sufficiente, i due scenari di guerra -Ucraina e Striscia di Gaza - ci insegnano che serve la massa, perché le forze si logorano e vanno rigenerate: un problema che si affronta con un incremento anche modesto delle consistenze delle singole forze armate - servono almeno 10mila soldati in più, come affermato dall’ammiraglio Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Difesa -, a cui bisogna inevitabilmente affiancare riserve, per aumentare gli organici all’esigenza".