

Economia
Shopping online: come scegliere gli accessori giusti per...
Shopping online: come scegliere gli accessori giusti per ogni occasione

In collaborazione con: Carpisa
Fare acquisti online è diventata ormai un’abitudine consolidata, che interessa consumatori in diverse fasce d’età e riguarda i segmenti merceologici più disparati. Lo conferma anche l’ultimo rapporto ISTAT sull’e-commerce in Italia: “tra il 2020 e il 2021” - si legge - “è aumentata di 6,5 punti percentuali la quota di persone di 14 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi e hanno effettuato acquisti online mentre nell’ultimo anno si registra un decremento di 2,1 punti percentuali”.
Un’italiano su due fa shopping online
È quanto emerge dall’elaborazione statistica curata dall’ISTAT; solo lo scorso anno, infatti, “il 48,2% della popolazione di 14 anni e più ha usato Internet nei 12 mesi precedenti l’intervista per fare acquisti online”. Dall’indagine si evince come gli uomini siano più propensi delle donne ad usare internet per fare compere mentre la fascia d’età che ricorre con maggior frequenza allo shopping online è quella dei giovani tra i 20 e i 24 anni.
Ma cosa comprano gli italiani che si affidano all’e-commerce? Il report dell’ISTAT evidenzia che “nel 2022, tra gli individui di 14 anni e più, è più diffuso l’acquisto di capi di abbigliamento, scarpe o accessori (19,4%), gli articoli per la casa elettrodomestici esclusi (10,3%), i film o le serie in streaming o download (8,5%)”.
Per quanto riguarda il 2023, invece, secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Netcomm, “l’eCommerce di prodotto tocca i 35 miliardi di euro (+8%), una crescita più controllata rispetto agli anni scorsi e in buona parte legata all’inflazione”.
Accessori, perché si acquista sempre più online
Gli accessori di abbigliamento, quindi, si confermano tra le categorie merceologiche predilette da chi sceglie di fare acquisti online. Portafogli, cinture, marsupi, prodotti di piccola pelletteria, assieme a zaini e borse, sono particolarmente gettonati come idee regalo; da ciò si può facilmente intuire il perché di una così diffusa abitudine all’acquisto online: gli shop digitali garantiscono un maggiore assortimento e, di conseguenza, una più ampia possibilità di scelta alla quale si può accedere facilmente. Basta, ad esempio, visitare il sito di Carpisa.it per avere un’idea di quanto possa essere ampia e variegata la scelta di accessori acquistabili comodamente online.
La praticità, però, è soltanto uno dei fattori che concorre a spiegare la spiccata tendenza ad acquistare online beni di questo tipo. Come già accennato, infatti, l’e-commerce consente una maggiore possibilità di scelta, potenzialmente illimitata. Questo aspetto, però, è sempre meno vincolato al solo shopping digitale, per via della crescente propensione ad integrare canali di acquisto differenti, sia in maniera spontanea (ricerche online che si concretizzano in negozio o viceversa) sia per effetto di servizi specifici (come il ‘click-and-collect’) che consentono di selezionare e ‘bloccare’ un prodotto online per poi acquistarlo o ritirarlo di persona, magari approfittando di offerte speciali, sconti o promozioni.
In tal modo, la praticità e la versatilità che contraddistinguono l’esperienza di acquisto online vengono estese anche al retailing in-shop, così da determinare una distinzione sempre più sfumata tra canali fisici e digitali: Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, a commento dell’ultimo rapporto sull’e-commerce pubblicato dall’osservatorio, ha sottolineato come “il numero di consumatori digitali italiani si è stabilizzato a 33 milioni. Si tratta di una porzione di clienti molto esigenti, che non fa più distinzione tra online e offline ma che chiede un’offerta sempre più personalizzata tanto agli store digitali quanto ai negozi più tradizionali”.
Vi è poi il fattore economico ad incidere sulle dinamiche di consumo. Lo shopping online è sempre più spesso visto come alternativa potenzialmente più conveniente (almeno per alcune categorie di prodotto), specie se si usufruisce di buoni sconto, saldi ed altre iniziative di marketing per la fidelizzazione della clientela.
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Italia Economia n. 49 del 6 dicembre 2023

Deloitte, al via 6° edizione Innovation Summit 2023 su impatto AI; B-education il progetto di Bper Banca premia i progetti di educazione finanziaria e sostenibilità; FNM muove la cultura per reinterpretare i luoghi; Festival del Mare: la Capitale al centro del Mediterraneo, la Camera di Commercio di Roma presenta la ricerca di Piepoli; INPS: 125 anni di impegno per il Valore Pubblico; Intelligenza artificiale, Cisco presenta l'indagine ‘AI Readiness Index di Cisco’; Aspi, avanzano i lavori della Galleria San Donato
Economia
Sciopero trasporti domani a Roma, bus a rischio: info e...

Lo sciopero di 4 ore dei trasporti, dalle 9 alle 13, è stato proclamato dal sindacato Faisa Cisal

Bus, tram e metro a rischio a Roma per lo sciopero dei mezzi in programma domani giovedì 7 dicembre 2023. Lo sciopero di 4 ore dei trasporti, dalle 9 alle 13, è stato proclamato dal sindacato Faisa Cisal per protesta contro le aggressioni al personale delle aziende del trasporto pubblico locale. "Aggressioni personale front-line aziende del Tpl di Roma e del Lazio" si legge nelle motivazioni.
Lo sciopero, nel territorio di Roma Capitale, interesserà l'intera rete Atac e la rete RomaTpl. Sulla rete Atac lo stop non riguarda i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento (linee 021-043-77-113-246-246P-319-351-500-551-718).
Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale, spiega Atac. Inoltre non sarà garantito il servizio delle biglietterie; i parcheggi di interscambio restano aperti. Il servizio delle biglietterie on-line non subirà alcuna interruzione.
Economia
Ricerca, al via nuova cooperazione fra Cnr e Jožef Stefan...


Al via una nuova collaborazione scientifica fra Italia e Slovenia. Dopo la firma dell'intesa fra il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ed il ministro sloveno dell'Alta formazione, Scienze e Innovazione, Igor Papič, il Consiglio nazionale delle ricerche ha annunciato oggi un nuovo programma operativo di cooperazione scientifica .- per il biennio 2024-2025 - tra il Cnr e il Jožef Stefan Institute IJS, la principale istituzione di ricerca slovena, nato durante l'incontro bilaterale "Science and Innovation Slovenia - Italy".
L'incontro al Cnr, aperto dal Direttore Generale dell'Ente Giuseppe Colpani, si è svolto alla presenza del Ministro della Repubblica slovena per l'alta formazione, la scienza e l'innovazione Igor Papič e del direttore del Jožef Stefan Institute, Boštjan Zalar, con la presenza del Direttore Generale dell’internazionalizzazione e della comunicazione del Mur, Gianluigi Consoli. In apertura dei lavori, svoltisi nella tarda serata di ieri, Colpani ha portato i saluti della presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, impegnata a Bruxelles nell’ambito dell’High Level Group per Horizon Europe.
Il Dg Colpani ha quindi ricordato lo storico legame che unisce i due Paesi e le importanti implicazioni a livello commerciale - l’Italia è il secondo partner commerciale della Slovenia all'interno dell’Ue e il terzo a livello globale- turistico e accademico, con quasi 50 accordi interuniversitari in vigore. Importante anche la relazione nel settore dell’economia blu, grazie agli investimenti derivanti dalla Cooperazione Trilaterale dell’Alto Adriatico avviata nel dicembre 2020. Una collaborazione, sottolinea il Cnr, destinata a rinsaldarsi ulteriormente con la designazione congiunta di Gorizia e Nova Gorica a “Capitale Europea della Cultura 2025”, e che fa seguito agli oltre 700 papers scientifici che, negli ultimi 5 anni, portano il contributo di ricercatori del Cnr e della Slovenia.
Commentando gli accordi, il Dg Giuseppe Colpani ha sottolineato come "Italia e Slovenia condividano un interesse strategico prioritario nel promuovere la crescita nella regione dei Balcani, anche attraverso la cooperazione scientifica". "Il rapporto finale con l’avvio di cinque progetti firmato oggi, frutto del programma operativo siglato nel 2022, può essere un volano per promuovere nuovi scambi e per rinnovare quelli esistenti, al fine di competere insieme sulla scena europea e mondiale per progetti multilaterali di maggiore portata" ha affermato Colpani.
"La collaborazione tra le nostre istituzioni era già eccellente, ma - ha osservato Boštjan Zalar, direttore del Jožef Stefan Institute - ogni giorno emergono nuovi settori scientifici su cui collaborare e con questo programma operativo firmato con il Cnr, la Slovenia, e in particolare il nostro Istituto, intende porsi all’avanguardia nel panorama della ricerca scientifica".