Treno contro camion al passaggio a livello, 2 morti in Calabria
Incidente in provincia di Cosenza. Secondo le prime ricostruzioni, un treno regionale ha travolto un camion che era sui binari: il passaggio a livello, funzionante, era chiuso
Due persone sono morte in un incidente ferroviario avvenuto questa sera sulla linea Catanzaro Lido-Sibari, all'altezza del passaggio a livello nei pressi di Thurio, in provincia di Cosenza. Nella serata del 28 novembre, intorno alle 19, un camion ha occupato la sede di un passaggio a livello che dai primi riscontri risulta regolarmente funzionante e chiuso, scontrandosi con il treno Regionale 5677. Deceduti il capotreno e l’autista del camion e illesi i 10 passeggeri presenti a bordo del treno.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente il personale del 118, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine. La circolazione ferroviaria è stata sospesa fra Sibari e Corigliano Calabro. Rfi e Trenitalia, conclude la nota, esprimono il loro dolore e cordoglio per le vittime e la vicinanza ai feriti.
Cronaca
Roma, il Carnevale romano di Orfeo Tamburi torna alla luce
Il murale sarà visibile al pubblico dopo 40 anni l’11, 12, 13 ottobre in occasione del Tevere Day
L’ 11,12 e 13 ottobre, in occasione del Tevere Day dopo più di 40 anni, sarà possibile visitare il Murale di Orfeo Tamburi “Carnevale Romano” situato all’interno del palazzo dell’Anagrafe. L’opera, che si trova nel seminterrato dell’immobile, all’interno di un ambiente nato come “sala di rappresentanza”, è stata realizzata ad affresco su un supporto murario di foratini che, sollevato da terra e incorniciato da una fascia di ottone, corre con un insolito sviluppo curvilineo su tre pareti della sala, per un totale di 46, 50 mq di superficie. L’artista racconta gli eventi legati al carnevale senza soluzione di continuità, da sinistra verso destra, in un crescendo di colori e immagini che coinvolgono lo spettatore nella vivace atmosfera della festa.
“Era doveroso aprire al pubblico questa sala che contiene la più bella rappresentazione di una delle tradizioni di Roma che non c’è più, il Carnevale Romano affrescato da Orfeo Tamburi – spiega Giulia Silvia Ghia Assessore alla Cultura, Scuola, Sport, Politiche Giovanili del I Municipio di Roma -. Un affresco clandestino dato che Tamburi non ricevette alcuna commissione e alcun pagamento. Da mensa, a sala di rappresentanza, a tipografia, la stanza non era destinata ad essere aperta a tutti. Rimasta abbandonata per diverso tempo restaurata e mantenuta dalla sovrintendenza capitolina che ne detiene l’alta sorveglianza, abbiamo lavorato per poterla straordinariamente aprire in questa occasione del Tevere Day. Contiamo in tempi successivi di poter garantire un’apertura su prenotazione a chi vorrà visitarla”.
La realizzazione della decorazione della sala della mensa del Palazzo del Governatorato era stata commissionata alla pittrice Liana Ferri, la quale cedette l’incarico all'artista marchigiano Orfeo Tamburi. Il Carnevale Romano, una delle celebrazioni più antiche e spettacolari della tradizione popolare di Roma, era un evento di grande portata che si teneva nel periodo precedente la Quaresima. Famoso per la sua teatralità, il carnevale univa intrattenimento, satira e coinvolgimento popolare. Al centro delle festività vi erano sfilate di carri allegorici, danze, spettacoli e, soprattutto, la corsa dei cavalli berberi, uno degli eventi più attesi. Si svolgeva lungo la Via del Corso, strada principale di Roma che prende proprio il nome da questa tradizione. I cavalli erano di origine nordafricana, chiamati "berberi" per via delle loro origini nelle regioni abitate dai Berberi ed erano noti per la loro velocità e resistenza. Durante la corsa, i cavalli correvano senza fantino per circa 2 chilometri, partendo da Piazza del Popolo e arrivando fino a Piazza Venezia. Il pubblico si accalcava lungo le strade per assistere alla gara, che era considerata uno dei momenti più spettacolari del Carnevale. I cavalli, lasciati liberi, correvano spinti dall'istinto, e la corsa era caotica e pericolosa, sia per gli animali che per le persone, contribuendo all'atmosfera di eccitazione e anarchia tipica del Carnevale.
Questa corsa risale almeno al XVI secolo e divenne parte integrante del Carnevale romano sotto il papato di Paolo II. All'epoca, il carnevale era una festa del popolo ma anche delle élite romane, e la corsa simboleggiava il contrasto tra ordine e disordine, in pieno spirito carnevalesco. La competizione terminava con la proclamazione del cavallo vincitore, mentre i festeggiamenti continuavano con sfilate, maschere e fuochi d'artificio. Tuttavia, a causa dei pericoli e delle crescenti preoccupazioni per il benessere degli animali, la corsa fu progressivamente abbandonata, fino alla sua definitiva soppressione nel 1883.
Cronaca
Farmaci: maculopatie, Aifa approva rimborsabilità nuovo...
Aflibercept 8 mg è l’unico medicinale per nAmd e Dme che riduce il numero delle somministrazioni
Oggi, Giornata mondiale della vista, l’Aifa, Agenzia italiana del farmaco ha approvato la rimborsabilità di aflibercept 8 mg (114,3 mg/soluzione iniettabile), un trattamento innovativo per 2 importanti malattie oculari: la degenerazione maculare neovascolare legata all’età (nAmd) e l’edema maculare diabetico (Dme). Lo annuncia Bayer in una nota dove specifica che aflibercept 8 mg ha già ottenuto il via libera da parte dell’Agenzia americana (Fda) negli Stati Uniti nell’agosto 2023 e da quella europea (Ema), lo scorso gennaio.
Il trattamento è l'unico approvato nell'Ue con intervalli di somministrazione prolungati fino a 5 mesi nella nAmd e nella Dme, con conseguente riduzione del numero di iniezioni per i pazienti. Inoltre, l’iniziale fase di loading prevede, sempre per la prima volta, solo 3 iniezioni mensili sia per i pazienti affetti da nAmd, sia per i pazienti con Dme - oggi le dosi iniziali mensili sono 5 - con ulteriore diminuzione del burden, quindi dell’impatto, nella gestione della patologia. Il trattamento migliora così la qualità di vita dei pazienti, ma anche dei caregiver.
La nAmd è una patologia dell'occhio che progredisce rapidamente e che, se non trattata, può portare alla perdita della vista in pochi mesi. La Dme è una complicanza oculare delle persone con diabete. La patologia si verifica quando elevati livelli di zucchero nel sangue danneggiano i vasi sanguigni dell'occhio, che rilasciano liquido nella macula. Questo può portare alla perdita della vista e, in alcuni casi, alla cecità.
L’efficacia e la sicurezza di aflibercept 8 mg è stata dimostrata negli studi clinici registrativi Pulsar e Photon. I dati confermando che il trattamento può essere somministrato ogni 12 o 16 settimane, senza compromettere i risultati visivi. Questi studi hanno mostrato tassi di successo davvero notevoli: il 79% dei pazienti con nAmd e l’89% di quelli con Dme mantengono un intervallo tra le somministrazioni pari ad almeno 16 settimane fino a 2 anni di trattamento. Queste evidenze sono state ulteriormente confermate da analisi ‘post hoc’ degli studi registrativi presentate durante al Congresso Euretina 2024, svoltosi recentemente a Barcellona.
"Negli studi clinici - afferma Paolo Lanzetta, direttore della clinica Oculistica dell’Università di Udine e primo autore dello studio registrativo Pulsar su Lancet - aflibercept 8 mg ha dimostrato benefici significativi e clinicamente rilevanti, permettendo ai pazienti di ottenere un controllo duraturo della malattia. Ciò significa che il farmaco è in grado di offrire guadagni visivi con intervalli di trattamento prolungati e un controllo dei fluidi rapido e mantenuto nel tempo, con un profilo di sicurezza paragonabile al farmaco di confronto aflibercept 2 mg”.
Aggiunge Francesco Bandello, ordinario di Oftalmologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: “Questa innovazione rappresenta un passo avanti significativo nella gestione delle retinopatie, con l'opportunità di ridurre le iniezioni e le visite, migliorando così la qualità della vita dei pazienti e di chi li assiste. I clinici, per la prima volta, possono estendere gli intervalli tra le iniezioni fino a 5 mesi in entrambe le patologie. La non aderenza ai trattamenti poi, rimane un problema importante per le persone affette da malattie della retina, perché ne limita l’efficacia. Aflibercept 8 mg può contribuire a migliorare il rispetto delle terapie e, di conseguenza, i benefici per i pazienti”. Ridurre il numero delle iniezioni, mantenendo l’efficacia della cura, può avere un impatto positivo anche sull’organizzazione sanitaria, permettendo di soddisfare in modo più efficace le esigenze assistenziali.
A settembre, aflibercept 8 mg ha ricevuto un ulteriore riconoscimento: l’Ema ha approvato una nuova siringa pre-riempita, OcuClick*, che rende la somministrazione ancora più semplice ed efficace. "Questa innovativa siringa rappresenta un grande progresso per le iniezioni intravitreali, rendendo il trattamento più rapido e accurato - sottolinea Massimo Nicolò, responsabile del centro Retina e maculopatie dell’Università di Genova, policlinico San Martino - Questo metodo di applicazione semplice, facile e preciso sarà di grande beneficio per gli oftalmologi e per i pazienti. OcuClick* è, infatti, in grado di offrire al medico un eccellente controllo e precisione nella somministrazione di aflibercept 8 mg”. Aflibercept 8 mg - conclude la nota - è stato sviluppato da Bayer insieme a Regeneron, che detiene i diritti esclusivi per aflibercept 2 mg e aflibercep 8 mg negli Stati Uniti. Bayer ha in licenza i diritti esclusivi di commercializzazione al di fuori degli Stati Uniti.
Cronaca
Conti correnti spiati, Meloni ironizza: “Il nostro...
Inchiesta della procura di Bari su un ex dipendente di Intesa Sanpaolo che avrebbe effettuato oltre 7mila accessi tra 2022 e 2024. Nel mirino anche la sorella Arianna, l’ex compagno Andrea Giambruno nonché politici, militari e vip
Una inchiesta è stata avviata dalla Procura della Repubblica di Bari nei confronti di un dipendente di Banca Intesa Sanpaolo, ormai licenziato da agosto, che avrebbe effettuato per circa due anni accessi abusivi ai conti correnti, tra gli altri, della premier Giorgia Meloni, della sorella Arianna e dell'ex compagno, Andrea Giambruno. "Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano", ha ironizzato sui social la presidente del Consiglio.
Secondo quanto scrive il quotidiano 'Il Domani', sarebbero stati violati anche i conti di altri politici, tra cui il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro della Difesa Guido Crosetto, i ministri Raffaele Fitto e Daniela Santanchè, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del governatore del Veneto Luca Zaia, nonché del procuratore della Direzione nazionale antimafia Giovanni Melillo e del procuratore di Trani Renato Nitti.
"Il funzionario rischia ora guai grossi" dal momento che avrebbe violato "norme sulla privacy e la segretezza di dati ipersensibili". Per prima cosa è stato licenziato in tronco: "Una contromisura, quella dell'istituto di credito - prosegue il quotidiano - disposta l'8 agosto scorso dopo l'apertura di un apposito procedimento disciplinare". Quindi è stato aperto un fascicolo di inchiesta della magistratura del capoluogo pugliese. "Tra gli 'spiati' d'eccellenza ci sono infatti non solo politici di primo rango ma pure imprenditori, militari, sportivi".
Al momento, gli inquirenti "dicono di non conoscere i motivi sottesi all'attività del funzionario". "La mole di accessi sarebbe enorme", secondo il quotidiano ammonterebbero a "quasi settemila. Realizzati tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile del 2024", per un totale di "oltre tremilacinquecento clienti 'portafogliati' di 670 filiali di Intesa Sanpaolo, sparse in tutta Italia".
I sospetti sono nati "grazie al lavoro della sicurezza della banca" e a "una denuncia parallela fatta da un correntista di una filiale del gruppo Intesa San Paolo di Bitonto, in provincia di Bari che sarebbe stato "informato dell'elevato numero di accessi informatici che erano stati effettuati da qualcuno sul proprio corrente. Ad avvisarlo sarebbe stato direttamente il direttore della filiale. Da qui gli accertamenti della procura di Bari , coadiuvata dai carabinieri presso la sede legale di Intesa San Paolo spa".
Come si è scoperta la 'spia'
Il comportamento del dipendente di Intesa Sanpaolo "è emerso nel corso delle ordinarie attività di controllo dovute da un istituto bancario, incluso un articolato sistema volto a individuare eventuali comportamenti anomali o a rischio relativi alle consultazioni effettuate dai dipendenti della Banca autorizzati al trattamento dei dati della clientela in funzione del ruolo ricoperto e delle attività svolte". Lo segnala Intesa Sanpaolo sottolineando come "nei confronti del dipendente sono state tempestivamente adottate le opportune iniziative disciplinari". Ricordando che la banca ha provveduto ad informare le autorità competenti Intesa ribadisce di essere costantemente impegnata a evolvere i sistemi nell'ottica di garantire la massima protezione dei dati della clientela"