Spettacolo
Cccp, doppia data a Berlino: al via prevendite
Dopo il sold out della prima data, raddoppia lo show. Saranno due i concerti in calendario all'Astra Kulturhaus: il 25 e il 26 febbraio 2024
Dopo il sold out in pochi minuti della data del 25 febbraio 2024, raddoppia a grande richiesta Cccp in Dddr, il concerto dei Cccp-Fedeli alla linea che unisce il punk filosovietico e la musica melodica emiliana nel cuore pulsante della Repubblica Smantellata di Germania Est. Si aggiunge una nuova data lunedì 26 febbraio all’Astra Kulturhaus di Berlino. Dalle 10 di oggi sono aperte le prevendite su Dice: https://link.dice.fm/B37a1f43d9a9 ed Eventim: https://www.eventim.de/eventseries/cccp-in-dddr-3538872/.
"Astra Kulturhaus in Raw Gelände a Friedrichshain, avamposto di una Berlino ferroviaria e imperiale, ultimo margine rimasto rudimentale e vivo prima dell’assalto definitivo delle gru e dei grattacieli vetrati. Locali, mostre d’arte, occupazioni, il senso di un assedio - spiegano gli Cccp -. È lì che porteremo il nostro punk filosovietico e musica melodica emiliana, nel pieno cuore della Deutsche Demokratische Dismantled Republik, la Repubblica Smantellata di Germania Est: Cccp in Dddr, appunto. Nessun luogo migliore di quella capitale di crolli e resurrezioni per restituire ciò che ci è stato donato: un pugno di canzoni che cambiano la vita. Nate nei sotterranei delle case occupate, nel buio delle strade lastricate, nelle scritte sui muri, sulle pieghe dei volti: Live in Pankow; Punk Islam; Spara Jurij; Curami. In buona compagnia di altrettante pari".
Lo spettacolo è ideato e prodotto in collaborazione con Musiche Metropolitane di Luca Zannotti e con Bis (Berlin Italian Shows).
Spettacolo
David Donatello, Paola Cortellesi e C’è ancora domani...
Subito 3 riconoscimenti per il film campione d'incassi
Subito 3 premi per C'è ancora domani, il film di Paola Cortellesi, all'edizione 2024 dei David di Donatello. La regista e attrice si è aggiudicata il David dello spettatore per il record di presenze in sala, con 5,5 milioni di spettatori.
Quindi, il David a Emanuela Fanelli, premiata come migliore attrice non protagonista. Fanelli si impone si Romana Maggiora Vergano per C'è ancora domani, Barbora Bobulova per Il sol dell’avvenire, Alba Rohrwacher per La chimera e Isabella Rossellini per La chimera. "Il mio grazie più grande va a Paola Cortellesi -dice- per avermi reso un pezzettino di una cosa così grande che è diventato il tuo film. E lo è diventato per un motivo molto semplice: perché lo hai fatto tu. Dedico questo premio alla mia famiglia".
Arriva anche il David per la sceneggiatura originale, che Cortellesi condivide con Furio Andreotti e Giulia Calenda.
Elio Germano per Palazzina Laf è invece il miglior attore non Protagonista della 69ma edizione. Si impone su Adriano Giannini per Adagio, Giorgio Colangeli per C’è ancora domani, Vinicio Marchioni per C’è ancora domani e Silvio Orlando per Il sol dell'avvenire.
"Andando in giro per l'Italia abbiamo capito che questo è un film molto attuale -ha detto l'attore ricevendo il premio dopo aver chiamato sul palco il regista Michele Riondino- E speriamo che questo film arrivi, che parla di lavoro, una cosa che sembra un po' dimenticata. Taranto è una città meravigliosa violentata dal profitto", ha poi aggiunto.
Spettacolo
David Donatello, Paola Cortellesi e C’è ancora domani...
Valanga di riconoscimenti per l'attrice e regista del film campione d'incassi. Miglior regia di Garrone per Io capitano. Riondino e Germano premiati per le interpretazioni in Palazzina Laf
Un premio dopo l'altro per C'è ancora domani, il film di Paola Cortellesi, all'edizione 2024 dei David di Donatello. La regista e attrice ha aperto la serata aggiudicandosi il David dello spettatore per il record di presenze in sala, con 5,5 milioni di spettatori, e ha raggiunto il top con il riconoscimento come miglior attrice protagonista.
Emanuela Fanelli è stata premiata come migliore attrice non protagonista. "Il mio grazie più grande va a Paola Cortellesi -ha detto- per avermi reso un pezzettino di una cosa così grande che è diventato il tuo film. E lo è diventato per un motivo molto semplice: perché lo hai fatto tu. Dedico questo premio alla mia famiglia".
E' arrivato anche il David per la sceneggiatura originale, che Cortellesi condivide con Furio Andreotti e Giulia Calenda, nonché quello per il miglior esordio alla regia.
Io capitano
Matteo Garrone ha vinto il premio per la miglior regia con Io capitano. Paolo Carnera è stato premiato per la Miglior fotografia. "Dedico il premio a tutti i ragazzi che vogliono viaggiare", ha detto Carnera ricevendo il premio. Marco Spoletini si è aggiudicato il riconoscimento per il miglior montaggio.
Riondino miglior attore protagonista, Germano miglior attore non protagonista
Michele Riondino ha vinto il premio come migliore attore protagonista per l'interpretazione in Palazzina Laf. Nello stesso film, Elio Germano si è guadagnato il riconoscimento per miglior attore non Protagonista della 69ma edizione.
"Andando in giro per l'Italia abbiamo capito che questo è un film molto attuale -ha detto l'attore ricevendo il premio dopo aver chiamato sul palco il regista Michele Riondino- E speriamo che questo film arrivi, che parla di lavoro, una cosa che sembra un po' dimenticata. Taranto è una città meravigliosa violentata dal profitto", ha poi aggiunto.
I premi per Rapito
'Rapito' di Marco Bellocchio ha vinto il premio per la miglior scenografia. 'Rapito' si è aggiudicato anche il riconoscimento per i migliori costumi e per la migliore sceneggiatura non originale. "L'età mi rende moderatamente soddisfatto, se non fossi stato premiato sarei stato moderatamente insoddisfatto -scherza Bellocchio- Spero soltanto di avere ancora per qualche anno la mente a posto per fare altri film". Per 'Rapito', premi anche per il miglior trucco e la miglior acconciatura.
La miglior canzone è di Diodato
Diodato con 'La mia terra' ha vinto il premio per la miglior canzone originale. "Lo vorrei dedicare alla mia terra e a Taranto, la mia città, una città che soffre ma che invito tutti a venire a vedere quanto è bella nonostante questo", ha detto il cantante salentino nel ricevere il premio. Ai Subsonica è andato il premio come miglior compositore per la Colonna Sonora di 'Adagio'.
Premio alla carriera per Milena Vukotic
"Quando mi è stato detto che avrei ricevuto questo prestigioso premio, ho pensato a tutto quello che avrei potuto dire per esprimere questo grande emozione. E la cosa che mi è venuta subito spontanea è stata la gratitudine: non solo nei confronti dell'accademia del cinema, che mi ha fatto questo onore ma proprio nei confronti della vita, che qualche volta ci fa qualche dono così eccezionale". Con queste parole Milena Vukotic ha ricevuto il premio alla carriera.
Un premio che l'attrice ha voluto dedicare ai genitori: "A mia madre e a mio padre, che da quando sono piccola hanno sempre fatto vivere il mio sogno, quello di un giorno potere esprimermi sia con la parola che con la danza -ha detto la Vukotic- E volevo dedicarlo anche ad Alfredo Baldi, che è mio marito, e che è anche uno storico del cinema, e tutti i giorni o quasi condividiamo il grande amore per il cinema. E infine non posso fare a meno di volgere il mio pensiero a Federico che proprio in questo studio 5 ha reso immortale il cinema italiano".
Premio alla carriera per Giorgio Moroder
La platea si è alzata in piedi per salutare con una standing ovation Giorgio Moroder, il tre volte premio Oscar vincitore del premio alla Carriera. Il grande compositore di colonne sonore come 'Top Gun', 'Flashdance' viene invitato a scegliere uno tra i tanti brani che ha scritto nella sua lunga carriera.'"Take my breath away' (colonna sonora proprio di 'Top Gun', ndr,)", dice il maestro. Dopo la consegna del premio, Giorgia sale sul palco, per eseguire uno dei brani di Moroder, 'I feel love', portato al successo da Donna Summer.
Premio speciale per Vincenzo Mollica
Una standing ovation della platea del teatro 5 di Cinecittà ha salutato Vincenzo Mollica, vincitore del Premio Speciale. Il grande giornalista emozionato ha ringraziato il pubblico,ricordando prima Fellini ("Aveva l'età della persona con cui parlava, era straordinario"), e poi Lello Bersani ("Mi ha dato la sua agenda: vorrei che tu prendessi il mio posto, mi disse").
E sulla cosa che maggiormente lo ha mosso durante le interviste della sua vita, Mollica non ha avuto dubbi: "Mi sveglio con la curiosità, senza la curiosità sarebbe un casino", ha detto tra gli applausi. E ancora: "Bisogna saper ascoltare". "Se la cecità ti lasciasse per un attimo, cosa vorresti vedere"?, gli ha chiesto Carlo Conti. "Mia moglie e mia figlia", ha detto commosso Mollica. Il giornalista ha poi ringraziato tra gli altri il tg1, la Rai e Lello Bersani, "che mi ha insegnato, con educazione, signorilità e garbo, tante cose che non potrò mai dimenticare".
Spettacolo
Renato Raimo, tanti progetti e nuovo ruolo nella serie Il...
Tanti impegni vedono come protagonista Renato Raimo, apparso di recente nell’ottava stagione de Il Paradiso delle Signore, la fiction daily di Rai1 di grande successo, per dare il volto al Commissario Maresca. Prossimamente, l’attore darà infatti il via al tour europeo de L’Altro Giacomo, che partirà dal Teatro Nazionale di Montenegro. Un traguardo che arriva dopo due anni di rappresentazioni, partite nel 67esimo Festival di Puccini, capaci di mescolare musica, narrazione e ironia per parlare al pubblico diun personaggio irrequieto e ricchissimo di sfaccettature, ossia Giacomo Puccini, senza mettere da parte la sua intimità di marito e amante.
“L’idea iniziale, quella che ha convinto da subito il mondo pucciniano e poi il testo, scritto a quattro mani con Kris. B. Writer, offre un ritratto inedito e per certi versi inatteso. La bellezza sta nel fatto che, scoprendo l’uomo, se ne comprende ancor di più la grande produzione musicale. Il Giacomo intimo si rivela e noi lo raccontiamo senza giudizio e pregiudizi, rendendo omaggio a tutto quello che ci ha regalato e continua a regalare”.
ha dichiarato, infatti, Raimo sulle pagine del Tirreno in merito allo spettacolo, che vede alla direzione musicale il maestro Carlo Bernini. Insieme a Renato, ci sono in scena Chiara Maria Battaglia nel ruolo di Elvira, moglie di Giacomo, il soprano Rachel Stellacci e il tenore Vladimir Reutov. Tutti accompagnati dallo stesso Carlo Bernini e Massimo Salotti al pianoforte.Prodotto dall’Associazione Culturale Green_Theatre e dalla Fondazione Festival Pucciniano, che ha ottenuto il sostegno presso l’Unesco dal Comitato per le Celebrazioni Pucciniane, L’Altro Giacomo si prepara quindi a toccare diverse città europee con il fine di rappresentare “un uomo, in tutto e per tutto. Senza cravatta e senza cappello, con il suo sigaro acceso, impegnato in confidenze e confessioni”. Un uomo, Giacomo Puccini, dominato dalle passioni, nascoste all’interno di un genio indiscusso, che ha scritto la storia delle composizioni italiane.