Patronaggio: “Depistaggio Borsellino mistero inquietante”
"Io non so quale sia stato il movente della strage di via D'Amelio, ovvero, se vi siamo stati più moventi convergenti. Di sicuro Borsellino era un fiero e pericoloso nemico di Cosa Nostra e le sue qualità investigative, così come le informazioni in suo possesso, erano ben note ai mafiosi. Non può a priori escludersi che le sue intuizioni investigative potessero danneggiare quella parte dell' imprenditoria e della finanza nazionale collusa con la mafia". Così, all'Adnkronos, il Procuratore generale di Cagliari, Luigi Patronaggio, che oggi è stato sentito dalla Commissione nazionale antimafia. "Gli acclarati depistaggi sulla strage di via D'Amelio aprono peraltro irrisolti ed altrettanto gravi interrogativi: innanzi tutto a vantaggio di chi siano stati operati tali depistaggi. Resta un mistero inquietante per la vita democratica di questo Paese stabilire per chi e per quali motivi abbiano agito uomini "anfibi" come il Prefetto La Barbera ( meta' poliziotto e metà agente segreto) e gli ignoti responsabili della sparizione della agenda rossa", aggiunge.
Sull'agenda rossa scomparsa dice: "Su che fine abbia fatto con tutta onestà non lo so. Confermo invece che l'ufficio di Borsellino fu sigillato nella immediatezza della strage e che i colleghi di Caltanissetta procedettero ad un inventario. Se fra quelle carte vi fosse proprio l' agenda rossa tuttavia lo ignoro". E aggiunge: "Qualsiasi iniziativa volta a restituire la verità a questo Paese è auspicabile, anzi doverosa, l'importante è che questa ricerca avvenga con spirito laico, critico, senza pregiudizi politici o ideologici".
"In ordine ai rapporti fra il gruppo Gardini/Ferruzzi e Cosa Nostra, è noto , almeno dal 1997, il legame fra Lorenzo Panzavolta e Buscemi Antonino della famiglia mafiosa di Palermo-Bocca di Falco. Mi risulta altresi che una pista investigativa, risalente nel tempo e tuttavia mai riscontrata giudiziariamente, indicava come una parte della maxi tangente Enimont fosse affluita alla corrente andreottiana tramite Salvo Lima", dice poi Patronaggio. E conclude: ""Pur non essendomene occupato personalmente è infine noto, almeno a livello investigativo, l'interesse economico dei Buscemi nel settore delle cave in Sicilia e a Massa Carrara, alcune di queste ultime già appartenenti al gruppo Ferruzzi". (di Elvira Terranova)
Cronaca
Superluna ed eclissi parziale in Italia: il doppio...
Un evento astronomico particolarmente raro
Si torna ad ammirare il cielo: la notte tra il 17 e il 18 settembre appuntamento anche in Italia per un raro evento astronomico. La Luna piena seconda di quattro consecutive 'superlune' (la prima è stata il 19 agosto), nota come 'Luna del raccolto' sarà accompagnata da un'eclissi parziale di Luna. "La concomitanza dell'eclissi con la 'Superluna' rende l'evento astronomico particolarmente raro e da non perdere, dal momento che il nostro satellite sarà più grande (fino al 10%) e luminoso (fino al 30%) di una normale Luna piena", spiega l'Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il termine 'Superluna', spiega il sito della Nasa, è stato coniato dall'astrologo Richard Nolle nel 1979 e indica una Luna piena che si verifica quando la Luna è al 90% vicina alla Terra.
Quando vedere l'evento
In Italia l'eclissi parziale sarà visibile tra le 02:40 e le 06:40 del mattino del 18 settembre, ma avrà il suo massimo intorno alle 4:44 del mattino, quando circa il 9% del disco lunare sarà oscurato dall'ombra proiettata dalla Terra. Sarà visibile a occhio nudo, sebbene la ridotta frazione di disco lunare oscurato porti a consigliare l'uso di un binocolo per apprezzare appieno l'evento.
"Non è necessario spostarsi dai centri abitati data l'alta luminosità della Luna e data la sua posizione di circa 25 gradi di altitudine sull'orizzonte sud-ovest al momento del massimo dell'eclissi. La Luna non sarà sola in cielo, ma verrà accompagnata da Saturno che la scorterà per tutta la notte anticipandola nel suo percorso sulla volta celeste", si legge sul sito dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.
Cronaca
Totò Schillaci ricoverato, condizioni peggiorano
L'ex calciatore ricoverato all'ospedale Civico di Palermo
Si sarebbero aggravate le condizioni dell'ex calciatore palermitano Totò Schillaci ricoverato nel reparto di Pneumologia dell'ospedale Civico. Nei giorni scorsi i medici che stanno assistendo il 59enne ex attaccante di Juventue e Inter avevano parlato di un leggero miglioramento ma nelle ultime ore le condizioni del bomber della Nazionale ai Mondiali di Italia '90 sembra siano peggiorate. In passato Schillaci è stato operato per un cancro al colon e al retto.
Cronaca
Influenza, medici Roma: “Con ministero Salute...
Magi: "Per tutelare la salute di tutti"
E' in arrivo l'influenza stagionale e "anche i medici dovranno vaccinarsi. Su questo tema c'è l'invito del ministero della Salute, oltre che dell'Ordine, affinché tutti i professionisti sanitari si sottopongano a vaccinazione proprio per cercare di non sguarnire il già scarso personale nel Ssn, e quindi le attività di assistenza all'interno di ospedali, pronto soccorso e ambulatori". Così all'Adnkronos Salute il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Se il medico si ammala in condizioni di carenza di personale, anche il paziente per avere una prestazione sanitaria si troverà in difficoltà - fa notare Magi - Quindi l'invito alla vaccinazione è rivolto a tutti i medici e professionisti sanitari". "Purtroppo - osserva - alcuni camici bianchi sono contrari alla vaccinazione. Ma il medico deve sempre dare il buon esempio, condividendo con i pazienti le informazioni corrette sulla vaccinazione al fine di tutelare la salute di tutti. Se non lo fa perde la fiducia del paziente", conclude Magi.