Per i giallorossi si allontana il primo posto nel girone
La Roma pareggia 1-1 a Ginevra con il Servette nel match valido per il Gruppo G dell'Europa League. I giallorossi ottengono il punto necessario per l'aritmetica qualificazione al playoff, dove affronteranno una delle retrocesse dalla Champions League.
Si allontana però, il primo posto del gruppo G, che garantirebbe il passaggio diretto agli ottavi di finale, dopo la vittoria dello Slavia Praga (3-2 sullo Sheriff Tiraspol all'ultimo secondo) che ora è in testa da solo a +2 sui giallorossi e con una migliore differenza reti (+4 sui capitolini). Al 21' del primo tempo sblocca Lukaku su assist di Llorente, al 5' della ripresa il pari di Bedia. Nell’ultima gara del girone la Roma ospiterà lo Sheriff all'Olimpico, lo Slavia il Servette.
La partita
Partono forte i padroni di casa che si rendono pericolosi al 6' con un tiro da fuori area di Kutesa a chiudere un'azione in ripartenza, dopo una palla recuperata a centrocampo: la conclusione termina alta. Poco dopo ancora svizzeri in attacco con Tsunemoto, il cui tiro è deviato in corner da Svilar.
Al 12' tentativo di Cognat ma il suo tiro finisce sull'esterno della rete. Al quarto d'ora la prima azione sviluppata dalla Roma. I giallorossi arrivano al cross da destra, davanti alla porta Lukaku non ci arriva e sul secondo palo c'è El Shaarawy, che calcia male e spreca l'opportunità. Al 21' Lukaku sblocca il match: Llorente porta palla fin dentro l'area con una grande azione personale, attirando tutta la difesa su di sè, poi scarica sul centravanti belga che con l'interno sinistro piazza il pallone nell'angolo.
Passano cinque minuti e Lukaku va subito vicino alla doppietta: El Shaarawy da sinistra appoggia al centro verso di lui, girata immediata appena dentro l'area che finisce alta. Al 35' occasione clamorosa per i giallorossi, azione avvolgente e manovrata da destra a sinistra, dove El Shaarawy in area arriva al cross teso in mezzo. Prima Dybala davanti alla porta, liscia il pallone senza riuscire a deviarlo in rete, poi Lukaku in seconda battuta si incarta, forse trattenuto da un difensore.
Al 45' chance per il pari per gli elvetici. Dal vertice sinistro dell'area, Kutesa non cerca il classico tiro a giro verso l'incrocio dei pali lontani, ma scarica direttamente un tiro fortissimo e teso, destinato all'incrocio dei pali, Svilar si allunga e arriva a deviare il pallone con la mano di richiamo.
In avvio di ripresa, al 5', il Servette trova il pari. Cross da destra, con palla che scavalca Cristante che salta a vuoto, alle sue spalle Bedia stoppa benissimo e poi con un tocco di fino supera Svilar, inutile il tentativo disperato di salvare sulla linea di Celik. Al 18' chance per i capitolini. Un rimpallo casuale nel cuore dell'area 'premia' Dybala: la palla gli finisce proprio sul sinistro, a pochi metri dalla porta, ma l'argentino manda alto.
Al 27' ancora la Roma vicina al gol. Bello scambio tra Dybala e Lukaku, che libera l'argentino a tu per tu con Frick. La 'Joya' cerca di piazzare il sinistro, ma il portiere del Servette intuisce le sue intenzioni, parte in anticipo e para. E' l'ultima occasione dell'incontro, nel finale le due squadre calano il ritmo e si accontentano del pari che garantisce alla Roma la qualificazione e al Servette il 'ripescaggio' in Conference League.
Sport
Udinese-Juventus 0-2, autogol di Okoye e rete di Savona
La formazione di Thiago Motta aggancia l'Inter al secondo posto
La Juventus vince 2-0 sul campo dell'Udinese nell'anticipo che apre l'undicesima giornata della Serie A. La formazione allenata da Thiago Motta si impone con l'autorete del portiere friulano Okoye al 19' e con il gol di Savona al 37'. Il successo consente ai torinesi di salire a 21 punti e agganciare provvisoriamente l'Inter al secondo posto. L'Udinese rimane a quota 16.
Il match
Dopo i due pareggi con Inter e Parma la Juventus torna quindi alla vittoria. Al Bluenergy Stadium i bianconeri si impongono sui friulani grazia all'autorete di Okoye al 20' e al gol di Savona al 37'. Un successo che permette alla squadra di Motta di agganciare momentaneamente l'Inter al secondo posto con 21 punti, 4 in meno del Napoli capolista. Secondo ko di fila invece per i friulani che restano fermi a quota 16 in settima posizione.
Parte meglio la squadra ospite che si rende pericolosa già al 1'. Thuram recupera al limite, prova a entrare in area, cerca Vlahovic ma il pallone è leggermente lungo e Okoye blocca. Al 4' Savona dalla destra mette in mezzo il pallone per l'inserimento di Thuram che di destro calcia alto. Al 6' ancora Juve: palla di Yildiz in area per la sovrapposizione di Cambiaso che mette forte in mezzo, Okoye respinge. Al 12' insiste la squadra di Thiago Motta: cross di Weah da destra verso l'area, Okoye esce e anticipa l'arrivo di Yildiz. Poco dopo la squadra di casa prova a farsi vedere in ripartenza: palla per Thauvin che da sinistra prova ad accentrarsi, cerca il tiro ma Kalulu lo segue e respinge.
Al 16' prova ad accendersi Yildiz che parte largo da sinistra, entra in area e col destro cerca di chiudere sul primo palo, palla che termina sul fondo. Al 20' arriva il vantaggio bianconero. Fa tutto Thuram che riceve in area da Yildiz e calcia col sinistro, palla che sbatte sul palo, poi sulla schiena di Okoye e infine in porta. Passa un minuto e i friulani vanno vicini al pari. Thauvin serve Davis, doppio passo dell'attaccante su Gatti, destro potentissimo ma Di Gregorio manda in calcio d'angolo. Al 23' ancora Udinese in attacco. Cross di Thauvin per Payero in area. Di Gregorio esce a vuoto ma l'argentino manca il tocco con il pallone e non riesce a evitare lo scontro con il portiere bianconero. Si riparte con una punizione per la Juventus. Al 37' arriva il raddoppio degli ospiti, percussione di Thuram che si appoggia a Yildiz. Il turco entra in area, calcia col destro ma colpisce il palo, a rimorchio arriva Savona che batte Okoye e segna il gol del 2-0.
Prova a iniziare forte l'Udinese in avvio di ripresa: sinistro da fuori di Payero, deviazione di Locatelli che permette a Di Gregorio di bloccare. Al 3' tentativo di Vlahovic su punizione, palla che passa sotto la barriera. Conclusione però debole e Okoye blocca. All'8' gol annullato all'Udinese per una spinta di Davis su Gatti. Il difensore bianconero si era scontrato successivamente con Di Gregorio, permettendo a Davis a porta vuota di segnare. Al 13' cartellino giallo per Locatelli per un fallo in scivolata su Payero. Un minuto dopo cross di Thauvin per Bijol che salta di testa ma non inquadra lo specchio della porta.
Al quarto d'ora Vlahovic cerca di servire Koopmeiners in area, l'olandese non arriva sul pallone per poco. Al 24' occasione per la squadra ospite, con il pallone che arriva a Vlahovic che, defilato sulla sinistra, calcia sul primo palo. Okoye non si fa sorprendere e respinge in corner. Un minuto dopo finisce la partita dell'attaccante serbo, al suo posto Conceicao. Esce anche Thuram, al suo posto McKennie. Al 28' lancio lungo di Bijol in area per Kamara che mette giù il pallone, calcia di destro ma Locatelli salva e mandando in calcio d'angolo.
Alla mezz'ora prova ad accendersi Lucca: destro da fuori area respinto dalla difesa bianconera, pallone in calcio d'angolo. Al 34' insiste l'Udinese, cross di Kamara in area per Davis che salta di testa, Di Gregorio respinge. Al 35' altro doppio cambio per Motta, fuori Savona e Cambiaso, dentro Cabal e Danilo. Al 38' traversa per i padroni di casa con un colpo di testa di Lucca su cross di Kamara. Al 41' l'ultimo cambio della Juve con Mbangula al posto di Weah. Novità anche per l'Udinese: Modesto prende il posto di Ehizibue. Al 44' l'ultimo brivido del match con Koopmeiners che si divora il tris sbagliando davanti a Okoye.
Sport
Gp Brasile, doppietta McLaren nella Sprint e Ferrari giù...
Vince l'inglese Lando Norris davanti all'australiano Oscar Piastri. Verstappen, penalizzato di 5", viene retrocesso al quarto posto
Doppietta McLaren nella gara sprint del Gp del Brasile. Sul circuito di Interlagos l'inglese Lando Norris vince davanti all'australiano Oscar Piastri grazie alla strategia decisa dal team, che di fatto 'sceglie' il vincitore. Charles Leclerc, quarto in pista, alla fine è terzo con la Ferrari. Il leader iridato Max Verstappen è stato penalizzato di 5" e retrocesso dal terzo al quarto posto. L'olandese della Red Bull paga il fatto di aver infranto il delta time nel tentativo di sorpasso sul pilota della McLaren Oscar Piastri in regime di Virtual Safety.
Quinto posto per Carlos Sainz. Sesto posto per l'inglese della Mercedes George Russell, a seguire il francese dell'Alpine Pierre Gasly e il messicano della Red Bull Sergio Perez. Nella classifica del mondiale Verstappen è primo con 367 punti, 44 in più dell'inglese della McLaren Lando Norris.
"Non vado molto fiero della vittoria in questa sprint. Devo ringraziare Oscar, abbiamo fatto un bel lavoro di squadra, questo è il risultato che volevamo. Meritava la vittoria Oscar, ma abbiamo fatto quello che dovevamo. Ringrazio lui e il team", dice Norris.
"Abbiamo un gran passo: sono ottimista in vista delle qualifiche e del Gp di domani. Superare Oscar in pista? Era dura, c’era un effetto yo-yo. L’aria sporca mi rallentava. Mi sentivo più veloce, ma in quel momento non potevo passare. Eravamo chiaramente più veloci di chi stava dietro, abbiamo eseguito tutto bene", aggiunge il 25enne pilota inglese.
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Sport
MotoGp Malesia, Bagnaia cade e Martin vince Sprint: titolo...
Il campione del mondo k.o. nel sabato di Sepang, lo spagnolo vicino al trionfo
Pecco Bagnaia cade nella Sprint del Gp di Malesia, Jorge Martin vince ed è ad un passo dal titolo MotoGp 2024. Lo spagnolo della Pramac oggi 2 novembre trionfa davanti alla Ducati Gresini del connazionale Marc Marquez e alla Ducati di Enea Bastianini compiendo un passo decisivo verso il trionfo.
Determinante la caduta di Bagnaia a Sepang: il campione del mondo, con la sua Ducati, finisce k.o. nel terzo giro e con ogni probabilità dice addio al terzo titolo iridato consecutivo. Martin controlla la situazione, vince tenendo a distanza Marquez e allunga in classifica generale: l'iberico ora ha 29 punti di vantaggio su Bagnaia e domani, nel Gp che chiude il weekend del Motomondiale, può laurearsi campione del mondo. Per riuscirci con una gara d'anticipo rispetto alla fine della stagione, deve conquistare 9 punti in più rispetto a Bagnaia, chiamato ora a un miracolo: deve fare sostanzialmente il pieno con 62 punti ancora disponibili e sperare nella collaborazione di Martin.
La pole
Il campione del mondo domani deve vincere auspicando un flop del leader iridato. Bagnaia proverà l'impresa partendo dalla pole position, conquistata con il crono record di 1'56''337. Il piemontese scatterà davanti a tutti grazie al nuovo primato della pista. Accanto a lui, in prima fila, tanto per cambiare Martin e Marquez.
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