Economia
Pnrr Italia, via libera Ue a quarta rata. Meloni:...
Pnrr Italia, via libera Ue a quarta rata. Meloni: “16,5 miliardi entro la fine di quest’anno”
Valutazione positiva da Bruxelles. La presidente del Consiglio: "Conferma grande impegno del governo per rendere il Paese più moderno e più competitivo"
Via libera oggi dalla Commissione Europea all'esborso della quarta rata del Pnrr pari a 16,5 miliardi di euro tra sovvenzioni e prestiti. L'esecutivo Ue ha dato una valutazione preliminare positiva della richiesta di esborso, presentata dall'Italia il 22 settembre scorso, sulla base del conseguimento di 21 traguardi e 7 obiettivi. Si tratta di riforme nella giustizia penale e civile, nel pubblico impiego, negli appalti pubblici, nell'assistenza alle persone anziane e a lungo termine.
Gli investimenti compresi in questa richiesta di pagamento riguardano un'ampia gamma di settori, come l'efficienza energetica degli edifici, le infrastrutture per l'idrogeno, l'assistenza all'infanzia, la transizione digitale, la mobilità sostenibile e l'inclusione sociale. Tra questi figurano, ad esempio, l'installazione di infrastrutture di ricarica e il potenziamento del parco ferroviario del trasporto pubblico regionale con treni a emissioni zero. Sono inclusi anche investimenti nell'idrogeno verde, come la sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale e la mobilità ferroviaria e la produzione di idrogeno nei siti dismessi. Un investimento riguarda la digitalizzazione della pubblica amministrazione, attraverso la migrazione delle serie di dati e delle applicazioni di gran parte della pubblica amministrazione locale verso un'infrastruttura cloud. Vi sono investimenti per combattere la povertà educativa nel Sud e per aumentare l'offerta di asili nido e scuole materne e di servizi di educazione e cura della prima infanzia. In questa richiesta figura anche l'investimento volto ad aumentare la disponibilità di alloggi economicamente accessibili per gli studenti universitari.
Le autorità italiane, sottolinea la Commissione, hanno corredato la richiesta di elementi "dettagliati ed esaurienti" a dimostrazione del conseguimento dei 28 traguardi e obiettivi. Per l'esborso occorre il parere del Comitato economico e finanziario del Consiglio, che deve esprimersi entro 4 settimane al massimo.
Giorgia Meloni su quarta rata
"La Commissione ha approvato oggi la quarta richiesta di pagamento dell'Italia, di 16,5 miliardi di euro, confermando che l’Italia ha raggiunto tutti i 28 obiettivi e traguardi previsti" scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social. "La valutazione positiva della Commissione dimostra i grandi progressi fatti dall’Italia e, a pochi giorni dall’approvazione da parte della Commissione europea della revisione generale del Pnrr, conferma il grande impegno del Governo al fine di attuare pienamente il Pnrr per rendere il Paese più moderno e più competitivo".
"Gli obiettivi e i traguardi raggiunti nella quarta rata riguardano importanti riforme nei settori dell'inclusione sociale e degli appalti pubblici, nonché misure necessarie per proseguire l'attuazione delle riforme in materia di giustizia e pubblica amministrazione. I principali investimenti, oggetto della richiesta di pagamento sono legati alla digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda la transizione dei dati delle pubbliche amministrazioni locali verso il Cloud, lo sviluppo dell'industria spaziale, l'idrogeno verde, i trasporti, la ricerca, l'istruzione e le politiche sociali".
"Il pagamento dei 16,5 miliardi di euro è previsto entro la fine di quest’anno. L’Italia avrà ricevuto entro il 2023 circa 102 miliardi di euro, quindi più della metà del Pnrr. L’Italia sarà anche l’unico Stato membro dell’Unione europea ad aver ricevuto il pagamento della quarta rata", conclude.
Economia
G7, Poggi (Deloitte): “Ia rappresenta volano di...
"Solo allineando l'agenda delle priorità della transizione energetica e delle sfide ambientali con l'agenda delle priorità sull'intelligenza artificiale e sull'innovazione possiamo avere un beneficio per entrambe le transizioni e quindi per la competitività e la risoluzione delle sfide globali". E’ la considerazione di Andrea Poggi, Innovation Leader DCM e capo delegazione Deloitte del B7, a margine del B7 Italy 2024, di cui Deloitte Italia è l'unico Knowledge Partner, è guidato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia e ha un ruolo chiave nell’identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale, guidando i Paesi G7 nelle grandi sfide di oggi.
"L'innovazione – sottolinea Poggi - ha un ruolo chiave nella gestione della transizione energetica e nella gestione delle sfide che riguardano il G7. La gestione di tutti i temi climatici, può essere risolta esclusivamente ricorrendo all'innovazione in maniera molto più strutturata. Per Poggi ci sono almeno tre motivi per ricorrere alle innovazioni: “il primo è che può consentire senz'altro di ottimizzare l'efficienza energetica. Pensiamo – ricorda - a quanto l'intelligenza artificiale può essere usata per affinare i modelli predittivi nella manutenzione, nell'utilizzo delle risorse dell'energia e quindi nel garantire il giusto utilizzo delle risorse; allo stesso tempo l'intelligenza artificiale e l'innovazione può accelerare i processi di ricerca di nuove fonti di energia sana e rinnovabili e può accelerare anche la risoluzione dei temi connessi all'economia circolare”.
Economia
G7, Pareglio: “Rinnovare cooperazione per consentire...
“Le imprese possono operare secondo due, quello di modificare il proprio modello di business per rispondere alle esigenze dei clienti e dei mercati e quella di sviluppare all'interno dell'azienda una cultura più responsabile, più attenta all'uso delle risorse naturali, delle risorse sociali e di quelle energetiche. A dirlo, il presidente di Deloitte Climate & Sustainability, Stefano Pareglio a margine del B7 Italy 2024, di cui Deloitte Italia è l’unico Knowledge Partner, è guidato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia e ha un ruolo chiave nell’identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale, guidando i Paesi G7 nelle grandi sfide di oggi.
“Nel nostro B7 Flash – ha rimarcato Pareglio - abbiamo anche portato l'attenzione sul fatto che è necessario che questa cosa avvenga attraverso una rinnovata cooperazione a livello internazionale che consente alle imprese di fare delle scelte in condizioni di pari competitività”.
Economia
G7, Pompei: “C’è bisogno di politiche...
"Negli accordi di Parigi sono stati presi degli impegni importanti, quello di triplicare la produzione delle rinnovabili entro il 2030 e raddoppiare l'indice di efficienza energetica sempre entro 2030 dal 2 al 4%”. Così il Ceo di Deloitte Italia, Fabio Pompei che da Torino, all’interno del B7 Italy 2024, di cui Deloitte Italia è l’unico Knowledge Partner, è guidato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia e ha un ruolo chiave nell’identificare e indirizzare le priorità dell’agenda economica globale, guidando i Paesi G7 nelle grandi sfide di oggi, ha ricordato l’importanza di far leva su tutte le tecnologie, nucleare compreso o altre che sono in fase di studio e di analisi.
“E’ ormai chiaro – prosegue Pompei – che senza le nuove tecnologie, non saremo in grado di rispettare i target che abbiamo posto con gli accordi di Parigi. Per far questo – conclude - c'è la necessità di investimenti straordinari, investimenti incomparabili con quelli fatti fino ad oggi e c'è bisogno di politiche industriali che siano quanto più possibile concordi all'interno dei paesi del G7 e per farlo serve una leadership quanto più possibile coesa e con una visione di lungo periodo”.