Ascolti tv domenica 10 dicembre, vince ‘Terra Amara’: Fazio vola a 2,3 milioni
Su Rai1 la fiction 'Il Metodo Fenoglio' si piazza seconda
'Terra Amara' su Canale 5 è risultato il programma più visto del prime time di domenica 10 dicembre, con 2.924.000 spettatori e il 17.2% di share. Al secondo posto, la fiction 'Il Metodo Fenoglio – L’Estate Fredda' su Rai1, con 2.480.000 spettatori e il 13.6% di share. Al terzo posto, 'Che Tempo Che Fa' che ottiene 2.309.000 spettatori e l'11.3% nella prima parte e 1.205.000 spettatori con il 9.4% nella seconda parte chiamata Il Tavolo. La puntata di ieri, che ha ospitato anche le interviste a Gino Cecchettin e Claudio Baglioni, è la seconda più seguita della stagione, dopo quella in cui è stato ospite Beppe Grillo, che ottenne 2.488.000 spettatori e il 12.1% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: 'Report' su Rai3 (1.597.000 spettatori, share 8.4%), 'Harry Potter e i Doni della Morte: Parte I' su Italia 1 (1.131.000 spettatori, share 6.5%), 'Zona Bianca' su Rete4 (699.000 spettatori, share 4.9%), 'La Caserma' su Rai2 (549.000 spettatori, share 2.8%), 'Il Natale della Porta Accanto' su Tv8 (537.000 spettatori, share 2.9%), 'Bad Company – Protocollo Praga' su La7 (393.000 spettatori, share 2.2%).
Nel pomeriggio domenicale, da segnalare il risultato di 'Amici' di Maria De Filippi (3.254.000 spettatori, share 24.7%). Sempre su Canale5 'L’Arca di Noè' è stata seguita da 2.915.000 spettatori (share 18.9%), 'Verissimo' da 2.567.000 spettatori (share 21%), nella prima parte, e da 2.465.000 spettatori (share 17.7%), nella seconda parte. Su Rai1 'Domenica In' ha registrato 2.845.000 spettatori (share 21.3%), nella prima parte, 2.318.000 spettatori (share 19.4%), nella seconda, e 2.008.000 spettatori (share 16.8%), nella terza. Sempre su Rai1, 'Da Noi… A Ruota Libera' ha ottenuto 1.927.000 spettatori (share 14.3%).
Cronaca
Morte Hanna Herasimchyk, svolta nelle indagini: compagno...
Secondo gli inquirenti è stato l'uomo a soffocare la 46enne bielorussa, nella notte tra l'11 e il 12 giugno, al culmine di una violenta lite
Svolta nelle indagini sulla morte di Hanna Herasimchyk, la 46enne bielorussa, trovata morta lo scorso 13 giugno nel suo appartamento a Pozzuolo Martesana, nel Milanese. A sei mesi esatti dal ritrovamento del corpo senza vita, i carabinieri del comando provinciale di Milano hanno arrestato per omicidio aggravato il compagno della donna, un 43enne polacco.
Il corpo Herasimchyk - ricordano i carabinieri in una nota - presentava "vistose ecchimosi provocate in periodo prossimo alla morte e segni di asfissia meccanica provocata da terzi". Secondo gli inquirenti è stato il compagno a soffocare la donna, nella notte tra l'11 e il 12 giugno, al culmine di una violenta lite. Poi avrebbe simulato di ritrovare il corpo senza vita solo la mattina del 13 giugno.
Durante i sei mesi di indagini, i carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dai magistrati del VII dipartimento della procura di Milano, hanno incrociato i dati raccolti da intercettazioni e copie forensi dei telefoni con gli esiti dell'autopsia e con le tracce biologiche trovate sulla scena del crimine, raccogliendo "gravissimi indizi" di colpevolezza a carico del 43enne.
Il rapporto tra i due - viene evidenziato nella nota dei carabinieri - sarebbe stato "burrascoso e ormai logoro", con "frequenti litigi e aggressioni reciproche". L'ultima, la notte tra l'11 e il 12 giugno, ha portato alla morte di Hanna Herasimchyk.
Cronaca
Torino, tensioni davanti al Politecnico: lanci di pietre...
“Boicottiamo la guerra. Scuole e università con i popoli in rivolta” lo striscione del corteo degli studenti
Momenti di tensione davanti al Politecnico di Torino dove gli studenti sono arrivati dopo aver manifestato davanti alle Ogr. Lanci di pietre e pigne contro le forze dell’ordine poste a protezione della struttura che hanno risposto con qualche carica di alleggerimento per allontanare i manifestanti che cercavano di entrare nell’ateneo.
A quanto si apprende durante le tensioni sarebbe stato bloccato un giovane manifestante appartenente all’organizzazione CambiareRotta. Lasciato il Politecnico, il corteo si è diretto all’incubatore I3P.
“Boicottiamo la guerra. Scuole e università con i popoli in rivolta” è lo striscione dietro il quale è partito il corteo degli studenti a Torino scesi in piazza. “Oggi scendiamo in piazza per la terza volta in questo mese con l’ultimo corteo dell’anno - hanno spiegato dal megafono - siamo qui per riprenderci tutto e contro un governo che non si cura dei bisogni dei giovani. Sarà un inverno caldo, ci mobiliteremo in tutte le scuole con presidi e autogestione per far sentire la nostra voce”. Al grido di “le scuole sanno da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare” e "Palestina libera” il corteo a cui partecipano alcune centinaia di persone ha quindi iniziato a sfilare da piazza XVIII Dicembre.
Spettacolo
Sanremo, Conti: “Mai detto che non voglio canzoni su...
Il conduttore fa chiarezza sulle sue ultime dichiarazioni in merito ai testi dei brani presentati
"Non ho mai detto non voglio canzoni che trattino temi di guerra o di migrazione a Sanremo". Così Carlo Conti, direttore artistico del festival di Sanremo 2025, durante il corso di formazione in Rai per giornalisti, ‘Identità mediatiche e social media: Sanremo, fenomeno culturale e sociale?’, fa chiarezza sulle sue ultime dichiarazioni in merito ai testi delle canzoni presentate.
"Tempo fa - racconta - in un podcast, tre colleghi mi hanno chiesto che tipo di canzoni stessero presentando gli artisti. Ho risposto che molti cantanti stavano tornando a parlare di cose più dirette e personali: famiglia, amore, rapporto con i figli. Ma poi si è letto che io non voglio canzoni su guerra e migrazioni a Sanremo. Una domanda precisa trasformata in scoop", continua Conti.
"Sanremo catalizza l'attenzione e tutto viene amplificato", afferma. "Bisogna stare attenti a non essere fraintesi e i giornalisti devono verificare le fonti". E conclude: "Il gioco del toto-nomi a Sanremo è fantastico, crea interesse e serve proprio per alimentare questo fumo fantastico che si deve creare intorno a questo arrosto ma bisogna verificare sempre che cosa è stato detto, che cosa è vero e che cosa non è vero".
Il ricordo del primo Festival
Ricordando le sue prima esperienze con il festival, Conti racconta che "negli anni '80 ci sono andato a Sanremo con la mia 127 arancione partendo da Firenze come inviato delle radio private nelle quali lavoravo in quel periodo. Cercavo una battuta, un saluto, un'intervista rubata a qualche cantante fuori dall'Ariston o dall'albergo. In quegli anni ovviamente non avrei mai immaginato di ritrovarmi un giorno sul palco di Sanremo e addirittura diventarne il conduttore e il direttore artistico".
Oggi, invece, "Sanremo è casa. Ci sto bene, l'Ariston è familiare. Non sento più l'emozione degli anni '80, quando cercavo interviste. È buffo. Ora che ho responsabilità, mi sento a casa, senza pressioni. Allora, ragazzetto con mille speranze, sentivo il pathos di Sanremo".
Il festival di Sanremo, aggiunge Conti, "lo vivo molto volentieri perché è una grande festa, una grande festa della musica". E ricorda l'appuntamento, proprio da Sanremo, per la finale dei giovani: "Mercoledì faremo questa nostra diretta su Rai1 che abbiamo intitolato 'Sarà Sanremo' dove io presenterò i 30 big in gara mentre Alessandro Cattelan guiderà la finalissima per scoprire le quattro nuove proposte che arriveranno all'Ariston a febbraio".