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Cronaca
Da Cervinia a Le Breuil, anzi no: monta la protesta, si...
Da Cervinia a Le Breuil, anzi no: monta la protesta, si cerca soluzione
Vicesindaco: "Faremo in modo che nome resti Breuil-Cervinia". Testolin: "Comune riavvierà iter, Regione disponibile"
![Cervinia](https://www.adnkronos.com/resources/0287-19954c4e79a8-e416ad698380-1000/format/big/cervinia_301123_cervingoli.jpeg)
Monta la protesta contro il cambio di nome della nota località turistica valdostana Breuil-Cervinia in Le Breuil.
Ma la sindaca di Valtournenche Elisa Cicco assicura che "nessuno voleva cancellare il nome Cervinia: è il nostro marchio, il nostro brand con cui siamo conosciuti in tutto il mondo". Da qui la decisione di avviare l'iter per mantenere la denominazione Breuil-Cervinia e "trovare una soluzione".
"Riavvieremo la richiesta per rivedere il toponimo - spiega Cicco all'Adnkronos -. La toponomastica fa parte della cultura e della ricerca storica dei nomi, ma nessuno voleva cancellare il nome Cervinia", ribadisce.
Del resto già il vicesindaco di Valtournenche Massimo Chatrian si era impegnato in tal senso: "Faremo tutto il possibile, in termini di legge, perché il nome resti Breuil-Cervinia senza se e senza ma", aveva detto sempre all'Adnkronos, anticipando che l'amministrazione comunale avrebbe agito contro il cambio del nome della celebre località turistica nel solo toponimo Le Breuil.
Secondo Chatrian, che è anche responsabile Enti locali di Fi in Valle d'Aosta, "cambiare il nome a una località è ridicolo anche perché la località è conosciuta nel mondo come Cervinia" e il nome è da sempre il "brand". Il vicesindaco sottolinea che, da parte della precedente amministrazione che aveva approvato l'atto, "c'è stata probabilmente una sottovalutazione".
L'ex sindaco di Valtournenche, Jean Antoine Maquignaz, all'Adnkronos dice che "nessuno ha mai voluto cancellare Cervinia. Tutti i cittadini vogliono mantenere Breuil-Cervinia, anche l'amministrazione precedente e quella attuale".
"Tutto è nato per una ricognizione del toponimi storici: il toponimo storico è Breuil e, nella ratio della legge, nelle residenze e cartellonistica bisognava inserire il toponimo storico quindi Breuil", conclude, spiegando che però l'amministrazione sta lavorando per una rettifica e fare in modo che resti anche la denominazione Cervinia.
E il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, fa sapere che "in un incontro che si è avuto oggi con l’Amministrazione comunale di Valtournenche, in particolare con il sindaco e un assessore, si è convenuto come la Regione, nel rimanere in attesa della richiesta prospettata dal Comune in merito al riavvio dell’iter per la ridefinizione del toponimo da Le Breuil a Le Breuil - Cervinia, si rende disponibile fin da subito a lavorare per ogni valutazione utile ad accogliere la richiesta".
Santanchè
Sulla vicenda è intervenuta anche la ministra del Turismo, Daniela Santanché. "Non riesco a capire cosa succede nella testa di alcuni: a Cervinia, una delle eccellenze del nostro turismo, hanno pensato bene di cambiarle il nome" in Le Breuil, è lo sfogo via social. "Ma siete matti? - aggiunge - Sapete quanto tempo ci vuole per costruire una destination, una brand reputation, ripensateci. Un così drastico cambiamento non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all'immagine di tutta la Valle d’Aosta". "E voi - conclude rivolta agli ascoltatori - cosa ne pensate?".
Raccolta firme contro cambio nome
Su change.org sono state già lanciate diverse petizioni contro il cambio nome e crescono le adesioni. La petizione "Mantenere il nome Breuil-Cervinia invariato" è stata promossa ieri contro un cambiamento che, si sottolinea, "potrebbe causare danni economici, turistici e all'immagine di un brand noto in tutto il mondo" e ha già raggiunto oltre 1.300 firme.
Altre due raccolte firme sono spuntate oggi "Non cancellate Cervinia!" e "Salviamo il nome di Cervinia" e hanno già una decina di sostenitori. Nella prima petizione si sottolinea: "Cervinia così conosciuta dal 1934 sparisce perché 'il nome è fascista'. Siamo vissuti finora (90 anni...) senza essere turbati da questo nome, abbiamo sciato sulla neve godendo della straordinaria bellezza del luogo, applicando solo un pensiero di pace fra la gente. Cervinia è conosciuta internazionalmente fra sciatori e scalatori di tutto il mondo. Difendiamo Cervinia, opponiamoci ad una visione retrograda di un mondo chiuso e limitato".
"'Netto dissenso' arriva da più parti e con questa petizione vogliamo sottolineare il vivo stupore e sgomento poiché il brand Cervinia è noto in Italia e nel mondo e un così drastico cambiamento, frutto evidente di un'ideologia fuori tempo, spazio e luogo, non può che nuocere al settore turistico alberghiero e all'immagine di tutta la Valle d’Aosta", si sottolinea nella seconda petizione.
"Sono molto felice se Cervinia rimane Cervinia", commenta all'Adnkronos il conduttore Piero Chiambretti, nativo di Aosta. "Io penso che più si va avanti e più, in qualche modo, si torna indietro", osserva Chiambretti, aggiungendo: "Il motivo del cambio del nome non lo so, magari era anche plausibile, però l'abbiamo sempre chiamata Cervinia perché chiamarla ora in un'altra maniera?". "Sono molto felice se Cervinia rimane Cervinia", sottolinea il presentatore, che scherzando conclude: "Al limite che la chiamino Bardonecchia così facciamo una confusione enorme".
Cronaca
Esodo estivo 2024, weekend 27-28 luglio da bollino rosso su...
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La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso)
![Traffico - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b772a8f8707-d8889753551e-1000/format/big/traffico_afp.jpeg)
Weekend di primo esodo estivo 2024, oggi sabato 27 luglio e domani domenica 28 luglio con milioni di italiani in partenza per le vacanze e pronti a mettersi in viaggio su strade e autostrade da Nord a Sud. In previsione dell’aumento del traffico, Anas (Gruppo FS Italiane) ha limitato la presenza dei cantieri: da oggi e fino al 3 settembre sono stati sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli attivi in questo momento (1.278). Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento.
Il traffico nella giornata di oggi e di domani, quando è più intenso
E' previsto bollino rosso (traffico intenso con possibile criticità) nella mattinata di sabato 27 luglio, nonostante i divieti per i mezzi pesanti con portata superiore alle 7.5 t. dalle 8 alle 16, e domenica 28 luglio per tutto il giorno (i mezzi pesanti non potranno circolare dalle 7 alle 22), sia la mattina che il pomeriggio. La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso).
Le strade più trafficate
Gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS51 di Alemagna in Veneto.
Cronaca
Covid Italia, contagi ancora in aumento: Campania,...
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Casi +53% in 7 giorni. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più)
![Covid test - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b76275474e6-fec24f0ff302-1000/format/big/covid_test6_afp.jpeg)
Sono 13.672 i casi di Covid registrati in Italia nella settimana tra il 18 e il 24 luglio, quasi il 53% in più rispetto ai 7 giorni precedenti quando i casi erano 8.942. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più). E' quanto riporta il bollettino aggiornato del ministero della Salute sull'andamento di Covid nel Paese.
Le regioni con più contagi
Sono 3 le regioni che superano quota 2mila contagi censiti: in testa la Campania con 2.492 casi, seguita dalla Lombardia con 2.453 casi, e dal Lazio con 2.178 positivi. Sopra quota mille il Veneto (1.152) e la Puglia (1.101)
Il tasso di positività a livello nazionale è pari a 13,8% - calcolato su un totale di 98.771 tamponi eseguiti (erano 79.967 la scorsa settimana) - e sale di 2,6 punti percentuali rispetto a quello dei 7 giorni precedenti (11,2%).
Sale incidenza e aumentano i ricoveri: dati ultima settimana
Cronaca
Fine vita, svolta in Toscana: sì della Asl a richiesta...
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Parere favorevole a suicidio assistito in applicazione nuova sentenza Corte costituzionale
![Manifestazione per l'eutanasia legale - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/0277-1586fa693e86-dce3b4f9c043-1000/format/big/eutanasia_fg.jpeg)
Dopo aver negato per settimane la richiesta di morte assistita a una donna toscana di 54 anni, completamente paralizzata a causa di una sclerosi multipla progressiva, l'Ausl Toscana Nord Ovest ha comunicato il suo parere favorevole. La donna possiede tutti e 4 i requisiti previsti dalla sentenza 242/2019 (Cappato/Dj Fabo) per poter accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito in Italia. Da oggi, se confermerà la sua volontà, potrà procedere a porre fine alle sue sofferenze. La Commissione medica dell'azienda sanitaria ora aspetta di conoscere le modalità di esecuzione e il medico scelto dalla donna, così da assicurare "il rispetto della dignità della persona", rende noto l'Associazione Luca Coscioni.
La 54enne aveva inviato la richiesta di verifica delle sue condizioni il 20 marzo e, a causa del diniego opposto, aveva diffidato l'azienda sanitaria, il successivo 29 giugno, alla revisione della relazione finale con particolare riferimento alla sussistenza del requisito del trattamento di sostegno vitale, essendo totalmente dipendente dall'assistenza di terze persone e avendo, legittimamente e consapevolmente, rifiutato la nutrizione artificiale.
La recente sentenza della Corte costituzionale
La revisione del parere della Asl, inizialmente negativo, è avvenuta alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale 135 del 2024, che ha esteso l'interpretazione del concetto di "trattamento di sostegno vitale". L'azienda sanitaria, infatti, fino a questo momento, non riconosceva la presenza di questo requisito, in quanto equiparava il rifiuto della nutrizione artificiale (Peg) all'assenza del "trattamento di sostegno vitale". Nella nuova sentenza, però, i giudici costituzionali hanno chiarito che "non vi può essere distinzione tra la situazione del paziente già sottoposto a trattamenti di sostegno vitale, di cui può chiedere l'interruzione, e quella del paziente che non vi è ancora sottoposto, ma ha ormai necessità di tali trattamenti per sostenere le sue funzioni vitali".
"E' la prima applicazione diretta della sentenza numero 135 della Corte costituzionale che interpreta in modo estensivo e non discriminatorio il requisito del trattamento di sostegno vitale indicato nella sentenza 242 sul caso Cappato-Antoniani - dichiara Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'Associazione Coscioni, difensore e coordinatrice del collegio legale della 54enne - La signora, dopo mesi di attesa e sofferenze, con il rischio di morire in modo atroce per soffocamento anche solo bevendo, potrà decidere con il medico di fiducia quando procedere, comunicando all'azienda sanitaria tempi e modalità di autosomministrazione del farmaco al fine di ricevere assistenza e quanto necessario. Le decisioni della Consulta, che hanno valore di legge, colmano il vuoto in materia dettando le procedure da seguire per chi vuole procedere con il suicidio medicalmente assistito. Il Parlamento ora dovrà adeguare i testi dei disegni di legge su cui sono iniziate le audizioni perché risultano non conformi al giudicato costituzionale alla luce delle motivazioni della Corte secondo cui un intervento organico del legislatore in materia dovrà rispettare i principi affermati nella sentenza n. 135 del 2024 e nelle precedenti decisioni sul caso Cappato-Antoniani (ordinanza n. 207 del 2018, sentenza n. 242 del 2019)".