Cronaca
Danilo Coppola arrestato a Dubai
Destinatario di un ordine di esecuzione di pena emesso nel 2022, deve scontare una pensa residua di quasi 6 anni e mezzo
L'immobiliarista Danilo Coppola è stato arrestato ad Abu Dhabi. La cattura è stata eseguita dall’ufficio Interpol dello Servizio cooperazione internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica sicurezza. Coppola era destinatario di un ordine di esecuzione della pena emesso dalla procura di Milano, il 2 agosto del 2022. Deve scontare la pena residua di sei anni, cinque mesi e 12 giorni di reclusione per reati attinenti alla disciplina del fallimento e altro. A quanto si apprende l'immobiliarista è stato portato in carcere in attesa che siano svolte le procedure per l'estradizione.
L'ambasciata italiana negli Emirati arabi ha ricevuto tramite l'esperto per la sicurezza la notizia dell'arresto di Coppola da parte della polizia di Abu Dhabi, che era ricercato in ambito internazionale. Lo riferiscono fonti diplomatiche, secondo cui l'ambasciata è in contatto con le autorità competenti emiratine per il seguito del caso.
Chi è Danilo Coppola: i furbetti del quartierino
Dopo quasi 17 mesi finisce dunque la latitanza di Danilo Coppola. Immobiliarista, classe 1967, nato a Roma da famiglia siciliana, cresciuto nella periferia della borgata Finocchio, le manette sono scattate su mandato di arresto europeo, provvedimento emesso dalla procura di Milano, dopo la condanna nel processo per il crac di Porta Vittoria diventato definitivo il 2 luglio del 2022. Una laurea mai conseguita in Giurisprudenza, lo stile 'dandy' di Coppola inizia a notarsi presto nella Capitale dove conquista il soprannome di 'Er cash' trasformando semplici terreni in abitazioni di lusso, un fiuto che lo porta presto a Milano.
Nel capoluogo lombardo compra alcuni stabili in Montenapoleone e in via Manzoni, mentre a Roma inaugura il cinque stelle Daniel's Hotel, sono anche gli anni in cui acquisisce diverse partecipazioni azionarie - in primis Banca Nazionale del Lavoro (Bnl) e Mediobanca dove la sua quota sfiora il 5% - e decanta il suo amore per la squadra della Roma. La fama di uno degli uomini più ricchi d'Italia si accompagna, però, ai primi guai giudiziari quando diventa protagonista delle scalate Bnl e Antonveneta. Nell'estate del 2005, insieme ad altri immobiliaristi romani, al banchiere Gianpiero Fiorani e ai finanzieri Emilio Gnutti e Stefano Ricucci, si trasforma in uno dei 'furbetti del quartierino', definizione di un'intercettazione telefonica trasformata in titolo giornalistico.
L'1 marzo 2007 viene arrestato con le accuse di bancarotta, riciclaggio, associazione a delinquere e appropriazione indebita. Dopo 104 giorni di isolamento, durante la quale tenta un'evasione, gli vengono concessi gli arresti domiciliari: soffre di claustrofobia e la vita carceraria è insostenibile per lui stabiliscono i periti. Guai fisici che non lo salvano da altre sentenze come quella di bancarotta fraudolenta per la Micop, sentenza da cui viene assolto con formula piena nel maggio 2013. Anche la procura di Roma indaga e condanna Coppola che nel 2016 viene arrestato dalla Guardia di finanza di Milano con l'accusa di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte in relazione all’indagine sulla Porta Vittoria, la società che avrebbe dovuto riqualificare l’omonimo quartiere milanese. Processo che porta alla condanna per cui ora dovrà tornare dietro le sbarre.
Danilo Coppola viene condannato nel febbraio 2020 a sette anni per il crac del Gruppo Immobiliare 2004, di Mib Prima e di Porta Vittoria, sentenza che diventa definitiva con la Cassazione nel luglio 2022 e che per l'ex immobiliarista rappresenta un'altra ingiustizia. La battaglia a difesa della sua innocenza si sposta dalle aule di giustizia anche a Instagram. "La mia persona e i miei familiari, da 15 anni subiscono procedimenti creati da alcuni pm che, con spirito di squadra, si dilettano a contestare reati societari che nelle sedi civili si sono rivelati contrari alle loro tesi, anche con sentenze passate in giudicato. La verità è che ho ingenuamente pagato, negli ultimi 15 anni, circa 180 milioni di euro al fisco per debiti tributari inesistenti".
Il mandato d'arresto internazionale
Dopo l'ordine di carcerazione, nel quale la pena da scontare è stata calcolata dal pm di Milano Adriana Blasco in 6 anni, 2 mesi e 12 giorni (tolto il cosiddetto 'pre sofferto') e dopo il verbale di "vane ricerche" sul territorio italiano, viene firmato il mandato d'arresto internazionale. "Sono ricercato. C'è un ordine di custodia cautelare nei miei confronti. L'ho saputo e ho preferito non farmi trovare. Non vorrei fare l’ennesimo carcere preventivo per poi essere di nuovo assolto" dice da una località segreta, concedendo un'intervista telefonica al Corriere della Sera. "Me ne starò nascosto e posterò tutto: le carte dei processi, le informative fra procure, le assurdità sui miei rapporti con la Banda della Magliana. Mi hanno arrestato perché davo fastidio ai poteri forti, i miei processi hanno dato spettacolo, in 18 anni ne ho subiti oltre trenta, spesso sono stato assolto", sostiene raccontando la sua verità.
Verità fatta anche di altri processi. Coppola è imputato davanti alla seconda penale (sentenza il 9 gennaio), con altri tre nel processo che vede al centro accuse scaturite dall'inchiesta principale sui crac Gruppo Immobiliare 2004, Mib Prima e Porta Vittoria. Tra i casi di questo procedimento c'è la bancarotta per il fallimento nel 2015 della srl Editori per la finanza, di cui Coppola sarebbe stato amministratore di fatto. Inoltre, in un altro processo, è accusato di tentata estorsione ai danni di Prelios, società di gestione del risparmio proprietaria del complesso immobiliare Porta Vittoria.
Cronaca
Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla...
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
Corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione sul fatto che non ci sarebbe stata interruzione del servizio dall'1 maggio, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.
Che cosa succede
In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c'è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un'idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l'operazione, confermano dalla Regione.
La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell'emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L'operazione richiesta in Lombardia, nell'ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E' un passaggio quest'ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva.
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando al 'Tgr' Lombardia ha puntualizzato: "Avevamo indicato questa data di fine aprile" entro cui esprimere la conferma e la scelta della modalità del servizio, "che non era una data obbligatoria: era semplicemente uno stimolo" a completare la procedura, "perché addirittura già il 50% di chi aveva la possibilità di farlo ha aderito". Ma "non c'è un'interruzione, non c'è una data finale oltre la quale poi si chiude questo procedimento". Quindi "non c'è nessuna esigenza di affrettarsi", ha sottolineato.
Medici famiglia Milano: "Su ricetta elettronica a noi nessuna comunicazione"
Fibrillazioni in Lombardia per confermare l'invio della ricetta elettronica via Sms o e-mail? "Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo", ha risposto all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiegando, dall'osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la 'corsa' di molti cittadini lombardi a confermare il proprio 'si' a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare.
"Durante il Covid, a causa dell'emergenza - ha continuato Pozzi - la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici 'Scelta e revoca' di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione".
L'impressione della rappresentante sindacale "è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona - ha precisato - e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l'hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola". Anche perché "la ricetta elettronica ormai è imprescindibile - ha sottolineato - ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell'invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile - ha concluso Pozzi - quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco".
Cronaca
Concerto primo maggio, Gualtieri: “Prossimo anno si...
L'annuncio del sindaco di Roma al Circo Massimo
"Siamo contenti di essere riusciti a realizzare il Concertone qui al Circo Massimo". Lo dice il sindaco Roberto Gualtieri nel backstage del concerto del primo maggio di Roma che quest'anno eccezionalmente si svolge al Circo Massimo. E parlando di San Giovanni, storica sede dell'evento, il sindaco annuncia: “Dall’anno prossimo la piazza sarà di nuovo agibile e si potrà tornare lì. L’importante è che la macchina organizzativa sia riuscita comunque a mettere in piedi questo evento”.
Tra gli artisti più attesi, il sindaco ha menzionato Ultimo, aggiungendo: "Ci sono tanti artisti bravi e non voglio fare un torto a nessuno. Ma Ultimo è molto bravo". "Sarà una bella giornata di festa, per il lavoro e i diritti", conclude il sindaco.
Cronaca
Primo Maggio, Circo Massimo al centro della Festa dei...
Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato
Dalle 13.15 Circo Massimo al centro delle celebrazioni per la Festa dei Lavoratori a Roma. Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato. Alla conduzione dell'evento Noemi ed Ermal Meta, tra i big presenti BigMama, Ultimo, Mahmood, Tananai, Negramaro e Piero Pelù.