

Salute e Benessere
Vaccini, Andreoni: “Anti Zoster arma straordinaria,...
Vaccini, Andreoni: “Anti Zoster arma straordinaria, sensibilizzare popolazione”
Il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) in occasione del XXII Congresso nazionale che si chiude oggi a Firenze

"L'Herpes Zoster è una malattia molto dolorosa, può durare mesi, alcune volte anni, veramente con una perdita di qualità di vita incredibile. Quindi il ruolo di noi tutti, degli specialisti, degli infettivologi, è sensibilizzare la popolazione, sensibilizzare gli specialisti che hanno in cura questi pazienti: gli ematologi, gli oncologi, i dermatologi, i gastroenterologi. Il vaccino contro l'Herpes Zoster è prioritario perché questa infezione è presente in oltre il 90% della popolazione: la riattivazione del virus è legata proprio all'immunodeficienza legata all'età o alla malattia di base". Così Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), in occasione del XXII Congresso nazionale che si chiude oggi a Firenze.
"L'Herpes Zoster - spiega - comporta una fastidiosa fase acuta e delle sequele tra cui la più nota è la nevralgia post-erpetica, un dolore che colpisce la zona dove si è manifestata l'infezione e che può persistere anche per mesi. La letteratura scientifica più recente ha evidenziato anche complicanze cardio e cerebro-vascolari. La varietà e la gravità di queste conseguenze ci inducono a raccomandare fortemente la vaccinazione. Il vaccino ricombinante adiuvato, da poco disponibile, ha dimostrato un rapporto rischio-beneficio nettamente favorevole, oltre che una persistenza d'effetto di 10 anni. Tale vaccino, inoltre, può essere somministrato anche nei pazienti immunocompromessi, che sono i più esposti all'infezione e rappresentano pertanto i destinatari più indicati per la somministrazione della vaccinazione".
Questo, ricorda Andreoni, "è un virus che entra dentro di noi di solito durante l'epoca della giovinezza, si calcola che il 95% delle persone sopra i 60 anni di età è stato infettato da questo virus. Poi, una volta entrato dentro di noi, si addormenta e ogni tanto si risveglia quando la nostra immunità non riesce più a tenerlo a bada. E ovviamente il soggetto fragile, con malattie che determinano immunodepressione, il soggetto anziano che va incontro a immunosenescenza, va più frequentemente incontro a questa malattia. Si calcola che un terzo delle persone sopra i 50 anni avrà un almeno un episodio di Herpes Zoster, quindi più di una patologia che interessa il 30% della popolazione nel corso della propria vita. Parliamo di numeri enormi, di una patologia grave che evidentemente dobbiamo contrattare con tutte le misure che possiamo mettere in atto. I soggetti più a rischio sono "persone con problemi cardiaci, insufficienza renale, diabetici, epatopatia cronica, pazienti che normalmente con l'invecchiamento, inevitabilmente, vanno incontro ad alcune problematiche mediche che sono molto frequenti. Stiamo parlando decine di milioni di pazienti in Italia".
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Gemmato, ‘ad oggi no carenze farmaci, al lavoro per...

'Tavolo al ministero della Salute per monitorare criticità'

"Per scongiurare nei prossimi mesi carenze di farmaci in Italia abbiamo incardinato un tavolo al ministero della Salute, che monitora opportunamente tutte le criticità esistenti. Diciamo che la maggiore criticità deriva da picchi influenza. Cioè l'anno scorso la criticità è derivata da picchi influenzali che hanno visto poi il consumo di un particolare antibiotico, amoxicillina e amoxicillina e acido clavulanico, di cui per un breve periodo non c'è stata disponibilità. Il tavolo ad oggi non ravvisa criticità, ma siamo in contatto con la filiera distributiva, quindi l'Associazione distributori farmaceutici, con la rete delle farmacie, con i medici di medicina generale, con l'Aifa. Ad oggi non segnaliamo criticità". Così Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, a margine della partecipazione all'evento 'La sanità del futuro - un bene indivisibile da Nord a Sud', al ministero della Salute a Roma.
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Migliore (Fiaso), ‘modello ponte Morandi per...

'Vanno cambiare le regole rispetto alla catena di responsabilità nell'allocazione dei fondi'

"Purtroppo senza cambiare le regole è difficile utilizzare i fondi per l'edilizia sanitaria ex articolo 20. Vanno cambiate le regole rispetto alla catena di responsabilità nell'allocazione delle risorse. Noi abbiamo un esempio straordinario in Italia che è stata la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova, dove tutti insieme abbiamo risolto in brevissimo tempo una emergenza insormontabile. Con gli ospedali dobbiamo fare lo stesso. Abbiamo chiesto che lo Stato, le regioni e le aziende si mettano intorno a un tavolo per verificare la situazione reale rispetto ad un regola tecnica, la norma antincendio, che è un presidio di sicurezza che vogliamo preservare. Ma dobbiamo avere il coraggio di fare una verifica puntuale con un piano di interventi che evidentemente deve essere di medio periodo". Così all'Adnkronos Salute Giovanni Migliore, presidente Fiaso, a margine dell'evento 'La sanità del futuro - un bene indivisibile da Nord a Sud' promosso da 'InRete', in corso a Roma al ministero della Salute
"Se io ho una struttura su cui è posto un vincolo paesaggistico o architettonico, evidentemente in un centro storico, è tutto difficile. E' più semplice paradossalmente fare nuovi ospedali che ristrutturare quelli vecchi", chiosa Migliore.
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Marsilio, ‘One Health sfida per territorio, Abruzzo...

'L'Istituto zooprofilattico di Teramo sta sviluppando un centro di ricerca dedicato a questo tema'

"La sanità del futuro", incentrata sulla strategia One Health, "è una sfida per il territorio e su questa sfida noi siamo molto avanti: abbiamo un Istituto zooprofilattico con sede a Teramo che sta sviluppando un centro di ricerca proprio dedicato a questo tema e si candida ad essere sede di una Agenzia nazionale dedicata alla salute unica, cioè animale, umana e ambientale. Una visione sinergica e di sintesi che serve a portare avanti le sfide per il futuro. In Regione Abruzzo abbiamo già in corso i lavori per la realizzazione della nuova sede, del nuovo polo dei laboratori per oltre 100 milioni di investimento e crediamo che l'Italia debba recuperare su questo terreno il ritardo che ha accumulato nei confronti di altri Paesi, penso ad esempio alla Germania e alla Francia. A Berlino e Lione hanno già costituito dei centri nazionali di ricerca e delle vere e proprie accademie per la formazione specialistica del personale". Così Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, in occasione dell'evento 'La sanità del futuro - un bene indivisibile da Nord a Sud', al ministero della Salute a Roma. Una giornata di dibattito promossa da InRete con il patrocinio del ministero della Salute.