

Economia
Natale e regali, ecco quanto spenderanno gli italiani...
Natale e regali, ecco quanto spenderanno gli italiani quest’anno e cosa compreranno
Cresce la spesa rispetto allo scorso anno ma cala la propensione secondo Confcommercio

Quanto spenderanno quest'anno gli italiani per i regali di Natale? E cosa compreranno? Secondo Confcommercio nel 2023 verranno spesi 8 miliardi di euro per i regali di Natale con una spesa media procapite di 186 euro. Una stima in ripresa quella del Natale di quest'anno, dopo i 7,1 miliardi di spesa del 2022, ma in calo ai 15,2 miliardi del 2009.
A calare è la voglia (propensione) a fare i regali, ai minimi degli ultimi 15 anni: solo il 40,1% la considera una spesa piacevole toccando il livello più basso dal 2009 quando la percentuale era del 48,1%. Un calo significativo era stato toccato nel 2011 al 45,8% nell'annus horribilis della crisi del debito sovrano in Europa e l'austerity del governo Monti in Italia. La propensione è poi tornata a salire fino al picco del 52,5% nel 2015, ma poi è partito un declino fino a oggi.
Black friday e cyber monday hanno prefigurato un dicembre positivo per le vendite. La black week ha premiato in particolare il canale online con un incremento del 9,5% nel 2023 sul 2022, sfida difficile per i negozi fisici (+3,8%) ma da raccogliere perché non c’è alternativa.
Sulla base delle ricerche di mercato più autorevoli (non solo quella di Confcommercio), consideriamo coinvolto il 40% dei 48 milioni di italiani adulti: pertanto 19,2 milioni di italiani hanno (avrebbero) acquistato spendendo a testa tra 220 e 230 euro; la metà dei suddetti acquisti sarebbero anticipazioni di spese natalizie (soprattutto regali in senso proprio) e nonostante l’effetto 'sostituzione' una buona black week è di ottimo auspicio per i consumi complessivi di dicembre.
Quanto alla tipologia di regalo preferita, c'è l'imbarazzo della scelta tra artigianale, alimentare, tecnologico, sostenibile, solidale e originale. Ma cosa metteranno gli italiani sotto l’albero per parenti e amici? Il mercato del giocattolo gode di buona salute, come dimostra l’incremento del 2% solo nel primo semestre del 2023.
Con un prezzo medio stabile, tra i tantissimi giocattoli sugli scaffali i più richiesti sono i giochi in scatola e di carte che mettono d’accordo tutti, adulti e bambini. Il settore, infatti, registra una crescita a doppia cifra grazie anche alla forte spinta di contenuti televisivi, digitali e cinematografici. In forte crescita anche il mondo dei manga e dei videogiochi, a dimostrazione del fatto che al giorno d’oggi essere nerd va di moda con una forte nostalgia degli anni passati.
Un recente sondaggio Ipsos (Global Trends), infatti, evidenzia come la sensazione di nostalgia sia profondamente radicata nelle generazioni più giovani: il 54% della Gen Z, ovvero coloro nati tra la metà degli anni '90 e il 2010, esprime il desiderio di essere nati nell'epoca dei propri genitori. La stessa sensazione viene condivisa dal 53% dei Millennial, mentre i meno nostalgici risultano essere quelli della Generazione X, i nati tra il 1965 e il 1980 genitori delle Generazioni Z e Alpha, dove la percentuale scende al 46%. Una nostalgia che si ripercuote anche nelle abitudini di acquisto e che nel mondo dei giochi vede riproporre grandi classici in nuove versioni, creando così un ponte tra passato e presente.
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Italia Economia n. 49 del 6 dicembre 2023

Deloitte, al via 6° edizione Innovation Summit 2023 su impatto AI; B-education il progetto di Bper Banca premia i progetti di educazione finanziaria e sostenibilità; FNM muove la cultura per reinterpretare i luoghi; Festival del Mare: la Capitale al centro del Mediterraneo, la Camera di Commercio di Roma presenta la ricerca di Piepoli; INPS: 125 anni di impegno per il Valore Pubblico; Intelligenza artificiale, Cisco presenta l'indagine ‘AI Readiness Index di Cisco’; Aspi, avanzano i lavori della Galleria San Donato
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Sciopero trasporti domani a Roma, bus a rischio: info e...

Lo sciopero di 4 ore dei trasporti, dalle 9 alle 13, è stato proclamato dal sindacato Faisa Cisal

Bus, tram e metro a rischio a Roma per lo sciopero dei mezzi in programma domani giovedì 7 dicembre 2023. Lo sciopero di 4 ore dei trasporti, dalle 9 alle 13, è stato proclamato dal sindacato Faisa Cisal per protesta contro le aggressioni al personale delle aziende del trasporto pubblico locale. "Aggressioni personale front-line aziende del Tpl di Roma e del Lazio" si legge nelle motivazioni.
Lo sciopero, nel territorio di Roma Capitale, interesserà l'intera rete Atac e la rete RomaTpl. Sulla rete Atac lo stop non riguarda i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento (linee 021-043-77-113-246-246P-319-351-500-551-718).
Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale, spiega Atac. Inoltre non sarà garantito il servizio delle biglietterie; i parcheggi di interscambio restano aperti. Il servizio delle biglietterie on-line non subirà alcuna interruzione.
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Shopping online: come scegliere gli accessori giusti per...


In collaborazione con: Carpisa
Fare acquisti online è diventata ormai un’abitudine consolidata, che interessa consumatori in diverse fasce d’età e riguarda i segmenti merceologici più disparati. Lo conferma anche l’ultimo rapporto ISTAT sull’e-commerce in Italia: “tra il 2020 e il 2021” - si legge - “è aumentata di 6,5 punti percentuali la quota di persone di 14 anni e più che hanno usato Internet negli ultimi 12 mesi e hanno effettuato acquisti online mentre nell’ultimo anno si registra un decremento di 2,1 punti percentuali”.
Un’italiano su due fa shopping online
È quanto emerge dall’elaborazione statistica curata dall’ISTAT; solo lo scorso anno, infatti, “il 48,2% della popolazione di 14 anni e più ha usato Internet nei 12 mesi precedenti l’intervista per fare acquisti online”. Dall’indagine si evince come gli uomini siano più propensi delle donne ad usare internet per fare compere mentre la fascia d’età che ricorre con maggior frequenza allo shopping online è quella dei giovani tra i 20 e i 24 anni.
Ma cosa comprano gli italiani che si affidano all’e-commerce? Il report dell’ISTAT evidenzia che “nel 2022, tra gli individui di 14 anni e più, è più diffuso l’acquisto di capi di abbigliamento, scarpe o accessori (19,4%), gli articoli per la casa elettrodomestici esclusi (10,3%), i film o le serie in streaming o download (8,5%)”.
Per quanto riguarda il 2023, invece, secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Netcomm, “l’eCommerce di prodotto tocca i 35 miliardi di euro (+8%), una crescita più controllata rispetto agli anni scorsi e in buona parte legata all’inflazione”.
Accessori, perché si acquista sempre più online
Gli accessori di abbigliamento, quindi, si confermano tra le categorie merceologiche predilette da chi sceglie di fare acquisti online. Portafogli, cinture, marsupi, prodotti di piccola pelletteria, assieme a zaini e borse, sono particolarmente gettonati come idee regalo; da ciò si può facilmente intuire il perché di una così diffusa abitudine all’acquisto online: gli shop digitali garantiscono un maggiore assortimento e, di conseguenza, una più ampia possibilità di scelta alla quale si può accedere facilmente. Basta, ad esempio, visitare il sito di Carpisa.it per avere un’idea di quanto possa essere ampia e variegata la scelta di accessori acquistabili comodamente online.
La praticità, però, è soltanto uno dei fattori che concorre a spiegare la spiccata tendenza ad acquistare online beni di questo tipo. Come già accennato, infatti, l’e-commerce consente una maggiore possibilità di scelta, potenzialmente illimitata. Questo aspetto, però, è sempre meno vincolato al solo shopping digitale, per via della crescente propensione ad integrare canali di acquisto differenti, sia in maniera spontanea (ricerche online che si concretizzano in negozio o viceversa) sia per effetto di servizi specifici (come il ‘click-and-collect’) che consentono di selezionare e ‘bloccare’ un prodotto online per poi acquistarlo o ritirarlo di persona, magari approfittando di offerte speciali, sconti o promozioni.
In tal modo, la praticità e la versatilità che contraddistinguono l’esperienza di acquisto online vengono estese anche al retailing in-shop, così da determinare una distinzione sempre più sfumata tra canali fisici e digitali: Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, a commento dell’ultimo rapporto sull’e-commerce pubblicato dall’osservatorio, ha sottolineato come “il numero di consumatori digitali italiani si è stabilizzato a 33 milioni. Si tratta di una porzione di clienti molto esigenti, che non fa più distinzione tra online e offline ma che chiede un’offerta sempre più personalizzata tanto agli store digitali quanto ai negozi più tradizionali”.
Vi è poi il fattore economico ad incidere sulle dinamiche di consumo. Lo shopping online è sempre più spesso visto come alternativa potenzialmente più conveniente (almeno per alcune categorie di prodotto), specie se si usufruisce di buoni sconto, saldi ed altre iniziative di marketing per la fidelizzazione della clientela.