Esteri
Israele-Hamas, Usa bloccano risoluzione Onu per cessate il...
Israele-Hamas, Usa bloccano risoluzione Onu per cessate il fuoco
Veto degli Stati Uniti: "Hamas continua a rappresentare una minaccia"
Gli Stati Uniti hanno posto il loro veto sulla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas. La posizione di Washington era stata illustrata dall'inviato americano all'Onu Robert Wood, che aveva affermato che ''Hamas continua a rappresentare una minaccia per Israele e mantiene il controllo della Striscia di Gaza''.
Tredici membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno votato a favore della risoluzione presentata dagli Emirati Arabi Uniti per chiedere un cessate il fuoco umanitario immediato e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi. Si è invece astenuta la Gran Bretagna.
Gli Usa ritengono di aver bocciato ''una risoluzione squilibrata, avulsa dalla realtà, che non avrebbe fatto avanzare il processo", come ha detto Wood motivando il veto. I redattori del testo, ha aggiunto, "hanno rifiutato un linguaggio di condanna del terribile attacco terroristico di Hamas contro Israele il 7 ottobre". E quindi, "hanno ignorato tutte le nostre raccomandazioni'' con un "processo affrettato".
"Ringrazio gli Stati Uniti e il presidente Biden per essere stati fermamente al nostro fianco, oggi, e per aver dimostrato la loro leadership e i loro valori. In questa festa di Hanukkah, un po' di luce ha allontanato gran parte delle tenebre", ha detto Gilad Erdan, ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite. "È scioccante che mentre Hamas lancia razzi contro Israele dai centri abitati nel sud di Gaza, l'Onu sia impegnata a discutere una risoluzione distorta che consentirebbe ai terroristi di Hamas di rimanere al potere a Gaza e non condanni Hamas né chieda il rilascio degli ostaggi. Un cessate il fuoco sarà possibile solo con il ritorno di tutti gli ostaggi e la distruzione di Hamas", ha aggiunto, ribadendo la posizione di Israele.
La posizione dell'Onu
Non hanno prodotto risultati, quindi, le parole del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che aveva ribadito l'urgenza di una tregua. "La brutalità dimostrata da Hamas non deve essere utilizzata come una giustificazione per la punizione collettiva del popolo palestinese. Il lancio indiscriminato di razzi da parte di Hamas contro Israele e l'uso di civili come scudi umani non assolvono Israele dalle sue stesse violazioni", aveva detto, sottolineando il fatto che Israele deve ''rispondere nei limiti di quanto prevede il diritto internazionale''.
"La gente di Gaza sta guardando nell'abisso. La comunità internazionale deve fare tutto il possibile per porre fine a questa dura realtà", aveva aggiunto. Rivolgendosi al Consiglio di sicurezza dell'Onu aveva poi chiesto di "non risparmiare alcuno sforzo per ottenere un cessate il fuoco umanitario immediato per la protezione dei civili e per la consegna urgente di aiuti salvavita".
"A Gaza stanno finendo le scorte di cibo" e "ai palestinesi viene chiesto di muoversi come palline da flipper, rimbalzando verso aree sempre più ristrette del sud senza alcune base per la sopravvivenza".
C'è un "serio rischio che si aggravino le minacce al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale" come conseguenza della guerra tra Israele e Hamas. "Abbiamo già assistito a ripercussioni in Cisgiordania, in Libano, Siria, Iraq e Yemen. Esiste chiaramente, a mio avviso, il serio rischio che si aggravino le minacce esistenti al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale"
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Ucraina, Lavrov: “Conflitto tra Occidente e Russia al...
Secondo il ministro degli Esteri russo l'Europa non tornerà ad avere buoni rapporti con Mosca "per almeno una generazione"
Il conflitto tra l'Occidente e la Russia per la guerra in Ucraina è ora "al suo apice" e l'Europa non tornerà ad avere buoni rapporti con Mosca "per almeno una generazione". A dichiararlo è stato oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, assicurando che a pensarla in questo modo non sono solo molti russi ma che lo stesso Cremlino "considera questa valutazione corretta".
"Dopo il fallimento della controffensiva ucraina, i Paesi occidentali hanno iniziato a diffondere la tesi, apertamente falsa, che non ci fermeremo in Ucraina", ha dichiarato Lavrov durante la 32esima Assemblea del Consiglio per la politica estera e di difesa.
Lavrov ha quindi criticato la retorica dei Paesi occidentali, per i quali Putin vincerà la guerra in Ucraina "e poi attaccherà la Nato, quindi tutti devono urgentemente armarsi fino ai denti". Il ministro russo ha criticato "questa retorica" come parte di un discorso sempre più duro contro la Russia.
Presidente Duma: "Ue viola libertà di stampa ed espressione"
Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, ha accusato l'Unione Europea di censura e di violare la libertà di stampa e di espressione all'indomani della decisione del Consiglio Ue di sospendere le attività radiotelevisive di quattro media che "diffondono e sostengono la propaganda russa e la guerra di aggressione contro l'Ucraina" ovvero Voice of Europe, Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.
In un post su Telegram, Volodin - stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin - ha accusato l'Occidente di doppi standard, sostenendo che l'Unione Europea abbia bloccato media che diffondono quelli che ha definito "punti di vista alternativi". In Russia, molti media dell'opposizione e che criticano le politiche di Putin sono bloccati.
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Georgia, presidente ha posto il veto su legge agenti...
La legge era stata approvata nei giorni scorsi in via definitiva dal Parlamento di Tblisi
Come atteso, la presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha posto il veto sulla legge sugli agenti stranieri, approvata nei giorni scorsi in via definitiva dal Parlamento di Tblisi. "Ho posto il veto sulla legge 'russa'", ha dichiarato Zurabishvili.
“Oggi ho posto il veto alla ‘legge russa’, una legge che, in sostanza, contraddice la nostra Costituzione e tutte le norme europee e rappresenta un ostacolo al cammino europeo”, ha detto la presidente georgiana in un discorso al Paese e pubblicato sul sito ufficiale, sottolineando come il veto sia "legalmente giustificato".
La legge sulla trasparenza dell'influenza straniera, voluta con forza dal partito di governo Sogno georgiano e contestata dall'opposizione, che ha portato in piazza migliaia di persone, obbliga le organizzazioni, i media ed entità simili che ricevano almeno il 20% di finanziamenti dall'estero a registrarsi come "agenti che difendono gli interessi di forze straniere". Sul modello di quanto fatto dalla Russia, che ha così giustificato la repressione e la chiusura di ong e mezzi di comunicazione dell'opposizione.
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Eye, Molinari: “Forlì scelta simbolica ad un anno...
“L’European Youth Event è un brand del Parlamento Europeo che di solito si svolge a Strasburgo, ma che in vista delle elezioni europee si è spostato anche negli Stati membri: in Germania, Lituania, Slovenia e ora in Italia, per discutere di Unione Europea, visto che l’8 e il 9 giugno siamo tutti chiamati a votare. C’è una campagna che si chiama ‘Usa il tuo voto’ che vuole invitare tutti i cittadini dell’Unione, in particolare i giovani, ad andare a votare. In questi tre giorni ci sarà da divertirsi, da stare insieme e da discutere”, ha sottolineato Maurizio Molinari, parlamentare europeo capo dell’Ufficio di Milano, durante l’inaugurazione di EYE Forlì.
“Andare in una città come Forlì, piuttosto che in un grande centro come Milano, soprattutto ad un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito la Romagna, è da un lato molto forte simbolicamente e, dall’altro, vuole avvicinare i cittadini all’istituzione. Per questo l’Unione Europea ha scelto questa città”, conclude Molinari.