

Lavoro
Violenza di genere: Kellanova, nuove policy per dipendenti...
Violenza di genere: Kellanova, nuove policy per dipendenti vittime o sopravvissuti ad abusi domestici
Azienda si attesta tra le prime ad adottare questa misura non ancora codificata dal diritto del lavoro

L'adozione di nuove policy a favore dei propri dipendenti vittime o sopravvissuti ad abusi domestici. Le ha annunciate Kellanova (in precedenza conosciuta come Kellogg Company), a pochi giorni dalla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si è celebrata lo scorso
25 novembre. L’abuso domestico include, tra le altre cose, l’abuso fisico, verbale, sessuale, finanziario, psicologico ed emotivo. Designa, inoltre, tutti i comportamenti coercitivi e di controllo, stalking e molestie online.
Kellanova in Italia si attesta tra le prime aziende ad adottare questa misura non ancora codificata dal diritto del lavoro, con l’obiettivo di promuovere un ambiente lavorativo sempre più inclusivo e sicuro per tutti i dipendenti, a prescindere dall’anzianità di servizio.
L’azienda supporta i propri dipendenti vittime o sopravvissuti alla violenza domestica garantendo fino a dieci giorni di permesso retribuito aggiuntivo e una maggiore flessibilità lavorativa, condizioni essenziali per chi si trova ad esempio nella situazione di dover partecipare ad un appuntamento con un avvocato, ricercare un alloggio alternativo o prendersi cura dei propri figli in una circostanza così delicata. I giorni di congedo sono gestiti in maniera confidenziale, senza la necessità da parte del dipendente di dover fornire una giustificazione dettagliata per l’assenza.
Inoltre, il programma di assistenza aziendale prevede la possibilità di usufruire di un servizio di consulenza confidenziale che offre counselling e sostegno specialistico in modo gratuito, a cui si può accedere online o telefonicamente 24 ore su 24, sette giorni su sette. A questo si aggiunge il supporto legale, con il pagamento della prima ora di assistenza forense, e il supporto finanziario grazie ad un contributo una tantum per sostenere eventuali spese per aprire un nuovo conto bancario o qualsiasi altra attività che possa garantire sicurezza finanziaria al dipendente.
“In Kellanova ci impegniamo a creare un posto a tavola per tutti e sosteniamo, nel rispetto della confidenzialità, i dipendenti che hanno subito o stanno subendo abusi domestici. Agiamo in maniera intenzionale per creare un ambiente di lavoro sicuro e protetto, consapevoli che chiunque può essere vittima di violenza, a prescindere dalle differenze di genere, di età o dal contesto socioeconomico e culturale, e che questo ha un grave impatto sulla fiducia, l’autostima e le capacità lavorative di una persona", commenta Vittoria Mazzanti, HR Business Partner Italy di Kellanova. “Continuiamo a rafforzare la nostra leadership in ambito di equità, diversità e inclusione con l’obiettivo di fare la differenza a favore non solo dei nostri dipendenti, ma della società in generale”, continua.
I dati sulla violenza domestica sono allarmanti e confermano che è agita statisticamente più frequentemente contro le donne. Basti pensare che in Italia una donna su tre subisce violenza almeno una volta nella vita e solo poco più dell’11% delle vittime denuncia, mentre quasi il 40% non parla con nessuno di quello che ha subito. Altro dato significativo riportato dal Ministero dell’Interno è il numero di femminicidi: 96 vittime donne, di cui 77 uccise in ambito famigliare/affettivo, al 22 ottobre 2023.
In questo contesto drammatico, oltre alle nuove policy adottate a favore dei dipendenti, Kellanova in Italia ha collaborato con WeWorld, organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni con progetti di cooperazione allo sviluppo di aiuto umanitario attiva in 27 paesi compresa l’Italia, unendosi al progetto 'Spazio Donna WeWorld' con l’obiettivo di aumentare l’empowerment femminile e aiutare le donne vittime di violenza di genere. In questo primo anno, Kellanova ha contribuito a supportare circa 20 beneficiarie nell’area di Milano in percorsi di empowerment occupazionale e reinserimento lavorativo, garantendo a ciascuna di loro un ciclo di cinque incontri formativi della durata di due ore.
“La violenza contro le donne, compresa la sua declinazione domestica, è un fenomeno sistemico e sommerso. L’impegno di aziende come Kellanova è fondamentale per dare un segnale concreto contro ogni forma di violenza (fisica, psicologica, economica e non solo) e contribuire ad abbattere tutte le discriminazioni di genere. L’empowerment femminile è la via primaria per la prevenzione e l’emersione della violenza di genere e Spazio Donna WeWorld offre attività per il supporto psicologico, il benessere psicofisico, il miglioramento delle relazioni sociali e l’orientamento lavorativo”, afferma Rosaria Costanza, Head of Corporate Fundraising di WeWorld.
Questa nuova policy si inserisce in un contesto di welfare molto più ampio e preesistente: lo scorso marzo l’azienda ha implementato delle politiche volte a sostenere i dipendenti che stanno affrontando trattamenti per la fertilità, percorsi di transizione di genere, o che stanno vivendo particolari fasi della vita legate alla menopausa o all’interruzione di gravidanza. Nel luglio del 2022, Kellanova ha lanciato una formula di lavoro ibrido orientata verso una suddivisione al 50% tra tempo lavorativo in ufficio e a distanza.
Lavoro
Salario minimo: da Costituzione a Cassazione, se ne discute...

Appuntamento lunedì 11 dicembre con il nuovo centro studi di Cifa

Debutta il ciclo di eventi de #IlLavoroContinua, il nuovo centro studi dell’associazione di imprese Cifa, con un webinar dal titolo 'Il salario minimo dalla Costituzione alla Cassazione'. "Per la prima volta, la misura verrà valutata nell’ottica giurisprudenziale. Si tratta di un approccio inedito, finora mai considerato. E le domande non sono di poco peso. Il salario minimo esiste? Conviene? Chi decide a quanto ammonta e se sia commisurato all’attività di un lavoratore in un luogo ben preciso? Ha senso considerarlo un parametro univoco? Questi i dubbi che serpeggiano nelle aule di tribunale e che si pongono i 'professionisti' della legge in materia di lavoro. Fatto sta che il pensiero dei giudici si traduce in provvedimenti che intervengono in modo significativo nella vita di lavoratori e imprese, passando per l’attività interpretativa di avvocati e consulenti del lavoro, ogni giorno alle prese con la necessità di dare risposte chiare", spiega una nota.
È per questo motivo che il Comitato tecnico-scientifico del Centro studi #IlLavoroContinua si propone di fare una ricostruzione del tema, oggi alla ribalta della cronaca dopo l’esito degli ultimi arresti giurisprudenziali. Obiettivo del webinar sarà proprio analizzare le proposte susseguitesi nel tempo (già nella precedente legislatura erano stati presentati più disegni di legge di iniziativa parlamentare a favore), passando attraverso la direttiva Ue 2022/2041 relativa a salari minimi adeguati nell’Unione. Uno sguardo attento verrà riservato alla proposta di legge n. 1275/2023 per l’istituzione del salario minimo e alle recenti 'Osservazioni e Proposte sul Salario minimo in Italia', approvate dal Cnel il 12 ottobre scorso, fino ad arrivare alle sentenze, sempre di ottobre, della Corte di Cassazione.
A esporre le ricadute di tipo economico, professionale e tributario su aziende e lavoratori saranno alcuni componenti del Comitato tecnico-scientifico del Centro studi #IlLavoroContinua, tra cui l’avvocato giuslavorista Fabrizio Di Modica, il giudice del lavoro Giuseppe Tango, il presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Palermo, Antonio Alessi, e il professor edi Diritto amministrativo all’Università di Chieti e di Pescara, Paolo Cacciagrano. Interverranno anche il presidente dell’associazione di imprese Cifa, Andrea Cafà, e il segretario generale del sindacato Confsal, Angelo Raffaele Margiotta. Modera Cinzia Santangeli, della Fondazione Studi Consulenti del lavoro.
Lavoro
Migranti, Inca Cgil: Click day per lavoro domestico...

Secondo il Patronato, solo una domanda su 9 sarà accolta quest’anno

"E' scattato ieri, lunedì 4 dicembre, alle ore 9, il click day per il lavoro domestico. Il primo dopo 11 anni. Dei 136mila ingressi previsti per il 2023, solo 9.500 destinati al settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria. Ovviamente, una quota non sufficiente a coprire il fabbisogno delle famiglie e del settore stesso, tanto che, sul portale dei servizi del ministero dell’Interno, sono state inserite durante il periodo di pre-compilazione: 86.074 domande per questo settore, 253.473 relative al lavoro subordinato non stagionale e 260.953 relative al lavoro stagionale, per un totale di 607.904 domande (dati del Viminale)". Ad affermarlo è l'Inca, il Patronato della Cgil, secondo cui “si può dire che solo una domanda su 9 sarà accolta quest’anno: le 607.904 domande rappresentano un’entrata per le casse del governo pari a 9.726.464 euro solo di marca da bollo".
“Le domande - ricorda - devono essere trasmesse solo telematicamente e ieri, il giorno del click day, si sono confermati, per l’ennesima volta, tutti i limiti del decreto flussi, anche dal punto di vista informatico: il portale dedicato del ministero dell’interno è andato in tilt e si è visto un pesante rallentamento nell’invio delle domande e quindi una penalizzazione per chi aveva necessità di richiedere il nulla osta per un lavoratore del settore. A questa situazione si è aggiunta - prosegue - la mancanza di tempestività e la confusione di alcune comunicazioni fornite dal ministero dell’Interno". Secondo il Patronato, “ferma restando la necessità di riforma normativa, con il superamento della legge Bossi-Fini, nel frattempo è necessario garantire a tutti la certezza di poter concorrere in modo paritario, in quanto ad oggi il nulla osta al lavoro subordinato viene concesso a chi arriva prima ad inviare la richiesta”.
Per Inca, in pratica, “viene meno il rispetto dei nostri assistiti e del lavoro svolto dagli operatori dell’Inca Cgil e di tutti i Patronati del Ce.Pa, che si sono adoperati a fornire assistenza e informazione ma che di fatto, si sono trovati, al momento dell’invio, nell’impossibilità di adempiere l’attività di tutela per queste persone. “Invitiamo nuovamente il ministero dell’Interno e agli altri ministeri interessati a riaprire il tavolo di confronto con i patronati per trovare soluzioni a questi problemi affinché non si ripresentino anche il 7 febbraio data del prossimo click day”, conclude la nota.
Lavoro
Inps, oggi premiazione prima edizione premio letterario...

Le sezioni premiate: romanzo; opera drammaturgica; raccolta di racconti.

Si è svolta ieri a Roma, presso la sede Inps di Palazzo Wedekind, la premiazione della prima edizione del premio letterario Fondo Pittori, scultori, musicisti e attori drammatici, Psmsad. Le sezioni premiate: romanzo; opera drammaturgica; raccolta di racconti.
Secondo Micaela Gelera, commissario straordinario di Inps, "l'Inps da 125 anni svolge il proprio impegno in funzione delle istanze del cittadino. L' Istituto si è saputo evolvere, innovando le prestazioni e ampliando la gamma dei servizi offerti". Il premio aveva come tema: solidarietà, educazione, lavoro, per una pace duratura. “Tutte parole di grande impatto per l’Inps. Educazione in particolare, è un termine importante per Inps. Non si tratta solo di cultura previdenziale, per far comprendere ai cittadini quali siano gli elementi importanti di un percorso che li porterà alla pensione. Riguarda anche la formazione, quella che consente all’individuo di accedere al mondo del lavoro in continua evoluzione, ma è anche la possibilità che l’Istituto faccia comprendere ai cittadini quali siamo le prestazioni e i servizi a cui far riferimento, rispetto ai diversi bisogni", ha concluso.
E per Vincenzo Caridi, direttore generale Inps, "ereditiamo questo importante Fondo dall’Enpals e crediamo che possa favorire la crescita e lo sviluppo di tipologie di narrativa di qualità, anche fuori dal circuito mainstream. È importante investire sulla cultura e sull’arte, da sempre temi cari all’Istituto".