Cronaca
Vannacci e la nomina, cosa dicono i ‘colleghi’...
Vannacci e la nomina, cosa dicono i ‘colleghi’ del generale
Bertolini: "Incarico adeguato al suo grado". Battisti: "Preconcetti su incarico mostrano limitata conoscenza mondo militare". Tricarico: "Incarico legittimo, nessuno stupore"
La nomina del generale Roberto Vannacci a 'capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri' dell'esercito continua a far discutere. Con molti dei suoi colleghi che difendono la decisione e si schierano con il collega.
Per il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, Vannacci è stato "designato per un importante incarico di Stato Maggiore assolutamente adeguato al suo grado e in linea con la sua emergente professionalità".
Sulla stessa linea il generale Leonardo Tricarico. "Credo che Vannacci abbia avuto un incarico coerente con le sue attitudini e specializzazioni. Un incarico di sicuro spessore ogni volta che si parli di Stato Maggiore sia esso a livello apicale sia a livello di alto o più modesto comando", afferma all'Adnkronos l'ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa. "Chi oggi si stupisce per questo provvedimento legittimo e forse giusto del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito dovrebbe prima spiegare perché le parole sovversive, non c’è altro termine per definirle, di alcuni magistrati non abbiano suscitato scandalo e soprattutto preoccupazione", chiosa il generale Tricarico.
"Al generale Roberto Vannacci lo Stato Maggiore dell’Esercito ha assegnato un incarico coerente con il suo grado (generale di divisione) e con la sua esperienza professionale. Posizioni preconcette, che inducono a credere a quello che si vuol credere, e una limitata conoscenza del mondo militare hanno visto in questo incarico una promozione di grado o una attribuzione di una posizione di particolare rilievo. In realtà non è così! Tutti gli incarichi per generali di divisione sono equivalenti per importanza e per compiti", spiega dal canto suo il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico.
"Lo stesso suo precedente comando dell’Istituto Geografico Militare (Igm) non era, come detto da qualcuno, di 'serie B'. L’Igm produce cartografia terrestre per esigenze sia militari sia civili. L’esperienza del generale Vannacci serviva per indirizzare la produzione delle mappe militari secondo necessità operative delle Forze Armate italiane. - conclude Battisti all'Adnkronos - La sua nuova mansione, Capo di Stato Maggiore del Comfoter (Comando delle Forze Operative Terrestri) in Roma è un incarico di staff, che in sostanza prevede funzioni di coordinamento delle attività svolte dagli uffici dal Comando (Comfoter) secondo gli indirizzi e la supervisione del Comandante (generale di Corpo d’Armata)".
Sulla nomina è intervenuta anche Stefania Craxi, senatrice di Fi e a capo della Commissione Esteri e Difesa di Palazzo Madama. "Non entro nel merito delle nomine fatte dalla Difesa, certo posso dire che penso che chi ricopre quel ruolo debba astenersi dal pubblicare libri", ha detto all'AdnKronos.
Cronaca
Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla...
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
Corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione sul fatto che non ci sarebbe stata interruzione del servizio dall'1 maggio, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.
Che cosa succede
In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c'è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un'idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l'operazione, confermano dalla Regione.
La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell'emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L'operazione richiesta in Lombardia, nell'ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E' un passaggio quest'ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva.
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando al 'Tgr' Lombardia ha puntualizzato: "Avevamo indicato questa data di fine aprile" entro cui esprimere la conferma e la scelta della modalità del servizio, "che non era una data obbligatoria: era semplicemente uno stimolo" a completare la procedura, "perché addirittura già il 50% di chi aveva la possibilità di farlo ha aderito". Ma "non c'è un'interruzione, non c'è una data finale oltre la quale poi si chiude questo procedimento". Quindi "non c'è nessuna esigenza di affrettarsi", ha sottolineato.
Medici famiglia Milano: "Su ricetta elettronica a noi nessuna comunicazione"
Fibrillazioni in Lombardia per confermare l'invio della ricetta elettronica via Sms o e-mail? "Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo", ha risposto all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiegando, dall'osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la 'corsa' di molti cittadini lombardi a confermare il proprio 'si' a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare.
"Durante il Covid, a causa dell'emergenza - ha continuato Pozzi - la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici 'Scelta e revoca' di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione".
L'impressione della rappresentante sindacale "è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona - ha precisato - e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l'hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola". Anche perché "la ricetta elettronica ormai è imprescindibile - ha sottolineato - ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell'invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile - ha concluso Pozzi - quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco".
Cronaca
Concerto primo maggio, Gualtieri: “Prossimo anno si...
L'annuncio del sindaco di Roma al Circo Massimo
"Siamo contenti di essere riusciti a realizzare il Concertone qui al Circo Massimo". Lo dice il sindaco Roberto Gualtieri nel backstage del concerto del primo maggio di Roma che quest'anno eccezionalmente si svolge al Circo Massimo. E parlando di San Giovanni, storica sede dell'evento, il sindaco annuncia: “Dall’anno prossimo la piazza sarà di nuovo agibile e si potrà tornare lì. L’importante è che la macchina organizzativa sia riuscita comunque a mettere in piedi questo evento”.
Tra gli artisti più attesi, il sindaco ha menzionato Ultimo, aggiungendo: "Ci sono tanti artisti bravi e non voglio fare un torto a nessuno. Ma Ultimo è molto bravo". "Sarà una bella giornata di festa, per il lavoro e i diritti", conclude il sindaco.
Cronaca
Primo Maggio, Circo Massimo al centro della Festa dei...
Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato
Dalle 13.15 Circo Massimo al centro delle celebrazioni per la Festa dei Lavoratori a Roma. Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato. Alla conduzione dell'evento Noemi ed Ermal Meta, tra i big presenti BigMama, Ultimo, Mahmood, Tananai, Negramaro e Piero Pelù.