Esteri
Taylor Swift persona dell’anno di Time per il 2023
L'annuncio del magazine americano su X citando il commento della 33enne pop star: "Questo è il momento più felice e di maggior orgoglio che abbia mai vissuto"
Taylor Swift batte Vladimir Putin e diventa la persona dell'anno di Time per il 2023. Lo ha annunciato il magazine americano su X citando il commento della 33enne pop star che ha detto che "questo è il momento più felice e di maggior orgoglio che abbia mai vissuto".
In 96 anni che la rivista nomina la persona dell'anno, Swift - cantante, attrice, regista, produttrice - è la prima artista che riceve da sola il riconoscimento: nel 2005 era andato al frontman degli U2 Bono come parte di un gruppo di filantropi, 'The Good Samaritans'. Lo scorso anno la persona dell'anno era Volodymyr Zelensky. E quest'anno, per opposizione, tra i candidati figurava appunto il presidente russo, che aveva ricevuto questo riconoscimento già nel 2007. Tra i candidati c'era anche Xi Jinping, Carlo III, Barbie, il presidente della Fed Robert Powell, il padre dell'artificiale Sam Altam e i procuratori che hanno incriminato Donald Trump.
"In un mondo diviso, dove troppe istituzioni stanno fallendo, Taylor Swift ha trovato un modo di superare i confini ed essere una fonte di luce - ha scritto il direttore di Time, Sam Jacobs - nessuna altro nel pianeta oggi può commuovere così tante persone così bene".
E' di pochi giorni fa la notizia che Taylor Swift è l’artista più ascoltata del 2023 su Spotify, con oltre 25 miliardi di ascolti, risultato che conferma l’enorme successo della cantautrice e 'regina del pop'. Ed è stata anche nominata Artista dell’Anno di Apple Music. Tra classifiche, streaming e concerti che hanno riempito stadi di fan urlanti con braccialetti personalizzati, quest’anno Taylor Swift ha indubbiamente raggiunto una nuova vetta di popolarità. Complessivamente, nei primi 10 mesi del 2023, ha visto 65 suoi brani entrare nella Top 100 giornaliera internazionale di Apple Music, più di qualsiasi altro artista. “Sono davvero onorata di essere Artista dell’Anno di Apple Music - aveva commentato Swift - Ringrazio ogni singola persona per aver reso il 2023 l’anno più incredibile, pieno di gioia e degno di essere festeggiato di sempre. Avete riprodotto la mia musica senza sosta, l’avete cantata insieme a me a squarciagola durante i concerti e l’avete ballata nei cinema. Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza di voi. Vi ringrazio immensamente”.
Come Artista dell’Anno di Apple Music, Swift riceverà anche un premio fisico che rappresenta la straordinaria arte della creazione musicale. Ogni Apple Music Award è composto da un wafer in silicio realizzato ad hoc, sospeso tra una lastra in vetro levigato e un corpo in alluminio lavorato e anodizzato. Come gesto simbolico, al centro degli Apple Music Award c’è lo stesso chip che troviamo nei dispositivi che mettono 100 milioni di brani a portata di mano.
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Usa, Urbinati (Columbia): ”La rettrice ha scatenato...
La docente di Teoria politica difende la protesta pacifica degli studenti e sostiene il dialogo senza toni aggressivi in spazi dedicati. Occorre portare avanti una trattativa che permetta il ritorno alla normalità ed eviti un grave danno di immagine per il campus, sostiene.
E' stata una ''reazione folle'' quella della rettrice della Columbia University, Nemat Shafik, di chiamare la polizia per rimuovere la manifestazione studentesca contro Israele. ''Era una protesta pacifica, fatta a suon di rap con giochi, canti e balli'', ma lei ''l'ha trasformata in un inferno''. Per fortuna, anche grazie ''a un documento di appello al dialogo che ho firmato anche io'', ora ''il clima è molto cambiato'' e si è aperto ''un tavolo di trattativa e negoziazione tra i rappresentanti degli studenti, il corpo docente, i dipendenti e l'ammnistrazione dell'università''. L'obiettivo è quello di rientrare in un ''clima di trattativa per riportare la normalità'', altrimenti ''c'è il rischio che salti il semestre'', ma ''nessuno vuole che si arrivi a tanto, sarebbe un danno di immagine incredibile, una rovina enorme''. Nadia Urbinati, che dal 1996 insegna Teoria politica alla Columbia University di New York, racconta ad Adnkronos dall'interno le contestazioni. ''Si tratta di un accampamento pacifico, gli studenti sono molto più moderati della rettrice, ma sono stati trattati da criminali e questo non è possibile'', ha aggiunto Urbinati.
Lei stessa ha avuto contatti con gli studenti, ''hanno scritto un documento bellissimo e molto moderato rivolto alla rettrice che ho firmato insieme a colleghi del mio dipartimento. Un documento in cui chiedevano di tenere in considerazione il problema della violenza che si amplifica se si chiama la polizia''. Tra i suoi studenti, racconta, ''uno che aveva fatto con me un corso sulla retorica è stato arrestato ieri per uso sconsiderato del linguaggio. Ha detto che i sionisti dovrebbero sparire dalla faccia della terra... Ma a parte questo caso nessuno mio studente è stato sospeso o arrestato''. Sottolineando che ''il 20 per cento degli studenti della Columbia arrestati sono ebrei'', Urbinati racconta anche il caso di ''uno studente ebreo israeliano che ha chiesto di non venire in classe per non attraversare il campus in quanto si sente a disagio''. La sua richiesta è stata accolta, ''un caso eccezionale risolto permettendogli di seguire le lezioni tramite Zoom''.
Urbinati racconta poi che in questi giorni hanno visitato la protesta al campus ''il rappresentante repubblicano e quello democratico. Entrambi sono stati ottusamente arroganti. L'esponente repubblicano ha proposto di chiamare guardia nazionale, il che avrebbe riportato il campus a livelli raggiunti solo nel '68''. Secondo la politologa, quindi, è stata ''la rettrice che ha radicalizzato'' la manifestazione. Shafik, spiega Urbinati, ''è alla Columbia da nove mesi e si è dimostrata molto inadeguata. Viene dal mondo delle finanza e ha dimostrato totale incapacità di comprendere che qui non si tratta di dipendenti di una banca, ma di persone varie con le quali occorre entrare in contatto''. E invece, durante la protesta, ''la rettrice è rimasta sempre chiusa nel suo ufficio o nella sua casa. Non ha mai interagito con gli studenti''.
L'auspicio, ora, è che ''vengano messi a disposizione degli spazi, delle aule, dove poter proseguire il dibattito sulla guerra e sui rapporti con Israele''. Perché, prosegue Urbinati, ''se c'è libertà di insegnamento, se si studiano argomenti come la guerra e la pace, gli stati nazione, è evidente che ne esca un dibattito''. Anzi, aggiunge, ''ben venga il dialogo e la riflessione promossi dagli studenti, certo senza usare toni aggressivi''.
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Elezioni Usa, Biden prende in giro Trump: “Sono in...
Durante la cena annuale con i corrispondenti accreditati alla Casa Bianca
''Sono un uomo adulto e sono in corsa contro un bambino di sei anni''. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha preso il giro l'ex inquilino della Casa Bianca e suo rivale alle prossime elezioni americane Donald Trump. ''L'unica cosa che abbiamo in comune è l'età'', ha aggiunto Biden durante la cena annuale con i corrispondenti accreditati alla Casa Bianca. Anche se, età anagrafica alla mano, Biden ha 81 anni contro i 77 di Trump. ''Le elezioni del 2024 sono in pieno svolgimento e sì, l'età è un argomento - ha detto Joe Biden - Sono un adulto che corre contro un bambino di sei anni''.
Molti gli ospiti illustri, giornalisti e celebrità presenti all'hotel Hilton di Washington mentre all'esterno un centinaio di manifestanti hanno scandito slogan contro la guerra di Israele nella Striscia di Gaza e sventolato una bandiera palestinese lunga diversi metri. Ma all'interno il conflitto in Medioriente non è stato al centro della scena, soppiantato appunto dalle battute sull'età dei candidati alla presidenza Usa.
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Re Carlo torna agli impegni pubblici, martedì la visita a...
Buckingham Palace: "Medici incoraggiati dai suoi progressi"
Buckingham Palace mette fine alle congetture sullo stato di salute di Re Carlo. Il sovrano, malato di cancro, da martedì riprenderà i suoi impegni pubblici. Con la regina Camilla si recherà in visita a un centro di cure per i tumori. "Il team medico di Sua Maestà - fa sapere una nota della Casa Reale - è molto incoraggiato dai progressi compiuti finora e rimane positivo quanto al continuo recupero del re".