“Ospedale Tivoli tra gli 8 peggiori d’Italia”, il report Agenas
Il risultato del monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali
L'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, coinvolto questa notte in un incendio in cui sono morti tre pazienti, era finito tra i 'peggiori' insieme ad altre strutture sanitarie pubbliche, nel monitoraggio del Programma nazionale esiti (Pne) edizione 2023 dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Il report, presentato a fine ottobre, è uno strumento di valutazione a supporto di programmi di audit clinico e organizzativo. Il lavoro di Agenas ha fotografato la performance degli ospedali del Servizio sanitario nazionale nel 2022 mostrando le luci e le ombre. E proprio l'ospedale di Tivoli era finito tra quelli in 'ombra' con indicatori negativi rispetto a quelli con le 'best practice', secondo il Pne dell'Agenas. Indicatori negativi nell’area osteomuscolare, nefrologia e chirurgia generale. Il Pne indicava l'ospedale S. Giovanni Evangelista tra le "strutture a cui è stato richiesto di avviare una procedura di audit sulla qualità dei dati". Inoltre - si legge nel Pne - il "volume di attività è inferiore alla soglia (tolleranza del 10%) fissata dal regolamento riguardante la definizione degli standard ospedalieri o desumibile dalla letteratura scientifica"
La struttura tiburtina era quindi stata inserita con altre 8 tra i 'peggiori' rispetto alle altre monitorare. Ospedali che non hanno ottenuto una valutazione sufficiente, ha precisato l'Agenas. Sono ospedali che più volte hanno fatto registrare standard di qualità molto bassi. Insieme al San Giovanni Evangelista: l'Umberto I di Nocera Inferiore, Luigi Curto di Polla e Immacolata di Sapri; Vittorio Emanuele di Gela e V. Cervello di Palermo; Stabilimento Ospedaliero di Sanremo; Ss. Pietro e Paolo di Borgosesia. Va detto che ben 436 strutture sono risultati 'non classificabili', perché hanno avuto un livello di attività così bassa che non è stato possibile valutarle.
Cronaca
Roma, tenta di investire due volte carabiniere col suv:...
I militari intervenuti per arrestare un 38enne che stava danneggiando le auto in sosta in via Tuscolana, all'incrocio con via Servilio Prisco. Poi l'arrivo del suv a folle velocità e lo sparo a una gomma
Per due volte, al volante di un suv a folle velocità, ha tentato di investire uno dei carabinieri intervenuti per arrestare un bengalese 38enne che, armato di spranga, stava danneggiando le auto in sosta. E' successo in via Tuscolana, a Roma, alle 2.40 della notte scorsa.
L'intervento dei carabinieri, il suv e lo sparo
I militari del Radiomobile, chiamati da alcuni cittadini svegliati dal rumore dei vetri esplosi sotto ai colpi della spranga, hanno fermato lo straniero in via Tuscolana, all'incrocio con via Servilio Prisco. Mentre erano impegnati a identificarlo, un suv a folle velocità ha tentato di investire uno dei carabinieri in strada, salvatosi solo dopo essersi nascosto tra le macchine parcheggiate. Il fuoristrada, non contento, ha fatto il giro per ripuntare di nuovo il militare che, a quel punto, ha esploso un colpo mirando allo pneumatico posteriore. Le ricerche del suv, riuscito a dileguarsi, sono tuttora in corso.
Cronaca
A World University Rankings 2025 Roma Tor Vergata difende...
Ed è seconda in Italia per internazionalizzazione
Il ranking per l’anno 2025 di The Times Higher Education (The) riguardo le università di tutto il mondo è online e Roma Tor Vergata conferma il suo posizionamento generale, con un importante avanzamento riguardo l’indicatore International Outlook. L’ateneo, che lo scorso anno era passato dalla fascia 351-400 alla fascia 301-350, nonostante le 185 nuove università inserite in classifica (2.092 quest’anno contro le 1.907 della scorsa edizione) mantiene il proprio posizionamento, nonché il 9° posto ex-aequo tra gli atenei italiani (a pari merito con l’Università Cattolica, Milano, Pavia e Trento).
Inoltre, complessivamente il numero delle unità censite, che comprendono sia quelle inserite nella classifica THE che quelle che non hanno raggiunto i requisiti minimi di classificazione, è passato da 2.673 a 2.875. L’Ateneo ottiene, secondo le stime dell’ufficio statistico di Roma Tor Vergata, performance superiori rispetto alla media mondiale in quattro aree su cinque, che sono: teaching, research environment, industry, international outlook.
Per questo ultimo settore, l’internazionalizzazione, rispetto all’anno precedente Roma Tor Vergata passa dal terzo al secondo posto in Italia. Secondi solo all’università di Bolzano e, quindi, primi in questo settore tra le università romane statali. L’ateneo si mantiene nella media per l’area Research Quality. In Italia, intanto, la classifica generale Censis 2024/2025 tra i grandi atenei statali, ci posiziona all’ottavo posto con un punteggio di 84,5, subito dopo l’università di Salerno (85,8) e l’università di Milano Bicocca (85,7), rispettivamente sesta e settima. La classifica dei grandi atenei statali prende in considerazione le università che possono contare su un numero di iscritti che va da 20.000 a 40.000 unità.
“Il mantenimento del nostro posizionamento nel The World University Rankings 2025 è motivo di grande soddisfazione, soprattutto considerando l’aumento del numero di università valutate”, afferma il rettore Nathan Levialdi Ghiron, che prosegue, “questo traguardo riflette l’impegno costante di Roma Tor Vergata nel campo della ricerca, della didattica e dell’internazionalizzazione. Continueremo a migliorare e a investire nelle nostre aree di forza, per offrire ai nostri studenti e ricercatori un ambiente competitivo e di alta qualità a livello internazionale”.
Dal 2004 The Times Higher Education fornisce dati affidabili sulle prestazioni delle università agli studenti, agli accademici, ai dirigenti universitari, ai governi e all'industria. Stila World University Rankings sul mondo universitario per valutare le prestazioni a livello globale e per fornire ai lettori una risorsa per comprendere le diverse missioni e i successi degli istituti di istruzione superiore. Queste classifiche coprono le tre aree principali dell'attività universitaria: ricerca, impatto e insegnamento.
Cronaca
Napoli, attraversa binari: investito e ucciso da treno
E' accaduto nella stazione di Acerra. Voleva raggiungere la banchina su lato opposto
Investito e ucciso da un treno nella stazione Rfi di Acerra (Napoli). L'uomo voleva raggiungere la banchina sul lato opposto. L'incidente mortale si è verificato questa mattina poco dopo le 8. Sono in corso i rilievi del caso a opera delle autorità giudiziarie, per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto e identificare la vittima.
Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che l’uomo stesse attraversando i binari per raggiungere la banchina sul lato opposto e non si sia accorto del sopraggiungere del treno, partito da Napoli e diretto a Piedimonte, che transita sulla tratta Rfi senza effettuare fermate nella stazione di Acerra. L’azienda Eav, che ha reso noto l'incidente, ha disposto la commissione d’inchiesta interna per gli accertamenti.