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Cronaca
Caso Cospito, gup Roma dispone rinvio a giudizio per...
Caso Cospito, gup Roma dispone rinvio a giudizio per Delmastro: andrà a processo
Udienza fissata per il 12 marzo, il sottosegretario alla Giustizia: "Non me lo aspettavo. Non ho dato carte a Donzelli, ho risposto a una sua domanda"
![Andrea Delmastro - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/0283-186f4aca4464-435674e07463-1000/format/big/delmastroftg.jpeg)
Andrà a processo il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito. Il gup di Roma Maddalena Cipriani ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di Delmastro, presente oggi in aula a piazzale Clodio, fissando il processo per il 12 marzo.
La procura di Roma, nel corso dell’udienza preliminare di questa mattina aveva chiesto invece il non luogo a procedere per il sottosegretario. Il giudice ha inoltre respinto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata da quattro parlamentari del Pd.
All’udienza preliminare si è arrivati dopo che lo scorso luglio il gip Emanuela Attura aveva disposto l’imputazione coatta non accogliendo la richiesta dei pm che avevano invece sollecitato l’archiviazione ritenendo l’esistenza oggettiva della violazione ma che non ci fossero prove sull’elemento soggettivo ovvero che Delmastro fosse consapevole dell’esistenza del segreto.
Il sottosegretario: "Non me lo aspettavo"
"Non mi aspettavo il rinvio a giudizio, sono pronto a dimostrare a mia innocenza davanti al giudice del merito. Andrò a giudizio serenamente", ha commentato, ospite di Stasera Italia su Rete 4, il sottosegretario alla Giustizia. Le carte? "Assolutamente non sono secretate, c'è una circolare non una legge che stabilisce la limitata divulgazione, inviata dal capo del dap ai suoi sottoposti la legge prevede quali siano atti segreti, non una circolare", ha spiegato ancora. "Non ho dato carte a Donzelli, ho risposto a una sua domanda, non potendomi trincerare dietro a una segretezza che non c'era", ha poi ribadito.
"Sono fiero di quello che ho fatto, di non avere tenuto sotto silenzio un fatto di una gravità inaudita, che terroristi anarchici in combutta con criminali mafiosi tentassero un attacco al 41 bis. C'è qualcosa che viene prima: il servizio vero dell'Italia che è l'attacco frontale alla criminalità organizzata", ha detto ancora. Lo rifarebbe? "Assolutamente sì', ha risposto Delmastro.
La difesa: "Confidavamo in decisione diversa"
''Confidavamo in una decisione diversa perché c’erano tutti i presupposti per una sentenza di non luogo a procedere’’. Così l’avvocato Giuseppe Valentino, difensore del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, dopo la decisione del gup di Roma Maddalena Cipriani.
Da Pd mozione di sfiducia per Delmastro
"Abbiamo chiesto la calendarizzazione della mozione di sfiducia per il sottosegretario Delmastro. Dopo il rinvio a giudizio, vorremmo capire perché sia stato difeso da autorevoli esponenti del governo, come il ministro Nordio", fa sapere Chiara Braga, capogruppo Pd, al termine della capigruppo alla Camera.
Non solo. I dem chiedono anche che il ministro della Giustizia Carlo Nordio a "chiarire, dopo il rinvio a giudizio del sottosegretario Delmastro per rivelazione del segreto d’ufficio, per quale ragione in Parlamento coprì le sue condotte utilizzate dal suo compagno di partito Donzelli per diffamare parlamentari dell’opposizione".
Cucchi (Avs), 'Nordio revochi deleghe e Delmastro si dimetta
A chiedere le dimissioni di Delmastro è anche la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, vicepresidente della commissione Giustizia del Senato. "Come volevasi dimostrare il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha spifferato notizie riservate, che non dovevano essere per alcun motivo divulgate. Il rinvio a giudizio del sottosegretario - sottolinea - è la conferma di quanto diciamo da tempo. Il ministro della Giustizia Nordio gli revochi le deleghe, perché non può più occuparsi del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. A questo punto Delmastro non può rappresentare le Istituzioni: si dimetta".
Fazzolari: "Inconsueto rinvio a giudizio dopo richiesta pm di non procedere"
"Credo sia inconsueto il rinvio a giudizio per Delmastro dopo la richiesta di non procedere da parte del Pubblico ministero", rileva con l'Adnkronos Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario di Fratelli d'Italia a Palazzo Chigi con delega all'Attuazione del programma e fedelissimo di Giorgia Meloni. Al Pd, che ha chiesto una mozione di sfiducia per Delmastro, Fazzolari risponde: "I dem hanno tutto il diritto di presentare una mozione di sfiducia, è nelle loro possibilità. Ma ovviamente la sfiducia a Delmastro finirà in un nulla di fatto, perché il sottosegretario otterrà la piena fiducia da parte del Parlamento".
Foti a Pd: "Dimissioni Delmastro? Sarà nulla di fatto"
Alla mozione del Pd replica anche Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: "Siamo disponibili a discuterla anche domani, ma i megafoni della Schlein stiano tranquilli che cadrà in un nulla di fatto, avendo il Sottosegretario la piena fiducia del Parlamento. Siamo, da ultimo, fieri di aver difeso il 41bis dagli attacchi dei terroristi anarchici e da Alfredo Cospito, per proseguire il percorso di lotta alla criminalità organizzata".
Lupi: "Rinvio a giudizio non è una condanna"
"Il rinvio a giudizio non è una condanna, come la storia insegna, ma l'opposizione, troppo spesso, lo dimentica". Afferma laconico il capo politico di Noi moderati, Maurizio Lupi.
Crosetto e l''opposizione giudiziaria': "Non parlavo di casi specifici"
A chiarire che non si riferiva al caso Delmastro quando ha lanciato l'allarme "opposizione giudiziaria" al governo, è all'Adnkronos il ministro della Difesa Guido Crosetto. "Io parlavo di tutt'altro, di una questione di principio non di casi specifici...".
Cronaca
Esodo estivo 2024, weekend 27-28 luglio da bollino rosso su...
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La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso)
Weekend di primo esodo estivo 2024, oggi sabato 27 luglio e domani domenica 28 luglio con milioni di italiani in partenza per le vacanze e pronti a mettersi in viaggio su strade e autostrade da Nord a Sud. In previsione dell’aumento del traffico, Anas (Gruppo FS Italiane) ha limitato la presenza dei cantieri: da oggi e fino al 3 settembre sono stati sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli attivi in questo momento (1.278). Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento.
Il traffico nella giornata di oggi e di domani, quando è più intenso
E' previsto bollino rosso (traffico intenso con possibile criticità) nella mattinata di sabato 27 luglio, nonostante i divieti per i mezzi pesanti con portata superiore alle 7.5 t. dalle 8 alle 16, e domenica 28 luglio per tutto il giorno (i mezzi pesanti non potranno circolare dalle 7 alle 22), sia la mattina che il pomeriggio. La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso).
Le strade più trafficate
Gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS51 di Alemagna in Veneto.
Cronaca
Covid Italia, contagi ancora in aumento: Campania,...
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Casi +53% in 7 giorni. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più)
![Covid test - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b76275474e6-fec24f0ff302-1000/format/big/covid_test6_afp.jpeg)
Sono 13.672 i casi di Covid registrati in Italia nella settimana tra il 18 e il 24 luglio, quasi il 53% in più rispetto ai 7 giorni precedenti quando i casi erano 8.942. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più). E' quanto riporta il bollettino aggiornato del ministero della Salute sull'andamento di Covid nel Paese.
Le regioni con più contagi
Sono 3 le regioni che superano quota 2mila contagi censiti: in testa la Campania con 2.492 casi, seguita dalla Lombardia con 2.453 casi, e dal Lazio con 2.178 positivi. Sopra quota mille il Veneto (1.152) e la Puglia (1.101)
Il tasso di positività a livello nazionale è pari a 13,8% - calcolato su un totale di 98.771 tamponi eseguiti (erano 79.967 la scorsa settimana) - e sale di 2,6 punti percentuali rispetto a quello dei 7 giorni precedenti (11,2%).
Sale incidenza e aumentano i ricoveri: dati ultima settimana
Cronaca
Fine vita, svolta in Toscana: sì della Asl a richiesta...
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Parere favorevole a suicidio assistito in applicazione nuova sentenza Corte costituzionale
![Manifestazione per l'eutanasia legale - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/0277-1586fa693e86-dce3b4f9c043-1000/format/big/eutanasia_fg.jpeg)
Dopo aver negato per settimane la richiesta di morte assistita a una donna toscana di 54 anni, completamente paralizzata a causa di una sclerosi multipla progressiva, l'Ausl Toscana Nord Ovest ha comunicato il suo parere favorevole. La donna possiede tutti e 4 i requisiti previsti dalla sentenza 242/2019 (Cappato/Dj Fabo) per poter accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito in Italia. Da oggi, se confermerà la sua volontà, potrà procedere a porre fine alle sue sofferenze. La Commissione medica dell'azienda sanitaria ora aspetta di conoscere le modalità di esecuzione e il medico scelto dalla donna, così da assicurare "il rispetto della dignità della persona", rende noto l'Associazione Luca Coscioni.
La 54enne aveva inviato la richiesta di verifica delle sue condizioni il 20 marzo e, a causa del diniego opposto, aveva diffidato l'azienda sanitaria, il successivo 29 giugno, alla revisione della relazione finale con particolare riferimento alla sussistenza del requisito del trattamento di sostegno vitale, essendo totalmente dipendente dall'assistenza di terze persone e avendo, legittimamente e consapevolmente, rifiutato la nutrizione artificiale.
La recente sentenza della Corte costituzionale
La revisione del parere della Asl, inizialmente negativo, è avvenuta alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale 135 del 2024, che ha esteso l'interpretazione del concetto di "trattamento di sostegno vitale". L'azienda sanitaria, infatti, fino a questo momento, non riconosceva la presenza di questo requisito, in quanto equiparava il rifiuto della nutrizione artificiale (Peg) all'assenza del "trattamento di sostegno vitale". Nella nuova sentenza, però, i giudici costituzionali hanno chiarito che "non vi può essere distinzione tra la situazione del paziente già sottoposto a trattamenti di sostegno vitale, di cui può chiedere l'interruzione, e quella del paziente che non vi è ancora sottoposto, ma ha ormai necessità di tali trattamenti per sostenere le sue funzioni vitali".
"E' la prima applicazione diretta della sentenza numero 135 della Corte costituzionale che interpreta in modo estensivo e non discriminatorio il requisito del trattamento di sostegno vitale indicato nella sentenza 242 sul caso Cappato-Antoniani - dichiara Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'Associazione Coscioni, difensore e coordinatrice del collegio legale della 54enne - La signora, dopo mesi di attesa e sofferenze, con il rischio di morire in modo atroce per soffocamento anche solo bevendo, potrà decidere con il medico di fiducia quando procedere, comunicando all'azienda sanitaria tempi e modalità di autosomministrazione del farmaco al fine di ricevere assistenza e quanto necessario. Le decisioni della Consulta, che hanno valore di legge, colmano il vuoto in materia dettando le procedure da seguire per chi vuole procedere con il suicidio medicalmente assistito. Il Parlamento ora dovrà adeguare i testi dei disegni di legge su cui sono iniziate le audizioni perché risultano non conformi al giudicato costituzionale alla luce delle motivazioni della Corte secondo cui un intervento organico del legislatore in materia dovrà rispettare i principi affermati nella sentenza n. 135 del 2024 e nelle precedenti decisioni sul caso Cappato-Antoniani (ordinanza n. 207 del 2018, sentenza n. 242 del 2019)".